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Autore: Uptrand    31/07/2017    26 recensioni
La guerra contro i grigi è terminata vittoriosamente. Andiamo a vedere come sono cambiati gli equilibri di potere e come trascorrono le loro giornate gli uomini e donne della Noveria Corps.
Queste storie hanno lo scopo di far conoscere meglio i vari personaggi.
In altre raccolte "Dopoguerra 2" e "Dopoguerra 3" parlerò dei personaggi delle altre fazioni.
Sono presenti descrizioni prese dal codex del gioco.
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ringrazio la pagina web "I power up stocastici” per avermi permesso di usare il suo materiale.

Tenus Etiam, in quell'istante era un drell soddisfatto che sorrideva alla vita. Non aveva nessun tratto fisico particolare, come molti altri della sua razza aveva un aspetto rettiliforme, la pelle verdastra a scaglie e grandi occhi neri.
Giusto il viso era leggermente più ovale ed allungato rispetto ad altri drell, ma la cosa passava inosservata.
La sua vita non era stata niente di particolare, era orfano ma non era stato infelice. Raggiunta l’età giusta aveva accettato “Il Contratto”,  i drell onoravano la riconoscenza verso gli hanar affrontando quei compiti che essi trovavano difficili come il combattimento. Qualunque drell poteva rifiutarsi di servire, ma poiché la richiesta era considerata un grande onore pochi la declinavano.
Quelli che accettavano il contratto erano divisi in due categorie: gli specialisti di guerra, giovani drell addestrati come spie, sabotatori e assassini come lui; gli scienziati, quelli di cui coltivare e usare l'intelligenza.
Passato il periodo necessario a soddisfare il Contratto, i drell potevano scegliere se rimanere o no al servizio del hanar presso cui si erano addestrati.
Quei pochi che avevano lasciato il servizio degli hanar tendevano a diventare degli avventurieri,  anche se alcuni servivano nell'organizzazione per la sicurezza multi-specie Agenzia N7.
Tenus, appena finito il suo addestramento, aveva ucciso a sangue freddo hanar con cui aveva stretto “Il Contratto “.
Non lo fece per nessun motivo in particolare, semplicemente era stato pagato molto bene per farlo. In fin dei conti, aveva messo in pratica quello che gli era stato insegnato. 
Fu un crimine orrendo che per tutta la società Hanar-Drell, tanto da essere considerata una blasfemia. Il peggior esempio di empietà possibile, non poteva esserci perdono.
Per questo era l’unico ad essere ancora ricercato, tra gli stretti collaboratori di Dasha. Non che la cosa gli importasse, si era nascosto per anni e adesso che era il “tuttofare” della Noveria Corps aveva infinite risorse per celarsi.
Tenus si adagiò con piacere sul lettino da mare, indossava dei boxer da bagno di un arancione psichedelico, la temperatura e la luce di quell'ambiente tropicale erano semplicemente perfetti. Raccolse da terra una manciata di sabbia bianchissima, talmente fine che gli scorreva tra le dita anche se le serrava a pugno.
Davanti a lui il piacevole paesaggio di un mare artificiale, grande come un piccolo lago, le cui onde lambivano quella spiaggia altrettanto innaturale.
Guardò in alto, una cupola di vetro copriva e proteggeva quel luogo dalle basse temperature di Noveria. Dando in più la possibilità di ammirare il clima locale.
Come sempre vi era una tempesta di neve, non che su quel pianeta ghiacciato ci potesse essere altro. Esistevano solo due condizioni meteorologiche:mortale tempesta di neve e bella giornata. In genere le belle giornate non erano più di cinque in un anno.
In compenso le tempeste erano affascinanti, ammirarne la ferocia in costume da bagno da dietro una vetrata o mentre si nuotava in un mare riscaldato artificialmente era piacevole.
Alcuni “pazzi”, almeno secondo la sua opinione, si divertivano a buttarsi in costume in un mucchio di neve, uscendo in mezzo alla tempesta, per ritornare di corsa dentro alla cupola e gettarsi nelle acque calde marine.
Sfidare i -50°C di Noveria per lui era solo stupidità, questa simpatica caratteristica del pianeta era anche all’origine del detto: “ Su Noveria c’è posto per tutti, perché Noveria odia tutti indistintamente. “
Quella cupola ambientale, a tema estate terrestre tropicale, era stata costruita su ordine di Dasha dopo la fine della guerra con i grigi. Qualcuno dei piani alti aveva protestato che era una spesa inutile, ma come sempre si era fatto come voleva la Signora di Noveria.
Noveria, l’intero pianeta, apparteneva alla Noveria Corps e questa era diretta e gestita da Dasha Weaver. Il suo capo era la donna più ricca della galassia, da questo lui era ben felice di trarne tutti i vantaggi possibili.
