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Autore: AllisonHermioneEverdeen    22/07/2017    0 recensioni
Rachel Lilian Potter. Inglese naturalizzata italiana, calamita per i guai, sostenitrice del Partito-Contro-Le-Ingiustizie-Del-Professor-Piton ( non è stato ancora inventato?? Ci penso io! ), streghetta e amica a tempo pieno, cova odio profondo verso i quadri dispettosi di Howgarts e le scale che amano cambiare... Ah, si, è anche sorella gemella di Harry Potter. Se pensate a quanti guai può attirare un solo Potter, immaginatevi due Potter, una Scuola di Magia, professori antipatici e un Mago Oscuro.
( so che ci sono molte storie su una ipotetica sorella di Harry, ma spero di aver reso la mia diversa!)
[ Nota: scrivo senza alcun scopo di lucro, i personaggi, a parte Rachel e la sua famiglia adottiva, appartengono alla Rowling ]
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I Guai di Hogwarts'
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Capitolo trentotto


Dietro la porta c'è una lunga scalinata che percorriamo in fretta, impazienti di arrivare da Piton e impedirgli di prendere la Pietra. Quando finalmente, ansanti per la corsa, arriviamo in fondo alla scalinata, ci troviamo in una stanza ampia con lo Specchio delle Brame al suo centro. Davanti allo Specchio c'è una persona... ma non è Piton, e neanche Voldemort. E' Raptor.
- Lei! - esclama Harry senza fiato. Io sono talmente stupita che non riesco ad emettere un suono. Persino Billy, che per tutto il percorso non ha fatto altro che ronzare nel mio orecchio per incitarmi a fare in fretta, adesso tace.
- Sorpresi? - ci sorride Raptor.
Nooooooo... perchè mai dovremmo essere sorpresi?!?!?! Non abbiamo certo scoperto che il professore timido, impacciato, bullizzato, balbuziente e senza spina dorsale è in combutta con Voldemort per rubare la Pietra Filosofale!
- Ma... ma... Piton... - balbetta Harry.
- Oh, si... - il sorriso di Raptor si allarga in un ghigno. - Con uno come Piton in giro, chi sospetterebbe del p-p-povero, b-b-balbuziente, P-professor Raptor? -.
- Ma... - riesco a recuperare la voce. - Durante la partita di Quidditch, Piton ha cercato di ucciderci! -.
- No! - ribatte Raptor. -Io ho cercato di uccidervi! E ci sarei riuscito, nonostante le controfatture che Piton sussurrava -.
Fermo. Stop. Riavvolgi... Piton ha cercato di salvarci????!!!!. - Esatto, stava cercando di salvarvi, - afferma Raptor, leggendo la sorpresa nei nostri occhi sgranati. - Perchè credete che volesse arbitrare la seconda partita? Cercava di evitare che ci riprovassi. Veramente buffo... Non c'era bisogno che si desse tanta pena, non avrei potuto fare niente comunque, con Silente che assisteva alla partita. Tutti gli altri insegnanti pensavano che Piton stesse cercando di ostacolare la vittoria di Grifondoro, lui si è reso davvero impopolare... e che gran perdita di tempo, visto che, nonostante tutto, stanotte ho intenzione di uccidervi -. E, con uno schiocco di dita, dietro di noi compaiono delle fiamme che ci impediscono la fuga. Non che ne avessi intenzione, in realtà: sono talmente arrabbiata con Raptor che tremo sul posto, e gli salterei addosso all'istante per strozzarlo se non fosse che so di dover guadagnare tempo per permettere a Silente di raggiungerci. In realtà, mi sento anche in colpa per come ho avuto subito pregiudizi su Piton: solo perchè è ombroso e scontroso, non ho dubitato un istante della sua colpevolezza, e nonostante tutto lui ha cercato di salvarci. Se sopravvivo a stanotte andrò a scusarmi.
Si, l'ho pensato davvero!
. Raptor si volta di nuovo verso lo Specchio delle Brame.
- Vedo la Pietra... - sussurra, - è vicina... ma come la prendo? -. Scambio uno sguardo con Harry, che è spaesato come me, anche se meno arrabbiato. Cerco di chiedergli in un sussuro cosa possiamo fare, ma in questo momento una voce, che sembra provenire dallo stesso Raptor, nonostante il professore non muova le labbra, rimbomba per tutte le pareti, penetrante e raggelerante.
- Usa i ragazzi... usa i ragazzi... -. Subito, Raptor si volta a guardarci. Ha gli occhi animati da una luce folle.
