Fumetti/Cartoni americani > Gargoyles, il risveglio degli eroi
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Autore: Wolly    31/07/2017    1 recensioni
Staghart e Constance, “per gli amici”, Amp e Coco. Riflessioni sotto il cielo stellato di Londra, alla vigilia della partenza di Lexington. Che l'Amore è Tutto, è tutto quello che sappiamo dell'Amore.
[Prima di leggere questa fanfiction è consigliata la lettura dell'albo a fumetti "Gargoyles Clan Building - Volume 2"]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Lexington
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Titolo: That Love is All, is all we know of Love
Autore: Wolly
Capitoli: 1/? (potrebbe esserci un seguito, dipende dall'ispirazione assai volubile dell'Autrice!)
Stato: in corso.

Note dell’Autrice:
Approfittando della lunga, tediosa immobilità causata da un infortunio al piede ho potuto togliermi un certo “sfizio”, riesumando una mia vecchia passione: la serie animata “Gargoyles - Il risveglio degli eroi”.

E dopo tanto tempo… devo ammettere di non essere rimasta delusa! (Come invece è capitato per altri cartoni animati che, rivisti a distanza di anni, non hanno saputo comunicarmi niente…)
D'altronde la Disney non si smentisce mai…! ♥

Sull’onda di questa passione ritrovata ho persino scoperto che, oltre alla serie animata, negli anni sono stati pubblicati anche degli albi a fumetti che, con la loro complessità, si rivolgono decisamente ad un pubblico “più maturo”.
…questa fanfiction è nata dopo la lettura del secondo volume di questi albi “Gargoyles Clan Building”, fumetto in cui il Clan di New York si trova a collaborare con il Clan di Londra.

Consiglio a tutti gli appassionati la lettura di questi volumi: le scan sono facilmente reperibili online! ♥ ♥ ♥


  La mia oneshot riguarda due dei “nuovi personaggi” presenti nell’albo:  Staghart e Constance, “per gli amici”, Amp e Coco.
 
Con Amp è stato amore a prima vista! …e Coco è semplicemente EPICA! Spero di riuscire a rendere giustizia ad entrambi!
 
Fulcro del primo capitolo è il rapporto tra questi due personaggi...




LAST BUT NOT LEAST: sono lieta di informarvi che il fatto che Staghart - nella mia storia - sia “omosessuale” non rappresenta uno “stravolgimento” del personaggio (dovuto alla mia mente di fangirl allupata!)…

Staghart infatti È omosessuale!

Il fumetto è disseminato di “indizi”, che hanno poi trovato successiva conferma nelle interviste all’autore, nonché produttore, Greg Weisman. (Per di più Lexyngton stesso, nel conoscere questo personaggio, finirà con l'aprire gli occhi e iniziare a porsi qualche domanda su di sè...)

Pertanto, in un possibile terzo volume della saga, non è escluso che vedremo concretizzarsi, su carta, la coppia Amp/Lex.

[Per maggiori info sul personaggio di Amp e del rapporto con Lex cliccare QUI]

Che altro aggiungere…?! Buona lettura a tutti! ♥
 



1.


C'è chi veglia nella notte, sul quartiere di Soho.

Per un occhio attento è facile scorgere le massive figure antropomorfe che si aggirano sui tetti. Da molti mesi l'esistenza dei Gargoyle non è più un segreto: il Clan di Londra è ormai uscito allo scoperto nella sua lotta contro il crimine e le ingiustizie.

Neanche una settimana prima i guardiani della città erano riusciti a sventare un attacco che, fortunatamente, non aveva coinvolto alcun civile; tutto adesso appare tranquillo e le ore scivolano via, mentre dalla strada si levano voci e musica di ogni genere.

Il tempo è sereno e molti locali del quartiere resteranno aperti tutta la notte.

Un'imponente figura si delinea in candido contrasto con le tegole antracite, in muta contemplazione del cielo stellato. L'astro lunare infonde un riverbero opalescente alla folta pelliccia del Gargoyle comodamente sdraiato sul tetto in pendenza; zoccoli e speroni puntellati alla grondaia e braccia incrociate dietro la testa a mo' di cuscino.