Sebbene soddisfatto di quel clima tropicale, i drell erano originari di un pianeta desertico che loro stessi avevano distrutto consumandone le risorse, non era quello a renderlo allegro ma l’attesa di incontrare una persona.
« Ciao Naomi.» Disse voltandosi, udendo il rumore di passi in avvicinamento.
Naomi Takara, una donna umana originaria del Giappone, soldato esperto e attualmente capo di Divisione N: la forza militare privata che si occupava della sicurezza nella Noveria Corps e braccio armato della compagnia.
Aveva capelli mori e corti, alcune frange le scendevano verso l’occhio sinistro. Nel complesso un aspetto giovanile, un atteggiamento calmo e un sorriso pigro.
Lei, pur non facendo parte del quadro dirigenziale, era la terza persona più importante della compagnia. Gestire diecimila soldati sparsi nella galassia, non era un lavoro da poco.
Si conoscevano ormai da più di un decennio, reclutati da Dasha avevano fatto squadra fin da subito. Avevano in comune il senso dell’umorismo e a entrambi piaceva scommettere con l’altro sull'incarico appena ricevuto.
L’ultima scommessa l’aveva vinta Tenus, come premio aveva chiesto la sua presenza per qualche ora in quel paradiso tropicale con indosso qualcosa di sexy.
La scommessa consisteva nel far fuori un ex dipendente della compagnia, il tizio aveva avuto un'improvvisa crisi di coscienza. Venuto, per sbaglio, a conoscenza di informazioni riservate aveva deciso di “fare la cosa giusta”.
La compagnia trattava benissimo tutti i suoi dipendenti, ma questo aveva un prezzo. Saper tacere sugli affari sporchi era una dote molto importante.
Alcuni avevano difficoltà a capire il significato del detto: “ Non ci sono santi su Noveria.”
Quella parte della richiesta poteva dire che era stata accettata, lei era lì con indosso un bikini viola con puntini bianchi e un mini micro perizoma triangolare.
Lasciava poco alla fantasia e forse non era indicato che un personaggio così importante fosse vestita in quel modo, in un luogo dove tutti i frequentatori erano dipendenti della compagnia e lei poteva trovarci anche suoi sottoposti.
Naomi però lo portava senza il minimo imbarazzo, sicura di cosa offriva agli occhi di chi vedeva. Aveva superato i trenta, era di una bellezza comune ma ogni uomo le dedicava almeno un paio di sguardi. I suoi sottoposti preferivano avere fantasie sessuali sul grande capo, piuttosto che su di lei. Divisione N adorava la Weaver, più di quanto la Signora di Noveria se ne rendesse conto.
In più, data la circostanza, non aveva potuto evitare qualcosa di provocante come quel costume. Poteva, ma Tenus avrebbe riso di lei e questo era anche peggio.
Il drell rifletté un attimo su cosa dire, dei complimenti erano la cosa più ovvia ma non era sicuro fossero saggi.
Da un anno il loro rapporto si era fatto più teso, su alcuni argomenti come l’aspetto fisico.
Nella recente guerra, Naomi era sopravvissuta per miracolo a un attentato da parte di una spia nemica. Aveva subito la perdita del braccio sinistro, tutto quel lato del suo corpo e del volto erano stati gravemente ustionati.
Se adesso era ritornata al suo vecchio aspetto lo si doveva alla copertura sanitaria della compagnia, Dasha Weaver pagava e offriva davvero meglio di chiunque.
Ma prima che lei guarisse, lui l’aveva vista ferita e con indosso protesi metalliche. Involontariamente aveva fatto una smorfia a quella vista, lei se ne accorse e rimase offesa.
In quell'occasione capì il detto umano “ Non esiste furia peggiore di quella di una donna offesa. “
Nonostante alcuni avvicinamenti, Naomi manteneva una certa distanza nei loro incontri fatti di battute, ammiccamenti e doppi sensi.
Tenus poteva anche essere un assassino professionista e uno spergiuro per il suo popolo, ma non era mai stato un tipo asociale ma l’esatto contrario. La persona con cui riusciva meglio a stare a suo agio era proprio Naomi.
« Animale che saluta in inglese? » Disse a un tratto il drell.
Lei non fece una piega a quella strana domanda, ci rifletté un istante e rispose il « Camm-Hello! »
Lui rise di gusto, anche Naomi ebbe una risatina.
Tenus trasse fuori da una borsa, accanto al lettino, una rivista di giochi intitolata “I power up stocastici”. In essa erano presenti i soliti giochi da spiaggia tipici della Terra, di cui la rivista era originaria ma modificati in chiave umoristica per dare origine a delle battute.
