Serie TV > Dawson's Creek
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Autore: sunflower80    28/07/2017    1 recensioni
E' il seguito dopo l'ultima puntata. E' passato un anno e vediamo cosa fanno Dawson, Pacey, Joey, Andie e Jack... Tutto quello che sembrava non era...
Ecco come doveva finire secondo me, il mio telefilm preferito!
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andie McPhee, Dawson Leery, Jack McPhee, Joey Potter, Pacey Witter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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EPISODIO 8 – RITORNO A BOSTON
Era il giorno della partenza, e Dawson stava preparando le valigie, mentre Joey era al piano di sotto a dare una mano alla mamma di Dawson a sistemare la cucina..
Gail: Grazie Joey, sei così cara…
Joey: Ma si figuri, non ho fatto niente di che…
Gail: Sai Joey, tu per me sei sempre stata una figlia, e… averti di nuovo qua con Dawson, tu non sai che gioia mi dai… Era tanto che non lo vedevo così felice..
Joey: Gail, anch’io sono davvero felice… a volte mi chiedo perché tutta questa felicità mi facesse tanta paura… Ma soprattutto io la devo ringraziare, mi è sempre stata vicina come una vera mamma… (con le lacrime che spuntano, e si abbracciano).
Dal piano superiore, si sentono le voci di Dawson e Lily che stanno arrivando.
Lily: Grazie Dawson! Il tuo regalo è fantastico… ma quando tornerai a trovarmi?
Dawson: Presto Lily! Te lo prometto! Anche perché nei prossimi mesi sarò a Boston, per cui verrò più spesso…Ma vorrei vederti… questa volta non c’eri mai!
Lily: Hai ragione, ma io e Alex ci stiamo sfidando con il suo ultimo videogioco… E vince sempre lui! Devo assolutamente batterlo!
Dawson: Sono sicuro che ce la farai Lily!
Entrando in cucina, Dawson posò le valigie.
Dawson: Joey! Che ne dici di darmi una mano a caricare le valigie in macchina?
Joey: Certo! Arrivo subito..
Dopo aver caricato i bagagli e aver salutato tutti, Dawson e Joey partirono per Boston.
Joey, dopo circa una mezz’ora si addormentò. Dawson l’osservò mentre procedeva tranquillo. Poi sorrise sentendola parlare nel sonno. “Non andare via… Sto bene vicino a te… Dawson” borbottò Joey. Dawson percepì appena le sue parole, ma aveva capito il senso e ne rimase commosso.
Quando arrivarono, la svegliò.
Dawson: Ehi, Joey, siamo arrivati… (scuotendola leggermente)
Joey si stropicciò gli occhi e si voltò verso Dawson con il viso ancora assonnato.
Joey: Siamo già a Boston? (disse con la voce intorpidita dal sonno)
Dawson: Sì dormigliona (disse con un sorriso ironico) e poi aggiunse: Sei proprio carina quando parli nel sonno…
Joey avvampò e poi ovviamente negò spudoratamente
Joey: Io non parlo nel sonno! (e si finse offesa)
Ma Dawson la prese in contropiede.
Dawson: Guarda che potrei utilizzare tutte le armi in mio potere per costringerti ad ammettere la verità1
Joey: Così vorresti sfidarmi Dawson? Allora mi dovrai prendere…
E come un fulmine scese dalla macchina e iniziò a correre. Dawson rise e scese anche lui inseguendola.
Joey abitava all’ultimo piano di una vecchia palazzina, quando entrò vide che Joey aveva già preso l’ascensore, allora iniziò a correre per le scale, arrivando sul pianerottolo prima che lei aprisse la porta di casa e la bloccò.
Dawson: Allora sei proprio una bambina impertinente… (disse con il fiato corto per la corsa)
Lei, per un attimo rimase a fissare i suoi occhi azzurri leggermente maliziosi, e poi gli disse sussurrando
Joey: Molto impertinente, che cosa vorresti farmi?
