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Autore: Sempreverde03    30/07/2017    4 recensioni
Tutti gli abitanti del castello, dopo la maledizione, si erano resi conto di quanto spesso si ritrovassero a raccontare quella storia. La storia della bellissima ragazza che li aveva salvati dalla maledizione innamorandosi di una bestia.
Eppure l'avventura non era ancora finita: se si hanno le persone giuste è la vita di tutti i giorni a rivelarsi imprevedibile!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adam, Belle, Chicco, Nuovo personaggio | Coppie: Adam/Belle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                           Una normale mattinata di settembre

Tutti gli abitanti del castello, dopo la maledizione, si erano resi conto di quanto spesso si ritrovassero a raccontare quella storia. La storia della bellissima ragazza che li aveva salvati dalla maledizione innamorandosi di una bestia. Capitava che Missis Bric, Chapeau, Plumette, talvolta persino Tockins, fossero chiamati a intrattenere qualche bambino del villaggio raccontandola, quando capitavano da quelle parti. E intanto il tempo passava e talvolta qualche bambino più curioso degli altri chiedeva cos'era successo dopo.
di cose ne erano successe parecchie! I giorni subito successivi alla rottura dell'incantesimo erano stati di pura euforia! Tutte le famiglie si erano riunite, così qualcuno aveva preso servizio al castello per stare vicino ai familiari e qualcun altro aveva deciso di lasciarlo per il medesimo motivo.
Belle aveva parlato a lungo con suo padre del principe Adam, perché quest'ultimo avesse la benedizione, e dopo un lungo discorso e molte promesse, la ragazza si era trasferita definitivamente al castello.
Poi c'era stata la proposta ufficiale di matrimonio da parte di Adam. Sì, perché Belle sarà stata anche una ragazza di campagna, ma non era affatto semplice e non aveva intenzione di sposarsi nel giro di pochi giorni. I due aspettarono tre mesi, un po' spinti dall'entusiasmo della relazione e un po' dalle malelingue giunte dal resto della Francia sulla contadinella che sarebbe diventata principessa e soprattutto che aveva vissuto sotto lo stesso tetto del fidanzato per così tanto tempo.
I giorni erano volati e al matrimonio mancavano solo tre settimane.

