Prologo
Beatrix
aprì gli occhi di scatto, mettendosi a sedere sul bordo del
letto a
baldacchino.
Cercò
a
tentoni la candela, illuminando il pavimento alla ricerca delle sue
pantofole e
indossò la vestaglia sopra la leggera camicia da notte.
Era
solo
settembre, ma l’umidità regnava già
sovrana nel dormitorio di Serpeverde.
Ignorò
il
borbottio di Carinae quando la illuminò per sbaglio con la
luce tenue e la vide
limitarsi a girarsi dall’altro lato e sotterrare il volto
sotto il cuscino.
Aveva
sempre avuto il sonno leggero, ma quella volta era certa che non
fossero i
consueti scricchiolii del legno del castello ma qualcos’altro.
Aveva
sentito delle voci e non riusciva proprio a capire chi potesse essere a
quell’ora della notte.
Sgattaiolò
fuori dalla sua stanza, richiudendosi la porta alle spalle e percorse
la
scalinata in marmo che conduceva alla Sala Comune.
La
Sala
Comune era completamente al buio se si escludevano le fiamme
placidamente
crepitanti nel caminetto che illuminavano a tratti una sagoma adagiata
sulla
poltrona davanti al focolare.
Lucifer
Gaunt, i corti capelli corvini leggermente scompigliati e le iridi
color
carbone che riflettevano le fiamme guizzanti, stava seduto
lì a braccia
conserte con lo stendardo di Serpeverde adagiato sulle spalle.
Gli
si
avvicinò, appoggiandosi al bracciolo in pelle di drago,
osservandolo con
moderata curiosità.
-
Cosa ci
fai qui? –
-
Non
riuscivo a prendere sonno. Tu piuttosto? –
-
Ho
sentito delle voci. –
Lucifer
annuì come se sapesse perfettamente quello di cui stava
parlando.
-
Se eri
sveglio le avrai sentite anche tu – constatò.
-
Le ho
sentite. –
-
E? –
-
E non
sono affari nostri. –
Beatrix
alzò gli occhi al cielo, roteandoli mentre si sforzava di
trattenere una
risposta molto poco consona a una giovane Purosangue per bene.
Decise
di
fare comunque un tentativo.
-
Riguardano ancora Godric e Salazar? Stavano litigando di nuovo?
–
-
Come
sempre –, assentì il ragazzo, - mio zio non ha
certo il carattere più facile
del mondo. –
Ironico
detto da uno che passava la metà del tempo perdendo la calma
e prendendo a
pugni chiunque lo facesse infuriare.
-
Sembrava una discussione più accesa del solito. –
-
Lo era
– confermò proprio mentre l’ingresso
segreto della Casa scattava e Salazar
faceva il suo ingresso nella Sala Comune.
Gli
occhi
verde smeraldo dell’uomo si soffermarono per un istante sui
due ragazzi.
Si
accigliò appena.
-
Voi due
non dovrete essere a letto? Domani cominciano le lezioni. –
Beatrix
annuì rigidamente.
-
Naturalmente, signore. Stavamo giusto andando. –
-
E
allora andate. –
Si
rialzò
dal bracciolo, rassettando la veste e dopo aver rivolto un cenno del
capo a
entrambi si diresse verso la scalinata che conduceva al dormitorio
femminile.
Intravide
con la coda dell’occhio Lucifer che si avvicinava allo zio e
li sentì mormorare
qualcosa prima di chiudersi la porta alle spalle.
*
Kenna
alzò lo sguardo dal piatto di uova strapazzate e bacon
croccante, scambiando
un’occhiata con Etamin seduto di fronte a lei.
-
Quanto
credi che andranno avanti le cose tra quei due? – chiese,
accennando al tavolo
dei Fondatori a cui sia Salazar che Godric mangiavano senza proferire
parola.
Rowena
ed
Helga cercavano di mediare rispettivamente tra Salazar e Godric ma
sembrava che
i loro tentativi fossero destinati a scontrarsi con un muro fatto di
silenzio e
gelida rabbia.
Etamin
scrollò le spalle.
-
Non ne
ho idea, ma spero che risolvano in fretta. Hogwarts rischia di andare
in pezzi
se non riescono a trovare un accordo. –
Già.
I
primi
effetti delle discussioni tra i due Fondatori si vedevano di
già: gli studenti
di Serpeverde e Grifondoro sembravano riflettere le discussioni dei
loro Capi
Casa ostentando un atteggiamento ostile gli uni nei confronti degli
altri.
