Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |      
Autore: Giulypanda2000    25/07/2017    1 recensioni
Di certo non controllerete più fuori dalla finestra della vostra classe dopo aver letto quel che può accadere
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Di colpo l'ombra scese su ciascuno di loro e gli sguardi si spostarono, pronti, alla finestra della piccola e claustrofobica classe. 
I loro pensieri si oscurarono, concentrandosi su quel che sarebbe accaduto quando, quel così strano e imponente disco volante, sarebbe atterrato e qualcosa di inimmaginabile si sarebbe fatto strada uccidendo chiunque. 
Mentre così tanto panico invase la loro mente, qualcosa di terribile stava realmente avvicinandosi. 
Prima si udì un suono metallico accompagnato da un rumore simile al bollire dell'acqua.
Poi cominciò a mostrarsi. Il suo corpo, scuro e viscoso, assunse inizialmente un'andatura lenta e traballante e si avvicinò, strisciando, verso quello che era il muro dell'edificio.
Trovandovisi davanti cominciò ad avere delle sorta di convulsioni, emettendo suoni stridenti, simili ad urla di pianto, per poi fermarsi di colpo, rimanendo accasciato a terra. 
Fino ad ora tutti erano rimasti fermi, paralizzati, ma in quel momento, di così illusoria sconfitta da parte dell'essere, cominciò un via vai di gente urlante.
Quello che non compresero è che, nel più grande caos di voci, non avrebbero notato un diverso rumore, ormai familiare. 
L'essere si stava, infatti, risvegliando. La sua trasformazione non aveva raggiunto fine. Uscì, quindi, da quel suo orrendo e mostruoso corpo, un braccino sottile, poi un altro, e un altro ancora, finchè non ebbe svariati, scheletrici arti. Su di loro rimase ancora quella sua pelle così appiccicosa.
Allora riprovò a toccare il muro ed emise nuovamente un gemito metallico, stavolta più animalesco.
Lentamente si attaccò, un braccio alla volta, alla parete e la sua andatura non fu più traballante e cupa, ma agile e scattante, con una velocità che nessun essere terrestre avrebbe mai raggiunto.
Strisciava e camminava allo stesso tempo, con quel suo corpo che si contorceva.
Controllò ogni finestra in cerca di qualcuno ancora presente nella scuola.
Sembrò essersi fatto più astuto di prima e si diresse all'ultimo piano, comprendendo che fosse il più difficile da cui scappare.
Entrò quindi, da una di quelle finestre che stavano più in alto e trovò nuove prede. 
Nonostante il suo corpo fosse rimasto immutato, ciascuno lo vide in modo differente dagli altri. Presero, infatti, vita davanti ai loro occhi tutte le loro paure più grandi e le videro avventarsi contro i loro insignificanti corpicini. 
Uccise ognuno con un diverso stile, in base alla forma che agli altri mostrava, ma arrivando sempre allo stesso fine: mangiarli. Più li divorava, più grande diventava e braccia aggiungeva. 

Qualcuno sta chiamando il mio nome. Più volte. Mi sono svegliata. Mi ero addormentata in classe. L'incubo che ho fatto mi lascia confusa e impaurita. 
La prof mi invita ad andare in bagno per lavarmi la faccia. 
Non appena metto piede fuori dalla classe un rumore avverto un suono tra il metallico e lo stridente. Un'altra volta. Un'altra volta dovrò trasformarmi in quell'essere. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Giulypanda2000