«Un penny per i tuoi pensieri
Staghart trasalisce nell'udire quella voce femminile e volge il capo in quella direzione, per poi sorridere «Non ti ho sentita arrivare.»
«Sei sempre più distratto, tesoro mio...» Coco lo canzona affettuosamente: la femmina ha tutta l'aria di chi la sa lunga, molto lunga, mentre richiude in un fluido movimento le ali membranose intorno alla sua giunonica figura.
«Sei tu che sei diventata troppo abile a muoverti silenziosamente.»
«Il solito adulatore.» replica la Gargoyle con finta modestia, avendo in realtà gradito quel complimento indiretto. A dispetto della sua mole, i gesti della guerriera sono caratterizzati da una grazia innata; e, con impensabile leggerezza, si siede al fianco dell'amico, attenta a non schiacciargli le ali.

Staghart allunga subito un braccio, cingendole la vita per attirarla al proprio fianco, in uno dei loro abituali scambi d'affetto.

«E' una notte splendida.» sospira il maschio, rivolgendo gli occhi ambrati alla volta celeste; ma Coco sembra assai più interessata a studiare il profilo cervino dell’altro, piuttosto che il cielo.

«Mi sembri un po' malinconico... è successo qualcosa?» domanda la femmina, accoccolandosi contro il corpo del guerriero, mentre la mano artigliata ricerca quella dell’amico, intrecciando le dita con le sue.

«No, avevo solo voglia di sentire un po' di musica. Sai che questo è il mio posto preferito...»
Il famoso "RONNIE SCOTT'S JAZZ CLUB" ha infatti sede proprio ai piedi di quello stesso palazzo e, anche a quell'altezza, è possibile ascoltare le esibizioni dei talentuosi artisti all'interno.

Coco non è un'appassionata del genere, ma tanto non è quello il motivo della sua visita... e infatti, dopo aver passato alcuni minuti in silenzio in compagnia l'uno dell'altra, cullati dai suoni della notte londinese - e dopo aver raccolto le idee - la Gargoyle commenta, con calcolata non curanza «Sai, ho volato con Lexington questo pomeriggio...»

Le dita di Staghart si contraggono involontariamente al solo sentirlo nominare, stringendo di riflesso la mano dell'amica.

Reazione interessante, molto interessante. riflette la femmina prima di proseguire «Abbiamo sorvolato il Tamigi fino al London Eye e dopo l'ho portato a vedere il Big Ben... era davvero curioso di visitarlo! Pensa che il suo Clan vive in una torre con un orologio a New York...» continua a raccontare, gli occhi scuri che osservano in tralice il volto dell'amico.

«Ah.»

«Lexington è davvero molto simpatico... e intelligente...» Coco sogghigna in un fare sornione quando vede le orecchie del cervo flettersi all’indietro, in un chiaro segno di disagio «...e carino. Mooolto carino. Proprio un tenero bocconcino! Non pensi anche tu?» termina, sfacciatamente.

Il Gargoyle bofonchia qualcosa d'incomprensibile, la femmina si sporge su di lui, ostruendogli la visuale e fermandosi ad un palmo dal muso cervino dell'altro.
«Ho detto: non pensi anche tu... Amp?» scandisce ogni parola con deliberata lentezza, calcando volutamente su quel particolare, ridicolo "soprannome".

Staghart non può sfuggire allo sguardo inquisitore dell'amica e, proprio malgrado, si ritrova a mugugnare con un certo imbarazzo «Sì, lo penso anch'io.»

A quell'ammissione il grugno di Coco si arriccia in un piccolo fremito deliziato e continua così a stuzzicarlo «Lex mi ha raccontato un sacco di cose di New York e della loro vita lì... mi ha anche detto che hanno solo due femmine nel loro Clan, già impegnate tra l'altro...»