-
Helga e
Rowena interverranno in un modo o nell’altro, non vorranno
certo rischiare di
vedere andare tutto in malora. –
-
Sempre
ammesso che diano loro retta, non mi sembra che abbiano avuto grande
fortuna
finora. –
L’anno
prima si era concluso con una sfuriata colossale tra Godric e Salazar e
c’era
voluto l’intervento combinato di Helga e Rowena per far
desistere i due uomini
che apparivano più che mai intenzionati a mettersi a
duellare nel bel mezzo
dell’atrio della scuola, incuranti della presenza degli
studenti.
Tornando
a scuola Kenna aveva sperato che le cose fossero migliorate, ma la
notizia
della litigata della notte appena trascorsa aveva già fatto
il giro della
scuola.
-
Credi
che la scuola potrebbe chiudere se Salazar e Godric decidessero di non
avere
più nulla a che fare l’uno con l’altro?
– considerò Etamin.
Non
ne
aveva alcuna idea, ma era una prospettiva a cui non avrebbe mai voluto
nemmeno
pensare.
-
Non lo
so, ma spero che non si arrivi a tanto. –
Tacquero
all’improvviso, osservando Godric che si avvicinava al tavolo
per distribuire
gli orari delle lezioni.
-
Se
Godric non si sbriga a far fuori Salazar ci penserò io -,
sussurrò Etamin non
appena il Fondatore si fu allontanato, - Lunedì mattina
doppia ora di Pozioni
con i Serpeverde. Stilare un orario del genere dovrebbe procurarti di
diritto
un biglietto di sola andata per Azkaban, è chiaramente un
caso di tortura ai
danni degli studenti. –
Kenna
ridacchiò, scuotendo la testa.
-
Pozioni
non è poi così male come materia. –
-
Questo
perché tu non hai mai fatto esplodere un calderone davanti a
Salazar,
inondandolo di Decotto Dilatante. –
L’immagine
di un Salazar dilatato a livelli disumani lampeggiò davanti
agli occhi della
ragazza, scatenando un attacco di risate che la scossero dalla testa ai
piedi.
-
Ho
adorato quella scena. –
-
Beata
te, perché io non mi dimentico certo la settimana passata a
pulire tutti i
sotterranei utilizzando solo metodi alla Babbana. Che poi li critica
tanto ma
sfrutta i loro modi per punirci, è un controsenso.
–
-
Già. Mi
raccomando, premurati di farglielo presente la prossima volta
– lo prese in
giro.
*
Darcy
assottigliò lo sguardo, osservando gli appunti di Storia
della Magia dell’anno
precedente che appartenevano a Nihal.
-
Secondo
te questo che dovrebbe significare? –
Carinae
si sporse verso di lei, cercando di decifrare la calligrafia del
fratello.
-
Dovrebbe essere un “compromesso”. –
-
Tuo
fratello scrive davvero male -, sbuffò folgorando la
pergamena con
un’occhiataccia come se fosse tutta colpa del pezzo di carta,
- non riesco a
capire come facciano a correggere i suoi compiti. –
-
Già,
immagino che gli diano una sfilza di E dopo l’altra solo per
risparmiarsi la
fatica di decifrare questa roba. Piuttosto, il tema per quando va
consegnato? –
Darcy
le
rivolse un lieve sorriso compiaciuto che le ricordò
all’istante come mai la sua
migliore amica fosse risultata una Testurbante tra Corvonero e
Serpeverde.
-
Andava
consegnato questa mattina, ma quella svampita della Smith se
n’è dimenticata e
io non ho certo sentito l’impellente bisogno di
ricordarglielo. –
Carinae
sorrise di rimando.
-
E dire
che voi Corvonero dovreste essere quelli studiosi. –
-
Sono
Corvonero solo a metà, l’altra parte dei geni mi
spinge a imbrogliare ogni
volta che non mi va di mettermi sui libri –
replicò strizzandole l’occhio.
-
Come
hai fatto a convincere Nihal a lasciarti i suoi appunti? –
Suo
fratello era il tipo di persona che disapprovava del tutto le persone
che
baravano e che si mettevano a copiare e non avrebbe mai fatto nulla per
facilitarli.
Darcy
le
rivolse uno sguardo colpevole.
-
Ehm …
chi ha detto che l’ho convinto? –
-
Darcy
–, esclamò cercando di soffocare le risate e
atteggiare la sua voce a un tono
indignato, - stai dicendo che l’hai rubato? –
-
Rubato
è una parola forte. Diciamo che l’ho preso in
prestito … un prestito non
autorizzato, ma che verrà restituito il prima possibile.
