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Autore: Deia Chades    31/07/2017    0 recensioni
Una giornata che mette a dura prova Adam Golaski
Attualmente la storia finisce in un capitolo solo. Se posso inserisco altro dagli appunti di tutti i pezzi che avevo preparato per un progetto.
Ricordo che ogni fanfic che propongo è preparata tempo fa per altri progetti e li ripropongo come sono, con elementi che secondo me potevano essere chiariti nel gioco.
Genere: Malinconico, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The moment of Adam Golaski

Una giornata che mette a dura prova Adam Golaski. Attualmente la storia finisce in un capitolo solo. Se posso inserisco altro dagli appunti di tutti i pezzi che avevo preparato per un progetto.
Ricordo che ogni fanfic che propongo è preparata tempo fa per altri progetti e li ripropongo come sono, con elementi che secondo me potevano essere chiariti nel gioco.

Fan fiction

Autor: Deia Chades

(for english version use the translator to facebook or google)

Characters: Imogen Reed, Adam Golaski, characters hints

Type: for all

based on: Game, Lambda, others.. Events and scenes are earlier of game story. This is a fanfiction with hypothetical facts and game data.

Attenzione: la storia originale e i diritti appartengono a Frictional games. La storia in fan fiction presenta accadimenti dal mio punto di vista, con qualche piccola aggiunta, ma cercando di essere accurata con le informazioni date in gioco, immaginando cosa è accaduto dove non specificato...

Il personaggio di Reed è trattata come io l´ho avvertita dal gioco (art e informazioni di Catherine) e l´opzione del robot che modifica il corpo dietro istruzioni di Wau è una delle ipotesi su come è stato creato.


Tutte le mie fanfiction
sono materiale che serviva per altri progetti per la pagina. le storie sono intese come possibili accadimenti ove poco o non specificato nell´opera,
seguendo il gioco e info del sito. Non valuto molto Transmissionperchè sembra sia stato montato per adattarsi meglio al gioco finale, perchè registrato prima e con fatti diversi, inoltre è inteso dalla Frictional come ´spirato´. Pertanto, in base a file e fatti nel gioco, presento come potevano essere situazioni e storie per la versione finale che abbiamo tutti giocato.






Lambda - Dicembre 2103


Cronstandt mi aveva avvisato di una perdita di gel nella Machine Rep, scovata due giorni prima. Da Reed. 

Gel fuoruscito a grossi rivoli verso il pavimento da una crepa, nell´angolo di giunzione del laminato del tetto della stanza, nell´angolo più vicino ai muri portanti. Fuoriuscita ora peggiorata

All´inizio non vi avevo fatto caso, ma teoricamente lei sarebbe dovuta venire da me per questo problema. Perchè, allora, parlarne con il supervisore amministrativo?

Fanculo ai rapporti.


Mi reco alla machine Rep e come prevedevo, lei è lì. Al centro della stanza, collegato agli attacchi di collegamento e
manutenzione installati perennemente a un pannello alloggiato al tetto, un Universal Helper viene riparato dall´Ingegnere meccatronico cheè china di tre quarti è intenta a smontare piastre di chip e connettori.


Ero sempre rimasto colpito da lei, da quando l´avevo incontrata molti mesi fa per la prima volta a Theta.


Tutto sembrava tranne quello che in realtà era. Vedendola entrare nel laboratorio che lei
divideva con il collega, mi ero fatto un´idea diversa di quella ragazza che poi avevo osservato pochi minuti. Pensavo, non so, a qualcuno di diverso. Anche dopo, quando mi sono presentato e mi ha spiegato a grandi linee il problema, avevo sottovalutato quella persona. Forse,  ero stato raggirato dal suo aspetto, i suoi modi di fare e interagire con gli altri. 


Non posso non dire che successivamente mi ero sentito truffato da questa aurea piacevole che mi aveva accolto. E invece le cose erano diverse.

Non che lei fosse... qualunque cosa che dalle mie parole sembra evincere, per niente.

Solo il giorno dopo, anche se più precisamente momento dopo momento a osservarla e studiarla, ho fatto chiarezza nella situazione.


Forse per mie esperienze con altri colleghi anche di altri siti, forse per mia mia situazione personale o l´incubo dopo la cometa... ma ancora oggi trovo scioccante l´aver scoperto Lei per cosa era davvero, che
tutta la situazione del Mockingbird. Con quel dannato robot, bastava resettarlo e isolarlo, e tutto si sistemava. Ma con lei...


Quando la vidi la prima volta, mentre raccoglieva pezzi elettronici seguendo qualcosa sul pad, pensavo fosse una collega di un altro sito qualunque. la seconda di qualcuno.

Il mondo era nella merda, io con lui e ogni cosa poteva anche andarsene... e poi la chiamata di Stromheier.


