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Autore: shira21    01/08/2017    0 recensioni
Elizabeth ha conosciuto Lysandro al liceo, trovando in lui un porto sicuro dopo la morte dei genitori, e quando anni dopo si mettono insieme pensa che sia solo la normale evoluzione della loro amicizia.
Ma come fidanzati iniziano ad avere dei problemi: lui è sempre più distante e lei vuole di più.
Poi una sera, incontra il suo migliore amico, Castiel, e in quegli occhi grigi scopre un anima simile alla sua.
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Il locale è pieno e quando entriamo, Lys viene circondato da un nugolo di fan adolescenti. Alcune sono davvero carine ma penso di non aver mai visto tanta esposizione di pelle. Io in confronto sembro una puritana.
«Vado ad avvertire il proprietario che sono arrivato» mi dice all'orecchio prima di staccarsi da me. Giuro che il mio ragazzo è dolce, attento e affettuoso. Ma me lo devo ripetere almeno tre volte prima di smettere di ringhiare.
Con un sospiro inizio a farmi largo fino al bancone del bar dove recupero in fretta una birra. Non certo la mia bevanda preferita ma fa nulla.
Cerco con lo sguardo e, anche se non lo trovo, individuo una porta che conduce a una stanza decisamente meno affollata. Arrivata sulla porta noto con piacere che in effetti ci saranno al massimo una trentina di persone che contro le trecento che ci sono di là è un netto miglioramento. D'altro è uno dei locali più grandi dell'intero stato.
Mi avvicino a uno dei tavoli da biliardo e faccio scorrere con nostalgia le dita sul feltro verde. Quanti serate passate con mio padre a giocarci.
«Una ragazza stupenda e un tavolo da biliardo? Penso che rientri nelle fantasie di praticamente qualsiasi uomo».
La voce proviene da dietro di me ed è roca, bassa e morbida come velluto. Mi giro lentamente per osservare il proprietario e sento un inatteso frullio alla bocca dello stomaco. È... bellissimo!
Rimango senza parole, e anche senza fiato, mentre osservo i capelli rossi lunghi fino alle spalle con un ciuffo ribelle che gli sfiora la guancia, il volto a punta e gli occhi grigi con taglio orientale.
Cerco di respirare, di ripetermi che ho un ragazzo che non sarebbe felice se mi mangio con gli occhi qualcun altro ma sinceramente è impossibile smettere di farlo: ogni cosa in lui sembra essere creato apposta per essere al centro dell'attenzione.
In un angolo del mio cervello c'è un minuscolo ricordo che lotta per emergere mentre suona un campanello d'allarme. Purtroppo mi perdo nella contemplazione dei suoi addominali scolpiti e perfettamente delineati. Sì perché indossa solo una giacca di pelle nera e una specie di maglia nera che gli aderisce addosso come una seconda pelle.
Dal modo in cui curva le labbra direi che è perfettamente consapevole dell'effetto che fa.
Sento qualcosa che scatta dentro di me, una pezzo delle vecchia me, quella abituata a flirtare. Appoggio il fianco contro il legno del tavolo da biliardo e gli rivolgo un sorriso seducente «Sembra interessante come fantasia... in cosa consiste?»
Il suo sorriso diventa più profondo mentre vedo gli occhi diventargli più scuri. Si avvicina tanto che posso sentire il suo profumo tutto intorno a me. «A casa mia ho un tavolo simile a questo. Certe cose è meglio mostrarle che spiegarle». La sua voce si fa ancora più bassa, un sussurro che va ad incendiare le mie terminazioni nervose.
Sono talmente eccitata che senza rendermene conto mi ritrovo a stringere le gambe l'una contro l'altra.
E sono tremendamente tentata di accettare, anche solo per sapere che sapore hanno quelle labbra così provocatorie.
Prima, però, che dica qualcosa di cui mi pentirei mi ritrovo a pensare a Lys e che, nonostante i nostri problemi come coppia, non posso certamente fargli questo.
Motivo per cui mi allontano di un passo e, pur se con un certo rammarico, rifiuto la sua proposta. «Mi dispiace ma sono fidanzata», abbasso lo sguardo perché di colpo non sono sicura di riuscire a gestire tutte quelle fiamme.
Lui si avvicina di nuovo e mi sposta una ciocca ribelle dietro l'orecchio prima di chinarsi a sussurrarmi «Una donna soddisfatta non ha quello sguardo!»
Lo guardo attraverso le ciglia, il cuore che pulsa tanto forte che temo lo possa sentire anche lui. «La risposta è ancora: no, sono fidanzata!»
Finalmente esce dal mio spazio vitale e riprendo a respirare un po' meglio, anche se non molto visto che sono ancora al centro dell'attenzione di questa specie di divinità greca.
«Un vero peccato. Ho la sensazione che ci saremmo divertiti parecchio» e dal tono allusivo di certo sul tavolo da biliardo non intendeva giocare al gioco tradizionale. Inizio ad arrossire mentre nella mia mente si affollano immagini una più lasciva dell'altra.
«Eccoti, eri sparita!» Lys mi abbraccia con più slancio del normale e io gli rivolgo uno sguardo stranito. Ma lui non mi sta guardando, sta sorridendo al tipo di fronte a me che a sua volta ci fissa sconvolto.

