Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: pokepony10    21/07/2017    2 recensioni
Alex è un ragazzo calmo è totalmente nella norma, bravo a scuola e circondato spesso dal suo ristretto gruppo di amici. Molte volte però viene perseguitato da una strana ragazza conosciuta da tutti col nome di Morte Bianca. Molti eventi coinvolgono i due in un mistero che ha le sue radici a molti secoli fa. Riusciranno a scoprire il segreto di questo mistero o moriranno provandoci?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dei, demoni e amore '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
POV Morte Bianca
 
La sveglia suonò prima delle 6.30 ma mi alzai subito, non volevo sentir urlare mio padre. Mi preparai, non erano ancora le 7 e quindi decisi di sedermi alla scrivania e scribacchiare un po’.
 
"Lunedì 15 settembre. È presto non temere ti sto dedicando del tempo libero e non il tempo che dovrei passare a seguire le lezioni scolastiche. Stanotte mi sono svegliata di colpo e fissando il soffitto mi sono messa a pensare a te. quante cose a questo mondo tutti vorremmo cancellare? Tante, anche troppe, se sommassimo tutti i capricci esistenziali delle persone che abitano questo lurido sassolino dell'universo chiamato Terra. Ora prendimi pure per matta, ma ti assicuro che ricordo il giorno in cui sono nata. 18 anni fa, maledico quel giorno ancora oggi, e ammetto che sono e sarò sempre arrabbiata con chi o cosa mi ha creata. So che forse li dove sei mia cara nonna con la frase precedente ti sarai resa conto che non sono diventata come te, non sono brava a credere a qualcosa che non vedo, scusa. Tornando al discorso del cancellare, secondo te io sono un errore da eliminare? So che non puoi rispondermi, ma vorrei tanto saperlo. Mi sento un enorme errore e ogni giorno della mia vita penso che se io non fossi nata tu saresti ancora qui, mamma non sarebbe dietro le sbarre, e papà… lui ora sarebbe migliore di così. Vorrei tanto prendere una gomma e cancellarmi dalla faccia della terra. Ora vado a farmi la cartella che solo ora mi sto ricordando che non l'ho fatta. Ti scriverò presto nonna. Ti voglio bene."
 
Smisi di scrivere e iniziai ad arrotolare il foglio. lo fermai con in filo di cotone, lo stesso cotone che usavo per ripararmi gli strappi alle gonne quando ero piccola.
 
Erano le 7.30 quando scesi mezza spettinata e con il dentifricio ancora sulle lebbra. Finiva sempre così, potevo svegliarmi alle 3 di notte ma alla fine prendevo il pullman sempre un secondo prima che parte. Scesi ad una fermata diversa da quella solita, avevo un'altra cosa da fare prima di andare a scuola.
 
Scendendo mi aggiustai un po’ i capelli e con un fazzoletto mi pulì la bocca. Mi fermai ad una cartoleria stringendo tra le mani il rotolino di carta bianca dove avevo scritto quella lettera.
 
-ma ciao cara!- mi accolse la proprietaria -non dovresti essere a scuola?- chiese curiosa -dovrei ma ho altro da fare in questo momento- risposi un po’ seccata -lo so, tieni e buona fortuna- mi disse dandomi un palloncino pieno d'elio e di color bianco latte. Ci attaccai la lettera e lasciai andare il palloncino, chiusi gli occhi e pensai fortemente alla lettera che saliva, saliva sempre più in alto. Finito il mio rito mi avviai di corsa a scuola.
 
Presi la scorciatoia per il parco e per la prima volta in 4 anni di liceo arrivai puntuale. Di colpo sentì un forte allarme che mi spaventò. Spalancai gli occhi -ancora quel sogno?- pensai alzandomi. Era tardi e come al solito non me ne fregava chissà che, mi preparai in fretta e furia e poi rimasi fissa davanti allo specchio. Sistemai bene il mio collare borchiato e i miei capelli neri. Li raccoglievo spesso in una coda così le punte color rosso arancio dava l'impressione di una fiamma.
 
Fissavo spesso quella ragazza nello specchio, e giorno dopo giorno la odiavo, papà era fortunato che non me la prendevo con lo specchi altrimenti me ne avrebbe dovuti comprare a migliaia.
 
Uscì di casa, come al solito il mio umore era nero, era appena finita l'estate e io dovevo rifarmi il quarto anno -che palle- pensai poco prima di entrare nella scuola.
 
Mi ritrovai difronte la preside che mi sgridò severamente –si , si, sono in ritardo e tutto il resto, ma mi capisca, io devo rifare il quarto anno ed è una gran seccatura- risposi cercando di evitare troppe chiacchiere -non rifacevi la quarta se studiavi, già è tanto che ti hanno fatto arrivare fino a questo punto- mi rispose -io so essere molto convincente se voglio- risposi dandole un giornale.
 
In prima pagina c'era la notizia della scomparsa di uno studente della scuola poco distante dalla mia -se mi chiamo Morte Bianca c'è un motivo- lei rimase in silenzio e mi fece passare, mi avviai verso la mia classe trascinandomi le gambe, odiavo quella giornata, era troppo noiosa. Prima di entrare mi guardai intorno e lo vidi finalmente, Alex, era nella classe vicino alla mia. -mi sei mancato caro Alex, potrò tornare a divertirmi- bisbigliai con una risata, lui mi sentì e entrò in classe velocemente, ma tanto lo sapeva che non mi sarebbe scappato.



