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Autore: Saigo il SenzaVolto    21/07/2017    2 recensioni
AU, CROSSOVER.
Sequel de 'Il Pianto del Cuore'
Era una serata come tutte le altre, quando improvvisamente Naruto, assieme a Hinata, Sakura e Sasuke si ritrovò in un luogo sconosciuto senza ricordare nulla. Ma loro non sono i soli ad essere finiti lì. Direttamente dall’oltretomba infatti, anche i genitori di Sasuke e quelli di Naruto fanno la loro comparsa, insieme a due personaggi provenienti dal futuro: Sarada Uchiha e Boruto Uzumaki.
Quest'ultimo, inoltre, molto diverso dalle aspettative di tutti!
Tra dispute familiari, passati dolorosi e comportamenti inaspettati, per i nostri eroi non sarà facile andare d'accordo. Ma tutti loro dovranno riuscire ad unirsi insieme per superare molte difficoltà, poiché una grave minaccia rischia di distruggere il loro mondo.
E loro sono gli unici in grado di fermarla!
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boruto Uzumaki, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sarada Uchiha, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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PREMESSA: alcuni personaggi ed eventi di questa soria potrebbero essere diversi dall'opera originale! Dipende tutto dalla mia immaginazione!



 

Futuro, Stupore e Rabbia 1


Hagoromo sorrise guardando i ninja davanti a sé.

Era rimasto particolarmente colpito da come Naruto fosse riuscito ad infondere coraggio a tutti i suoi compagni col suo discorso. Anche se i suoi modi erano grezzi, aveva certamente la stoffa per diventare un grande shinobi. Aveva la capacità di attirare a sé le persone.

“Naruto Uzumaki…” pensò tra sé e sé con un sorriso compiaciuto. “Mi ricordi me stesso da giovane. Deciso ed intraprendente, sempre pronto ad affrontare qualsiasi pericolo, senza timore e con un grande coraggio nel cuore.”

Poi di colpo il suo sorriso scomparve, e sospirò sommessamente quando si ricordò dell’altro motivo che rendeva lui e il giovane ragazzo biondo davanti ai suoi occhi così simili.

“Spero di non pentirmi di questa scelta…” pensò ancora con un sospiro mentale, prima di richiamare l’attenzione di tutti.

“Adesso che avete preso tutti la vostra decisione,” ricominciò l’Eremita con tono grave. “È giunto il momento di rivelarvi una seconda verità.”

Naruto e gli altri si zittirono subito e ricominciarono ad ascoltare attentamente le parole dell’anziano.

“Come ho già detto, nella visione che ho avuto mi è stato rivelato che le uniche persone capaci di sconfiggere Vrangr siete voi. Tuttavia, c’è dell’altro che non vi ho ancora detto.”

“Dell’altro?” domandò perplesso Minato. “Cosa intendi dire?”

“Oltre a voi otto, la visione mi ha mostrato anche altre due persone,” spiegò solennemente Hagoromo toccandosi la lunga barba. “Due persone che dovranno necessariamente accompagnarvi durante questa impresa. Senza di loro, sarà quasi impossibile riuscire a vincere contro il drago!”

Tutti rimasero profondamente colpiti dalla serietà delle sue parole. Chi erano queste due persone senza le quali non avrebbero potuto sconfiggere Vrangr?

“Chi sono?” chiese allora Sasuke, dubbioso. “E perché non sono già qui come noi se sono così importanti per questa missione?”

L’Eremita chiuse gli occhi e sospirò profondamente prima di rispondere. “Non si trovano ancora qui,” disse infine senza aprire gli occhi. “Perché prima è necessario che voi tutti siate avvertiti su questa cosa.”

“Quale cosa? Su cosa devi avvertirci ancora?” chiese impazientemente Naruto. Ne aveva abbastanza di tutti questi misteri. Voleva la verità, e la voleva subito. Il loro mondo era in pericolo, non potevano restare a parlare per troppo tempo.

Hagoromo aprì gli occhi, il suo Rinnegan scrutava attentamente ognuno di loro. “Queste due persone,” rispose con un tono serio ed uno sguardo rigido. “Non esistono ancora nella vostra dimensione.”

Passarono diversi secondi di silenzio assoluto prima che le sue parole fossero completamente registrate nella mente dei presenti. Pareva che il tempo stesso si fosse fermato nella foresta dove si trovavano. Ma appena tutti recepirono il messaggio, il risultato fu immediato.

“CHE COSA?!” esclamarono improvvisamente Naruto, Kushina e Sakura, mentre Hinata, Sasuke, Minato e i due Uchiha adulti sgranarono gli occhi e si irrigidirono.

“C-Cosa vuol dire che non esistono ancora nella nostra dimensione?” chiese scioccata Hinata.

