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Autore: Fe_    22/07/2017    13 recensioni
[Storia sospesa]
I semidei erano stati scoperti.
Troppo potenti per essere davvero sterminati, gli umani avevano iniziato a temerli, confinandoli prima in aree limitate e, una volta capito che segregarli in distretti fomentava ribellioni ed insurrezioni, relegandoli con muri di vetro all'interno della società.
Il marchio del semidio partiva dalle scuole, scuole speciali per giovani di esclusiva discendenza divina, veniva posto nei documenti e continuava nel lavoro, nella vita privata persino: nessun umano sano di mente avrebbe sposato un semidio.
Poi erano iniziate le battaglie: ogni anno, una classe delle scuole esclusivamente semidivine non veniva semplicemente portata in gita, ma sorteggiata per una gara all'ultimo sangue per divertire la popolazione, esorcizzando lo spettro di un terrore che lo stesso governo provoca.
Uno solo è il vincitore della Battle Divine, ma riuscirà a sopportare il peso di dover uccidere i suoi simili, i suoi compagni di classe ed amici?
Fanfiction interattiva: Iscrizioni chiuse
Genere: Avventura, Dark, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Mostri, Nuova generazione di Semidei, Semidei Fanfiction Interattive
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Battle Divine
Prologo


➊ Emily- Rassegnazione
7.34 am, 3 marzo 2xx7, Pacific Mountain High School


Emily guardò con attenzione l'entrata della scuola, i ragazzi addentrarsi, i poliziotti armati che sostituivano gli alberi all'ingresso.
Cercava di imprimersi ogni mattina l'immagine, registrandone le stranezze per non diventarne assuefatta. I semidei che frequentavano la sua scuola erano per la maggior parte adolescenti arrabbiati, e non bisognava essere figli della dea della sapienza come lei per capire che non era una cosa saggia.
Strinse i libri al petto: il breve tragitto dai dormitori alle aule non impediva che, talvolta, alcuni bulli glieli buttassero a terra e questo rendeva i volumi scolastici ben meno lindi di quanto desiderasse. Talvolta le mancava poter stare con la sua famiglia, perché per la maggior parte di loro dalla high school in poi si veniva segregati in istituti come quello, isolati dal mondo come bestie malate, come potessero diffondere il la loro discendenza come un morbo.
Alcuni venivano segregati già dalla middle school, e talvolta vedeva i ragazzini più piccoli, dagli undici ai quattordici, andare tristemente a lezione: le loro classi erano così sfornite che ce n'erano solo un paio per anno, tre all'ultimo, e non tutte le scuole avevano le sezioni inferiori.
Sospirò, poi varcò la soglia dell'aula. La professoressa Johnson le lanciò una delle sue famose occhiatacce, i banchi erano già occupati per metà ma la donna, figlia di Mnemosine, ricordava perfettamente le abitudini degli studenti e non approvava il suo soffermarsi davanti l'istituto. Aveva oltre sessant'anni e ricordava com'era prima, quando i semidei erano liberi, protetti dall'anonimato, e trovava uno spreco delle loro risorse sperare di modificare ciò che il mondo faceva loro. Era una sconfitta, pensava Emily, ma dai suoi occhi grigi non traspariva mai il sentimento di compassione.
Prese posto al suo banco, il terzo da destra, in seconda fila, come sempre. L'abitudinaria insegnante smise subito di guardarla, poi attese il suono della prima campana per iniziare l'appello.
Il primo argomento del giorno non fu, come ci si sarebbe potuti aspettare, l'amata storia americana, ma un tema ben più triviale e preoccupante al tempo stesso: la gita scolastica.
La classe ammutolì, pendendo dalle labbra della professoressa come se questa potesse rivelare loro in anticipo se la meta sarebbe stata piacevole o mortale.