- Potter, venite qui! - ordina. Gli direi di mettersi i suoi ordini dove non passa il sole, ma incrocio lo sguardo di Harry: dobbiamo guadagnare tempo, e se questo significa non gettarsi addosso a Raptor come forsennati e urlargli contro, devo cercare di calmarmi. In realtà sono terrorizzata dalla voce, ma quando sono nel pieno del terrore tendo a comportarmi in maniera estremamente imprudente e sfacciata (è più facile affrontare la paura comportandosi da imprudenti), ma questa volta non deve succedere. Così faccio un respiro profondo e, lentamente, io ed Harry lo raggiungiamo di fronte allo Specchio delle Brame.
- Che cosa vedete? - chiede Raptor, con voce ansiosa. Io e mio fratello guardiamo lo Specchio: vedo i nostri riflessi, poi la me riflessa sorride e indica la tasca di Harry. Abbasso lo sguardo lentamente, cercando di passare inosservata: la tasca di Harry ha un rigonfiamento, come se al suo interno ci fosse... la Pietra!
- Ebbene? - insiste Raptor. Cerco di far lavorare in fretta il cervello: cosa possiamo dire di vedere nello Specchio delle Brame?
- Vedo Silente che ci stringe la mano, - mi precede Harry.
- Noi... abbiamo appena appena fatto vincere a Grifondoro la Coppa delle Case, - continuo. Raptor impreca.
- Toglietevi di mezzo! - dice. Non ce lo facciamo ripetere due volte: ci spostiamo di lato. Scambio uno sguardo con Harry, che indica le scale.
- Ma c'è il fuoco, - muovo solo le labrra, terrorizzata dall'idea che Raptor possa sentirci. Harry indica la bacchetta con un cenno della testa, così mi metto a ragionare: quale incantesimo ho studiato con Hermione che possa spegnere delle fiamme?! Ma il mio cervello sembra vuoto. Eppure ricordo pomeriggi interi passati in biblioteca a sfogliare libri di incantesimi, impazienti di impararli tutti! E all'improvviso ricordo l'incantesimo che fa per noi. Eì difficile e mi è riuscito solo un paio di volte, ma è la nostra unica speranza. Annuisco ad Harry, e cominciamo a muoverci verso le scale, quando la voce sibilante sentita poco fa parla di nuovo.
- Stanno mentendo... stanno mentendo... -
- Potter, tornate subito qui! - grida Raptor. - Ditemi la verità! Cosa avete visto? -
. La voce sibilante parla di nuovo.
- Fammi parlare con loro... faccia a faccia... -
. - Padrone, non ne avete la forza! -
- Ho abbastanza forza... per questo... -. Adesso sono davvero pietrificata dal terrore, a tal punto che dimentico il nostro piano di fuga, l'incantesimo, le fiamme, la Pietra... Fisso Raptor avvicinarsi e togliersi il turbante. Senza quel copricapo, la testa di Raptor sembra incredibilmente piccola. Poi, lentamente, Raptor si gira di schiena... e mi sembra di non riuscire più a respirare. Dove si dovrebbe trovare la nuca del professore, c'è un volto, il volto più orrendo che abbia mai visto. E' bianco come il gesso, con occhi rossi che mandano bagliori rossi e per narici due fessure, come un serpente. Non ho dubbi: è Voldemort.
- Harry e Rachel Potter... - sibila. Sono incredibilmente tentata di dirgli: "no, mi spiace, ha sbagliato persona!" e darmela a gambe, ma il terrore mi tiene incollata sul posto, gli occhi sgranati che fissano il volto serpentesco.
- Vedete cosa sono diventato? - dice. - Pura ombra e vapore... costretto a vivere a spese di un altro... il sangue di unicorno mi ha rinvigorito, ma una volta che avrò l'Elisir di Lunga Vita, potrò crearmi un corpo tutto mio... ma mi serve la Pietra... Pietra che, guarda caso, si trova nella tua tasca, Harry... -.
Finalmente riusciamo a sbloccarci: arretriamo di qualche passo.
- Vai! Io lo tengo occupato! - esclama Harry. Non c'è tempo per discutere: so che ha ragione, e anche se non voglio lasciarlo qui solo, dobbiamo pensare a non lasciare che Voldemort prenda la pietra. Così mi voltò, grido: Aguamenti!. Non succede niente. Stringo più forte la bacchetta, cercando di concentrarmi, ma la risata di Voldemort mi rimbomba nel cervello.
- Siete coraggiosi... - sibila. - Anche i vostri genitori lo erano -. Stritolo la bacchetta nella mia mano, desiderando che sia il collo di Voldemort. Come osa parlare dei nostri genitori?! E' lui che li ha uccisi! E' colpa sua se io ed Harry siamo stati separati alla nascita! E' colpa sua se Harry è dovuto crescere con i Dursley! E' colpa sua se abbiamo potuto scoprire la verità sul Mondo della Magia solo un anno fa!
- Vi piacerebbe rivederli? - continua Voldemort. Mi blocco. Non ho neanche il coraggio di guardare Harry. Rivedere i nostri genitori? Lily e James?
