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Autore: Jifire    01/08/2017    0 recensioni
La vivace ed allegra Amy dovrà tasferisi in una casa a lei completamente sconosciuta, a causa di un capriccio di sua madre che innamorata e fidanzata da un anno con un uomo di nome Billy vorrà andare a vivere con lui felicemente.
Amy non dovrà solamente sopportare i due piccioncini ma anche l'unico figlio dell'uomo che si scoprirà essere il compagno di scuola, da tutti rispettato e temuto per il suo orribile carattere.
I due si odieranno dal primo momento, e cercheranno in tutti i modi di evitarsi il più possibile anche se poi alla fine si ritroveranno sempre insieme.
Non mancheranno i litigi tra di loro. Amy ne combinerà di tutti i colori essendo una pasticciona, mentre l'introverso e misterioso ragazzo la sgriderà e la tratterà male più volte.
Si odieranno per sempre, oppure nascerà qualcosa tra i due?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Mentre camminavo a passi pesanti come un elefante infuriato sul marciapiede, le persone del posto si guardavano intorno preoccupate.
" Oddio cos'è? Un terremoto? " domandò una donna abbastanza in carne al suo uomo.
Sussultai non appena sentii quelle parole atroci. Ero sconvolta, potevo davvero provocare un terremoto solo con i miei piedi? Questo stava a significare solamente una cosa: Ero ingrassata.
Come era potuto succedere? La colpa era delle merendine che mangiucchiavo a mezzanotte? Solo questo ci voleva per completare l'opera.
" Mmhpf! " sussurrai gonfiando le guance " Come hai potuto..come hai potuto! " dissi poi divorando il muffin al cioccolato.
All'improvviso mi fermai nel bel mezzo della strada, cominciando ad inspirare e respirare velocemente. 
" EHI RAGAZZINA SEI IMPAZZITA? VUOI FARTI METTERE SOTTO!?!!? NON VEDI CHE è ROSSO? " urlò un uomo dentro la sua macchina suonando il clacson.
Non gli diedi retta ero troppo impegnata ad avercela mentalmente con mia madre. 
" Come puoi essere così egoista!? " dissi sbattendo il piede ripetutamente
" Oddio questa non è normale! " disse ancora l'uomo uscendo la testa dal finestrino " VUOI MUOVERTI OPPURE NO!?!? "
Continuò a suonare il clacson ma non fu il solo, altre macchine si unirono a lui suonando come scimpanzè arrabbiati.
" NON CI VERRò MAI!! SCORDATELO! " urlai alzando il viso verso il cielo chiudendo gli occhi
In quell'esatto momento tutto tacque per qualche istante, niente più rumori delle macchine e niente più chiacchiere della gente.
Improvvisamente calò uno strano silenzio, così decisi di aprire lentamente un occhio abbastanza preoccupata. Però quello che mi si presentò davanti era fin troppo imbarazzante.
Tutto il mondo si fermò ad osservarmi come se fossi una pazza isterica psicopatica. Non potevo dargli torto, anch'io l'avrei pensato se una persona si mettesse ad urlare in mezzo alla strada.
" Brava Amy..riesci sempre a far belle figure.. " sussurrai deglutendo " Solo questo ci voleva.. brava. "
Per sdrammatizzare la situazione incurvai le labbra in un sorriso, cercando di apparire più normale possibile.
Ma nulla cambiò, la gente continuò a fissarmi. Non sapendo cosa fare decisi di darmela a gambe velocemente. 
Se Usain Bolt mi vedesse, sarebbe molto fiero di me.
" Scampata! " dissi fermandomi per riprendere fiato " Menomale.. "
In quel momento affondai la mano dentro la tasca dei jeans, e tirai fuori il mio cellulare.
" Ma che ora è? " domandai a me stessa guardando il display " AHH!!!!!! " urlai poi mentre saltellavo su posto come una rimbambita
ERA SUPER MEGA TARDISSIMO! COME POTEVO ARRIVARE IN ORARIO!? ERO PURE A PIEDI! 
" ODDIO CHE FACCIO!?!? CHE DEVO FARE!?!? " urlai in preda al panico " PRIMA COSA DEVI MUOVERTI AMY! DEVI CORRERE! "
Cominciai a correre nuovamente cercando di arrivare il prima possibile, prendendo anche scorciatoie piene di alberi, cespugli, e piccoli e fastidiosi sassolini. 
Si infilavano ovunque quei maledetti! Potevi pure scivolare grazie a loro, e io ne sapevo qualcosa per questo non le prendevo mai.
Dopo quasi venti minuti di sofferenza pura, arrivai a scuola non proprio sana e salva. I miei capelli erano scompigliati con alcune foglie sparse qua e là, mentre i miei vestiti erano stropicciati come non mai.
