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Autore: saffyj    24/07/2017    14 recensioni
Anche se sembrava che le scelte sbagliate e le bugie li avessero allontanati per sempre... il destino ha in serbo delle sorprese per Edward e Bella... e appena il passato si sarà risolto... saranno pronti a vivere il presente ed affrontare il futuro!
TERZA E ULTIMA PARTE DI "UNA COTTA PERICOLOSA"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cotta Pericolosa'
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Ciao a tutte! Lo so, sono mesi che non pubblico e vi avevo promesso di essere di nuovo puntuale con gli aggiornamenti, ma la salute e il lavoro non mi hanno permesso di mantenere la parola e vi chiedo umilmente scusa!
Ho letto le vostre recensioni e vi ammetto che mi sono mancate tantissimo... spero che il tempo che ho fatto passare non vi abbia stufato e che mi permetterete di leggere ancora le vostre opinioni su questi due Edward e Bella! Vorrei promettervi che sarò più precisa nella pubblicazione, ma il lavoro mi sta prendendo molte ore e tutti i giorni compresa la domenica, e quando non si mette il lavoro ci pensa la salute facendomi fare le corse in pronto soccorso... ma vi posso assicurare che finirò questa storia, che questi Edward e Bella avranno il loro lieto fine e scopriremo insieme il passato del nostro "pallone gonfiato" ...
Per farmi perdonare... oltre a questo capitolo, pubblicherò la storia "
Che Natale è senza vin brulè" un racconto che ho presentato ad un contest natalizio e del quale ho vinto il terzo premio! ... 
Per lo stesso contest ho scritto a quattro mani una storia con Deni_Mas che potete leggere sul suo profilo:
 Il Regalo di Natale ... 
Spero veramente di pubblicare prestissimo... non odiatemi!
 
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Piccola ricaduta

Per fuggire dalla tensione per il film e dai lettori ormai impazziti, ho pensato bene di rifugiarmi a Forks insieme a Bart per decidere, senza interruzioni, come procedere con il libro ed il film.
Ok, ho voluto allontanarmi da Seattle, non solo per quello, ma anche perché Esme mi ha avvertita che Masen si è fermato a Seattle e la paura di incontrarlo di nuovo mi ha fatto prendere la via verso casa.
Non sto scappando da lui, assolutamente! E’ solo che sono già abbastanza frastornata dalla mia nuova vita che non ho bisogno di dover anche lottare contro gli ormoni che impazziscono ogni volta che Edward è nei paraggi.
Ovviamente, però, la fortuna non è dalla mia parte e il destino ha deciso di continuare a giocare sporco. Infatti, dopo nemmeno un giorno, mi sono ritrovata Edward a casa dei miei genitori. E’ fuggito velocemente e mi ha appena salutata. Non so perché, ma il suo essere così distaccato, dopo la bellissima serata che abbiamo passato al gala, mi ha fatto male.
“Come è andato lo shopping?” mi risveglia mio padre sorridendomi.
“Bene! Perché Edward era qui?” gli chiedo a bruciapelo.
“Come ti ha già detto lui… ci siamo incontrati per caso e per educazione l’ho invitato a bere un caffè” mi risponde tranquillo, ma non mi guarda negli occhi. A mentire è peggio di me.
Lo guardo con un sopracciglio alzato ammonendolo, ma lui si stringe semplicemente nelle spalle e mi dà le spalle dirigendosi verso il salotto.
 