–
-
Fammi
indovinare, Leonys ti ha aiutata vero? –
Tipico
di
suo cugino, quando vedeva una bella ragazza che gli faceva gli occhi
dolci non
era assolutamente capace di far finta di niente e finiva sempre con
l’aiutarla.
-
Ovviamente -, sogghignò, - è stato tremendamente
facile. –
-
Non ho
dubbi -, alzò gli occhi al cielo davanti a quel classico
esempio di stupidità
maschile, - e cosa gli hai promesso in cambio? –
-
Un
appuntamento per la prossima volta che andremo a Hogsmeade. –
Scosse
la
testa, divertita.
-
Sei
veramente senza ritegno. –
-
Grazie.
–
*
-
Cas …
ehy, Cas. –
Alzò
lo
sguardo dalla traduzione in cui era impegnato, rimpiangendo per
l’ennesima
volta di aver scelto di sedersi accanto a Leonys.
Non
poteva scegliere Nihal, che se ne stava buono e tranquillo con la testa
sulla
traduzione e non proferiva mai parola durante le lezioni?
No,
lui
doveva necessariamente complicarsi la vita.
-
Che
cosa c’è? –
-
Secondo
te diceva sul serio? –
-
Secondo
te come faccio a sapere di chi stai parlando se non metti un soggetto
all’interno della frase? –
Tenne
il
segno sulla frase a cui era arrivato con la punta
dell’indice, voltandosi a
guardare il biondo che disegnava distrattamente su un angolo del rotolo
di
pergamena.
-
Parlo
di Darcy e di quella storia dell’uscita a Hogsmeade. Non
l’ha detto solo per
convincermi ad aiutarla, no? –
Conoscendo
il tipo di ragazza era alquanto palese che all’ultimo secondo
avrebbe inventato
una scusa per evitare l’appuntamento, ma non ebbe il cuore di
dirlo all’amico.
-
No,
certo che no. Se te l’ha promesso … -
Salazar,
certe volte si domandava davvero come facesse Leonys a essere
così ingenuo
quando si trattava di Darcy.
D’accordo,
era cotto di lei da anni ma avrebbe dovuto imparare a conoscerla in
tutto quel
tempo.
Apparentemente
rassicurato, Leonys tornò a scarabocchiare e lui
potè finalmente cercare di
completare la traduzione.
Passarono
una manciata di secondi prima che il biondo riprendesse la parola.
-
Cas … -
-
Leo, ti
giuro che ti prendo a pugni – lo minacciò.
-
Volevo
solo chiederti se ti serviva una mano con il compito –
assicurò in fretta.
-
No,
grazie. E adesso chiudi la bocca e fammi finire questa maledetta
traduzione. –
-
Bene. A
proposito di Darcy, posso chiederti un’ultima cosa?
–
Si
rifiutò di rispondere consapevole che non avrebbe risposto
delle sue azioni.
Non
gli
restava che pregare silenziosamente Merlino affinchè gli
concedesse la forza di
non strangolare il suo migliore amico.
Spazio
autrice:
Come
vi avevo anticipato nell’Epilogo di “The
Founder’s
Tournament” sono tornata con il sequel della storia.
Ritroverete i figli di
alcuni degli OC comparsi nella scorsa storia e alcuni nuovi personaggi.
Qui
sotto vi lascio nomi e pv dei personaggi comparsi finora.
Possono
ovviamente partecipare all’interattiva tutti, sia
quelli che hanno partecipato alla scorsa che i nuovi arrivati.
Per
partecipare dovrete seguire poche e semplici regole:
-
massimo 2 OC a testa purchè di sesso e Casa diversi;
-
accetto fratelli, cugini e gemelli ma in numero limitato
(non prenderò più di una coppia di gemelli e non
più di due coppie di
fratelli/sorelle/cugini);
-
non accetto OC che abbiano come prestavolto personaggi
famosi già utilizzati nella Saga di HP, in quella di Animali
Fantastici e in
“The Founder’s Tournament”;
-
non accetto Mary Sue, Gary Stu e/o Licantropi;
-
accetto discendenti di Veela per un numero massimo pari a 1
(deve essere per 1/2 o per 1/4 Veela), Rettilofoni (uno solo che deve
essere
necessariamente il discendente di Salazar), discendenti dei Fondatori
(1 per
Fondatore. In particolare mi serve un altro discendente di Salazar, ma non dovete scrivere nella recensione
che volete crearlo … avvertitemi solo tramite mp se volete
creare il
discendente di Salazar in modo che sia una sorpresa per tutti gli
altri).