“Significa,” spiegò l’Eremita alzando una mano per frenare altre domande. “Che nel vostro mondo non sono ancora nati. In pratica, queste due persone provengono dal futuro rispetto a voi.”

La realizzazione lì colpì come un fulmine.

“Due persone provenienti dal futuro?” pensò allibito Minato. “Non avrei mai immaginato…”

“Come diavolo è possibile?” domandò Naruto ad alta voce con gli occhi spalancati. “Se questi due non sono ancora nati, come possono aiutarci a sconfiggere il drago?”

“Se ben ricordi, giovane Naruto,” disse allora l’Eremita con un sospiro. “Vi avevo già accennato che il tempo e lo spazio nel mondo di Eldia funzionano in modo completamente diverso rispetto al vostro. Così come questo ha reso possibile per me riportare qui persone che non dovrebbero esserci più come loro quattro,” fece indicando i genitori di Sasuke e Naruto. “Così mi è anche possibile richiamare persone che non ci sono ancora… Persone che provengono da un tempo futuro rispetto a voi.”

Tutti rimasero a bocca aperta all’apprendere ciò. Anche se a rigor di logica il discorso non faceva una piega, nessuno poteva comprendere come fosse possibile fare una cosa del genere. Che razza di poteri aveva l’Eremita? Forse le leggende sul suo conto, quelle che narravano di imprese incredibili e al limite del reale, avevano un fondo di verità dopotutto.

“Non ho ancora portato queste due persone qui,” continuò a spiegare Hagoromo.”Perché non ero sicuro di come avreste reagito nel vederle. Portare qui persone provenienti dal futuro potrebbe portare a grossi cambiamenti per il vostro presente, sconvolgendo il futuro stesso. Come vedete le conseguenze di una simile azione non vanno sottovalutate. Inoltre c’è un altro motivo per cui ho esitato a parlarvene prima…”

“E quale sarebbe questo motivo?” lo incalzò Fugaku.

“La visione mi ha rivelato che queste due persone sono necessarie per il bene della missione, ma non ha mostrato nulla sul come o sul perché di ciò. Inoltre, una di queste due persone è un personaggio molto particolare… Una persona molto potente e pericolosa, e non ho idea di come potrebbe reagire di fronte a questa situazione.”

Nessuno sapeva cosa pensare. Chi diavolo era questo misterioso personaggio su cui persino l’Eremita delle Sei Vie nutriva dubbi ed incertezze?

Alla fine fu Kushina a fare una domanda. “La loro presenza è davvero indispensabile per la riuscita della missione?” chiese.

“Quasi sicuramente.” rispose l’anziano. “Le visioni della mia gente non mentono mai, quindi il loro aiuto è certamente indispensabile per sconfiggere Vrangr.”

Per diversi minuti nessuno parlò. Tutti stavano meditando su ciò che avevano appreso, cercando di formulare ipotesi o tentando di capire cosa fare.

“Se queste persone sono davvero forti come dice, allora il loro aiuto ci tornerebbe utile di certo. Tuttavia potrebbe anche portare a grossi cambiamenti nel nostro mondo…” riflettè Sasuke.

“Questa faccenda non mi piace affatto!” esclamò mentalmente Sakura.

“Dovremmo davvero rischiare di cambiare il futuro pur di avere una possibilità in più contro questo drago?” si chiese Fugaku.

“Sarà davvero saggio portare qui delle persone dal futuro?” si domandò Mikoto.

“La situazione è complicata. Qual è la cosa più giusta da fare?” tentò di ragionare Minato.

Naruto dal canto suo era totalmente perso, e non sapeva cosa pensare.

“Portali qui.” disse improvvisamente Kushina, attirando l’attenzione degli altri.

L’Eremita la guardò, incuriosito. “Perché dici così?” chiese lui.

“Perché è inutile restare qui a perdere tempo riflettendo su qualcosa di totalmente incerto!” disse lei con un tono annoiato. “Porta queste due persone qui e chiediamogli aiuto senza farci troppi problemi.”

“Sono d’accordo!” disse con timidezza Hinata. “N-Nel caso dovessero rifiutare, lei può sempre rispedirle indietro, giusto?”

“Certo, giovane Hinata.” confermò Hagoromo. “Se siete tutti d’accordo, allora procederò ad evocarli qui.”

Tutti si guardarono tra loro. Non potevano esitare. Il loro mondo era in pericolo e dovevano fare qualcosa. Non c’era tempo per pensare a tutte le conseguenze che avrebbe potuto comportare questa scelta. Dovevano muoversi.

Annuirono tutti.

“Ok, è deciso! Facciamo la conoscenza di questi due misteriosi personaggi!” disse Naruto con un sorriso confidente e determinato.

Hagoromo sorrise e chiuse gli occhi. “Molto bene. Allora procedo con l’evocazione! Allontanatevi di qualche metro!” intimò loro.