Voldemort sembra aver capito di aver fatto centro, perchè sorride.
- Si... - sibila. - Basta che mi diate la Pietra! -. Mi scuoto: sta mentendo. I nostri genitori sono morti. Mi volto verso Harry, che ha in mano la Pietra, titubante: deve essere ancora più tentato di me, dal momento che è dovuto crescere con i Dursley, invece che con un'amorevole famiglia Babbana. Gli stringo la mano che tiene la Pietra. Lui alza gli occhi lucidi verso di me. Ci limitiamo a fissarci, verde nel verde. Alla fine, Harry annuisce e mi lascia la Pietra. Mi volto verso il fuoco, più determinata e concentrata. Grido Aguamenti!, e questa volta funziona: si crea un varco tra le fiamme. Lo attraverso subito. Prima che possa fare più di due passi, una mano mi afferra il braccio. Strillo: è Raptor. Billy ronza fuori dai miei capelli e comincia a svolazzare intorno a Raptor, colpendolo con le ali e tentando di pungerlo. Io scuoto il braccio cercando di liberarmi e la manica mi si strappa, così Raptor si ritrova a contatto con la mia pelle. Pochi secondi dopo, la mano del professore comincia a fumare, poi lui comincia a strillare e ritira la mano, che si sta riducendo in polvere. Lo fisso, sgomenta. Billy mi vola di nuovo tra i capelli. Harry mi scuote.
- Vai! - esclama. - A lui ci penso io! -. Annuisco e corro su per le scale. Alle spalle sento le grida di Voldemort, ma non posso pensarci adesso. Devo correre più veloce che posso... devo andare incontro a Silente... Poi devo tornare indietro ad aiutare Harry...
Il cuore mi batte all'impazzata, ho il fiato corto e sono terrorizzata che possa succedere qualcosa a mio fratello. Se Voldemort gli fa del male, giuro che lo ammazzo...!
Quando arrivo in cima alle scale, la porta che dà verso la scacchiera si apre prima che la tocchi e spunta fuori Silente. Grazie a Merlino! Siamo salvi!
- Professore! - ansimo. Lui mi guarda preoccupato.
- La Pietra... ce l'ho... ma Harry... Voldemort... - non riesco a dire molto di più, perchè un grido sferza l'aria. Sembra Harry... Mi volto di scatto verso le scale e vedo un'ombra levitare: è Voldemort. Ecco cos'è, senza Raptor: un'ombra pallida e animalesca, uno spirito di colore grigiastro di cui si vede solo il volto serpentesco. Non faccio in tempo a reagire: l'ombra mi viene incontro, puntando alla Pietra, ma prima che possa scansarmi Silente tira fuori la sua bacchetta e la agita di fronte a me. L'ombra scompare in una nuvola di fumo. Io, però, non sono affatto tranquilla.
- Harry! - grido, e mi getto giù per le scale, seguita da Silente. Quando arriviamo nella stanza con lo Specchio delle Brame, vedo che Harry è riverso a terra, pallido. Poco più in là, c'è un mucchietto di polvere e i vestiti di Raptor. Mi getto in ginocchio vicino a mio fratello, il cuore che batte all'impazzata.
- Harry! - grido, scuotendolo. - Harry!!! -. Gentilmente, ma con fermezza, Silente mi prende le mani e le stringe tra le sue, guardandomi con un sorriso dietro le sue lenti a mezzaluna.
- Harry starà bene, - dice. E torno a respirare.

La risalita è molto più faticosa e lunga di quanto pensassi. Silente ha fatto comparire una barella per Harry. Sono sfinita, adesso che l'adrenalina è passata sento dolore ovunque e ogni tanto mi si appanna la vista. Una volta o due barcollo, non so se per la stanchezza o per il dolore, o per entrambe.
- Siete stati incredibilmente coraggiosi, stanotte, - mi sorride Silente.
- Professore... ma Raptor... cosa gli è successo? - chiedo con un filo di voce. Per un attimo, Silente rimane in silenzio.
- Vedi, - dice poi, - vostra madre è morta per salvarvi. Ora, se c'è una cosa che Voldemort non riesce a concepire, è l'amore. Non poteva capire che un amore potente come quello di vostra madre lascia il segno: non una cicatrice, non un segno visibile... Essere stati amati così intensamente ci dà una protezione che, anche quando la persona che ci ha amato non c'è più, rimane. E' una cosa che resta dentro, nella pelle. Raptor, avendo ceduto l'anima a Voldemort, non poteva toccarvi -. Spero tanto che con questo buio Silente non veda che ho le lacrime agli occhi. Mia madre ci ha salvato la vita, e non solo la terribile notte in cui è morta, ma anche oggi. Senza di lei, senza il suo sacrificio, sarei morta undici anni fa, e anche Harry. Tutto quello che vorrei adesso è averla conosciuta. In fondo, di lei no ho praticamente ricordi... Vorrei che fosse insieme a me. Vorrei stringerla forte e ringraziarla...
