Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D.
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Autore: GGandGLEE    22/07/2017    2 recensioni
Quando Phil Coulson finge la sua morte per annientare l'HYDRA, Melinda May si ritrova a parlare con la sua tomba. Peccato non sappia che lui è lì, nascosto dietro un albero, ad ascoltarla. Philinda. (se avete visto Sherlock, molti feels torneranno a galla.)
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Melinda May, Phil Coulson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Phil entrò in auto e fece un respiro profondo.  
“L’hai vista?” chiese Fury con il suo solito tono severo da fratello maggiore.
“La bara? Avresti potuto prenderne una migliore; non credo si stia comodi lì dentro. Magari una con l’idromassaggio.” Rispose Phil abbozzando un sorriso.
“Parlavo di Melinda, Phil. So che non ti interessava del funerale, volevi vedere lei. Non ti sei mai fidato quando ti ho detto che stava bene. Ora che l’hai vista possiamo tornare ad occuparci dell’HYDRA?”
“Non mi sono fidato perché sapevo che non fosse vero. Ma l’hai vista Nick? E’ disperata. Devi dirglielo.”
“E far sì che abbandoni lo S.H.I.E.L.D? Ha già rinunciato a tornare sul campo dopo il Bahrain; dopo il tradimento di buona parte degli agenti sono a corto di persone fidate. Melinda non può saperlo. E’ fuori discussione.”
“Lascia che le parli io, non abbandonerà lo S.H.I.E.L.D”
“Ho già detto di no, Agente Coulson. Nel caso non lo avessi capito, è un ordine.”

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Melinda si incamminò velocemente verso la base. Durante l’intero tragitto non ebbe che un unico pensiero in testa: Phil.
Perché fingere la propria morte? Perché abbandonarla? Perché non dirglielo? Perché farla soffrire?
Davanti ai suoi occhi riviveva piccoli attimi di vita trascorsi insieme: lei e Phil all’accademia, la loro prima missione, la promessa della bottiglia di Haig, il Bahrain, gli abbracci, gli sguardi pieni di affetto.
Troppe domande le affollavano la mente, troppe immagini le offuscavano la vista e per la prima volta dopo tanto tempo Melinda non seppe tenerle a bada. Aveva imparato a canalizzare le emozioni, a reprimerle, a gestire ogni sentimento con la calma che sempre l’aveva contraddistinta.
Eppure mentre era lì per strada da sola, Melinda May si rese conto che per tutto questo tempo aveva solo mentito. Aveva mentito a chiunque, ma soprattutto a se stessa.
Si fermò sul ciglio della strada, si guardò intorno e verificò di essere sola. E solo allora, alzando gli occhi al cielo, fece una cosa che non aveva fatto da troppo tempo.
Un grido disperato, carico di tutte quelle parole non dette, di tutti quei pensieri respinti, di ogni cosa che in tutti quegli anni aveva tenuto per sé.
Urlò fino a non avere più aria nei polmoni, una sensazione di libertà che non ricordava più nemmeno fosse possibile provare.
Era questa la vera Melinda May, una Melinda piena di vita, piena di forza d’animo, piena di coraggio.
Si era convinta di essere un pericolo, una brutta persona. Si era costretta al lavoro da scrivania; Combattere, si era detta, le provocava dolore. Ma lei era nata per combattere, e solo ora se ne era ricordata.
Se voleva riavere Phil doveva essere pronta a tutto, e finalmente lo era.
“Sto venendo a prenderti Coulson. Parola di Melinda May.”


Salì le scale come una furia, i suoi occhi scintillanti come non mai. La maggior parte degli agenti la guardò perplessa, erano tutti stati assunti dopo il Bahrain e non avevano mai visto la sua vera natura.
Le storie che circolavano sulla Cavalleria erano giunte anche al suo orecchio, quindi decise di approfittarne: se fosse risultata abbastanza minacciosa nessuno avrebbe osato fermarla.

“Agente May, non puoi entrare nell’ufficio del direttore Fury senza preavviso, aspetta che-”
“Hill, risparmiami.” Grugnì Melinda passando oltre.
La porta dell’ufficio di Fury era chiusa, ma non a chiave; il che implicava che non era in riunione. Bene.
Non provò nemmeno a bussare, girò la maniglia ed entrò.
Fury alzò a malapena gli occhi dal file che stava consultando, il tempo di farle cenno di accomodarsi.
Melinda si avvicinò, ma non volle sedersi. Rimase lì, in piedi, le braccia incrociate e lo sguardo fisso e minaccioso diretto al direttore.
“Agente May” cominciò lui. “Non ti ho vista alla fine della cerimonia. So che dev’essere stato un brutto colpo per te.”
“L’ho visto.”
Fury fece finta di non sentire. “E’ sempre una tragedia perdere il proprio partner. Volevo bene a Phil come ad un fratello.”
May alzò un sopracciglio. Se gli avesse davvero voluto bene non gli avrebbe fatto fingere di essere morto.
“Direttore Fury, signore, c’è qualcosa che non mi sta dicendo?”
Fury non poté evitare nuovamente la questione.
“E’ pieno di cose che non ti dico, May. Sei di livello sette, e ce ne sono dieci. Ma non ti sei mai lamentata della segretezza, c’è qualche problema?”
Quindi Fury voleva fare finta di niente. Perfetto. Melinda avrebbe comunque ottenuto ciò che voleva.
“Il problema è che Coulson non è qui. Ed è solo colpa sua.” Disse con tutta la rabbia che aveva in corpo.
“Non avrebbe mai dovuto mandarlo a New York con gli Avengers. Phil non aveva un’armatura o un martello magico, era semplicemente un agente, e lei lo ha mandato a morire.”
“May, conosciamo i rischi del mestiere. Quello che è successo a Coulson è stata una tragedia, ma dobbiamo guardare avanti. Phil si è sacrificato per porre fine all’invasione di Loki. Noi altri possiamo solo fare sì che il suo sacrificio non sia stato vano. Lei è uno dei nostri migliori agenti, Agente May, se ci fosse-”
“Voglio tornare sul campo.” Disse May senza alcun preavviso. Solo tornando operativa le avrebbero detto cosa stava succedendo ai piani alti.
“Ne sei sicura? Melinda, se credi di doverlo fare-”
Stava davvero provando compassione per lei? Dopo aver mentito riguardo la morte dell’uomo che lei amava? Usando il suo nome proprio? Fury era davvero senza cuore.
“Ne sono sicura. Sono pronta, signore.”
“Quand’è così, credo di avere la missione per te, May.”
“Voglio una squadra. Creata da me.”

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PERDONATEMI PER LA BRUTALITA’ DI QUESTO CAPITOLO MA LA SESSIONE ESTIVA NON LASCIA MOLTO TEMPO PER LE REVISIONI E NON VOLEVO RIMANDARE ANCORA TROPPO.
CHE NE PENSATE? ERA MEGLIO LASCIARLA COME UNA ONE-SHOT? AHAHAHAHAH

   
 
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