Si era dimostrata gentile, alla mano e pronta a rispondere a ogni mia domanda. E, ammetto, anche un pò troppo presente successivamente, quando ho scoperto la storia del Mockingbird e il suo compito di studiare me e quel robot. Aveva approntato un formulario, test e quiz vari per studiarmi. Il primo giorno a Theta, perchè non l´avevo mai visitata in tanti anni, e già odiavo Lei, Stromheier e tutti quelli che mi fissavano perchè ero di Omicron.
Perchè mi usavano come cavia a causa di quel robot e ho dovuto esternare fatti e altro personali.


Me lo aveva detto Eric di tenere gli occhi aperti! Omicron e Theta non avrebbero avuto mai un buon feeling, questo mi aveva detto prima di partire. Una volta chiesi perchè, la Dahl mi disse che la causa riguardava degli studi che facciamo al sito tenuti segreti e che più di una volta i vertici si erano ritenuti contrari alla segretezza anche per loro. Che potevamo fare qualcosa di pericoloso e far rimanere fregata tutta Pathos.

O meglio, che loro fanno al sito, visto che io mi occupo che tutto vada sempre al meglio come Capo Ingegnere , revisiono ogni parte del sito quasi giornalmente e mi assicuro che ogni macchina, console e apparecchiatura dia il meglio.
Neanche io so bene cosa facciano.

Ad ogni modo, la  cortesia e capacità di quella ragazza quasi da segretaria avevano fuorviato il mio giudizio.

Tanto da ritenerla una sempliciotta o peggio.


Parlando con Stromheier, avevo capito successivamente che tra i due Ingegneri meccatronici a Theta, lei era quella che il capo della sicurezza sceglieva in primis anche se per vari motivi doveva cercare l´altro. Aveva capacità che io non avevo compreso, aveva un modo di pensare superiore a quanto le avevo dato, aveva un carattere interiore forte e deciso ma addolcito da una personalità che avevo conosciuto all´inizio. Piaceva a
tutti, tutti la salutavano o scambiavano qualche parola con lei quando la incrociavano, chiedevano il suo parere su varie cose, era...

E avevo scoperto che se chiedeva un lavoro, una delega  o altro le veniva concessa, proprio perchè era lei... e io che dovevo sbattermi ogni giorno per mezze ferie...


NOn dimostrava scaltrezza, malizia o astuzie che poteva usare per ottenere quello che voleva. Anzi, diversamente da
altre donne, lei non sfruttava gli altri o situazioni particolari per i suoi scopi. Tutti consideravano la sua intelligenza e competenza  a occhi chiusi, non altro.

Avevo conosciuto i suoi colleghi, sopratutto una. Terrificante, da far venire i brividi  o disagio, ma Lei... Lei la trattava
normalmente, le sorrideva ed era capace di ottenere da quella donna, l´asiatica che si occupava di AI e che restava sempre sola, tutto l´aiuto o assistenza di cui aveva bisogno. Come facesse, era un mistero.

Io in quel sito, Theta, con quella gente, non ci sarei rimasto non più di un paio di ore. Per lamentarmi un pò lei
mi ha rimproverato di fare lo stesso gioco degli altri e avere pregiudizi, quando siamo tutti nella stessa scarpa per lo stesso individuo. Ossia lavoriamo tutti per Pathos e siamo tutti uguali. Dopo quel commento, rimasi a pensare molto.


In quel periodo ero ancora in lutto stretto per mia figlia, sopratutto Per mia moglie? Presumibilmente... credo di si. Anche se tra noi non andava molto bene negli ultimi tempi, sopratutto prima della...

Se avessi potuto, se avessi avuto tempo, sarei anche fuggito per andare a prendere mia figlia e portarla con me a Pathos. O almeno, era una delle opzioni che la notte cercavo di cancellare senza successo,
perchè il dolore era davvero enorme. Come ora, forse peggio....

Lei mi aveva mandato video quasi giornalmente l´ultima settimana, cercando con me un contatto, quel legame tra noi che sia la cometa che gli ordini a Pathos stavano mettendo alla prova. Se non fosse stato per il blocco che ci ha
costretti qui sotto, sarei andato da lei. Era per noi, dicevano. Almeno tutti noi qui sotto avremmo beffato la cometa, saremmo stati la speranza del mondo là fuori. Ogni contatto in superficie ci faceva i migliori auguri e tenevano le porte per Omega serrate.
Potevamo stare solo a Pathos mentre là sopra accadeva l´inferno.

So che lei, con quei video, sperava in una mia risposta o il mio ritorno per un ultimo saluto viso a viso. Anche se sua madre voleva tenermi lontano. Perchè in una separazione il negativo è sempre il marito?

Ero di pessimo umore, arrabbiato ma poi... a Theta...

A parte Eric e qualche collega a Omicron, non mi sentivo a mio agio con qualcuno come con Reed. O almeno, se non lavoravamo.