Belle stava percorrendo le scalinate del palazzo con addosso ansia e speranza. Andava il più veloce possibile, subito dopo aver visto il postino arrivare in quella direzione. Stava aspettando ormai da giorni un pacco importante e sperava che quella sarebbe stata la volta buona per riceverlo.
Fu costretta a rallentare quando vide che nell'ingresso principale molti dei servitori si affollavano. In particolare Tockins stava sgridando lo chef di corte sbraitando come un disgraziato:
- Non va bene! Non va per niente bene! Il tuo menù per il matrimonio non è abbastanza ricco! Voglio che prepari una scelta più ampia di vini, carni, formaggi, niente antipasti semplici!
- Veramente, il mil menù...
- E devi mettere più cioccolato sulle meringhe, più carne nel ragú, e soprattutto non vedo NESSUNA. TORTA. ALTA. SEI PIANI!!! Rimedia, e dimmi se devo perdere tempo con la tua incompetenza! 
Belle guardò la scena divertita, mentre lo chef sbuffava e il vecchio maggiordomo continuava a gironzolare lamentandosi della polvere, della disposizione dei quadri e di una miriade di altre cose pressoché insignificanti che per lui erano diventate vitali.
Subito dopo spuntò Missis Bric, facendosi strada tra chi portava fiori, ghirlande e coroncine.
- Ciao cara -la salutò cordialmente.
La ragazza sorrise con calore. Da quando era arrivata lì aveva subito considerato Missis Bric come una seconda madre, figura che aveva perso quando era ancora in fasce.
-Buon giorno.-rispose- Missis Bric, sa per caso se il postino ha un pacco per me? Vede, sto ancora aspettando tutto quel materiale per quel famoso progetto...
- Temo di no, tesoro. In ogni caso puoi sempre controllare. Ora fai sparire quel facciano avvilito! Stai per sposarti!
A quelle parole Belle fece un sorriso divertito.
- Già, e guarda caso il fortunato che dovrebbe condurmi a nozze non si fa vedere da tutta la mattina. Coincidenze?
Seguì una risata di Missis Bric.
A quel punto Belle poté finalmente vedere il postino.
Era davvero contenta che tutti i suoi amici avessero preso così a cuore il matrimonio, ma non dovevano andare in paranoia, né esagerare. Insomma, avevano già chiamato l'orchestra, scelto il vestito da sposa, deciso il menù (più o meno), scelto Père Robert come prete... Di cosa bisognava preoccuparsi?
Aprì la porta giusto in tempo per vedere il postino. Si inchinarono come consuetudine e poi Belle parlò.
- Buon giorno signore. Mi chiedevo se aveste un pacco a nome di Isabelle di Villeneuve. 
L'uomo aveva una faccia da "bevitore di birre distratto" e rispose con una certa esitazione:
- No signorina, ma ho una lettera per il principe Adam Vincent Dominc Gustave d'Angió e per la principessa.
"Non ridere per quei nomi. Non ridere per quei nomi. Non ridere per quei nomi."
- Perfetto. Datela a me.- concluse con voce gentile.
L'uomo però si ritrasse:
- Non penso che voi abbiate il permesso di prenderla, signorina.
Belle si lasciò sfuggire un piccolo sbuffo.
- In realtà sono la futura principessa.- disse facendo del suo meglio per farla sembrare una normale precisazione.
L'uomo non era ancora convinto.
- Non mi sembrate proprio una principessa.- proclamò ostile.
- Potreste parlare direttamente con il principe esternando questi dubbi. Se volete ve lo chiamo, ci metto un attimo.
- No, no, no!
Belle non  poté trattenere un sorriso furbo: l'incertezza dell'uomo sembrava quasi svanita.
- Mi pagherete ugualmente, non é vero?
Lei alzò un sopracciglio e tirò fuori dalla tasca del grembiule un sacchetto in velluto rosso colmo di monete.
All'uomo si illuminarono gli occhi. Con un gesto quasi meccanico consegnò la busta con la lettera e prese l'intero sacchetto. Stava per voltarsi, quando la voce della giovane lo richiamó:
- Il resto.
E mentre il postino si scusava impacciato e le consegnava il denaro, si disse che per fortuna non aveva fatto tante storie. Gli bastava essere pagato. Per fortuna soprattutto perché Adam non era in casa. 

Nello stesso momento il principe Adam stava cavalcando a tutta velocità in un'enorme distesa piana a molta distanza dal maniero. Il vento gli scompigliava i capelli biondi e l'adrenalina che sentiva si disperdeva in tutto il corpo. Il rumore degli zoccoli del suo cavallo che calpestavano le foglie lo faceva sentire rilassato. Aveva bisogno di un senso di libertà che poche cose riuscivano a dargli. Quella mattina era uscito senza dire niente a nessuno, aveva preso il suo cavallo più veloce e aveva deciso di godersi a suo modo un'assolata giornata di settembre.
Ancora brezza tagliente sul viso. Ancora un'energia spaventosa dentro si sé.
Tirò le redini del suo cavallo giusto in tempo per ritrovarsi sulla cima di una collina sufficientemente alta per respirare a pieni polmoni tutto il paesaggio circostante. Contemplò la natura che aveva intorno, chiuse gli occhi e sentì un'enorme felicità. Era tornato umano da tre mesi, ma la sensazione di poter rivedere il sole di fine estate dopo tutto quel tempo continuava a entusiasmarlo. Aveva l'impressione di aver cominciato a vivere solo in quel momento, sentiva di poter fare qualunque cosa!
Il suono delle campane in lontananza sembrò ridestarlo, come da un sogno.
- É già mezzogiorno? Meglio tornare, o penseranno che sono morto! Andiamo Sugar.
Il cavallo ubbidì al padrone e la folle cavalcata verso casa riprese.

