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Autore: inglesina99    24/07/2017    0 recensioni
Chiunque direbbe che Erin ha una vita perfetta:grande casa nella zona più bella di Chicago, famiglia benestante, un fratello che la sostiene e frequenta la prestigiosissima università della capitale dell'Illinois. Erin però ha un carattere particolare:testarda e tenace, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Di Chicago conosce solo la metà della città, l'altra dicono tutti di evitarla. Erin però inevitabilmente entra in contatto con questa e sarà difficile poi tornare indietro …
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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ERIN

-Ragazze sono usciti i risultati!-disse Grace entrando di corsa nel locale:sventola con la mano dei fogli piene di scritte.Avevamo deciso che quella sera avremmo festeggiato il nostro esame qualunque fosse stato il risultato perchè era già stato un successo arrivare a darlo.

-Li hai guardati?- chiese Dayse strappandoglieli di mano e scorrendo il dito su e giu per l'elenco alla ricerca dei nostri nomi.

-No, li ho appoggiati sul sedile altrimenti avrei fatto un incidente- disse togliendosi il giubbotto di pelle e sedendosi su un altro sgabello.

-86,87,86,87- urlò entusiasta Dayse -cazzo siamo state grandi!-disse guardandomi esaltata mentre io le rispondevo alzando il mio shot.

-Il bis perfavore- urlò al cameriere coi baffi che stava prendendo delle birre sotto al bancone di fronte a noi -dobbiamo festeggiare- e scoppiammo tutte a ridere.

-No ma stavo pensando- disse lentamente Georgia con un sorriso malizioso -questi esami dobbiamo festeggiarli con qualcosa di più di un drink- era la più pazza del gruppo e da lei mi aspettavo di tutto -John, il ragazzo di ingegneria mi ha detto che ha la casa a  Charleston e va li fra un mesetto con i suoi amici per il ringraziamento e...-.

Ecco:aveva sganciato la sua bomba.-E?- chiesi io bevendo il secondo shot

-E mi ha chiesto se vogliamo andarci pure noi-

-Ci puoi scommettere che ci andiamo- urlò Grace battendo il cinque a Dayse e io scoppiai a ridere a vedere la loro euforia per la proposta.

Georgia mi diede una piccola gomitata nel fianco sporgendosi appena dallo sgabello su cui era seduta proprio di fianco a me e sapevo che nella sua testa stava già ipotizzando mille piani per quella vacanza.D'un tratto il caos intorno a noi si zittì e si sentirono delle voci forti:ci girammo sugli sgabelli ancora sedute con in mano i nostri drink a guardare cosa stava succedendo esattamente come tutti gli altri.

-Ci devi dei soldi!Abbiamo fatto la nostra parte ora devi darci i nostri soldi!-urlava un ragazzo tenendone fermo un altro per terra con un piede sul suo torace;altri due erano sulla porta mentre uno, anche lui in piedi di fianco al ragazzo teneva le mani sotto il giubbotto quasi a nascondere qualcosa.Il ragazzo urlava e tutti erano fermi non capendo bene cosa stesse succedendo e non sapendo nemmeno cosa fare.

-Uscite dal mio locale o chiamo la polizia!- urlò da dietro il bancone il proprietario con una voce che velava un po' di insicurezza.

-Amico tranquillo che appena mi dà quello che mi spetta esco-disse abbassandosi per terra e tirando con le mani la maglietta del ragazzo.Quest'ultimo, lo riconobbi, era dell'università, il suo viso era familiare ma non capivo cosa c'entrasse con gli altri che invece erano l'esatto contrario a partire dall'abbigliamento:lui con camicia bianca e maglioncino blu, loro felponi e cappelli da baseball.

Il mio sguardo incrociò quello di uno dei due che stava sulla porta:si guardava in giro forse pronto a reagire nel caso in cui qualcuno fosse intervenuto.Tutti erano agitati.

-Uscite dal mio locale!-disse urlando ancora di piu il proprietario tenendo una mano fissa sulla casa quasi volesse proteggerla,magari pensava che se il ragazzo non avesse dato loro i soldi se li sarebbe presi da solo.Il tipo in piedi con le mani nel giubbotto tirò fuori di scatto una pistola e tutti si misero ad urlare nascondendosi ma io non abbi la forza di muovermi e rimasi incollata allo sgabello mentre le mie amiche scapparono dietro il bancone urlando il mio nome.

Il proprietario era poco più distante da me e da quando il ragazzo gli puntava la pistola addosso non si sentiva più nemmeno il suo respiro.

-Vogliamo solo i soldi e se non li hai spariamo a lui, voi non ci interessate- disse l'altro alzando le spalle con una certa non chalance.

Guardai di nuovo il ragazzo alla porta:aveva degli occhi scuri che dicevano che non voleva essere li o almeno io li vedevo così forse perchè era quello che desideravo io, mentre la pelle era color caramello scuro.Mi guardava e questo mi fece venire i brividi lungo la schiena ed era quasi sorpreso nel vedermi ancora seduta allo stesso posto mentre tutti si stavano rifugiando.Sperai dentro di me che qualcuno senza farsi vedere riuscisse a chiamare la polizia.

Non riuscivo a muovermi:sentivo la pistola troppo vicina, il mio sangue si stava ghiacciando e sembrava quasi che non arrivasse nella gambe.

-Vi giuro non li ho i vostri soldi ma ve li posso portare domani, appuntamento di sempre.- disse quasi piangendo.

-Giuro che ti faccio fuori se salta qualcosa- disse il primo che stava mollando la preso.L'altro abbassò la pistola ed insieme uscirono.Il ragazzo della porta mi guardò senza alcuna espressione; riuscì per la prima volta dopo 20 minuti a prendere una boccata d'aria solo quando la porta si chiuse dietro di loro.

Pian piano tutti uscirono dai loro nascondigli mentre all'esterno si sentì il suono di una sgommata.Alcuni andarono da lui chiedendogli se stava bene e se voleva essere accompagnato dalla polizia ma lui rifiutò dicendo che non avrebbe sporto denuncia.Il proprietario inveiva dietro di me mentre le mie amiche mi raggiunsero e decidemmo ancora sotto shock di tornare a casa.

***Questo è il mio primo capitolo:spero che vi piaccia e se è così lasciate qualche commento anche con dei consigli sulle parti che vi convincono meno così posso migliorare nei prossimi capitoli.Scrivo anche su wattpad dove magari mi capiterà di pubblicare prima solo perchè riesco a scrivere dal cellulare (mi chiamo: irishsocks).Grazie!!!***
   
 
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