Dawson, allora stette al gioco e gli disse
Dawson: Direi che potresti per prima cosa aprire la porta di casa… ed io penserò alla tua penitenza…
Joey aprì la porta, e non appena la spalancò iniziò a correre, e Dawson sorridente la rincorse. La casa di Joey era un piccolo bilocale, e Dawson riuscì bloccarla in pochi minuti. Con lo sguardo sorridente e vittorioso le disse:
Dawson: Adesso non mi scappi più! (e iniziò a farle il solletico)
Joey iniziò a ridere e a contorcersi.
Joey: Ok, ok hai vinto! Lo ammetto parlo nel sonno!
Lui smise di farle il solletico, e iniziò ad accarezzarla sulla schiena e i fianchi dove nella lotta la pelle era rimasta scoperta. E in un attimo si ritrovarono a baciarsi appassionatamente ed avvinghiati a fare l’amore sul pavimento.
 
CAPESIDE
Pacey iniziò a preparare le valigie. Il suo soggiorno a Capeside era terminato.
Era felice di ritornare a Boston, di tornare a lavorare al suo ristorante e soprattutto era felice di ritornarvi con Andie. Quell’anno con Joey era stato pesante. Aveva amato moltissimo Joey, ma si era sempre sentito sotto esame, mai abbastanza, mai all’altezza della situazione, mai la persona giusta. In fondo il suo subconscio non si era sbagliato. Lui non era la persona giusta per Joey, e Joey non era la persona giusta pe lui… Non lo era mai stata… Ma si erano così ostinati entrambi a non voler riconoscere l’amore che provavano per Dawson e Andie… Per fortuna il destino aveva dato loro ancora un’opportunità per essere felici, e lui era deciso a non sprecarla.
Scese al piano di sotto per chiedere a Doug se poteva dargli alcuni CD che lui gli aveva prestato tempo prima, nel vano tentativo di migliorare il suo gusto musicale, e tornando nella sua stanza, sentì Andie parlare al telefono.
Andie: Sì, da lunedì sono di nuovo di servizio… Come sta la piccola Sandy, si è ripresa? Bene sono contenta… E invece Greg, è migliorato? Ah, allora andrò a controllarlo subito, appena inizio il turno… No Mark, non ho cambiato idea (il tono di Andie divenne più duro e nervoso) HO chiamato solo per sapere come stanno i miei pazienti!
Pacey sentendo il nome di Mark si innervosì e strinse i pugni, trattenendosi dallo strappare il telefono dalle mani di Andie e insultarlo.
Andie chiuse la chiamata e vide Pacey fuori dalla camera davanti alla porta.
Andie: Pacey? Che succede?
Pacey: Nulla, volevo sapere solo se eri pronta e se avevi finito di preparare i bagagli, così iniziavo a caricarli in macchina…
Andie: Grazie Pacey, i bagagli sono tutti pronti… E tra una decina di minuti sono pronta anch’io…
Pacey: (non riuscendo a trattenersi) Andie, sai che se Mark ti importuna, non hai che da dirlo e lo sistemo io!
Andie: Certp Pacey… Lo so… Ma io non sono una damigella che devi salvare… sono in grado di cavarmela da sola…
Pacey: Lo so… lo so che sei una donna forte e in grado di cavarsela da sola… Ma voglio che tu sappia che io ci sono per te, sempre!
Andie: Lo so, e ti amo anche per questo...
Un’ora dopo, Andie e Pacey salutarono Jack e Doug, abbracciarono la piccola Amy, e partirono per Boston.
 
BOSTON
La sveglia suonò alle sette, e Joey la spese velocemente, per evitare di svegliare Dawson.
Si alzò, fece una colazione veloce, e si preparò accuratamente. Quel mattino aveva una riunione con l’editore, per discutere del suo libro, e di altri 2 libri che dovevano uscire quel mese. Si mise un paio di pantaloni che la slanciavano e una camicetta bianca. Acconciò i capelli in un elegante chignon, un velo di fard e un leggero tocco di rossetto completarono la sua preparazione. Andò in camera per dare un bacio a Dawson.
Quando lo sfiorò con le labbra, lui aprì leggermente gli occhi..
