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Autore: Myzat    25/07/2017    1 recensioni
- Preciousmetalshipping "Non sorridere solo questa notte".
- Originalsipping "Se ci abbracciassimo?"
- Jadeshipping "Ci sei solo tu"
- Franticshipping "Caffè e cioccolato"
Raccolta di shot brevi fluff e diabetiche incentrate sul Natale.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blue, Gold, Green, Red, Sapphire
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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Preciousmetalshipping
"Non sorridere solo questa notte"

Gold era sopra Silver a riempirlo di baci, mentre Silver tremava sotto quel tocco quasi gentile che lui gli donava.
Il letto scricchiolava e il freddo tipico del 25 Dicembre gelava la stanza.
«Silver, ma perché ogni volta che ti tocco il tuo corpo si riempie di brividi?» chiese a un certo punto il moro che alzò la testa e lo fissò sorridendo malizioso.
Silver distolse lo sguardo e arrossì lievemente. 
«È perché mi piace come lo fai...» bisbigliò imbarazzato.
«Modestamente sono abile nel sesso».
Silver lo fissò e sorrise per poi tiragli una guancia. Quel ragazzo era davvero impossibile, più di lui stesso che ostentava ancora a lasciarsi andare completamente durante quei momenti. 
Poi sospirò e gli prese la mano.
«Gold lo sai io non sono bravo con le parole, tendo sempre a parlare poco e a non mostrare quello che provo però con te sto bene... sai, la mia vita continuava ad andare a rotoli, anno dopo anno, ora dopo ora. A partire da quando venni rapito assieme a Blue, ci misi molto tempo a vincere quel trauma. Quelle maschere erano ogni notte il mio incubo. Poi quando ritrovai mio padre il mondo mi crollò addosso, lui era un mafioso e io ero suo figlio. La facciata di cattivo ragazzo si era affiancata al mio nome e per quanto non mi importasse del parere altrui faceva male. Lui, per quanto si sforzasse ad essere un buon padre, metteva i soldi prima di tutto e con quelli sperava di farmi felice. Ma io ero già grande Gold, fossi stato un bambino a quel tempo sarei rimasto ammaliato dai giocattoli che lui mi avrebbe comprato ma a quattordici anni era ormai impossibile, e lo era ancora di più perché quell'esperienza con Masked Man mi aveva cambiato, aveva scavato a fondo e mi aveva fatto diventare il ragazzo introverso che sono adesso. Più volte ho pensato di morire, per quanto volessi bene a Blue lei neanche riusciva a farmi respirare piacevolmente. Non volevo neanche iscrivermi a questa Accademia e quando sono entrato qui non volevo parlare con nessuno, non volevo rimanerci. Poi sei arrivato tu Gold, tu mi hai cambiato la vita. Sei l'unico che riesce a farmi provare troppe emozioni contrastanti insieme e non riesco a opporre resistenza. Certo, rimani comunque un pirla pervertito che si diverte a vedermi urlare sotto il suo corpo però dopo esserci messi insieme ho capito che tu eri il mio ossigeno. Tu riuscivi a cogliere un lato di me che io non conoscevo. Quando ci siamo lasciati, nonostante fossi dapprima arrabbiato l'unica cosa che riuscivo a sentire era un vuoto incolmabile. Gold non respiravo, ero già morto dentro e il mio corpo avrebbe voluto fare lo stesso, perché se non ci sei tu non ho la forza di andare avanti in questo mondo che è una grandissima merda. Tu mi hai salvato quando stavo per morire letteralmente e sei riuscito a farmi sorridere. Io ho sempre odiato il mio compleanno, le festività, ma adesso tutto può essere vissuto con senso, perché ci sei tu. Mi hai regalato un compleanno, il primo al quale sono stato davvero felice e adesso mi stai regalando un Natale. Grazie Gold» disse tutto d'un fiato, leggermente insicuro. Le parole non erano il suo forte e lo sapeva, eppure sentiva il bisogno di parlargli in quel modo, di fargli capire come si sentisse.
Gold lo fissò a bocca aperta, per poi accarezzargli una guancia incredulo.
«Silver, un ragazzo come te non può esistere, quasi mi verrebbe da dire che con me sei sprecato» ammise sorridendo mentre gli lasciava un tenero bacio sul collo.
«Lo so, io non sono il meglio. Io non sono una brava persona come lo sei tu, all'inizio neanche accettavo la nostra relazione però adesso voglio che tutti lo sappiano, che tutti sappiano che sei solo mio e che nessuno può portarti via da me. Sono geloso, possessivo, ma ti prego di sopportarmi ancora, di amarmi, di non lasciarmi. Sei tu colui che mi ha fatto maturare, almeno un po'. Sopportarmi è un'impresa e me ne rendo conto però tu sei l'unico che può farlo e io sono l'unico che può farti sorridere. Silver, non sorridere solo questa notte» alcune lacrime caddero lungo le guance di Silver e Gold gliele asciugò subito con il pollice.
«Sei uno stronzo però» disse il rosso con le lacrime agli occhi mentre rideva.
Gold sorrise a quella scena così tipicamente Silver. Si buttò di lato e lo abbracciò, prendendolo per i fianchi.
«Buon Natale Gold».
«Buon Natale Silver».