L'amica si appoggia sul maschio con deliberata lentezza, incrociando le braccia sul suo massivo torace e premendo sfacciatamente il seno sullo stomaco dell'altro (senza lasciargli alcuna via di fuga). «Sì, mi piace proprio quel Lex.» ronfa, come una gatta che fa le fusa «Se ci pensi bene ha più di mille anni... ma sembra ancora un ragazzino. Così naïve, così timido... credo non abbia neanche mai avuto una ragazza!»

Il Gargoyle sbuffa infastidito a quelle parole, grattando con le corna sulle tegole del tetto, ma l’altra continua a farneticare indisturbata «Ed ha uno sguardo così innocente, da cucciolo... adoro gli occhi grandi, lo sai. E' proprio il mio tipo.» ammicca sorniona, la voce ridotta ad un roco sussurro «Sai Amp...? Potrei farci "un pensierino" e... prendermelo.» conclude la femmina, con un'espressione sfacciatamente eloquente stampata sul grugno.

Staghart in tutta risposta le afferra di scatto un codino, strattonandole i capelli per dispetto, e sbotta «Sei sempre la solita! Non stavi già uscendo con un compagno di schiusa di Griff?»

«Si vede che ho trovato di meglio...»

La tensione è tangibile e l'espressione oltraggiata sul volto di Staghart è impagabile. Coco gli scoppia a ridere in faccia senza ritegno «Cosa c'è, tesorino? Ho detto qualcosa di male?» e continua a burlarsi di lui, facendogli mille moine e dandogli altrettanti buffetti sul muso «C'è qualcosa che non va, Amp? Cos'è questo musetto imbronciato, cuoricino mio?»

«C'è che sei una bella gattamorta!» sbotta l'altro, con la pelliccia tutta arruffata per il fastidio, mentre cerca di sottrarsi a quelle attenzioni.
Solo che la risata di Coco è contagiosa e allora, con un'aria di sfida, il cervo parte al contrattacco, cominciando a farle il solletico sui fianchi senza pietà e, come due ragazzini, si ritrovano a rotolarsi sul tetto in una giocosa colluttazione senza esclusione di colpi (o di insulti).
Nella foga del momento rischiano persino di rotolare di sotto, se non che - all'ultimo istante - Coco riesce ad artigliare uno dei comignoli frenando la caduta di entrambi, giusto sul ciglio della grondaia...

«Sei un maschiaccio!» l'apostrofa il Gargoyle, ansante, districandosi finalmente dalla presa dell'altra per mettersi in ginocchio. A dispetto delle parole ha comunque un mezzo sorriso divertito sulle labbra.

«Ma smettila! Cosa faresti senza di me?!»

«...starei ascoltando la mia musica in santa pace!»

Coco scatta a sedere, flettendo la fronte in un fare piuttosto eloquente (se fosse semplicemente umana avrebbe levato un sopracciglio) «Tu sì che sai come divertirti, caro mio!» commenta, sollevando le mani per risistemarsi i capelli, pareggiando i codini «Mi sembra un'ottima idea: mentre tu resti qui “in santa pace”... io penso che me tornerò a pomiciare con quell'adorabile newyorkese

Nell'udirla Staghart pare congelarsi di colpo e butta fuori l'aria dai polmoni in un'unica vocale sorpresa «Oh

Il silenzio si protrae per alcuni lunghi momenti, finché il maschio non distoglie lo sguardo dal viso dell'altra, chiaramente a disagio.
«Quindi lui... cioè voi... voi prima avete...?» farfuglia il Gargoyle, in un fare che è così poco da "Staghart", prima di prendere un profondo sospiro e articolare, atono «Beh, buon per te, Coco. Forse dovresti davvero tornare subito da lui.»

Coco leva gli occhi al cielo, con un grugnito d'esasperazione. Forse ha un po’ esagerato con quella battuta sul “pomiciare”, ma Stanghart è davvero troppo suscettibile sull’argomento, per i suoi gusti «Guarda che stavo scherzando, cretino! Pensi davvero che avrei potuto provarci con lui... sapendo quanto ti piace?!»