➋ Jason- Rabbia
9.12 am, 3 marzo 2xx7, Bagni maschili del secondo piano


Allen tirò un pugno al muro, con una rabbia tale da lasciare tracce di sangue sulla parete.
Non era il primo colpo che sferrava all'inanimato oggetto, ma quando vide che s'era ferito la sorellastra si mise in mezzo e gli prese il polso.
-Adesso basta, AJ. Quelle mani sono più importanti della tua solita ira.- lo ammonì, ignorando bellamente lo sguardo astioso del ragazzo.
-Certo. Non ti importa di essere parte di uno show per quegli idioti spaventati? Non ti importa di uccidere o morire per il loro divertimento?- la rimbeccò, stringendo nuovamente il pugno.
-Certo che mi importa. Ma romperti una mano non aiuterò nessuno, e posso sempre sperare che non capita a me.- rispose, apparentemente calma.
I due figli di Efesto non avrebbero potuto essere più diversi: una morbida ragazza dalla pelle ambrata ed un calmo sorriso contrapposta a lui, capelli castani ed occhi profondi come il mare, ed altrettanto inquieti. Le loro attitudini, poi, erano ugualmente diverse. Infatti il ragazzo scosse la testa, assottigliando ancora lo sguardo.
-Certo, speriamo! Speriamo che muoia qualcun altro, vero? Che siano qualcuno che non conosciamo, magari. Già che ci siamo, speriamo che la smettano da soli? Che torniamo tutti amici?!-
Victoria sapeva che il fratellastro andava solo fatto sfogare, e aveva pronunciato quella frase sciocca e piena di illusione apposta per farlo infuriare, in modo che potesse uscire dal bagno in cui lo aveva trascinato come una tranquilla, pacifica pecorella che non avrebbe attirato l'attenzione delle guardie.
Aspettò qualche altro minuto, fino a che AJ non le permise di osservare la sua mano e il pugno fu sufficientemente rilassato da non stringersi fino a sbiancare. Dopo una rapida valutazione decise che non era necessario andare in infermeria, dove avrebbero dovuto spiegare come e perché.
Si limitò a lavare la sbucciatura sotto l'acqua, poi lo ammonì con un leggero schiaffetto sulla nuca. In qualità di maggiore, si sentiva in dovere di riprenderlo e difenderlo come poteva.
-... non so come tu possa così calma, Vik. Non lo sopporto.- mormorò, uscendo dal bagno maschile in cui lo aveva rinchiuso fino a quel momento.
-Ho imparato che neanche le macchine perfette durano in eterno, e loro sono decisamente difettosi. Ancora poco tempo, e si romperanno da soli.-




ℒ''angolo di ℱe
Eccoci, speravo che qualcuno mi fermasse e invece no.
Questa fanfiction è ispirata a Battle Royale. Era in origine un crossover con Hunger Games, ma se ne vedono tanti, così magari cambiamo un po'.
Spero di riuscire a portarla a termine, mi impegnerò più possibile per renderla soddisfacente per voi.
Il numero minimo di semidei per far partire la storia è 13, anche se pensavo di fare una classe da 20-22 studenti totali; inoltre non prenderà più di metà di OC femmine rispetto al totale, perciò non fatemi solo donnine. L'altra cosa che non accetto è più di un figlio/a dei pezzi grossi, perciò se me li proponete sappiate che non deve essere un pg fatto per essere semplicemente figo.
Accetto schede fino al 28 luglio, perché domenica 20 vorrei pubblicare il primo capitolo con gli OC scelti.
Per ogni autore accetto massimo tre Oc, diversi tra loro per il genitore divino e non tutti dello stesso sesso. Le schede saranno soggette a selezione, non vale la regola del “chi primo arriva meglio alloggia” se non per il pacchetto: da 1 a 22. Questo è perché in Battle Royale viene data una sacca con una razione di cibo e acqua, ed un'arma o oggetto, entrambi più o meno utili. Per evitare favoritismi, ho preparato 22 pacchetti, ditemi quale prende il vostro con il numero e buona fortuna!
Per qualsiasi dubbio chiedete senza esitazione, anche nella recensione, potrebbe essere utile per qualcun altro~
Vi lascio la scheda da compilare, vi chiedo di usare questa- se ne avete altre già compilate copincollate le informazioni in questa.
Grazie.

Ed ora, le schede!
Dati anagrafici
-Nome e cognome, eventuale soprannome:
-Età e compleanno: i semidei son tutti nella stessa classe, al penultimo anno della High School. L'età è 16-17 anni, ma accetto anche un paio di bocciati se li volete un anno più grandi.
-Nazionalità e città di nascita:
-Genitore divino:
Rapporto con lui/lei: non devono essere riconosciuti, ma è preferibile.
-Famiglia mortale:
Rapporto con loro:

Dati psico-fisici
-Aspetto fisico:
Prestavolto:
-Descrizione caratteriale: siate originali e soffermatevi su questo punto, ditemi anche come si sente riguardo la battaglia e quanto uccidere lo/a turberebbe
Pregi e difetti:
Difetto fatale:

Dati sociali
-Modo di porsi e rapportarsi con gli altri:
Persone cui cui potrebbe/non potrebbe andare d'accordo: potete mettervi d'accordo tra di voi o fare i nomi di altri vostri Oc, oppure darmi solo linee guida
-Orientamento sessuale:
-Storia personale:

Dati generali
-Arma:
-Abilità: nulla di esagerato.
-Poteri:
-Cosa ama/odia:
-Frase di presentazione: qualcosa che lo rappresenti, che potrebbe dire o che riassuma secondo voi il personaggio.
-Altro: mettete qui il numero del pacchetto

Eventuale richiesta particolare:

Infine ecco i “piccoli” semidei presentati nel capitolo.


testo

Emily Jolene Taylor, 15 anni
Figlia di Atena



testo

Allen Jason “AJ” Smith, 17 anni
Figlio di Efesto



testo

Victoria “Vik” da Silva, 19 anni
Figlia di Efesto

  
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