Lui andò a una pagina con un cruciverba e vi scrisse la soluzione, si inseriva perfettamente nello spazio.
Per risolverlo non sarebbe basato il semplice sapere, ma serviva una certa vena umoristica con cui incrociarlo per avere la risposta esatta.
« Ti và? È da un po’ che non ci giochiamo. » Chiese neutrale lui.
Lei si sedette nel lettino di fianco al suo « Sentiamo la prossima? »
Incentiva da quella reazione positiva Tenus proseguì, sorridente lesse la prossima definizione.
« Non può studiare giurisprudenza? »
« Il gobbo! » Dichiarò lei.
Lui fu perplesso « Cosa? Perché? »
« Perché non può studiare diritto. » Spiegò Naomi, concedendogli un sorriso.
Con una certa sorpresa scoprì che ci stava « Chi crea sto gioco deve essere mezzo pazzo. » Borbottò tra se.
Lei allungò un braccio verso di lui « Passamela, voglio leggere anch'io un paio di definizioni. »
Una volta che ebbe la rivista « Questa è facile. Coppia di statue ubriche? »
«Gli sbronzi! » Affermò lui.
Lei gli fece cenno che era giusto.
Il gioco andò avanti tra risate e sorrisi, a un certo punto lui afferrò il lettino di Naomi, con lei sopra, e lo tirò verso il proprio. Erano più vicini e comodi.
Questa vicinanza ricordò a Tenus un dettaglio che aveva dimenticato, Naomi sapeva sempre di un buon odore.
Per anni vi erano stati ammiccamenti, inviti a cena, si erano stuzzicati a vicenda un'infinità di volte ma non era mai successo niente.
Difficile dire a causa di cosa, non si erano mai scambiati neanche un bacio. Lui decise che gli sarebbe piaciuto baciare Naomi. Una volta, in punto di morte, pensò che il suo più grande rammarico era non averci mai fatto sesso.
Sempre sorridente e con la solita disinvoltura disse « Tra un paio d’anni potrei dimettermi. »
Lei lo guardò stupefatta « Starai scherzando?! »
« Perché? In questi anni con Dasha ho guadagnato abbastanza. Tetrius è andato in pensione e tu hai preso il suo posto. Io potrei fare altrettanto, gli anni passano anche per i super assassini sexy come il sottoscritto. Ci sono un sacco di nuove leve in gamba per la galassia, un giorno sarò vecchio e mi farò uccidere. Preferisco smettere prima, Dasha dovrò solo cercarsi un nuovo “tuttofare”. Inseguito potrei dedicarmi a qualche hobby stimolante, il gigolo ad esempio…» Disse sfoderando il suo miglior sorriso.
Lei si fece seria e fissò la rivista per scegliere la prossima definizione, invece disse « Credo che sarai abbastanza ricco per fare lo schizzinoso, per andare solo con chi ti piace. Credo che la maggior parte dei gigolo si debba accontentare di brutte vecchie o donne con il corpo rovinato. »
« Ho scoperto che non mi dispiacciono le umane versione asiatiche, la loro pelle “gialla” s’intona bene con il verde delle mie squame. » Disse sapendo di rischiare, ma in fondo era quello che faceva da tutta una vita.
Lui percepì una specie di vibrazione da Naomi, non capì se era stata reale o un prodotto della sua mente.
« Fintanto che non hanno una gran brutta ferita. » Pronunciò la frase con calma, ma la rabbia in essa era evidente.
« Ti hanno mai detto che sei una vera stronza! » Lei si voltò di scatto, furente e stupefatta era pronta a litigare.
Quello che voleva, Tenus le fu addosso e la baciò. Si staccò subito, perdeva sangue dal labbro inferiore a causa di un morso.
Naomi si alzò senza dire una parola, senza voltarsi cominciò a fare degli esercizi di stiramento per riscaldarsi i muscoli.
Si voltò appena verso lui che non poté evitare di sorridere eccitato a quella vista. Naomi era incazzata, lo sguardo era stato una sfida che non poteva rifiutare.
Prese posizione a qualche metro da lei « Tutto è permesso, anche i poteri biotici. » Dichiarò, tra i due lui era il solo biotico.
Veloce, Naomi lo assalì pressoché all’istante con un diretto al volto. Lui evitò senza problemi il pugno, bloccandogli il braccio all'altezza del gomito in una presa.
Lei aprì la bocca, soffiandogli in faccia la manciata di sabbia presa mentre faceva gli esercizi.
Tenus mollò la presa. Naomi si allontanò dolorante, mentre la lasciava l’aveva colpita con un calcio al fianco sinistro. Qualche passo indietro e attaccò.