«Non sarebbe un problema per me... so che interessa anche a te e se c'è qualcuno con delle "reali possibilità" di essere ricambiato da Lexington... quella sei proprio tu

Nel vedere l'espressione di malinconica resa sul muso dell'altro Coco si ritrova combattuta tra l'impulso di buttargli le braccia al collo per consolarlo e quello di tirargli un gancio dritto sul muso per dargli una bella svegliata. Sa bene quanto l’amico abbia sofferto negli anni a causa della propria “diversità”, ma non può continuare a vederlo struggersi così nell’ombra e in solitudine… vuole aiutarlo a reagire!

«Oh ma ti prego! Finiscila una buona volta con questo vittimismo!» sbotta infatti la guerriera, incrociando le braccia in petto, bellicosamente «Allora, pensi di dirglielo o cosa?! Ti ricordo che Lex parte domani!»

Il cervo si alza in piedi, dandole le spalle per porre fine a quella scomoda conversazione «E’ davvero meglio che tu vada, inizi ad esagerare...»

La Gargoyle non demorde e scatta su come una molla, afferrandolo per un braccio, obbligandolo a guardarla in faccia «Fantastico! Quindi non ci provi neanche! Lo lasci andar via così... come se niente fosse! Con il rischio di fartelo fregare da sotto il naso, da qualcun altro...» incalza in continue stoccate; ed è davvero difficile per il giovane cervo sfuggire a quegli occhi che sanno leggergli dentro con tanta facilità «Molto, molto coraggioso da parte tua! Complimenti, Amp!» Il buffo soprannome viene buttato fuori quasi come un'offesa.

Stanghart rialza il capo di scatto, la candida pelliccia tutta arruffata nel sentirsi trattare in quella maniera «Che altro dovrei fare secondo te, Coco?!» sbotta, utilizzando lo stesso tono di voce, per poi strattonar malamente via il braccio, liberandosi dalla presa dell’altra.

«Pensi che potrei reclamarlo per ME come se niente fosse?!» avanza di un passo, incombendo sulla femmina «Pensi che potrei reclamarlo liberamente, come faresti tu o un’altra qualsiasi fra le nostre sorelle di schiusa?! Sono un maschio, nel caso non te ne fossi accorta! Vuoi che mi renda ridicolo, dichiarandomi ad un altro maschio?! E credi che Lexington potrebbe davvero scegliere tutto… questo?!» Parole amare come il fiele mentre il Gargoyle si ritrae di scatto, levandosi in tutta la propria altezza, e apre le braccia ad indicare sé stesso, gonfiando il torace come a dirle “Guardami! Guardami bene!

E Coco lo guarda.
Resta ad osservarlo per un lungo momento, gli occhi pieni di lui: il palco argenteo delle ramificate corna, il bel muso squadrato e volitivo, i grandi occhi tristi, la candida pelliccia, il corpo statuario e le folte ali. E Staghart in questo momento appare tutto fuorché “ridicolo”; ammantato di una bellezza struggente, innegabile, conturbante. Chiaro e irraggiungibile come la luna stessa.

E' tanto bello da far male. pensa la Gargoyle e sente il proprio cuore stringersi in una morsa dolorosa: è sempre stata brava a nascondere i propri sentimenti... è un'attrice ormai consumata da anni di pratica.
E lo ama, ama Amp… lo ama tanto da desiderare la felicità dell’amico sopra ogni altra cosa.

«Chiunque sarebbe fortunato ad averti, ad avere “tutto questo”.» mormora dolcemente la Gargoyle, esternando i propri pensieri in tutta franchezza «Meriti solo di essere felice.» conclude la giovane, distendendo le labbra in un sorriso amaro.

Tutta l’animosità di poco prima sembra essersi dissolta nel nulla, lasciando solo un velo di malinconia fra di loro.
«Ti conosco troppo bene Stanghart: so che stai evitando Lexington di proposito, per paura di soffrire...»
Il cervo resta colpito dalla sincerità disarmante di quelle parole, quasi incredulo, l'espressione distante e assorta.

