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Autore: Fede_Silver    24/07/2017    1 recensioni
HongIce
Dove Emil e Kaoru giocano a nascondino nella memoria di Kaoru.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hong Kong
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Aurora boreale.

Cosa ci facesse Kaoru in una stanza bianca con le luci forti e l’odore di disinfettante non lo sapeva.
Si ricordava poco. Un bel viola a contrasto con un bianco pallido a essere precisi. Ecco perché pensò all’aurora boreale. Quei colori così innaturali così a contrasto con il bianco della neve.

Okay, va bene, ammettiamolo, Kaoru si ricordava anche il suo nome, cosa gli piacesse fare e cosa lo turbasse la notte ed addirittura, se si sforzava un po’, gli tornava in mente la colazione del giorno prima, ma non ricordava che giorno fosse e non riusciva a collegare i suoi pensieri con l’aurora boreale.
Da bravo razionale quale era pensava che una soluzione logica ci sarebbe sempre stata quindi i suoi ricordi erano per forza collegati a quelle luci nordiche, no?

Aveva scoperto di essere lì per una rissa…
Da quando si immischiava in cavolate del genere?
Non lo ricordava. 

Si toccò le labbra con le dita ma le ritrasse a causa del bruciore che provava.

Aveva toccato una cicatrice.
Osservò la stanza, di nuovo, ma trovò nuovi dettagli da contemplare… Fiori.
Non era un mazzo grande o una piantina in un vaso ma semplicemente dei boccioli ancora freschi che non si erano schiusi. Fatta eccezione per uno. Un piccolo fiorellino viola, un piccolo nontiscordardimé. Che ironia, pensò il ragazzo malinconico, Kaoru non si ricordava nemmeno come ci fosse arrivato quel fiore lì.

La sua prima visita fu una ragazza che aveva tra i capelli dei fiori.
Kaoru attribuì a lei quel piccolo rametto.
Sforzandosi si ricordò il suo nome… Mei.
Ma chi era Mei? Era la sua migliore amica? La sua coinquilina di un’ipotetica casa per frequentare un’ipotetica università in un’ipotetica nuova e sconosciuta città? O magari era la sua fidanzata? Perché non sapeva dare una risposta?

La ringraziò per i fiori e il sorriso di lei si spense. 

“Cerca di ricordare” disse “Non ti avrei mai mandato dei fiori del genere” concluse.
Se non gli aveva mandato lei quei fiori, allora chi poteva essere stato?

Con queste domande si addormentò con l’immagine dell’aurora boreale e con dei particolari più nitidi.
Dei piccoli punti luminosi, lievi e pallidi… Stelle.
Sembravano così insignificanti messe a confronto con la neve e con quel cielo. 

 

Quando si risvegliò per la quinta volta in quella stanza non si domandò più che giorno fosse, non si domandò come era scoppiata la rissa che l’aveva portato lì, perché capì che non c’era mai stata.
Ogni volta c’era qualcosa di nuovo in quella stanza.
Comparivano gli oggetti proprio come quel bocciolo, che a proposito, era stato infilato in un piccolo vasetto con l’acqua ma stava iniziando a perdere petali ed ad appassire. 

Ma quel fiore non voleva essere dimenticato. Kaoru pensò di voler cambiare il nome al fiore perché tutto, alla fine, viene scordato.


 Tutti gli oggetti che aveva ricevuto dovevano ricordargli qualcosa.
Aveva ricevuto un anello piccolo e sottile per delle mani affusolate, ma non si ricordava nessuna mano.
Aveva ricevuto una giacchetta marrone, ma non ricordava spalle abbastanza piccole da poter essere fasciate da quella stoffa. 

Aveva ricevuto un peluche di un piccolo pennuto, un pupazzetto consumato, ma non si ricordava dove avrebbe potuto comprarlo.
Il giorno prima aveva ricevuto una piccola foto di se stesso, steso su un letto abbastanza grande che dormiva. Aveva una piccola ferita sul labbro. Kaoru capì che l’unica rissa che avrebbe mai potuto avere sarebbe stata con il cuore o con l’amore. Ma comunque non riusciva a ricordare nessuno con cui avrebbe potuto condividere quel letto. 

Questa volta aveva ricevuto un’altra foto, precisamente di un porto e pensò che gli sarebbe piaciuto tornare lì perché probabilmente c’era già stato ma non ricordava con chi. 

 

Kaoru aveva smesso di contare le notti.
Kaoru ogni giorno pensava all’aurora boreale e a quanto avrebbe voluto vederla.
Ormai viveva nella sua routine: guardava il piccolo fiore, quasi morto, osservava i vecchi e i nuovi doni e si interrogava sul perché non riuscisse a trovare una spiegazione logica a tutto questo.

Quel giorno la sua routine venne spezzata.
Kaoru non vide quel piccolo fiore sulla mensola. Era tutto uguale al giorno precedente tranne per il piccolo spazio rimasto vuoto sullo scaffale.
Si mise a sedere sul letto e all’entrata vide due figure, una delle quali teneva il piccolo rametto.
Lo teneva tra le dita, affusolate, quell’anello a quella figura, sarebbe sicuramente entrato.
Era a maniche corte e  tremava, chissà dove aveva abbandonato la giacca.
Kaoru rimase ad osservare quello che riusciva a vedere di quella persona.
Dopo poco tornò alla sua routine mettendosi ad osservare i doni, ma la figura entrò.

Kaoru rimase ad contemplare le foto, le cartoline, i ricordi di quella persona che non riusciva a trovare nella sua memoria, ma ascoltò i passi leggeri e lenti dell’altro.
All’improvviso una mano entrò nel suo campo visivo e gli prese una delle cartoline.
Kaoru stava per protestare quando si decise a guardarlo.
L’altro lo guardò di rimando “Ciao” disse solamente.
Kaoru si portò una mano al cuore.
Le due immagini sembravano combaciare.
Le leggere lentiggini dell’altro sembravano proprio quelle piccole stelle che aveva visto tutti i giorni.
I capelli e la pelle chiara ricordavano la neve.
E gli occhi… Oh, gli occhi non sembravano e non ricordavano affatto la sua aurora boreale…
Lo erano.


“Tu... Tu sei la mia aurora boreale, vero… Uhm… Emil Steilsson?”

Sorrise.

In quel nascondino tra le sue memorie era certo che dopo contato fino a perdere il conto dei numeri e dei giorni, aveva trovato anche l’ultimo e il più importante dei giocatori nascosti. 

 

 

 

 

 

Ciao!
Sono tornata a scrivere trovandomi in testa questa piccola storia.
Questa è la prima volta che scrivo di Hong Kong e spero di averlo fatto decentemente.
Questa storia la dedico a chi mi ha fatto scoprire questo pairing e mi ha fatto entrare in questo mondo **
Ah le lentiggini! So che Islanda non ne ha, ma è un mio piccolo Headcanon^^

Spero che la storia vi sia piaciuta e che mi perdonerete i piccoli errori che di sicuro da qualche parte ho lasciato!

Alla prossima
Fede_Silver

   
 
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