Le giornate a Forks passano piacevoli ma poco produttive perché la mia mente continua a vagare verso scenari impossibili con Edward Masen.
Cerco di ricordarmi come ho fatto a dimenticarlo anni fa, e non riesco a capire perché, dopo solo pochi incontri, mi si sia insinuato così nella mente. Eppure anni fa abbiamo passato intere giornate insieme. Abbiamo condiviso ogni momento della nostra giornata… eppure, dopo pochi giorni che era partito, l’ho completamente cancellato, mentre questa volta, il nostro unico bacio e la nostra unica serata è indelebile nella mia mente.
Riguardo internet e le foto che lo ritraggono insieme a delle modelle mozzafiato, leggo il gossip che lo vede innamorato di ogni donna con il quale viene visto a cena, al cinema o a un gala… è sempre l’incorreggibile donnaiolo che era all’università. Devo togliermelo dalla testa! Forse sono i mesi di astinenza che mi fanno pensare a lui, forse, se trovassi un uomo, lo dimenticherei come ho fatto un tempo…
“Posso?” mi chiede Bart rimanendo sulla porta della mia camera.
“Certo, entra!”
“Come sta andando il sequel?” mi chiede sbirciando verso il monitor e facendo una smorfia nel trovare una foto di Edward invece che il foglio di word.
Spengo lo schermo e sfoggio il mio sorriso migliore.
“Stavo solo…” cerco di giustificarmi.
“Pensando al tuo signor scommessa” finisce per me sciabolando le sopracciglia.
“Cercando l’ispirazione per il sequel” lo correggo.
“Con le foto di Masen?” e scoppia a ridere riaccendendo lo schermo. Fa scorrere alcune foto e si ferma su una che lo ritrae circondato da donne bellissime. “Come può, un personaggio del genere, farti venire delle idee per il sequel?”
“Psicologia inversa!” rispondo senza riflettere e scoppiando a ridere insieme a lui.
Lo osservo mentre ride e mi accorgo che Bart è veramente un bel uomo. Dolce, gentile, mi capisce al volo e non l’ho mai visto insieme ad una donna che non fosse una sua cliente.
“Perché io e te non siamo mai stati insieme?” gli chiedo prima ancora di riflettere sulla domanda. Lui si blocca dal ridere e mi guarda incuriosito, cercando di capire se sto scherzando “Non sono una brutta ragazza e siamo sempre insieme… perché non…” e indico lo spazio tra me e lui
“Perché non sono il tuo tipo e tu non sei il mio”
“Ma stiamo bene insieme” ribatto sicura.
“Come un fratello ed una sorella” mi accarezza la guancia e mi guarda dolcemente “Non ti lanciare tra le braccia di un uomo solo per dimenticare qualcuno che non ti merita. Quando arriverà quello giusto, tutti gli altri scompariranno”
Annuisco e lo abbraccio sperando che l’uomo giusto arrivi presto, perché se non mi tolgo dalla mente Masen, non riuscirò mai a terminare il sequel!!!!
 