Non era per l´aspetto fisico, come poi Eric credeva quando gli ho raccontato la mia avventura a Theta al ritorno. Al primo ritorno. Non avevo foto di Reed, così l´ho descritta al meglio, cercando di fargli capire che Lei era la persona migliore finora incontrata a Theta, ma per lui era un... come aveva detto? Coup de foudre.

Aveva detto ´Amico, che sfiga. Ti immagini che lei è il tipo che ti piace veramente al posto di tua moglie e l´hai incontrata proprio ora che lassù.. hai capito, no?´.

Inutile dire che ci rimasi male e lo fulminai con gli occhi, ma già contavo mentalmente il tempo per il mio ritorno a Theta, per quel robot.


Eric... è sempre stato l´unico a sapere le cose dopo Theta e vedeva me e Reed sia in positivo che in negativo. Quella volta pensava che lei mi piacesse perchè era carina. Gli avevo detto che doveva conoscerla per capire la situazione e me.


Se lo avesse fatto, se fosse venuto con me anche una sola volta a Theta, credo che gli sarebbe piaciuta allo stesso modo che per me...


O forse sono io che ho evitato qualcosa del genere?


Ricordo il secondo giorno a Theta, lei che entrava nel laboratorio e mi trovava a osservare il robot con la mia scan. Ricordo che aveva riso, aveva fatto qualche battuta scherzosa , mi aveva proposto qualcosa da bere perchè pensava non avessi dormito o fatto colazione.
Quando la vidi avvicinarsi, nel laboratorio uno, alla scrivania dove sapevo che teneva di nascosto cibo e bevande, le chiesi perchè non andava in sala mensa.


Non posso scordare quando si era voltata verso di me sorpresa, scrutandomi con occhi curiosi, per poi dirmi ridendo che vi era già andata ma odiava quando vi era la fila alla munchprint o la macchinetta delle bevande. Quando non si alzava prima degli altri preferiva qualcosa dalla sua ´riserva´.


E poi, certe mattine i colleghi erano troppo curiosi e, mi disse, non voleva il terzo grado su di me, visto le circostanze e la mia provenienza. Invece di sentirmi risentito da quelle parole mi ero rilassato e le avevo sorriso.


Teneva una mini macchina per il caffè portatile, quelle che sembrano  una grossa pillola nera apribile in tre punti, e in pochi secondi il caffè era pronto.  Ma non era per lei ma per me... non mi ero ancora accorto che lei non beveva caffè, non le piacevano ne il gusto ne l´aroma.


Aveva preparato la sua bevanda che non ho mai voluto assaggiare e, uno vicino l´altra appoggiati alla scrivania, ci siamo messi a bere nel silenzio del laboratorio, finendo poi per parlare di tante cose come fossimo amici da sempre. Almeno, finchè non arrivò il suo collega per chiederci come mai non eravamo al laboratorio due con il robot.


Lei aveva risposto nel suo modo gentile e dopo che se ne era andato, ci eravamo messi a ridere perchè nessuno dei due voleva andare là nell´immediato. Volevamo goderci le bevande, anche se ormai fredde, in un momento di pace.


Questo ogni mattina che sono rimasto a Theta. Invece di recarci prima in sala mensa, ci trovavamo al laboratorio a far colazione con quello che lei teneva nei cassetti. Non che fossero roba che preferivo ma alla fine non era male.
La solita roba che si trovava nello spaccio aziendale ogni settimana pagando tramite detrazione dallo stipendio o crediti speciali.


Quante cose erano accadute in poche settimane...


L´avevo alla fine compresa per quello che era, non quella che giudicai il primo giorno.


Eric dopo la descrizione di lei mi fissava serio e poi rideva sguaiatamente prendendomi in giro, dicendomi che gli sembrava di sentire le specifiche di un robot o la descrizione di un sito di incontri. Per poi chiedermi che intenzioni avevo con lei... ah, Eric!


E io che a prima vista per il suo aspetto e la gentilezza, l´avevo presa per una sprovveduta, tonta, sempliciotta e molto altro... poi avevo finito per non far più ridere Eric... non più!


Quando ho capito chi fosse lei in realtà ormai ero suo amico.
L´unica persona a Theta di cui potessi fidarmi, l´unica che a parte la storia della scan, mi era amica e mi conosceva.


Quando la situazione con il Mockingbird peggiorò a causa delle decisioni dei vertici, ci coalizzammo per trovare delle soluzioni alle loro spalle.


Eric non ne era contento. Se prima mi diceva che ero stupido a non approfittare della fortuna che avevo avuto incontrandola, anche se per Wau, poi divenne nervoso quando giungevano messaggi da lei per aggiornarmi. I nostri
messaggi segreti. Si rabbuiva, restava in silenzio come a riflettere, ma so che in realtà non voleva parlarne a meno che non fossi io a spezzare il silenzio.
   
 
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