[ La fiction partecipa al contest ideato da _Abyss_ per il gruppo di scrittori ]
Autore:Hephily
Titolo: Korera no jikan ga hoshīdesu
Fandom scelto: Tales of Zestiria
Personaggi principali: Edna
Genere: Malinconico
Rating: verde
Avvertimenti: Nessuno
Tema:il Tempo
People assume that time is a strict progression of cause to effect, but actually from a non linear, non subjective viewpoint - it's more like a big ball of wibbly wobbly... timey wimey... stuff.
Il tempo è relativo.
Ogni essere vivente ha la sua concezione di tempo, lontano dal calcolo oggettivo che ci donano gli orologi, che battono secondo dopo secondo, minuto dopo minuto, ora dopo ora...e questo scandisce la nostra vita, intrappolandoci nel vortice di una routine quotidiana eterna.
Sveglia, lavoro, pasti, dormire. Sveglia, lavoro, pasti, dormire.
Sempre così, finché alla fine non si finisce nel momento cruciale che segna chiunque abbia un cuore che batte: il vuoto, lì dove il tempo non scorre.
E allora?
Che cos'è il tempo?
Gli scienziati vedono cifre e calcoli incomprensibili, i più fantasiosi ed avventurosi possibili viaggi e incredibili vicissitudini...e voi?  Raccontate. Raccontate il tempo, quei secondi preziosi, quelle ore lunghe e lente...Il passato che è stato, il presente che subito svanisce, il futuro che corre avanti...
Raccontate il tempo.
Sono consigliati tutti i fandom dove il tempo è un elemento importante o su cui si focalizza la trama. Yesterday is gone. Tomorrow has not yet come. We have only today. Let us begin.
- Madre Teresa
Lunghezza: 392 parole
Note d'autore: Hello! non so cosa scrivere in questa nota, semplicemente che l'idea mi è venuta pensando un po' al personaggio che sicuramente amiamo tutti Edna! non so se è già stata pubblicata una fic incentrata su di lei, ma allo stesso modo spero che vi piaccia.

 

CAPITOLO 1

 
 
Edna era lì seduta sopra quei massi rocciosi che tanto adorava, il suo ombrello che la copriva dal sole cuocente e i suoi raggi si posavano sulle scarpe nere. Ammirava con quei occhi enormi il paesaggio montuoso, ed era ferma lì a fissare il vuoto, persa nei suoi pensieri, ad attendere qualcosa o qualcuno a cui era molto affezionata. Ingannava il tempo giocando con i suoi piedi, muovendoli avanti e indietro mentre era seduta nella sua roccia preferita; non amava parlare di lei, era molto riservata la serafina della terra. Il suo sguardò fissò un oggetto che le fu regalato molto tempo fa, un normin attaccato alle punte da acciaio del suo ombrello, lo osservava con insistenza, come se volesse qualcosa da lui, riportarla in quello lasso temporale, dove suo fratello ancora non si era trasformato in un drago. Un vento forte scompigliava i suoi capelli dorati, alzò gli occhi guardando arrivare il tanto amato fratello, si addentrò dentro la sua tana a riposare ancora un po’, ormai quei vecchi tempi nella mente di Eizen non esistevano più.
-Ti sei azzardato ad arrivare!- Urlò Edna puntando il suo ombrello verso di lui.