Il drell vedeva male, gli occhi erano un punto molto sensibile per la sua razza. La sabbia gli creava molti più problemi di quanto un umano immaginasse.
La sola differenza era che Naomi lo sapeva benissimo.
Parò l’attacco senza problemi, la vista era annebbiata ma una sagoma sbiadita era più che sufficiente. L’aggressione era una sequenza di calci e pugni, un'esecuzione perfetta ma prevedibile.
Naomi era un soldato addestrato e sapeva incassare meglio di lui. Era allenata, abituata a uno stile misto di armi da fuoco e combattimento ravvicinato anche corpo a corpo. Costringerla a usare l’uno o l’altro era per lei svantaggioso, forse nemmeno si rendeva conto che in quei casi la sua capacità d’improvvisazione calava.
Tenus era invece un assassino nato, uccideva sempre e solo con un colpo preciso. Sapeva fare una rapida valutazione di tutto quello che lo circondava e sul suo potere offensivo. Un sacco di cose di uso comune erano ottime armi, se si sapeva coglierne le potenzialità.
Scartò a sinistra evitando Naomi, arrivandogli alle spalle, le tolse il reggiseno del bikini e glielo mise al collo. Strinse con forza. « Peccato non vedere questa magnifica pianura. »
“Pianura!”  Pensò furiosa Naomi, senza fiato e immobilizzata. Era un'orgogliosa seconda quella che mostrava.
Il colpo successivo, le fece buttare fuori la poca aria che aveva nei polmoni. Tenus l’aveva colpita poggiandole un palmo sulla schiena e usando un'onda d’urto ridotta.
Un attacco biotico così a brucia pelo le provocò un insieme di dolore e sensazioni paragonabili a quelle di venir colpiti con una spranga di metallo arroventata.
Il drell la sentì cedere, il suo corpo divenire un peso morto. Certo che avesse perso conoscenza la lasciò andare. Naomi cadde sulla sabbia.
Tenus, finalmente, approfittò della fine di quel combattimento per pulirsi gli occhi. Gli ci volle un minuto buono.
Osservando Naomi svenuta, decise che era il caso di metterla sul lettino. Sorrise. Si chinò in avanti per osservarla meglio. La trovava davvero attraente. Guardandole il seno e i capezzoli al vento « Oh!Oh! Pare che abbiamo delle orgogliose colline. »
« Lo sono! » Gli gridò Naomi mentre il calcio lo prendeva proprio sul collo. I suoi occhi si allargarono per lo stupore, notò un particolare che gli era sfuggito. Una goccia di sangue che le colava da un angolo della bocca.
Intuì che si era volutamente morsa a sangue per non perdere conoscenza, pensò che forse l’avrebbe capito se non fosse stato distratto dal seno di lei.
“ Ho commesso un errore, non ho riconosciuto la minaccia di queste belle tette. “ Pensò un istante prima di svenire.
 
Quando si riebbe scoprì due cose: aveva un torcicollo terrificante e pensare di muovere il collo era pura fantasia; era sdraiato sul lettino.
« Come va? » Chiese Naomi, era seduta sul lettino a fianco.
« Ma che bella visione. A cosa la devo? » Disse col solito tono divertito. Lei era ancora senza la parte superiore del costume.
« Mi hai rotto il costume, non sta più attaccato. »
« Non sembri imbarazzata? »
« Per avere le tette in mostra? Non sono una ragazzina. Al massimo faccio contento qualche segaiolo.»
« La schiena? » Domandò lui.
« Dolorante, mi ha colpito per bene. Per qualche giorno avrò difficoltà a muovermi. »
« Posso dire altrettanto. » -  Sospirò -« Adesso spiegami, cosa fanno i vostri maschi per farsi perdonare dai voi femmine umane. »
Naomi gli sorrise . « Questo è il più grande segreto dell’umanità. Pensò che dovrai capirlo da solo come ogni maschio. »
Tenus sorrise a sua volta « Scommessa accettata. Ti avverto fin da subito, se vinco faremmo sesso. Non una botta via, niente roba da cinque minuti. Voglio una notte intera, un servizio completo di tutto quello che sai fare. »
« Aspetta, chi diavolo ha parlato di scommessa? Inoltre qual è la posta se non vinci? »
« Per un mese sarò il tuo schiavo, farò tutto quello che mi dici. » Dichiarò divertito dalla sua stessa affermazione.
Lo sguardo di Naomi divenne carico di ambizione, quasi feroce. Voleva vincere. « Va bene. » - Affermò - «Una notte di sesso con me contro un mese da schiavo della tua vita. Direi d’impostare la durata della scommessa a sei mesi da oggi. »
Il drell aveva la stessa espressione sorridente e determinazione. La scommessa era piazzata.
   
 
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