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Autore: Sospiri_amore    01/08/2017    0 recensioni
❤️SECONDO LIBRO DI UNA TRILOGIA❤️
Ritorneranno Elena, Kate, James, Jo, Adrian, Stephanie, Lucas, Rebecca, (Nik ??).
Ci saranno nuovi intrecci, guai, incomprensioni e amori.
Elena avrà dimenticato James?
Chi vivrà un amore proibito?
Riuscirà il Club di Dibattito a sconfiggere la scuola rivale?
Nik sara sempre un professore del Trinity?
Elena andrà al ballo di fine anno?
IL FINALE di questo libro corrisponde alla fine del liceo, il terzo libro sarà incentrato sulla vita adulta dei personaggi. Più precisamente quattordici anni dopo.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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OGGI:
Non ho più voglia di nascondermi




Oggi 
Sono passati quattordici anni, molte cose sono cambiate.

La foto che ho di fronte a me lo dimostra. Kate mi ha invitato alla sua mostra solo perché vuole qualcosa. Tutti hanno sempre voluto qualcosa da me.

Guardare il mio passato fa male, sentire quella voce è come venire accoltellata direttamente al cuore.

 

«Perché sei venuta?», mi richiede l'uomo in giacca e cravatta.

Non voglio che sappia come mi sento veramente: «Semplice curiosità», gli rispondo glaciale, poi mi volto a guardare la foto appesa alla parete dandogli le spalle.

«Vattene. Questo è un momento felice per Kate, non puoi farle questo», mi dice.

«Guarda che mi ha invitato la tua amica. Ho pensato fosse carino esserci», non mi muovo dalla mia posizione, il mio sguardo è incollato alla foto.

Rumore di tacchi. Un leggero brusio arriva alle mie spalle.

«Ma guarda chi si vede. La feccia è tornata», era da anni che nessuno mi chiamava così, solo lei si sentiva in diritto di farlo. 

Schierati lì vicino ci sono tutti i protagonisti della foto, sembrano soldati di un esercito pronti a colpire. 

 

Sento dentro di me animarsi un mostro assopito per troppo tempo. Un groviglio di rabbia, frustrazione e dolore, sta prendendo vita. Non ho più voglia di stare male, non ho più voglia di sentirmi soffocare ogni volta che penso a tutti loro. Voglio poter essere libera di vivere senza i fantasmi dei miei amori passati, voglio poter crescere mio figlio senza paura. Voglio provare ad essere felice.

 

Sebastian mi corre incontro, lo prendo in braccio. Ha la bocca sporca di briciole, il mio accompagnatore porta in mano un piattino colmo di patatine: «Ha voluto solo queste. Le altre cose non gli piacevano», mi dice sgranocchiandone una.

«Va bene, l'importante è che abbia la pancia piena questo mostriciattolo», dico io sorridendo a mio figlio.

 

Grida silenziose.

Occhi sbarrati.

Bocche spalancate.

Non dicono niente, ma intuisco i pensieri di tutti loro. Mi osservano come fossi un fantasma, un incubo direttamente dal loro passato. Sento le urla che crescono dentro ai loro cuori, leggo sui loro volti la rabbia e il fastidio che provano ad avermi lì. 

Io sono l'unica che li conosce per quello che sono, non possono mentirmi. Possono fingere di essere persone per bene, ma nel profondo sanno di essere il peggio che possa esistere. 

 

Guardano me.

Guardano mio figlio Sebastian.

Poi guardano il mio accompagnatore.

Stentano a credere che lui avrebbe mai potuto amarmi.

Non lo credevano perché io non ho mai voluto farglielo sapere.

 

Non ho più voglia di nascondermi, sono venuta alla mostra perché non ho più paura del loro giudizio.

Tutti loro hanno rubato quattordici anni della mia serenità.

Tutti loro pagheranno per il male che mi hanno fatto. 

Se si intrometteranno nella mia vita sarà guerra, non farò sconti per nessuno.

 

Fisso i loro volti, il tempo è passato per tutti. Ho di fronte a me uomini e donne e non più ragazzini. Scorgo, tra i segni del tempo, ciò che erano. Le immagini dei ricordi e le emozioni del passato, si fondono. Ripensare all'ultimo anno al Trinity è come essere sballottata sulle montagne russe, alti e bassi che fanno mancare il fiato. Quell'anno sono successe così tante cose che, chiudendo gli occhi, mi sembra di ritornare a quei giorni e viverli come fossero adesso.

Un battito di ciglia.

Un respiro profondo.

Un attimo e rivivo tutto, come se ogni istante di quell'anno fosse il mio presente.

 

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Spazio autrice:

 

Se avete dubbi rileggete il primo capitolo del primo libro "Solo una foto". Questo capitolo continua quel momento.

Da quel che di capisce Elena è furiosa con tutti.

Chi è l'uomo con Sebastian?

Cosa sarà successo?

 

Avete un libro per scoprirlo.

🌙

   
 
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