“Speriamo vada tutto per il meglio.” pensò all’insaputa degli altri.

Appena tutti si furono allontanati, con una velocità impressionante, le sue mani cominciarono a formare molti sigilli diversi, mentre il suo corpo si avvicinava lentamente verso il terreno. Tutti lo guardarono con meraviglia, pieni di trepidazione al pensiero di vedere il leggendario Eremita delle Sei Vie all’opera. Neanche con lo Sharingan attivo Sasuke fu in grado di memorizzare tutti i sigilli che stava utilizzando l’anziano. Poi di colpo si fermò, il suo corpo a pochi centimetri da terra.

Kuchiyose no jutsu!” (Tecnica del Richiamo) disse improvvisamente Hagoromo, pronunciando subito dopo due nomi a voce troppo bassa da poter essere sentiti dagli altri, e sbatté con forza la mano sul suolo.

Da quel punto, un’enorme serie di simboli e marchi di evocazione ricoprirono il terreno per diversi metri fino a formare un cerchio di grosse dimensioni. Dal centro del cerchio improvvisamente comparve una colonna di luce biancastra, e anche tutti i vari simboli attorno al cerchio cominciarono ad illuminarsi di una luce accecante.

Naruto e gli altri dovettero allontanarsi ulteriormente di qualche metro e coprirsi gli occhi ad un certo punto, incapaci di sostenere con gli occhi una luce così intensa ed abbagliante. Dopo una decina di secondi la luce cominciò a farsi meno intensa, fino a scomparire del tutto. Appena furono in grado di vedere di nuovo, Naruto, Sasuke e tutti gli altri guardarono il punto dove si trovava l’Eremita, e rimasero a bocca aperta.
 

A qualche decina di metri da lui erano misteriosamente comparse due persone che nessuno dei presenti aveva mai visto prima. Più precisamente, le due figure apparse dal nulla erano un ragazzo e una ragazza, entrambi di circa 16 o 17 anni, la stessa età dei giovani già presenti.

La ragazza portava dei lunghi capelli lisci e neri che le arrivavano fino alla schiena, e vestiva di un abito rossastro con striature bianche, molto simile a quello indossato solitamente da Sakura, con la differenza che il suo aveva anche il simbolo degli Uchiha sulla schiena, e portava dei pantaloncini corti bianchi e dei sandali neri. Indossava un paio di occhiali rossi, e sulla sua fronte si esibiva un coprifronte con il simbolo del Villaggio della Foglia. I suoi occhi neri erano spalancati, il volto un misto di spavento e confusione.

Il ragazzo invece era vestito in modo totalmente diverso. Indossava sulle spalle un grande mantello bluastro che lo copriva fino alle ginocchia sia davanti che dietro la schiena, sotto cui si intravedeva una maglia nera e dei pantaloni neri legati da una cinta brunastra. Ai piedi portava dei sandali neri, e sulla mano destra indossava un guanto scuro che lasciava scoperte le dita. Ma ciò che lasciò di stucco tutti quanti fu il suo volto. Aveva dei lunghi capelli di un biondo vibrante, quasi elettrico, e su ogni guancia possedeva due sottili linee molto simili a quelle che aveva anche Naruto. Aveva inoltre una cicatrice simile a quella di Kakashi, che iniziava dalla guancia destra e che arrivava verticalmente fin sopra all’occhio destro. Quest’ultimo era chiuso, a differenza del sinistro di colore azzurro che era al momento spalancato per la sorpresa, e guardava in ogni direzione nel tentativo di comprendere cosa fosse successo.

Ma la cosa che colpì tutti quanti era la sua inconfondibile somiglianza con Naruto.

“Cosa sta succedendo?” disse la ragazza, la sua voce piena di apprensione.

“Sarada!” esclamò il ragazzo appena la vide con una voce bassa e minacciosa, tirando fuori da dietro la schiena una katana e puntandola contro di lei con un braccio. “Che ci fai tu qui? Che cosa è successo?”

La ragazza, Sarada, si voltò verso di lui, completamente spaventata. “Boruto!” disse con stupore, il suo volto una maschera di incredulità e sconvolgimento. “Anche tu sei qui? Che cosa-”

Il ragazzo strinse l’occhio con sospetto appena registrò la confusione della giovane, ma non abbassò la guardia neanche per un istante.

“Piantala di prendermi in giro!” sbottò con rabbia il biondo, alzando ancora di più la sua katana e facendo un passo verso di lei. “Cosa diavolo hai fatto? Dove siamo?”

“N-Non ho idea di cosa stia succedendo!” disse lei, adocchiando con timore l’arma e alzando le mani in segno di non ostilità. “Sono confusa quanto te! Lo giuro!”

Ad una discreta distanza da loro, Naruto e gli altri li osservavano di nascosto dall’oscurità della foresta, incapaci di comprendere cosa stesse accadendo.