Joey: Scusa, non volevo svegliarti…
Dawson: Wow, Joey sei veramente bellissima… Comincio ad essere geloso dei tuoi colleghi…
Joey: (ridendo) Tu non devi essere geloso di nessuno, e poi sono io che ti devo dividere con tutte le attricette sexy!
Dawson: Non saranno mai sexy quanto lo sei tu… E ora vai, prima che ti tolgo tutti i vestiti, e ti faccio tornare a letto con me!
Joey: Dawson Leery! Da quando sei diventato così lussurioso?!
E scoppiarono entrambi a ridere.
Quando lei uscì di casa, Dawson si alzò e andò in cucina, dove trovò dei pancakes ancora caldi, caffè, succo d’arancia e un biglietto.
Buongiorno amore mio! Non vedo l’ora di tornare da te!
P.S. Questa colazione è per te, fai come se fossi a casa tua. Questo è il mio telefono dell’ufficio 831-178-171 e questa la mia mail josephine.potter@ltdeditor.com... Fatti sentire ok?
Mi manchi già, con amore. Joey
Dawson sorrise. Fece colazione e poi accese il suo portatile. Doveva visionare le mail che sicuramente gli erano arrivate negli ultimi giorni. Il fatto che adesso non girassero e mancassero alcuni mesi all’inizio delle riprese della nuova serie non significava che non ci fossero problemi o cose che lui doveva risolvere.
La prima che notò fu una mail della dirigenza della WB. Di solito non era mai nulla di buono… Pregò in cuor suo di non dover rientrare a Los Angeles prima del previsto. La aprì con il cuore in gola.
“Buongiorno Sig. Leery,
volevamo informarla che, dopo un’attenta analisi, abbiamo deciso che le riprese di “The Creek” dovranno iniziare al massimo entro i primi di aprile, e non per metà giugno, come concordato in precedenza, in quanto alcuni attori principali, hanno anche altri lavori a cui dovranno partecipare e pertanto la loro presenza non sarà continuativa. La sua presenza sarà pertanto necessaria a partire dal 5 aprile p.v.
La preghiamo di voler confermare la sua disponibilità,
Distinti saluti
Mr Johnson
WB STUDIOS”
Dawson si mise le mani nei capelli… Quella proprio non ci voleva… Aveva sperato di passare insieme a Joey almeno un paio di mesi prima di dover affrontare il suo ritorno a Los Angeles e di conseguenza capire come fare con Joey… e ora aveva solo un misero mese…
In quell’istante sentì l’arrivo di una mail… Era di Joey.
“Ciao Dawson!
Come va? Io tra poco ho la riunione con il direttore per il mio libro… Ho le gambe che tremano… spero che vada bene… Vorrei che fossi qui con me!
Mi manchi,
Baci Joey”
Dawson le rispose immediatamente.
“Ciao Joey!
Tutto bene! Grazie per la colazione, era deliziosa!
Sono sicuro che andrà benissimo! Il tuo libro è un capolavoro! Io sono lì con te ok?
Baci Dawson”
Dopo di che rispose alla mail della WB.
“Gentilissimo Sig. Johnson,
vorrei farle presente che anticipare le riprese di oltre 2 mesi potrebbe creare non pochi problemi.
Proporrei una video conferenza con la dirigenza e la produzione per vagliare le diverse soluzioni e vedere come è meglio procedere.
Distinti saluti
Dawson Leery
Executive Producer”
 
Pacey entrò nel ristorante, le cameriere lo salutarono allegramente, lui si diresse in cucina per parlare con il suo chef di fiducia, Mike.
Pacey: Buongiorno Mike!
Mike: Buongiorno sig. Witter! Finalmente è tornato… Tutto bene?
Pacey: Quante volte le devo dire di chiamarmi Pacey? Comunque tutto bene, ho avuto qualche problema personale, ma va tutto bene!
Mike: Sono felice per lei sig… Pacey
Pacey: Bene, invece qui, come è andata senza di me?
Mike: Tutto a posto… Le cameriere non hanno fatto disastri e il forno e la lavastoviglie non si sono rotti, ma…
Pacey (sorridendo): Ecco! Lo sapevo che c’era un ma… Mi sembrava troppo bello per essere vero! Dai che succede?
