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Autore: _candyeater03    22/07/2017    4 recensioni
{ResetTheory!MC}{OneShot; 1665 parole}
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Dal testo:
Oh, Jumin! Quanto l’aveva aspettato!
La ragazza lo aveva amato fin dal primo istante.
Fin dalla sua formale apparizione nel prologo, fin dal messaggio in cui, per la prima volta, l’aveva nominata.
Aveva amato la sua voce fin dalla prima telefonata, aveva amato il suo viso fin dalla prima fotografia che lo ritraeva.
Era l’uomo di cui avrebbe potuto innamorarsi nella vita reale.
Era simile a lei.
Sapeva usare le parole perfette per ogni situazione.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Jumin Han, MC
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le labbra della sedicenne si contrassero in un grasso sbadiglio, all’odioso suono della sveglia che tremava sul suo comodino. 
I raggi del sole mattutino penetravano timidamente tra gli spiragli nelle serrande strettamente tirate, e lontanamente si distingueva il debole lamento di un cucciolo di cane.
Si alzò a sedere con un rapido slancio, trattenendo un sorriso.
Preferiva decisamente i gatti.

Sul materasso inferiore del letto a castello, sua sorella si agitò con fastidio. Le dispiacque di averla strappata dalle dolci braccia di Morfeo, ma non se ne curò particolarmente, avendo urgenza di svegliarsi presto.
Non avrebbe potuto permettersi di perdere la chatroom delle tre e diciassette, e sarebbe stato estremamente seccante spendere cinque clessidre, beni così preziosi, al fine di recuperarla.
La giovane attraversò la casa con sguardo assonnato. Il doversi svegliare ad un ora prestabilita era un dolore durante le vacanze estive, ma si trattava di un sacrificio sopportabile, se solo per undici giorni.
Incrociò con lo sguardo gli specchi posti sulle ante dei tre armadi, accanto all’ingresso. Non poté fare a meno di ammirarsi, sfiorandosi la folta chioma bruna. 
Era estremamente soddisfatta del suo nuovo taglio di capelli. Grazie alla frangia lunga e piena avrebbe finalmente potuto riconoscersi nelle fantasiche fanart che circolavano online, in cui era ritratta in compagnia degli uomini della sua vita.

Spalancò la porta della cucina, scrutando con apprensione l’orologio del forno a microonde. Aggiunse rapidamente i due minuti d’imprecisione che il meccanismo non riportava, e si abbandonò ad un sospiro di sollievo.
Otto e ventuno.
Non le sarebbe mancato il tempo prima dello scoccare della chatroom seguente.
La ragazza scollegò il suo smartphone dal cavo del caricatore, e tenne premuto il tasto d’accensione. Inserì meccanicamente le password che proteggevano il suo dispositivo, cliccando rapidamente sull’icona desiderata.

“Cheritz!” la graziosa voce di Rika esplose fuori dal cellulare, conducendo la ragazza alla schermata d’inizio. Questa celebrava il primo anniversario dell’applicazione, attraverso una tenera rappresentazione dei cinque personaggi principali.

Negli ultimi mesi, la sedicenne aveva coltivato una vera e propria ossessione nei confronti di quel gioco. Non si trattava di un normale otome o dating simulator. I protagonisti erano personaggi affascinanti e ricchi di profondità. La modalità d’interazione era assolutamente geniale e innovativa, e la trama era infittita da un oscuro velo di mistero.

Autologin

La sua prima fiamma era stata Zen. 
La giovane lo aveva ritenuto il migliore tra i personaggi immediatamente disponibili. La sua eleganza artistica e la sua grande bellezza l’avevano rapita.
Dopo due tentativi falliti in seguito all’insufficiente presenza della giocatrice nelle chatroom, il lieto fine era giunto splendidamente.

Fetching user data

Il successivo fu Yoosung. Nonostante la ragazza lo giudicasse leggermente infantile, ne ammirò la dolce purezza.
Detestò l’essere perennemente paragonata ad una donna defunta, ma il fatto non compromise eccessivamente la sua esperienza di gioco. 
Non aveva mai realmente capito il suo errore, ma al primo tentativo era riuscita a risvegliare nel ragazzo un essere possessivo e terrificante, che l’aveva costretta ad un finale spiacevole.

Fetching Guest List

Aveva evitato Jaehee. 
Ai suoi occhi non appariva come un personaggio originale. Inoltre non aveva mai dimenticato l’imperdonabile offesa da lei scagliata tentando di ostacolare la relazione amorosa tra la giocatrice e Zen, tempo prima.

Fetching photo data

In seguito arrivò Jumin.