" Sono fritta.. " sussurrai correndo dentro l'edificio
I corridoi erano vuoti e risuonavano solo i miei passi. Oddio che cosa inquietante, dov'erano finiti tutti?
Amy perché non attivavi il cervello? Era una cosa ovvia. Dopotutto le lezioni erano iniziate da tempo.
" Adesso parlo pure con me stessa, sto cominciando a preoccuparmi davvero. " sussurrai
Dopo aver fatto conversazione con me stessa, mi andai a posizionare dietro la porta della mia classe come una statua. Non avevo assolutamente il coraggio di bussare.
" Sicuramente ci sarà quell'antipatico.. " sussurrai attaccando l'orecchio sinistro su di essa cercando di sentire qualcosa
Uffa non sentivo proprio un bel niente, dovevo trovare un bicchiere! Nei film lo facevano sempre,
Già, ma dove lo trovavo adesso?
" Forse dovrei cambiare orecchio, magari con il sinistro sono sorda..chi lo sa.. " sussurrai appiccicando il destro
Con un occhio semichiuso mi concentrai al massimo cercando di capire qualcosa. Se qualcuno mi vedesse in quello stato mi prenderebbe per pazza, ma tanto c'ero abituata.
OH! OH SENTIVO QUALCOSA! UNA VOCE! LA VOCE DEL PROFESSORE DI MATEMATICA. LO SAPEVO IO!!
Era l'insegnante più crudele e antipatico dell'intera scuola, ma che andavo a dire!? DEL MONDO.
La situazione era abbastanza complicata, lui mi odiava da morire ed ero certa che se fossi rimasta fuori, per lui sarebbe stato un dono dal cielo.
Non mi farebbe entrare e se lo facesse mi torturerebbe, nel verso senso della parola. 
Okay non potevo rimanere così tutto il tempo, anche perché la mia schiena si stava deformando.
" Okay Amy puoi farcela, devi far un bel respiro e bussare come se non ci fosse un domani.. " sussurrai annuendo " Cavolo sto ancora parlando con me stessa..UFFA! "
Mi staccai dalla porta deglutendo, e alzai lentamente la mano. Dai Amy..dai che ci voleva?
Andai a chiudere la mano a pugno per bussare, ma prima che lo facessi la porta si aprì da sola.
" Ma che.. " sussurrai chinando la testa di lato " Non capisco.. "
" Ero sicurissimo si trattasse di te, Smith. " disse il professore sbucando da dietro la porta
D'istinto un urlo strozzato mi uscii dalla bocca, non appena lui spuntò dal nulla. ODDIO CHE INFARTO! LA COSA CHE MI FACEVA PIù PAURA ERA IL SUO PAPILLON VERDE.
" G-GIORNO PROFESSORE.. " dissi sorridendo innocentemente cercando di sembrare l'alunna più educata di tutta la scuola 
" Giorno? " domandò facendo un ghigno " Dal tuo ritardo deduco sia sera. "
Non dovevo arrabbiarmi già da subito, dovevo solamente mantenere vivo quel sorriso finto e annuire come quelle statuine con le teste grosse di cui non sapevo il nome.
Però ne avevo una di Obama, mi divertivo un sacco a fargli muovere la testa a ritmo di musica! Aspetta..era meglio non parlare di presidenti! Non volevo pensare a Billy Donald Trump.
Cavolo l'avevo fatto, Lo avevo pensato!
" Pronto!? " disse il professore schioccandomi le dita davanti agli occhi " Vuoi rimanere fuori o ti muovi!? A me farebbe piacere se tu rimanessi qua, non sono un ipocrita. "
Lo guardai e i miei occhi cominciarono a socchiudersi sempre di più. Okay il piano di sorridere e annuire non stava per niente funzionando! NON STAVA ASSOLUTAMENTE FUNZIONANDO.
" Mi scusi. " dissi secca
" Oh nono, le scuse servono a poco. "
" Pardon? " domandai non capendo
" Servono i fatti, quindi ti darò una super punizione " disse " E non credevo sapessi una parola in francese, mi commuovi. "
" C-che cosa?!? " sussurrai a denti stretti " Quale super punizione? "
" Oh non lo so ancora, devo pensarci bene " disse poi " Troverò qualcosa di subdolo non preoccuparti.. "
Mentre tenevo a bada i miei istinti omicidi, soffocai un urlo isterico mordendomi parte del labbro inferiore.
" Hai qualcosa da dire mia cara Smith? "
 Doveva essere sicuramente una trappola, quindi prima di parlare pensai attentamente a cosa dire.
NON CI CASCHERò MAI, PER CHI MI AVEVA PRESA!? 
" No professore. "
" Proprio così... " disse sorridendo " Ora muoviti ad entrare. "
" Si professore. " dissi a denti stretti
Cercai in tutti modi di non prendere la sua grande testa pelata come un sacco da boxe, ma la cosa mi veniva molto difficile!