Silente lascia che metabolizzi quello che ho detto senza interrompermi, e per questo gli sono grata.
- Signore... adesso cosa farà con la Pietra? -. La sento ancora in tasca, la causa di tutto quello che è successo stanotte.
- Io e Nicholas Flamel discuteremo, e se lui è d'accordo, la distruggeremo, - risponde calmo Silente. Intanto siamo arrivati alla stanza delle chiavi svolazzanti.
- Ma così morirà, - constato.
- Ha abbastanza Elisir per sistemare tutti i suoi affari, poi sì, morirà -. Attraversiamo la stanza, il ronzio delle chiavi è l'unico rumore presente. Alla fine, quando arriviamo sotto al Tranello del Diavolo, faccio la domanda che mi preme di più.
- Professore... adesso che la Pietra è al sicuro... e che abbiamo sconfitto Raptor... Voldemort non tornerà più? -. Silente si ferma e si volta a guardarmi, inginocchiandosi alla mia altezza.
- Temo che ci siano altri modi con cui può tornare, - sussurra tristemente. - Visto che non è davvero vivo, è impossibile ucciderlo. Comunque, tu ed Harry avete ritardato il suo ritorno al potere -. Sospiro: immaginavo che non sarebbe stato così semplice sbarazzarsi di Voldemort una volta per tutte. Silente mi guarda rassicurante con i suoi penetranti occhi azzurri. Sembra dirmi che andrà tutto bene, che la prossima volta che tornerà saremo pronti per affrontarlo.
- Professore... - sussurro. - Ma perchè Voldemort vuole uccidere me ed Harry? Perchè la notte in cui sono morti i miei genitori voleva ucciderci? -. Il cuore mi batte all'impazzata.
- Purtroppo, a questa domanda non posso rispondere. Non oggi, non ora. Un giorno saprete... ma per adesso, Rachel, non ci pensare. Quando sarai più grande... - sbuffo, e lui sorride. - Lo so che non sopporti di sentirtelo dire, ma... quando sarete pronti, lo saprete -. Annuisco lentamente. In fondo, tutto quello che voglio al momento è un materasso morbido e un po' di tranquillità.
Silente torna in piedi.
- Adesso, direi che è ora di sbrigarsi a risalire la botola: il signor Weasley e la signorina Granger sono già in infermeria, ad aspettare impazienti il nostro arrivo, - dice. Mi scuoto.
- Stanno bene? - chiedo, ansiosa.
- Il signor Weasley si riprenderà presto, e la signorina Granger non ha riportato ferite gravi, - risponde con un sorriso il professore. Sospiro di sollievo. Silente mi porge una delle scope che si trovavano nella sala della chiavi svolazzanti. La inforco e risaliamo la botola, superando Fuffi senza indenni. Harry galleggia nella barella dietro di noi. Voliamo per tutta Hogwarts fino all'infermeria, con i quadri che ci fissano sgomenti. Una volta o due provo qualche manovra incredibilmente spericolata, ridendo. Se mi vedesse Gazza... Oh, non vedo l'ora di raccontarlo a Fred e George!
Ora come ora, un bel volo è tutto quello che mi ci vuole per risollevarmi il morale. Il professor Silente non prova a fermarmi, anzi: sono certa di averlo sentito ridere un paio di volte.
Quando arriviamo in infermeria, Madama Chips mi fa scendere dalla scopa e mi fa stendere sul letto, ma faccio appena in tempo a sedermi sul materasso, che un terremoto cespuglioso mi arriva addosso, abbracciandomi: è Hermione. Ricambio l'abbraccio, sorridendo.
- Ehi, ce l'abbiamo fatta, - sussurro. Hermione scioglie l'abbraccio e mi sorride. Siamo sporche, stanche, ferite, sanguinanti e abbiamo bisongo di dormire per almeno tre giorni di fila, ma non potremmo essere più felici e soddisfatte di così.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ebbene si, cari lettori, ormai siamo al terzultimo capitolo.
Dal momento che dividere anche questo in due parti sembrava davvero eccessivo, è venuto più lungo del solito, ma spero che vi sia piaciuto lo stesso. Tra poco la storia finirà, e Rachel sarà sopravvissuta al primo anno a Hogwarts con successo.
Spero che questo capitolo, con tutte le mie modifiche, vi sia piaciuto.
Grazie a tutti coloro che leggono (il vostro numero non fa che crescere!), seguono, preferiscono o ricordano. Grazie infinite a tutti voi! Spero che vi siate affezionati a Rachel come ho fatto io!
A domani con il penultimo capitolo
AllisonHermioneEverdeen

   
 
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