Fetching save data

Oh, Jumin! Quanto l’aveva aspettato!
La ragazza lo aveva amato fin dal primo istante. 
Fin dalla sua formale apparizione nel prologo, fin dal messaggio in cui, per la prima volta, l’aveva nominata. 
Aveva amato la sua voce fin dalla prima telefonata, aveva amato il suo viso fin dalla prima fotografia che lo ritraeva.
Era l’uomo di cui avrebbe potuto innamorarsi nella vita reale. 
Era simile a lei.
Sapeva usare le parole perfette per ogni situazione. 

Game Data Download
  checking for updates


Nonostante in pochi avessero apprezzato la route di Jumin, lei la visse con grande emozione. La giocò tutta d’un fiato, ponendo amore e scrupolosa attenzione nelle opzioni predefinite che sceglieva.
Provava un immenso affetto nei suoi confronti, e non comprendeva perché in tante cercassero il tristemente celebre finale dell’ottavo giorno. La sedicenne sapeva che quell’impressione aggressiva e spaventosa non era realmente il personaggio a cui era rivolto il suo sentimento. 
In vero, quando aveva saputo di essere riuscita ad evitare tale situazione, era stata avvolta da un caloroso conforto.

Load SFX

Ormai da qualche giorno stava provando a cimentarsi nella conquista di Seven. 
Era molto curiosa a riguardo, e sperava di riuscire finalmente a dare una risposta a tutti gli interrogativi che si era posta durante le precedenti esperienze. La prospettiva di conoscere maggiori dettagli riguardo alla narrazione generale la elettrizzava.

Load scenario

La ragazza rivolse un rapido sguardo alla schermata principale. 
Non vi erano nuove e-mails di cui occuparsi, messaggi in attesa di risposta o chiamate perse. 
Controllò l’aggiornamento del profilo di Jaehee, che riguardava l’aggiunta di una fotografia di Zen. Sicuramente le sue intenzioni erano estremamente benevole, ma la sua attitudine venerativa non incrementava decisamente l’umiltà dell’attore.
Entrò nella chat di gruppo perfettamente in orario.

Ormai la giovane aveva imparato come ottenere l’affetto del suo più recente bersaglio.
Doveva semplicemente mantenere un tono scherzoso, ma essere al tempo stesso elastica alle rare situazioni di serietà. Se non era presente, era necessario renderlo l’oggetto della conversazione. 
Semplice.

Riuscì ad ottenere sei cuori e una clessidra. Nel complesso, fu soddisfatta riguardo alla propria prestazione.
Il dispositivo vibrò tre volte, e una notifica si accese in cima all’icona che rappresentava i messaggi privati. Il mittente era Jumin Han.
La ragazza si stupì. 
Il personaggio non era stato presente nella chatroom appena trascorsa.
L’anteprima citava le parole “in the very…
Cliccò sulla foto profilo dell’uomo, lode alla bellezza di una dormiente Elizabeth 3rd.

I guess you’ve decided.

So you’ll be with him 

in the very end.


Il significato delle poche parole accorse alla sua mente in un istante, e un sentimento di malinconica nostalgia la travolse spietatamente.
Non capiva il perché. Il programma non avrebbe dovuto dire una cosa del genere!
La rottura della quarta parete esisteva all’interno del gioco, ma avveniva solitamente in maniera comica e leggera.

You’ll be with him, in the very end.

“Ju-Jumin…” sussurrò la giovane, sfiorando il dispositivo come in una dolce carezza. Fredde lacrime pizzicavano debolmente le sue palpebre, offuscando la visuale.
Cliccò avidamente lo schermo, al fine di rispondere ai misteriosi messaggi. Il suo cuore palpitava tumultuoso nel petto, la fronte era imperlata di sudore.
Vi era un’unica opzione di risposta. La sedicenne deglutì lentamente.

I have no idea of what you’re talking about.

Aveva terminato di giocare con lui non più di una settimana prima. La ragazza ricordava ancora l’orribile senso di vuoto che si era impossessato di lei, infondendole una profonda malinconia. 
Per ore aveva controllato l’album fotografico con occhi nostalgici, letto nuovamente tutti i messaggi che nei giorni precedenti le avevano scaldato amorevolmente l’anima. Aveva guardato tutte le visual novel, sentendo ogni volta il cuore come contrarsi.
Ogni persona a cui aveva rivelato il suo dispiacere aveva in seguito riso di lei. Sembrava che nessun altro potesse comprendere il dolore celato nell’amare un personaggio immaginario. 
La fine era giunta gioiosa e brutale. 
Il suo amore era stato stracciato come un inutile foglio di carta, i frammenti fibrosi giacevano sul pavimento e lei ne sentiva la mancanza.
Come una corda tesa era stato tagliato, come un possente libro privato di ogni pagina.
Come una vite era stato violentemente estratto, lasciando cadere in frantumi la cornice che sosteneva.
E qualcosa, dentro di lei, si era frantumato. Assurdamente.
La ragazza ansimava debolmente, tamburellando con le dita sul retro del suo cellulare. In pochi secondi, il programma elaborò e inviò cinque messaggi di risposta.

