Buffalo Joe è un uomo panzuto di mezza età. Puzza come pochi; con la sua barba unta di fritto, la sua pelle grassa, la fronte grondante di sudore, i peli superflui che, prima o poi, lo inghiottiranno totalmente. Ama come tanti, tantissimi. Con i loro amori impossibili da "te ed io, soli contro il mondo", di quelli che, chissà perché, trovi i film solo in lingua tedesca o araba. Grandi appassionati, loro. Bullizzano l'Europa e poi, il sabato sera, al posto di una bella birra ghiacciata, s'inoltrano tra i meandri di casa loro e cacciano fuori, da qualche buco, e Dio solo sa quale buco, un bel DVD che, indovina, indovina su! È un bellissimo adattamento cinematografico di uno dei libri di Nicholas Sparks. Fortunato, lui. Non l'arabo o il tedesco, per carità. No, no. Loro potrebbero darsi anche una calmata. Fortunato era e resta il nostro caro Nicholas, posso chiamarlo così o è sconveniente? A me, non dispiacerebbe se mi chiamasse per nome, o forse sì. Anzi, direi proprio di sì. Se mi attaccasse il suo smielato sentimentalismo, preferirei bruciare tra le lacrime versate a Capodanno.

Le lacrime di Capodanno mi hanno sempre fatto ridere. La gente che piange quando l'anno arriva alla sua fine perché "Hey, dopotutto poteva andare peggio" e si ricevono dietro un "Parla per te, brutta stronza" Oltre lo spumante, passatemi un po' della vostra buona volontà e di motivazione. Grazie, gentili ma non è abbastanza. Ancora un goccio, dai. Dai, che cosa vuoi in cambio? Un po' del mio malcontento? Del mio odio? Del mio disprezzo? Facciamo così: ti do sei mila won per una piccola dose della tua felicità. Iniettala bene, fino all'ultimo goccio. E se vuoi girarmela, ben venga, ma non far cadere niente a terra. Guai.

Uno dei miei amici più intimi fa parte del degrado sociale che piange quando scatta la mezzanotte. Si chiama HoSeok. È un tipo troppo strano per essere vero, ma sicuramente non quanto me. Nessuno mi batte. Modestamente me lo dicono in molti, che sono strano. Solo chi non mi conosce mi vede come uno affascinante, con tante storie da raccontare. Quante balle. Resto lusingato dalla fantasia altrui.

HoSeok ha un brutto problema. Terribile, anzi. Proprio non può far a meno di creare segreti su segreti. Maledetti, quelli, sì, i segreti. Rovinano tutto e complicano sempre ogni cosa. Ad esempio, vuoi raccontare un bell'aneddoto su una serata pazzesca passata tra birra e falsa gloria ma non puoi, semplicemente non puoi perché un bastardo come HoSeok ha deciso che di mezzo ci deve essere una cosa segreta. "Mi sono versato dell'assenzio sopra la camicia. Non dirlo in giro, è un segreto" Vediamo se resta un segreto quando ti pesterò a morte, davanti al bar di tuo zio, coglione. Mi fa sempre perdere i racconti migliori e che figura ci faccio di fronte agli altri? Faccio per dire qualcosa di incredibile, proprio da riderci su fino a perdere l'aria e morire, che poi non sarebbe un brutto modo per perdere la vita. Insomma, immagina quelli del Pronto Soccorso che vengono a pescarti nel marciume e ti trovano bello sorridente, oltre che cadaverico. Massi, posso solo augurarmelo. Comunque, sto per fare un discorso agli altri ed eccolo lì: HoSeok che mi guarda con gli occhi strabuzzati, gli stessi occhi di chi mi ha appena visto da sveglio, la mattina, oppure nudo, marcio, spoglio come un verme, sotto la doccia.

Ed io, mica mi faccio intimorire, per chi mi avete preso? Ho detto che lui c'ha sempre qualcosa di segreto, mica ho raccontato che li mantengo, i suoi fottuti segreti. Infatti, un bel giorno primaverile, eravamo stranamente tutti radunati in salotto, a guardarci un film spagnolo. Terribile. Proprio un terribile film. Proprio questo, mi ha portato a delirare riguardo la vita, come faccio già di solito. Ricordo JungKook che mi guardava impaurito. Parevo posseduto, in effetti. Poi, già, poi proprio sento un conato di parole uscirmi a ruota libera dalla bocca e niente può fermarmi. Vorrei ma non posso. Cose dell'altro mondo. Non ho mai detto di non essere un pezzo di merda, infondo.

"HoSeok è innamorato di YoonGi hyung"

JiMin sputa la Coca-Cola che stava bevendo con tranquillità, e la sua bava va ad inumidire la polo di SeokJin. JungKook continua a guardarmi come se fossi fuori di testa. Io, invece, gli sorrido. Mi sono tolto un gran peso. Fanculo l'assenzio. TaeHyung prende a tossire e, adesso, sembra lui quello posseduto, tra i due. HoSeok arrossisce violentemente. Quasi affascina pure me. E si copre il viso con le mani. Esagerati, tutti quanti.

Attendiamo col fiato sospeso la reazione di YoonGi. Sembrano anche passare ore. Gli tiro un calcio dritto sugli stinchi e vediamo se reagisce. Magari gli faccio annusare i calzini di TaeHyung, e ne riparliamo.
Mentre il film continua, osserviamo tutti e sei YoonGi, che è nella stessa posizione di prima: la testa appoggiata sul divano, le braccia incrociate al petto, le gambe allungate sul pavimento. HoSeok non riesce a muoversi. Vorrebbe sparire, poverino. Mica è colpa mia, però, se decide di svelare i suoi segreti alla persona sbagliata.

JiMin si avvicina al suo hyung, lo guarda per qualche secondo poi ci dice: "Dorme" Vero, si sente che sta ronfando. Tutti tirano un sospiro di sollievo.

"Hyung, sei uno stronzo" mi dicono.

Ma loro dimenticano che YoonGi non tende a russare.