Poi scuote il capo, tristemente «Se gli dicessi quello che penso... finirei solo con il farlo sentire a disagio... o peggio, spaventarlo. Perderei la sua amicizia. Tengo molto a lui...» si blocca, quasi non credesse al suono delle proprie stesse parole. Una volta che l’argine è rotto, una volta che ha superato l’ostacolo e ammesso a voce alta quello che prova è assai più facile dare libero sfogo al proprio cuore «Lo so che è da pazzi, Coco… perché lo conosco da così poco tempo... ma tengo davvero a lui! Dio, penso a lui continuamente! Non mi sono mai sentito così, è... è devastante.»

Il Gargoyle afferra la mano dell'amica, stringendola in cerca di contatto e rassicurazione. La Gargoyle subito ricambia la presa, un dolce sorriso sulle labbra e il cuore che si sgretola in pezzi ai loro piedi «Dovresti dirle a lui tutte queste cose...»

«Non starebbe neanche ad ascoltarmi. Mi disprezzerebbe.»

La guerriera scuote energicamente il capo e i corti capelli castani le fluttuano graziosamente ai lati delle orecchie «Non essere sciocco! Avete combattuto fianco a fianco, salvandovi le chiappe a vicenda... Lexington ti ammira troppo! Non potrebbe mai disprezzarti, credimi.» esclama, in un moto di sincera spontaneità.

Una piccola scintilla di speranza affiora negli occhi dell’altro, infondendo in lui nuova luce e bellezza «Lo pensi davvero?» domanda in un sussurro.

«Ne sono certa! E da come ti guarda... e dal modo in cui parla di te... credo che anche tu non gli sia affatto indifferente.»

«Magari fosse così...!» sbuffa fuori il guerriero, con una risata imbarazzata, mentre le candide orecchie vengono scosse da un fremito.

«Non potrai mai saperlo se resti qui con le mani in mano, tesoro mio...» replica semplicemente la femmina, con un pizzico di bonaria ironia, per poi volgere un cenno del capo al cielo d’oriente «E l’aurora è ormai prossima, dovresti davvero darti una mossa!» conclude energicamente, dandogli una spintarella.

Il guerriero volge lo sguardo a est, contemplando le prime sfumature rosate che rischiarano il cielo.

Un battito di ciglia... e la decisione è presa!

Staghart raddrizza le spalle e la schiena, dimentico di debolezze e timori «Grazie, amica mia.» dice, semplicemente, carezzando la figura della femmina con lo sguardo per un’ultima volta, prima di volgersi.
Ed è di nuovo padrone di sé quando scatta in avanti, in un’unica, fluida sequenza di movimenti precisi.

Coco resta silente, seguendolo con lo sguardo, ammirata come ogni volta alla vista di quello spettacolo di virile perfezione aerodinamica: le poderose zampe artiodattili del cervide aggrediscono il terreno, facendo acquistare al Gargoyle sempre maggiore velocità...
Al momento opportuno le candide ali piumate si flettono con forza, dandogli lo slancio necessario per balzare nel vuoto, per poi dispiegarsi in tutta la propria regale magnificenza.

La Gargoyle l’osserva allontanarsi in volo, come bianca folgore nel cielo di Londra, e si rende conto di aver trattenuto il respiro fino a quel momento.

«Buona fortuna.» esala, certa di aver fatto la cosa giusta.

...e una lacrima sfugge alle sue ciglia.


 


Note di fine capitolo:
Il titolo della storia trae ispirazione da questi versi della mia amattissima Emily Dickinson 

 
That love is all there is,
Is all we know of Love;
It is enough, the freight should be
Proportioned to the groove.

Che sia l'amore tutto ciò che esiste
È ciò che noi sappiamo dell'amore;
E può bastare che il suo peso sia
Uguale al solco che lascia nel cuore.
~

Vi lascio con una splendida fanart Amp/Lex della talentuosa DTaina.
  
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