Mike: Ecco, vede sig. Witter, cioè volevo dire Pacey, questa sera verranno alcuni uomini d’affari che hanno prenotato con un mese di anticipo e richiedendo un menù particolare, il problema è che ci sono stati dei ritardi nelle consegne e non ho alcuni ingredienti indispensabili… (disse sempre più nervoso)
Pacey: Tranquillo Mike! Chef Pacey è qui! Vedrai che risolveremo tutto e li stupiremo!
Nel frattempo Andie, dopo aver visitato tutti i suoi pazienti, e dopo aver fatto 2 ore in pronto soccorso, andò al bar dell’ospedale a prendersi un caffè. Era veramente esausta, e aveva bisogno di prendersi una pausa. Mentre sorseggiava il suo caffè sovrappensiero, Mark le arrivò alle spalle e l’abbracciò.
Andie lo scostò piuttosto infastidita.
Mark: Sono felice di vederti Andie, volevo parlarti…
Andie: Mi è sembrato di essere stata abbastanza chiara Mark… Ti ho spiegato che non voglio più stare con te, che siamo persone troppo diverse, e con obiettivi diversi…
Mark: Lo so, lo so Andie… Ti avevo promesso che avrei lasciato mia moglie e non l’ho ancora fatto. Ma lo farò, te lo prometto… solo che questo non è il momento giusto…
Andie: Comincio a pensare che il momento giusto non ci sarà mai… In ogni caso, non è solo questo che mi ha fatto prendere questa decisione… Certo è stato un motivo importante, ma non solo… ho capito che tu non sei la persona per me tutto qua… E adesso scusami, ma devo tornare in reparto…
E se ne andò velocemente lasciandolo lì.
 
Finalmente la riunione con l’editore era finita. Era sempre sulle spine quando doveva  prendere parte a riunioni importanti. Per fortuna era andata bene, l’editore aveva apprezzato molto il suo libro, per cui era il primo che avrebbe pubblicato. Questo però significava che i prossimi mesi sarebbero stati intensi e pieni di lavoro. Per fortuna aveva Dawson lì con lei.
Quando si sedette alla scrivania, arrivò Liz, la sua segreteria, nonché ottima amica da quando lavorava presso la casa editrice.
Liz: Joey! Ti ha chiamato Mason della Spot Prime, voleva un appuntamento, ma gli ho risposto che sei impegnata fino al nuovo millennio…
Joey: Grazie Liz, sei un angelo… Quell’uomo non sa accettare un no come risposta!
Liz: Figurati, non c’è problema! Ma tu non mi devi raccontare niente? Una settimana di ferie senza preavviso… Sono curiosa! (disse tutta eccitata)
Joey sorrise. Liz era una ragazza molto esuberante e curiosa. Ma anche lei aveva voglia di raccontarle tutto, di gridare tutta la sua felicità.
Joey: Certo, ma siccome è una storia lunga, che ne dici di andare a pranzo insieme?
Liz: Non chiedo di meglio!
Joey e Liz andarono in un piccolo bar di fronte agli uffici.
Liz: Posso indovinare? Il tuo meraviglioso ragazzo, sexy da morire, ti ha chiesto di sposarlo, e avete fatto una romantica vacanza insieme…
Joey rise divertita. Non aveva raccontato a Liz tutta la sua storia con Dawson e Pacey, perché sarebbe stato troppo complicato spiegarla, ma aveva presentato Pacey una sera che erano usciti tutti insieme, e Liz  aveva dichiarato che Pacey era il ragazzo più sexy che aveva mai conosciuto, e che lei era molto, molto fortunata.
Joey: No, Liz… Vedi, ci sono tante cose che non ti ho raccontato di me… che riguardano la mia infanzia e la mia adolescenza…
E iniziò a raccontarle la sua amicizia con Dawson, quell’amicizia che si trasformò in amore… della sua storia con Pacey, che in realtà non aveva mai funzionato.
Liz aveva le lacrime agli occhi.