-
verrà operata una selezione, ma non so ancora quanti OC
verranno presi;
- dovrete farvi sentire almeno ogni 2 capitoli, nello spirito dell'interattiva. Dopo due capitoli di assenza l'OC verrà eliminato (se avete problemi di tempo o quant'altro fatemelo sapere tramite mp);
- le schede andranno inviate solo ed esclusivamente tramite
messaggio privato entro e non oltre la giornata del 6 Agosto con
oggetto “Nome OC – The
Chamber of Secrets”.
Scheda
Nome:
Secondo
nome:
Cognome:
Stato
di sangue (se l’OC
è Serpeverde o è l’erede di Salazar
deve essere obbligatoriamente Purosangue):
Orientamento
sessuale:
Aspetto
fisico:
Prestavolto
(obbligatorio):
Carattere
(dettagliato):
Famiglia
(componenti e
rapporto con essi. Specificare qui se discende da un Fondatore e in che
modo):
Materie
preferite/odiate:
Ruolo
(Caposcuola,
Prefetto, Quidditch, etc):
Amicizie
(Indicare il
tipo di persona ed eventualmente il nome):
Inimicizie
(Indicare il
tipo di persona ed eventualmente il nome):
Amore
(flirt e/o
relazione. Indicare il tipo di persona ed eventualmente il nome):
Molliccio:
Patronus:
Amortentia:
Cosa
pensa di ognuno dei Fondatori?
Altro:
Serpeverde
Lucifer
Gaunt
(PV Michael Trevino)
– VII anno, Serpeverde. Caposcuola e Battitore.
Incostante e lunatico, è il classico tipo di persona da prendere con le pinze. Ha un temperamento focoso e perde spesso la calma, non tirandosi mai indietro davanti a una bella rissa
.
Castiel
Hamilton
(PV Sean O’Pry)
–
VII anno, Serpeverde. Capitano e Cacciatore.
Sfrontato e irriverente, ama stare al centro dell’attenzione e rimanerci il più possibile. Ha un po’ quell’aria da dandy cool e sofisticato che tende ad attirare le persone a sé come una calamita.
Beatrix
Lestrange
(PV Gemma Arterton)
– VII anno, Serpeverde. Caposcuola.
Fredda e altezzosa, si circonda di poche persone e guarda dall’alto in basso tutti gli altri. Ha un’altissima considerazione di sé e difficilmente ammette di aver sbagliato.
Carinae
Adrastea Black
(PV Ashley
Greene) – VI anno, Serpeverde. Cacciatrice.
Testarda
e ostinata, quando si mette in testa qualcosa non cambia mai idea e una
volta
che ha deciso che sei suo nemico lo rimani per la vita, specialmente se
tocchi
suo fratello o le persone a cui tiene … con tutti i rischi
del caso, vista la
sua sete di vendetta.
Corvonero
Nihal
Avior Black
(PV Chace
Crawford) – VII anno, Corvonero. Caposcuola e
Portiere.
Timido, impacciato e amante della letteratura. Fatica a stringere amicizie e quando si trova a parlare con le ragazze finisce con l’arrossire e balbettare. È convinto di essere una vergogna per suo padre, ritenendo che se potesse scegliere gli preferirebbe Leonys.
Leonys
Sirius Black
(PV Mikkel
Jensen) – VII anno, Corvonero. Capitano e Cercatore.
Ha un gran cervello ed è molto abile nel manipolare persone e situazioni. S’impegna poco, tuttavia, mantenendo sempre una certa aria di supponenza e arroganza come se lui fosse sempre al di sopra di tutti gli altri.
Darcy
Nott
(PV Barbara Palvin) – VI
anno,
Corvonero. Prefetto e Cacciatrice.
Enigmatica, dalla lingua affilata e dalle battute pronte e insinuanti. È molto concentrata su se stessa e quello che accade attorno a lei la tocca poco o nulla.
Grifondoro
Etamin
Alphard Black
(PV Nick
Slater) – VI anno, Grifondoro. Capitano e
Cacciatore.
Determinato, dal temperamento schietto e spontaneo, se deve dire una cosa lo fa dritto in faccia perché lui non è certo il tipo che si nasconde dietro finti sorrisini di cortesia. Ama la sincerità, per quanto brutale essa possa essere, e non tollera il tradimento.
Kenna
Hamilton
(PV Alejandra Alonso)
– VI anno, Grifondoro. Battitrice.
Impetuosa e praticamente incapace di starsene buona e tranquilla, è una forza della natura sempre alla ricerca di una sfida, una scommessa o qualche scherzo da progettare.