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Autore: KaiohMichiru    22/07/2017    0 recensioni
Ai tempi del Silver Millennium le guerriere sailor si risvegliano, le outers relegate nella solitudine dei loro pianeti ai margini del sistema solare, mentre le inners vivevano la loro vita insieme sulla Luna per proteggere la Principessa. L'ombra del Dark kingdom si estese sul Silver Millennium, ma il loro destino di protette dai pianeti è sempre stato quello rincontrarsi vita dopo vita.
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Inner Senshi, Outer Senshi | Coppie: Endymion/Serenity, Haruka/Michiru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Cento miliardi di galassie disperse nella materia oscura del nostro universo osservabile. Centomila milioni di stelle solo all'interno della Via Lattea. Stelle ragione e fulcro di vita per migliaia di pianeti che ruotano loro intorno. Pianeti nati dalla luce di uno star seed, protettori e protetti da divinità guerriere dotate di poteri eccezionali. Sperduta in un braccio della Via Lattea, anche se distante dal calderone in cui ogni stella nasce e muore, ruota una nana gialla speciale, al centro dell'orbita di nove pianeti, la cui luce risplende senza pari su un piccolo corpo celeste, insignificante per dimensioni rispetto ad altri, ma che con il suo bagliore puro si sarebbe dimostrato in grado di illuminare l'intera galassia: la Luna.

Sul satellite chiamato Luna e sulla sua Terra erano venute a crearsi due civiltà estremamente sviluppate, nate dalla luce sacra degli star seeds di questi corpi celesti. E da uno star seed speciale, quello che incarnava la forza intrinseca del pianeta Terra, la purezza dei suoi fiori, l'eleganza dei suoi paesaggi così variegati, era nato un principe protetto e protettore di quello stesso pianeta, legato ad esso indissolubilmente, di nome Endymion, il cui amore sarebbe stato consacrato per l'eternità alla luce pura dello star seed dell'astro compagno della sua Terra, la Luna, luce che avrebbe splenduto eternamente nel cuore della principessa dai capelli dorati che della Luna condivideva l'essenza, la dolcezza, la purezza, il bagliore.

Nakitaku naru you na moonlight - La luce della luna mi fa venir voglia di piangere
Denwa mo dekinai midnight - non posso neanche chiamarti a mezzanotte
Datte junjou doushiyou - ma cosa dovrei fare se sono così naive?
Haato wa mangekyou - il mio cuore è un caleidoscopio

Ma prima ancora che la principessa, di nome Serenity, conoscesse la vita in quest'era argentata, i pianeti si erano preparati per questo arrivo. La luce del suo seme, così come avrebbe messo in risalto il buio e il caos annidati nella galassia, con la sua graduale formazione, aveva attratto a sé le altre potenti luci dello stesso sistema solare. Dagli angoli remoti del sitema solare, tra le orbite dei pianeti esterni era iniziato il fermento. Il primo seme a crearsi era stato quello del più piccolo e più lontano dei pianeti in orbita, Plutone: la luce della Luna era un bagliore quasi impercettibile da quella distanza, ma la sua purezza lo rendeva di un'intensità tale da renderlo l'unica luce guida e speranza per la guerriera che da quel seme aveva trovato la vita: Sailor Pluto, principessa del più piccolo pianeta del sistema solare, gelido e desertico, una distesa ghiacciata a forma di cuore sulla sua superficie. Sul pianeta, tra i colli ghiacciati, un'enorme portone che separava le infinite vie dello spazio e del tempo: la prima guerriera, sin dal momento del suo risveglio, sarebbe stata investita dell'onore e dell'onere di stare a guardia di quell'imponente portone a vegliare sul corso degli eventi presenti, passati e futuri. Un talismano che ricordava la superficie del pianeta nella forma e il suo fulcro vitale nella gemma amaranto che lo adorna al centro era lo speciale scettro dal potere immenso che si era materializzato tra le mani della guerriera non appena aveva invocato il suo potere planetario per la prima volta.

Penultimo pianeta ai margini del sistema solare, Nettuno: dall'azzurro intenso dei suoi mari profondi, perturbato dall'orbita del suo vicino gemello urano, si era sollevato un seme speciale per la sua bellezza, di un verde brillante che ricordava le onde marine, e dalla cui lucentezza era nata una guerriera dalla bellezza impareggiabile, che nella solitudine del suo gigante pianeta amava ascoltare il suono delle onde comporre una melodia inconfondibile. Stretto nelle mani della principessa di Nettuno uno specchio che le permetteva di vedere sulla superficie della sua acqua placida un riflesso velato del destino del Regno Argentato.

Terz'ultimo pianeta esterno, Urano, controcorrente per natura tra i pianeti per la sua orbita anomala e retrograda. Dall'imponenza e dalla selvaggità dei suoi venti si formò un seme di stella indomabile di un colore blu intensissimo, il seme di stella di una guerriera forte e libera come il vento, Sailor Uranus, la principessa di Urano. Tra le mani una spada, arma potentissima brandita da una guerriera veloce e inafferrabile come l'aria che era il suo elemento.

Dal seme di Saturno non nacque una guerriera. Si narrava una leggenda di morte, silenzio e distruzione sulla principessa dell'enorme pianeta che si distingueva per il suo imponente sistema di anelli planetari, una guerriera vestita di viola con una falce stretta tra le mani, capace di distruggere l'universo intero ed ogni creatura al suo interno all'invocazione del suo potere. Ma per tutti gli abitanti del Regno Argentato e della Terra altro non era che un'antica e affascinante leggenda. Le tre guerriere del sistema solare esterno non conoscevano leggende, non conoscevano lo stato attuale della vita sulla Luna, se non la guerriera di Nettuno per via di qualche presagio criptico che appariva di tanto in tanto sul suo specchio, era stato loro concesso solo un labile ricordo di un passato lontano e di una dolce principessa dai capelli d'oro la cui luce volevano proteggere a tutti i costi. Gradualmente anche le guerriere interne si risvegliarono dai semi di stella nati dalla luce pura dei propri pianeti, Venus, Jupiter, Mercury e Mars, raccolte sulla Luna dalla Regina Serenity al momento della nascita della piccola principessa come sue guerriere personali, che avrebbero dedicato la loro intera esistenza a proteggerla, a costo della loro stessa vita, non solo per dovere, ma per amore di quella luce che emanava.