Liz: Wow! È la storia d’amore più commovente che abbia mai sentito… e sono sicura che questo Dawson sia veramente un ragazzo speciale, ma non so se figo quanto Pacey..
Joey (sogghignando): Beh, credo che tu l’abbia già visto… è Dawson Leery il regista di “The Creek”…
Liz spalancò la bocca: Vuoi dire, quel Dawson Leery?? Quel stupendo ragazzo biondo, con gli occhi più belli del mondo, che io adoro e venero ogni volta che parla in TV? Lo sai quanto io adori lui e The Creek, come hai potuto non dirmi niente???
Joey: Hai ragione Liz, ma sai per lungo tempo non pensare a lui, perché continuavo a scappare… Ma posso farmi perdonare se te lo presento?
Liz: Certo, starà da me nei prossimi mesi, e poi voglio presentarti il mio fidanzato!
Liz: Grazie Joey (disse abbracciandola) Però tu ti rendi conto di quanto sei fortunata?? Hai avuto due ragazzi uno più pazzesco e meraviglioso dell’altro!
Joey: Hai ragione, non mi sono mai resa conto di quanto sono fortunata! Ora rientriamo però, si è fatto tardi.
 
Dawson chiuse il suo portatile stropicciandosi gli occhi. Aveva risposto ad una cinquantina di e-mail, con i problemi più disparati… Il peggiore di tutti era stato aver saputo che l’attrice che interpretava Sammy si era fatta i capelli rosa… Aveva dovuto chiamarla e convincerla a ritornare del suo colore naturale per l’inizio delle riprese. Senza contare l’ansia provocata dalla mail dei dirigenti della WB sull’anticipo delle riprese. Mr Johnson, gli aveva concesso una riunione in video conferenza, ma non nutriva forti speranze sulle probabilità di riuscire a posticipare la data di inizio delle riprese.
Avrebbe preferito non dirlo a Joey, per non rovinare l’inizio della loro convivenza, ma se l’avesse scoperto si sarebbe arrabbiata, e del resto anche lui aveva sempre detto che la cosa migliore era la sincerità . Ne avrebbero parlato e in qualche modo avrebbero affrontato la cosa insieme … In fondo, entrambi avevano sempre saputo che il fatto che lui lavorasse a LA era un problema da gestire.
Decise di preparare una bella cenetta romantica per quando Joey sarebbe rientrata.
Apparecchiò la tavola, poi uscì a comprare delle candele e delle rose. Infine, siccome come cuoco non valeva un gran che, andò al ristorante di Pacey.
Era la prima volta che entrava nel ristorante dell’amico e fu piacevolmente sorpreso di quanto fosse bello ed elegante il suo locale.
Una cameriera bionda gli andò incontro.
Cameriera: Buonasera signore, in che cosa posso essere utile?
Dawson: Buonasera, vorrei parlare con il sig. Pacey Witter, sono un suo amico.
Cameriera: Certo, vado a chiamarlo.
Dopo pochi minuti Pacey uscì dalla cucina.
Pacey: Dawson, amico! Che ci fai qui? (disse abbracciandolo)
Dawson: Ciao Pacey! Ho assoluto bisogno del tuo aiuto…
Pacey: Cosa posso fare per te?
Dawson: Vedi, questa sera devo parlare con Joey di una questione che non le piacerà molto… per cui volevo addolcirla con una cenetta romantica… ma io non so cucinare molto bene…
Pacey: Ed è qui che entra in scena Chef Pacey!?
Dawson: Esatto! Riusciresti a recapitare una bella cenetta, prima che Joey rientri dall’ufficio?
Pacey: Amico! Per Chef Pacey nulla è impossibile!
Dawson: (ridendo) Non scherzare Pacey! Non sarà una serata facile.
Pacey: Ehi, che succede?
Dawson: Mi hanno scritto i dirigenti della WB… vogliono anticipare le riprese ad Aprile… cercherò di posticipare ma non so se sarà possibile…
Pacey: Uh… Hai un problema… Ma sono convinto che voi due troverete una soluzione… e sicuramente farete una cena speciale!
Dawson (sorridendo): Grazie Pacey! Conto su di te..
 
 
 
   
 
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