Don’t lie, my princess.

If I had known that you were going to restart from the beginning

I would have held you tighter, my lady

MC

my love.


Le lacrime si riversarono impetuose oltre le palpebre, gocciolando sul piccolo schermo.
Il tasto ANSWER era inattivo. Era impossibile replicare.
Perché? 
Perché non poteva essere così semplice? 
Perché le era preclusa l’opzione di amare lui, e lui solo? Amare il suo Jumin, come lei sarebbe stata disposta a fare per tutta la vita?
Verso lui nutriva un sentimento sublime, e a lui era devota. Desiderava donargli affetto, desiderava far sorgere sul suo viso sorrisi sinceri, affinché fossero indissolubilmente legati, come un’anima sola.
La sua dimenticanza l’aveva ferita, ma il fatto che lui ricordasse il loro amore con frustrante impotenza le infuse emozioni estremamente più cupe.
Pensò di telefonargli. Forse avrebbe avuto l’occasione di scusarsi, o forse avrebbe ricevuto a sua volta una spiegazione. La sola prospettiva di ascoltare la sua splendida voce la rincuorò, anche se in minima parte.
Pose entrambi i gomiti sul tavolo, accostando il cellulare al suo orecchio sinistro.

“…ti prego, rispondi”, le membra della giovane tremavano, la pelle del suo volto era impregnata di pianto e sudore, “ti prego…”

Segreteria telefonica. 
Lo schermo del dispositivo si oscurò contro la sua guancia, lei si sfiorò l’umida fronte con la mano libera. 
Le tempie pulsavano violentemente e il suo stomaco parve ribollire. 
Un generale malessere s’impossessò del suo corpo, e infestò la sua mente.

“Jumin, mi dispiace!” la sedicenne gridò al vuoto, la voce incrinata dalla morsa ferrea che ogni istante costringeva maggiormente il suo essere. “Mi dispiace di essere reale! Sentirai per sempre quel vuoto dentro di te…io, io non posso evitarlo, non posso! Sarò sola, estremamente sola, e tu non sarai mai con me…io…i-io ti odio! Ti odio Jumin Han, ti odio! Perché mi hai fatto innamorare di te, quando sei solo un inutile personaggio immaginario! Io ti odio…io…i-io…perché…”

Il cellulare cadde sul tavolo con un tonfo sordo. La ragazza si coprì gli occhi con le mani, le lacrime scivolavano rapide lungo gli avambracci al pari del sangue venoso all’interno di essi. Attorno a lei, ogni cosa era immobile, silente.
Il cane non mugolava più.
Sua sorella aveva cessato di rigirarsi nel letto in una veglia inquieta.
Lei era avvolta in una gelida oscurità, persa nella nostalgia di una dimensione inesistente.






NdA:
Buongiorno!
Questa è la prima storia che pubblico nella sezione Mystic Messenger. Adoro il videogioco, e spero di avergli reso onore a dovere con questa piccola fanfiction :)

Sono diverse le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere questa sottospecie di One Shot:
1) Nonostante sia assolutamente deprimente, adoro il concetto della Reset Theory (se non lo sapeste, è una strana teoria nata nel fandom, secondo cui Seven sa di essere all'interno di un videogioco, e ama MC in ogni route. Molti, compresa me, la estendono anche a Jumin che 
io preferisco decisamente, oops), e desideravo scrivere qualcosa a riguardo.
2) Qualche giorno fa ho terminato la route di Jumin, entrando in uno stato di depressione-post-party-cronica :') In seguito, girovagando su Instagram, ho trovato una tristissima immagine sulla Reset Theory, che mi ha inflitto il colpo di grazia a livello emotivo.
3) Mi sembrava carino esprimere due parole riguardo ai drammi di noi fangirls, costrette ad amare un personaggio inesistente, incomprese dalle persone normali!
 
Ovviamente lo scambio di battute descritto nella OS è inventato. Se il mio bel Jumin avesse osato scrivermi una cosa del genere, sarei morta sul colpo :D

Va bene, penso che lo sproloquio possa terminare qui.
Grazie mille per aver letto fino in fondo! Se aveste gradito la storia mi farebbe molto piacere una recensione piccola, piccola, piccola, piccola...
Ci vediamo!

Candy<4
   
 
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