Originalshipping
"Se ci abbracciassimo?"

«Non ti sopporto davvero Red» borbottò Green uscendo fuori in cortile. La neve era candida e bellissima sotto gli occhi di Red.
Quest'ultimo appena uscito fece una palla di neve e la lanciò contro quel ragazzo così odioso che si lamentò avvicinandosi.
«Quindi vuoi la guerra?!» gridò facendo anche lui una palla di neve e lanciandoglielaEsultò soddisfatto e alzò il pugno mentre Red si puliva il viso. Corse verso il castano e lo buttò a terra, sedendosi sopra di lui.
«Red fa freddo! Alzati!» gridò dimenandosi, senza successo.
Il corvino fece spallucce e senza alzarsi lo baciò con la lingua, mettendogli le mani sul petto. Si staccò sorridendo e con voce roca chiese:
«Ora hai ancora freddo?»
«F-figlio di puttana» mormorò spingendolo e ribaltando le posizioni.
«Come ci si sente con il culo bagnato Red?»
«Ah boh, sei tu il passivo dei due» Green arrossì ancora di più e stavolta non per il freddo.
Red rise e gli afferrò il mento, per poi baciarlo ma gentilmente.
«Non mi piace l'inverno...» mugolò il castano alzandosi e prendendo Red per mano.
«E perché?»
«Mi si congelano le palle».
Red rise di nuovo, entrando dentro per poi cercare la loro camera.
«E se... ci abbracciassimo?» chiese il moro togliendosi la sciarpa. Green sgranò gli occhi e gettò il cappotto a terra, per poi correre verso Red e abbracciarlo.
«Sei una piattola».
«Mi hai chiesto tu di abbracciarti».
«Ma così mi soffochi
Green mise una mano sotto la maglietta di Red e fece scontrare le loro bocche nuovamente, freneticamente.
«Questo Natale mi piace».
«Solo perché scopi».
«No, perché scopo con te Red» disse sorridendo, per poi prendersi un pugno sul naso da parte di Red.
Si allontanò e entrò nel bagno, poi si voltò e sorrise malizioso.
«Muoviti, ti aspetto sotto la doccia».

Jadeshipping
"Ci sei solo tu"