Belle stava passeggiando nei giardini con in mano "Sogno di una notte di mezza estate", che si apprestava a divorare. Era arrivata davanti alle scuderie quando sentì un nitrito, e l'immagine di Adam che veniva verso di lei le si parò davanti. Un secondo dopo scese da cavallo e la raggiunse, prima di far entrare Sugar con gli altri cavalli.
-Ciao.- disse con il fiatone.
La risposta che ricevette fu un sopracciglio alzato.
- Ok, sei arrabbiata, ma ho solo fatto una cavalcata.
Ancora niente da parte della mora.-
- Interpreto il tuo mutismo come acido dissenso?
A quel punto la ragazza roteò gli occhi, seccata.
- Ti hanno visto uscire di casa alle otto e sono le due del pomeriggio. Hai fatto una cavalcata di sei ore?
- Sì.
- E ti sembra normale farlo senza dire niente?!
- Rilassati.- rispose Adam entrando completamente nelle scuderie e accarezzando i puledri. - Se fossi voluto scappare ti avrei almeno preso Philipe.
- Grazie molte.- commentò Belle sarcastica.
Adam si avvicinò a lei e le rivolse un sorriso dolce.
-Che stai leggendo?
A quel punto Belle ridacchiò sorridendo:
- Non mi addolcirai venendo qui e chiedendomi di parlare di libri.- affermò ridendo e senza crederci davvero.
- L'ho già fatto. - si affrettò a concludere Adam prima di attirarla a sé e baciarla.
I due si lasciarono trasportare da quel bacio così passionale fino a non avere più fiato. Poi si staccarono sorridendo. Il principe le prese le mani tra le sue e le baciò delicatamente.
- Hai già ricevuto il pacco con libri, quaderni e via dicendo?
Belle fece un sorriso rassegnato:
- Ancora niente, purtroppo. Chissà, forse l'idea di aprire la biblioteca una volta a settimana per farla diventare una scuola, non è stata il massimo.
- Stai scherzando?! Ti vedo benissimo come insegnante. Andrà tutto bene, la tua riforma scolastica é perfetta.
La ragazza sorrise, finalmente felice.
Erano a tanto così dal riprendere a baciarsi, quando Tockins li interruppe, tutto eccitato.
- Padrone, siete qui!- esclamò- Abbiamo bisogno di voi, dovete firmare dei documenti.
Adam annuì con poca voglia, mentre Belle arrossiva imbarazzata.
- D'accordo, tra un secondo arrivo.
Tockins parve soddisfatto e si allontanò tutto impettito.
- Il dovere mi chiama.- disse il giovane rivolgendosi nuovamente alla fidanzata.- Dopo continuiamo.- concluse allontanandosi.
Belle sorrise scuotendo il capo divertita. Poi, un'idea la folgorò, ricordandole qualcosa di importante.
- Aspetta un secondo, Adam!
Aveva ancora con sé la lettera!



ANGOLO AUTRICE:
Prima di tutto ringrazio le mie adorate cugine, perché mentre cercavo di scrivere la storia loro erano sempre lì pronte a distrarmi a ogni evenienza.
Come avrete potuto intuire questa é una fanfiction a più capitoli (ne avrà all'incirca sette), perché finalmente ho trovato il coraggio e l'ispirazione per una storia a più capitoli.
Sappiate che si basa sul live action, ma che comparirà un personaggio di mia invenzione. Spero di non confondere nessuno, poiché in realtà questo personaggio é stato ufficialmente presentato a Belle prima degli eventi che io racconto. Ad ogni modo capirete cosa intendo nel prossimo capitolo.
Come al solito le minacce (scusate, RICHIESTE, volevo dire richieste) le conoscete: ditemi cosa ne pensate della storia, siate sinceri, BLA, BLA, BLABLABLA.
Conto di finire la storia prima del rientro a scuola.
Un bacio a tutti.
   
 
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