Se la missione delle inners permise loro di crescere insieme al fianco della principessa, la missione delle outers le confinava in completa solitudine, ognuna a presidio del proprio pianeta, nell'isolamento del proprio castello, ai margini del sistema solare. Unico raggio di speranza la flebile luce della Luna che le incoraggiava a lottare per la salvezza del regno e della loro principessa. Ma un'altra luce splendeva periodicamente nei cieli di Nettuno, una intensa luce blu, e ciclicamente una dolce luce del colore dell'acqua accendeva le notti di Urano. E le due guerriere attendevano quel momento in cui le orbite dei due pianeti stringevano le distanze per sentirsi meno sole, attratte reciprocamente dalla brillantezza dell'altro pianeta. E se Nettuno poteva scorgere nello specchio l'irrefrenabile potenza del vento, Urano si lasciava cullare dalla dolcezza di quei suoni lontani di oceani profondi e impenetrabili. Non si erano mai incontrate, non in questa vita, ma sapevano che un giorno sarebbe accaduto, perché i loro pianeti protettori erano tanto attratti l'uno dall'altro da danzare insieme turbando l'uno l'orbita dell'altro, allo stesso modo in cui il vento smuove il mare e così come il mare bagna e profuma il vento. Avevano immaginato il loro primo incontro e col tempo avevano ricordato l'una il volto dell'altra, avevano sperato di poter porre fine alla loro estrema solitudine insieme, avevano persino un po' odiato la loro missione che le ancorava ai margini del sistema solare senza la possibilità di poter stare insieme. Avevano odiato sapere che il loro incontro sarebbe stato veicolato dalla presenza di una grande crisi nel regno che avrebbe loro richiesto di unire le forze per scoprire che i loro poteri erano tanto complementari quanto le caratteristiche dei loro mondi.

Deatta toki no natsukashii - Il tuo sguardo nostalgico quando ci incontrammo
Manazashi wasurenai - non posso dimenticarlo
Ikusenman no hoshi kara anata wo mitsukerareru - potrei ritrovarti tra decine di migliaia di stelle
Guuzen mo chansu ni kaeru ikikata ga suki yo - trasformare le coincidenze in opportunità, amo questa vita.

E quel giorno infine arrivò. Il Dark Kingdom aveva risvegliato il caos che era stato relegato in fondo alle menti e ai cuori degli esseri umani che, ribellandosi al loro principe Endymion, avevano attaccato il Regno della principessa Serenity che, fuga dopo fuga sul Pianeta Terra, era ormai divenuta la sua amata. Sulla Luna era iniziata un'ecatombe. Edymion e Serenity, alla fine di una battaglia senza pari, stavano andando incontro al loro destino insieme, e con loro anche le luci delle altre guerriere che non erano state in grado di proteggere la loro principessa si stavano spegnendo. E dai margini del Sistema Solare le tre guerriere di Urano, Nettuno e Plutone erano costrette ad assistere inermi all'affievolimento di quella luce che era sempre stata la loro unica speranza, impossibilitate ad abbandonare i loro pianeti perché costrette dal loro destino di protette dai pianeti esterni ad intervenire solo nel caso di minacce provenienti dall'esterno del Sistema Solare.

Moichido futari de weekend - Solo un altro fine settimana insieme
Kamisama kanaete happy-end - kami, concedetemi un lieto fine
Genzai kako mirai mo - nel passato, nel presente e nel futuro
Anata ni kubittake - ti sarò per sempre devota

Ma nel momento in cui la Regina Serenity, presa dalla disperazione per la distruzione del Regno Argentato e per la morte dei due amanti e delle guerriere protette dalle luci dei pianeti, rilasciò il potere immenso del Silver Crystal a scapito della sua stessa vita, i tre Talismani risuonarono tra le mani delle tre outers che si materializzarono improvvisamente sul pianeta del silenzio, Saturno, dal cui seme prese forma la guerriera che dalla distruzione e dalla morte poteva dare il via a una nuova nascita.

Fushigi na kiseki kurosu shite - Grazie a un miracolo misterioso
Nando mo meguri au - ci incontriamo infinite volte

Urnaus e Neptune ebbero solo pochi istanti per guardarsi negli occhi, ma entrambe in silenzio giurarono che guidate dalla luce della Luna si sarebbero cercate all'infinito e incontrate di nuovo, vita dopo vita, per tutta l'eternità, ignare del fatto che l'ultimo desiderio espresso dalla Regina, prima che il potere del Silver Crystal se la portasse via, avrebbe permesso loro, così come alla Principessa Serenity, a Endymion e alle altre guerriere, di poter vivere una nuova vita, finalmente sullo stesso pianeta.

Tsuki no hikari ni michibikare - Guidati dalla luce della Luna
Nando mo meguriau - ci incontriamo infinite volte
Seiza no matataki kazoe uranau koi no yukue - Gli innumerevoli bagliori delle costellazioni predicono i luoghi dell'amore
Onaji kuni ni umareta no - siamo tutti nati sullo stesso pianeta Terra:
Mirakuru romansu - un miracolo dell'amore.

   
 
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