Yellow amava Blue più di ogni altra cosa. Più dei dolci, più degli anime, più del suo puff. Non sapeva dire cosa le piacesse di più della ragazza, forse quella vitalità che la faceva sorridere ad ogni occasione.
Ci aveva messo tanto a scegliere cosa regalarle e aveva chiesto addirittura a Silver, nella speranza di fare il regalo giusto.
La aspettava fuori dalla stanza con il pacchetto dietro la schiena e impaziente si guardava attorno. Teneva i capelli sciolti dato che secondo Blue era troppo bella in quel modo, il volto era arrossato per il freddo, rosso quasi quanto il suo maglioncino.
Poi si ritrovò davanti la castana con il fiatone che teneva un pacchetto in mano. Ella sorrise e salutò Yellow.
«Blue-chan, mi hai fatto aspettare».
«Ho dovuto aiutare Sapphire, quella ragazza non sa vestirsi decentemente» Yellow rise e aprì la porta della stanza, per poi sedersi sul letto. Blue la seguì a ruota e le passò il pacchetto un po' imbarazzata.
«È per te» Yellow sorrise e strappò subito la busta, per poi trovarsi fra le mani un vestito di cotone azzurro, perfetto per lei.
«Appena l'ho visto ho pensato che potesse starti bene, insomma tu sei così carina e vorrei tanto vederti con un vestito del genere» disse Blue facendo arrossire la biondina che era rimasta incantata dal vestito. Blue aveva buon gusto e con quei complimenti la faceva stare bene.
«G-grazie Blue-chan... questo invece è per te, spero ti piaccia» Blue aprì il pacchetto e scacciò un urlo, le aveva preso una borsa.
«L'ultima mi ricordo che era finita in pasto a quel cane randagio per cui ho pensato potesse esserti utile» Blue scattò e di impulso la abbracciò, felice.
«Yellow mi conosci bene».
«È perché a me piace... Blue-chan» bisbigliò arrossendo mentre nascondeva il viso contro il seno di Blue.
«Anche a me piaci, Yellow. Quando sono con te tutto scompare, ci sei solo tu».
In quella stanza si sentivano solo i cuori delle due ragazze battere all'impazzata, mai avrebbero pensato di amarsi perché Yellow era il sole e Blue era la tempesta.
«Voglio... voglio essere il tuo rifugio Blue... voglio curare ogni tuo taglio e farti dimenticare il tuo passato, i tuoi problemi... voglio essere la tua medicina, me lo permetterai?» Blue in quel momento si sciolse come la neve sotto il sole, quelle parole le erano rimaste in mente come poesia pura. 
«Te lo permetterò, ma io voglio che tu sia solo la mia medicina, voglio che tu possa pensare a me come l'unica persona che può consolarti e renderti felice, come tu rendi felice me» Yellow annuì sorridendo caldamente, mentre Blue posava le sue labbra fredde sulla fronte della ragazza.
Blue era il gelo, Yellow era il calore che la scioglieva.
Due anime opposte, la prima complessa e sofferente, la seconda gentile e accogliente. Eppure loro si completavano, in quella relazione tanto strana e tenera.
Blue non avrebbe mai pensato di dirlo, ma con Yellow non sentiva quell'impulso quasi passionale che faceva parte della sua personalità: Blue sentiva il bisogno di proteggere e preservare quella dolcezza che solo Yellow possedeva.
E le andava bene così, come andava bene all'altra. 
La biondina si avvicinò ancora di più alla castana, per poi lasciarle un bacio a stampo sulle labbra.
Blue sorrise e le passò una mano fra i capelli.
«Stai... stai proprio bene... con i capelli sciolti».

Franticshipping
Caffè e cioccolato

«Ooh, sei proprio carina vestita così!» disse sorridendo soddisfatto Ruby.
«L'ho messo solo perché è Natale! Non uso vestiti di solito» obbiettò Sapphire sbuffando.
«Sapph, tu staresti bene anche con un cespuglio addosso» la ragazza arrossì ridendo e ordinò una cioccolata calda, mentre Ruby un semplice caffè.
«Effettivamente sembri un cioccolatino».
Sapphire prese un tovagliolo dal porta tovaglioli e lo appallottolò lanciandoglielo contro.
Ruby rise e appoggiò i gomiti sul tavolo, osservando con sguardo perso la sua ragazza.
Amava ogni cosa di lei, i suoi capelli, i suoi occhi, la sua pelle  morbida e delicata che si scontrava con la sua personalità ribelle e iperattiva.
«A cosa pensi?» chiese Sapphire prendendo la tazza di cioccolata calda e sorseggiando un po'.
«Che sei bellissima» la ragazza per un attimo si strozzò e arrossì di nuovo.
«Ma ti pare una cosa da dire?! PLAYBOY!» sbraitò imbarazzata mentre gli tirava altri fazzoletti. In realtà anche se non lo ammetteva a lei piacevano quei complimenti, ma solo perché era lui a farglieli.
Lo amava, lo amava immensamente. Non sapeva bene neanche il perché, sentiva solo di essere legata a lui per sempre.
«Ma è vero» disse ridendo il giovane schivando le palline di carta. Poi si alzò dalla sedia e scattò in avanti, prendendo il menù e coprendosi con quest'ultimo.
Dietro quel cartoncino lui la stava baciando dolcemente e lei stava ricambiando con tranquillità.
Si staccarono e lui sorrise, pensando che in quel momento fosse l'essere più splendido su quel pianeta.
«Ho dimenticato il regalo» disse poi Ruby allontanandosi.
«Ma se ce li siamo già scambiati in albergo!» disse la ragazza inclinando la testa di lato.
«Ne ho un altro, tu chiudi gli occhi» e lei confusa fece come lui gli aveva detto.
Ruby mise una mano in tasca e estrasse una piccola scatola lucida, per  poi prendere la mano di Sapphire e metterle al dito un anello.
«Lei spalancò gli occhi e osservò l'anello, felice come non mai.
«Ora sei la mia fidanzata a tutti gli effetti».
«... Ruby... non era necessario...»
«Sì invece, adesso tutti sanno che appartieni a me».
Sapphire sorrise e gli prese la mano, sorseggiando nuovamente la sua cioccolata.
«Sono felice».
«Sei tu la mia felicità».

   
 
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