POV Alex
 
-buongiorno Alex- disse mia madre per svegliarmi -giorno mamma- le risposi alzandomi.
 
Era il primo giorno dell'anno e io dovevo iniziare il quinto anno, ma ero certo che come gli anni precedenti non mi sarei risparmiato le torture di Morte Bianca.
 
Mi sedetti per fare colazione, cappuccino e cornetto, così si inizia bene un nuovo anno scolastico. Mi preparai ed usci, ero pure in anticipo all'arrivo del pullman e quindi decisi di andare a scuola a piedi.
 
Mi fermai in una cartoleria, dovevo comprare un quaderno per gli appunti, con tutti quelli che prendo me ne serve uno fin dal primo giorno.
 
La proprietaria era impegnata con una ragazza e quindi decisi di fare da me, comprai un bel quaderno di super Mario e lasciai i soldi sul bancone. Uscito rividi la ragazza che era nel negozio minuti prima, tra le mani aveva un palloncino bianco al quale legò un foglio e poi lo lasciò andare. Avevo visto questi riti solo a ferragosto non il primo giorno di scuola, ma ciascuno ha i propri gusti. Quando il palloncino fu abbastanza in alto la ragazza fuggì passando per il parco, non ebbi il tempo di guardarla in volto, ero attratto molto dal palloncino.
 
Guardavo il celo quando sentì un forte calore nella tasca del pantalone. Ci misi la mano e cacciai una collana con uno splendido ciondolo -nonna… - pensai stringendo la collana con la mano e portando lo sguardo al celo. Chiusi gli occhi per fare una piccola preghiera, ma prima che iniziassi, qualcosa mi cadde in testa. Era un rotolino di carta e non ci volle un genio per riconoscere che era della ragazza.
 
Mi avviai per la stessa strada presa da lei e feci in fretta per evitare di fare tardi e incontrare Morte Bianca. Entrato riconobbi da lontano la ragazza, in quel momento riuscì a vederla molto meglio, era molto bella e aveva un sorriso molto gentile e spontaneo, come anche il suo vestiario. Indossava una camicetta bianca e una gonna nera. Mi avvicinai a lei un po’ timoroso e probabilmente rossissimo in faccia. -hey… c..ciao- balbettai -ciao Alex- rispose lei -mi conosci?- chiesi sorpreso -sono anni che ci conosciamo, ma probabilmente sarò cambiata, come stai?- mi chiese sistemandosi dietro l'orecchio un ciuffo di capelli neri. Rimasi un attimo in silenzio sempre più rosso -sei tutto rosso… non ti senti bene per caso?- chiese poggiandomi una mano sulla fronte -no, la febbre non ti ha colpito- disse ragionando -s…sto bene, sono venuto a darti questo- dissi porgendole il rotolino di carta. Lei era molto sorpresa ma poi mi sorrise gentilmente -grazie mille Alex, ma… ma mica hai letto?- chiese timida -no, assolutamente, sono fatti tuoi, non ho diritto di impicciarmi- risposi. La campanella suonò -io vado, grazie mille Alex- mi disse dandomi un bacio sulla guancia per poi sparire nei corridoi della scuola. Io rimasi qualche minuto vicino agli armadietti per prendere le mie cose.
 
Vidi all'entrata Morte Bianca -cavolo- pensai nascondendomi subito -e se mi avesse visto con quella ragazza? Non se la prenderà mica con un innocente?- mi chiesi poi ci ragionai -si, sarebbe capace di prendersela con lei- mi risposi.
 
Arrivai alla mia classe senza incrociare lo sguardo con Morte Bianca, stavo per entrare quando la notai, mi fissava e si mise persino a ridacchiare. Un po’ infastidito e leggermente spaventato entrai velocemente in classe, sapevo che tanto avrei avuto solo quelle 6 ore di pace, era meglio godersele. La lezione stava per iniziare ma del prof manco l'ombra.
 
Scelsi un posto e subito mi accorsi che sarei rimasto solo in quel banco a due, nessuno dei miei amici era stato messo nella mia classe -peggio di così…- sospirai poggiando la testa sul banco. Sentì la porta sbattere e il silenzio calare -finalmente il prof…- pensai alzando la testa, quanto mi sbagliavo -salve piccoli sfigati sono qui per presentare un paio di notizie riguardanti la vostra classe quindi ascoltate altrimenti…- iniziò a parlare Morte Bianca -proprio lei qui?- pensai -allora… primo, il vostro prof di scienze è andato in pensione e vi è stata assegnata una professoressa, la notizia che vi potrà piacere è che la prof è molto giovane e disponibile. Seconda novità, avrete una nuova compagna… che da quello che vedo è anche l'unica femmina della classe…- disse Morte Bianca. Entrò dalla porta la stessa ragazza con la quale parlavo nel corridoio -giorno- disse -ve bene, ora siediti- le ordinò Morte Bianca.
 
Lei si sedette accanto a me e da quel istante mi sono sentito tutti gli occhi addosso. -la terza notizia è che stasera c'è la serata di inizio anno e tutti siete invitati, ci si vede in palestra alle 9 di sera- date le info se ne andò lasciando dei volantini sulla cattedra. -non sei felice Alex?- chiese la mia nuova compagna di banco -c…certo- risposi rosso e imbarazzato. Dopo poco entrò la nuova prof e finalmente il primo giorno di scuola poteva iniziare, ma io avevo la testa altrove.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: pokepony10