***
 
Dato che dovevo togliermi dalla testa Masen, ovviamente il destino ha deciso di farmelo incontrare quasi ogni giorno!
I registi hanno voluto avere un incontro alla Volturi Group con me, Bart, i signori Cullen, il signor Volturi e Masen.
Dovrò rimanere a New York per un paio di giorni e presenziare ai provini per la scelta dei protagonisti ed ovviamente ci sarà anche Masen insieme alle attrici e agli attori che pubblicizza.
Il vederlo insieme alle altre donne rende la mia permanenza a New York sempre più difficile. Vederlo toccare, sorridere e ammiccare ad una donna è un pugno nello stomaco ogni volta, soprattutto se paragonato alla freddezza professionale con il quale si rivolge a me.
“Ho fatto qualcosa che ti ha offeso?” gli chiedo entrando nella sala riunioni e trovandolo solo.
Lui mi guarda senza capire ed io mi faccio coraggio “Credevo che i dissapori passati li avessimo accantonati”
“Infatti” mi risponde con il suo tono professionale confermandomi la distanza che vuole mantenere.
“Ed allora perché sei così freddo con me?”
“Scusa?” mi chiede inarcando un sopracciglio e facendo un passo verso di me.
Scuoto il capo rendendomi conto che mi sto mettendo in ridicolo. “Lascia stare. Scusa” e mi volto per scomparire.
“Ehi!” mi ferma prendendomi per il polso e parlandomi con voce calda. “Non hai fatto nulla che mi abbia offeso e non mi sono accorto di essere freddo nei tuoi confronti” mi spiega facendomi voltare e sorridendomi come quando eravamo all’università. “Sono il tuo pubblicitario, non pensavo di dover essere qualcosa di più” e si avvicina umettandosi le labbra.
“Io non voglio qualcosa di più… ma nemmeno che mi parli come se non ci conoscessimo”
“Non ci conosciamo, Isabella”
“Hai ragione, l’Edward che ho conosciuto all’università era solo una farsa” e con uno strattone mi libero dalla mano che mi teneva per il braccio.
“Come la Bella che ho conosciuto io in quel mese!” mi risponde con una smorfia.
“Non hai capito nulla come tuo solito ed io sono sempre la solita stupida che vede il buono anche dove non c’è” rispondo amara uscendo dalla stanza. Lui mi prende per il braccio e con uno strattone mi fa rientrare in sala riunioni. Chiude la porta a chiave e con sguardo di fuoco si avvicina.
“Smettila di scappare!” mi ammonisce bloccandomi con il corpo alla scrivania “Mettiamo ben in chiaro che solo una volta nella mia vita non ho capito nulla ed era quando stavi giocando all’attrice per il film a basso costo dei tuoi amici a discapito mio. Per il resto sono sempre stata una persona che capiva al volo ed ho capito che tu sei venuta qui oggi perché vuoi qualcosa da me.” inclina il viso guardandomi malizioso “Non ti piace che ti non ti guardo o ti tratto come tratto le altre mie clienti. Vuoi che ti dia le stesse attenzioni che do a loro?” inizia ad accarezzarmi le braccia lentamente risalendo sul mio viso e mi accarezza con il dorso dell’indice avvicinando maggiormente i nostri volti “Vuoi baciarmi” sussurra roco facendomi fremere “Vuoi…” e non termina la frase unendo le nostre labbra. Il mondo scopare, la rabbia, il buon senso… e mi lascio travolgere dal suo bacio che, fino a quel momento, non mi ero accorta di desiderare. Mi stringe maggiormente a sé strusciandosi sulla mia coscia facendomi sentire la sua eccitazione. Gemo e alzo bandiera bianca lasciando che il mio corpo gli esprima il desiderio che ha di lui.
La sua mano si insinua sotto la mia camicetta e si stringe intorno al mio seno aumentando la mia eccitazione. Scivola sulla mia pancia e si fa strada nei pantaloni che si slacciano come per magia.
Sento le sue dita esperte stuzzicarmi e getto la testa indietro per riprendere fiato, mentre la mia mente vola verso vette mai esplorate. “Vuoi che ti scopi…” mormora roco mordendomi il collo esposto… ed a quelle parole tutta la magia si infrange come uno specchio rotto. Lo scosto con uno spintone e lo guardo con gli occhi sgranati, sia per l’eccitazione che per lo stupore di ciò che stava succedendo, di come mi sono lasciata andare facilmente.
“Non voglio che mi scopi…” gli rispondo fredda ricomponendomi. “Non ci sei riuscito all’università, non ci riuscirai sicuramente adesso!” e lo spintono ancora più lontano.
Lui mi guarda sorridendo beffardo.
“Sei sempre la solita contraddizione, Swan”
“E tu il solito stronzo!”
“Sei tu che sei venuta a cercarmi”
“Volevo solo chiarire… capire se avevo fatto qualcosa per rendere il nostro rapporto così freddo”
“Ti ho dimostrato che il nostro rapporto può scaldarsi…” mi risponde avvicinandosi con occhi ancora accesi dalla passione e bloccandomi contro la scrivania.
“Quindi o vengo a letto con te… o, ogni volta che dovremo collaborare, sarai distaccato”
“O molto attaccato”
“Smettila!” urlo frustrata e sistemandomi i capelli che sembrano un nido di rondini dopo il suo attacco.
“Tu devi smetterla!” ringhia stringendosi contro di me “Mi vuoi! Mi hai sempre voluto! Adesso non ci sono scommesse che ti tengano lontano da me, non ci sono i tuoi amici a fotografarci! Ci siamo io e te e la voglia di entrambi di finire ciò che avevamo iniziato in spiaggia an…”
Lo schiaffo parte interrompendo la sua frase.
“Non voglio finire proprio niente con te! E hai ragione, non ci conosciamo! L’Edward che ho conosciuto in quel periodo era solo una messinscena! Tu sei solo un porco che pensa a riempire buchi!”
Si allontana come scottato dalle mie parole e mi guarda confuso. Prende un bel respiro e si riallaccia la camicia che nel momento di follia gli avevo slacciato.
“Hai ragione. Sono solo un porco che vuole riempire buchi e credo sia meglio mantenere i rapporti sul piano professionale” si volta e fa scattare la serratura “Non sono freddo con te, sono professionale. Dimentichiamo questo frangente e torniamo a collaborare come se nulla fosse successo”
“Perché sei così?” gli chiedo senza sapere bene cosa intendo e lui mi guarda sorridendo.
“Perché troppe volte ho dato il mio cuore a persone che poi mi hanno lasciato… preferisco prevenire” risponde sorridendo amaro.
“Tu non mi amavi…” provo a difendermi sentendomi chiamata in causa.
“Hai ragione, non ti amavo… era tutta una messinscena” risponde piatto guardando il pavimento e aprendo la porta.
La mia mano agisce senza il mio comando e gli accarezzo la guancia con gentilezza “Invece io mi ero innamorata veramente dell’Edward che fingevi di essere” e me ne vado senza guardarmi indietro.

 
** ATTENZIONE SPOILER **
“Bis…ogna risolv…ere i…l passato… per po…ter costr…uire il… futuro… E”
Legge ad alta voce incerto e poi mi guarda senza capire.
“Queste parole ti hanno fatto reagire così? Cosa c’è scritto di sbagliato?” mi chiede rileggendo per capire cosa gli è sfuggito.


 
   
 
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