Non ci sto capendo più nulla!
Poi Lys, che tiene ancora un braccio sulle mie spalle, gli da una scherzosa pacca sul braccio «Vedo che vi siete già conosciuti. Sono felice che le due persone più importanti della mia vita stiano già andando d'accordo!»
Finalmente il mio cervello ricomincia a funzionare e finalmente riconosco il tipo che ho di fronte: Castiel ovvero il famoso chitarrista dei Dreamer nonché migliore amico di Lysandro da tutta la vita.
Probabilmente anche lui sta iniziando a fare due più due perché sbianca completamente, esattamente come me.
Penso che sto per svenire!
Il sorriso di Lys inizia a ridimensionarsi mentre si rende conto che io e Castiel ci stiamo fissando sotto shock.
«Non l'avevi riconosciuto?» Sento il suo sguardo bruciarmi la pelle eppure non riesco a distogliere gli occhi da quelli grigi di fronte a me.
Non so come ma riesco ad allungare la mano e persino a tirare fuori un sorriso, o una pallida imitazione. «Ma certo, solo che non eravamo ancora riusciti a presentarci. Io sono Elizabeth».
Lui guarda prima me e poi la mia mano, su e giù per un paio di volte, prima di rilassarsi e stringerla nella sua. «Piacere di conoscerti finalmente. Lys mi ha parlato tanto di te!»
Le sue dita sono talmente lunghe da avvolgere completamente le mie e il palmo è talmente caldo con dei piccoli calli ruvidi, probabilmente dovuti alla chitarra, che questa stretta di mano mi fa venire i brividi così forti che mi si arricciano persino le dita dei piedi dentro gli stivali.
Sono certa di essere arrossita ancora di più.
Lys ci fissa sempre più perplesso man mano che nessuno dei due interrompe quel contatto.
Con mia vergogna, è Castiel a staccarsi per primo. Lo osservo chiacchierare con il mio ragazzo, affascinata dal movimento della sua bocca, fino a quando non arriva quasi di corsa una ragazza con una lunga treccia rossa, quasi arancione, e i vestiti che probabilmente hanno tutte le sfumature dell'arcobaleno. Sul volto arrossato ha una spruzzata di minuscole lentiggini e un sorriso dolcissimo.
«Scusate il ritardo ragazzi ma stasera la macchina non voleva saperne di partire».
«Tranquilla, noi stavamo facendo due chiacchiere. Lei è la mia ragazza Elizabeth. El, lei è l'altra cantante, Iris».
Io mi stacco dal braccio di Lys e mi avvicino per salutarla quando mi ritrovo avvolta in un abbraccio. «Sono così contenta di conoscerti finalmente!» La guardo ma sorride talmente tanto che è impossibile non crederle.
È Castiel a parlare per primo «Forse dovremmo andare a suonare prima che Dereck ci trascini sul palco per un orecchio!»
Iris annuisce con vigore mentre Lys mi prende per mano per farmi vedere il tavolo a cui posso sedermi, quello riservato a loro in quanto amici del proprietario.
Li osservo suonare una canzone dopo l'altra e la voce di Iris va ad armonizzarsi talmente bene con quella di Lysandro che sembra che cantino insieme da tutta la vita.
Ma per quanto io mi sforzi di tenere gli occhi sul mio ragazzo, quelli dispettosi vanno sempre a posarsi sul chitarrista. Ha legato una parte di capelli in una specie di coda e, anche se dovrebbe essere un acconciatura femminile, in realtà non fa che accrescere la sensualità dei suoi lineamenti.
Solo quando il concerto finisce mi rendo conto che non ho mai smesso di guardare Castiel, il sorriso sul volto.

   
 
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