Il ragazzo fece per ribattere ancora, quando una voce li fermò entrambi dal far esplodere un conflitto.

“Calmatevi!” disse con fermezza Hagoromo, avvicinandosi ai due ed attirando la loro attenzione.

Il biondo si voltò verso di lui di scatto. Lo osservò con sospetto da capo a piedi, la sua arma ancora in mano e puntata adesso contro di lui.

“Chi diavolo sei tu?” domandò ancora minacciosamente. “Che cosa vuoi?”

Sarada era rimasta immobile per lo spavento, gli occhi spalancati e pieni di confusione.

“Il mio nome è Hagoromo Otsutsuki.” rispose l’anziano essere con un tono calmo. “Voi due dovreste conoscermi come l’Eremita delle Sei Vie della Trasmigrazione. Sono stato io a portarvi in questo posto.”

“Otsutsuki!” esclamò mentalmente Boruto, sconcertato. “Lo stesso clan di Toneri e Momoshiki!”

Sarada rimase allibita per un secondo. L’Eremita delle Sei Vie?

“Non prendermi in giro!” sbottò il ragazzo a denti stretti, il suo occhio sinistro ridotto ad una fessura. “Dimmi ora chi sei e che cosa hai fatto, prima che perda la pazienza!”

Con uno scatto fulmineo, Hagoromo comparve davanti a Boruto, e gli afferrò con la mano la katana con una facilità disarmante prima che potesse battere ciglio. Il ragazzo rimase di stucco davanti alla forza e alla velocità di quell’uomo. Sarada era ancora immobile, più stupita di prima.

“Ti basta come prova?” chiese con un sorriso divertito l’Eremita.

Con sua sorpresa Boruto non disse nulla, ma anzi ebbe comunque l’audacia di sorridere. Poi improvvisamente Hagoromo sentì la lama metallica di un’altra katana posarsi sul suo collo da dietro.

“Non sottovalutarmi, vecchio,” disse una voce fredda e priva di emozione alle sue spalle, mentre la copia di Boruto davanti a lui scomparve in una nuvola di fumo. “Ci vuole ben altro per cogliermi di sorpresa.”

Tutti quelli che stavano osservando la scena rimasero letteralmente di stucco e con la bocca aperta. Quel ragazzo era riuscito a prendere alle spalle l’Eremita delle Sei Vie! Un’impresa impensabile per chiunque di loro. Com’era possibile? Chi diavolo era quel ragazzo?

“C-Come ha fatto?” urlò mentalmente Kushina.

“Non ci posso credere!” esclamò tra sè Naruto, con la bocca e gli occhi spalancati.

“Non sono riuscito a vedere alcun movimento neanche con lo Sharingan!" pensò allibito Sasuke. “Chi diavolo è quel tipo?”

Minato era senza parole. “Come fa ad essere così veloce a quell’età?” si chiese.

“N-Non ci credo!” pensarono contemporaneamente Sakura ed Hinata.

“Non ho notato nessun suo movimento! Come ha fatto?” pensò Fugaku, completamente perso.

“C-Cosa è successo? Come può un ragazzo essere così forte?” si domandò Mikoto.

Sarada portò una mano alla bocca, tesa nel caso dovesse succedere qualcosa di spiacevole.

Hagoromo sorrise lievemente.

“Ha usato la moltiplicazione del corpo e poi una tecnica di sostituzione con una velocità impressionante e senza utilizzare sigilli. Se non avessi avuto il Rinnegan, non sarei riuscito a notarlo neppure io.” pensò con divertimento.

“Non c’è bisogno di ricorrere alla violenza giovane Boruto,” disse allora l’Eremita col suo solito tono calmo e pacato, per nulla spaventato dalla lama posata sulla sua gola. “Possiamo risolvere la questione in maniera pacifica, ed io risponderò a tutte le vostre domande. Che ne dici?”

Passarono diversi secondi carichi di tensione in cui nessuno dei presenti osò muovere un singolo muscolo. Poi, dopo quella che parve un’eternità, finalmente la katana si allontanò lentamente dal collo dell’Eremita.

“Molto bene,” disse il ragazzo rinfoderando la sua arma dietro la schiena e guardandolo negli occhi. “Allora comincia a parlare.”

 



Note dell'autore!!!

Salve gente! Come promesso, ecco il vostro capitolo. Spero che vi sia piaciuto e che possa avervi intrigato! Ditemi cosa ne pensate della faccenda che si sta lentamente svelando. E soprattutto ditemi che impressione avete avuto di Boruto e che cosa pensate stia succedendo! Non avete ancora visto assolutamente nulla, il bello deve ancora arrivare! A prestissimo! ;)

Il prossimo capitolo "Futuro, Stupore e Rabbia 2" uscirà il 23.
   
 
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