Mentre cercavo la mia pace interiore, lo sorpassai velocemente entrando in classe con il mio famoso tic all'occhio.
Era proprio una bella giornata, cosa poteva succedere ancora? Magari un piccione mirerà la mia testa e libererà il suo stomaco.
Perfetto! Appena entrata avevo tutti gli occhi dei miei compagni di classe puntati addosso, eppure dovrebbero essere abituati ai miei ritardi.
Mi andai a sedere al mio posto senza fiatare, appoggiando poi la testa sopra il banco rumorosamente.
" Ah! Dannazione, che male.. " dissi toccandomela " Perchè l'ho appoggiata così forte? "
" Amy che cosa è successo stavolta? " domandò Connie fissandomi
Connie era una delle mie più grandi amiche insieme a Jasmin, ed era la classica ragazza dolce e tranquilla mentre Jas era la classica ragazza vanitosa come un pavone e astuta come una volpe. Ci conoscevamo dall'asilo ed insieme formavamo un trio perfetto. 
" Ti hanno forse rapito gli alieni? " disse Jas un banco più avanti
" Finiscila di fare la spiritosa. " ringhiai fissandola " Odio le persone spiritose. " sussurrai poi fissando la testa lucida del professore che parlava a vanvera.
Jas alzò un sopracciglio confusa spostando poco dopo lo sguardo su Connie che di risposta alzò le spalle.
" Questa poi! Perché sei così acida? "
" ... non sono un limone. " sussurrai
" Che sei matta l'ho sempre saputo... " 
" Dopo vi spiegherò con calma.. " sussurrai stroppicciando il foglio che avevo tra le mani " Oh si, non ve lo aspetterete mai. "
" Così sei un tantino inquietante, Amy. " disse Connie deglutendo.
" E va bene! Vorrà dire che ce lo spiegherai dopo. " disse Jas annuendo " Limone. " sussurrò  poi ridacchiando e girandosi verso il professore.
" Uh! Questa era bella! " sussurrò Connie nascondendo il suo sorriso. 
Le guardai male, molto male. Mi prendevano pure in giro queste due! CERTO TANTO CHI è CHE PASSA PER LA MATTA, ERO SEMPRE E SOLAMENTE IO.
" Allora chi mi sa dire la risposta di questo esercizio? " domandò poi il prof " Forse tu Smith? "
Sentendo pronunciare il mio cognome scattai in piedi deglutendo. Oddio! Non sapevo proprio nulla!
" I-i-io? " domandai indicando il mio viso.
" Sei l'unica Smith qui dentro.. " disse " E per fortuna. " sussurò l'ultima parte.
" ...giustamente. " dissi fissandolo male
Era un pelato malvagio, non c'erano dubbi. 
Deglutii rumorosamente mentre guardavo attentamente la lavagna davanti a me. MA COSA C'ERA SCRITTO? COS'ERANO QUEI SEGNI E QUELLE LETTERE!?
Ammettevo di non essere molto brava con le materie, ma la matematica era davvero complicata. INSOMMA NON ERA COLPA MIA! OKAY? OKAY.
In cerca di suggerimenti voltai lo sguardo verso le mie amiche, che di risposta girarono lo sguardo fischiettando. Molto d'aiuto, possibile che siano delle somare proprio come me!?!?
" Aspetta, aspetta..fammi indovinare.. " disse lui guardando le sue unghie " Non lo sai? "
Non sapendo dare una risposta, abbassai lo sguardo sulle mie scarpe imbronciandomi.
" Come pensavo. " sussurrò lui scuotendo la testa " L'abbiamo spiegato tre giorni fa. "
" Ah...davvero? " sussurai grattandomi la testa " B-beh ho avuto un vuoto di memoria, potrebbe chiudere un occhio? "
" Come no! Non preoccuparti può succedere a tutti! " disse facendomi spalancare gli occhi e sussultare violentemente " Volevi sentirti dire questo, eh? "
Ti pareva, quello era un pelato malvagio! Come poteva essere così gentile soprattutto con me? NON ESISTEVANO MICA I MIRACOLI.
" Uff.. " sussurrai risedendomi stremata.
Quando finalmente dopo tre ore di inferno suonò la campanella della pausa pranzo, corsi fuori velocemente spingendo tutto e tutti.
" AH! LIBERTà! " urlò Jas alzando le braccia " Mi ha spremuto come un limone! "
" Beh..c'è di peggio in realtà.. " sussurrò Connie indicandomi
Ero spiaccicata su un armadietto a caso ridotta veramente male. Mi pareva ovvio, era una giornata NO.
" A proposito di limoni " disse Jas avvicinandosi a me " Vuoi spiegarci cos'è successo? " 
" Giusto Amy racconta! "
" Volete veramente saperlo? " domandai grattando la mia guancia " Davvero, davvero? "
" Uffa sì! " dissero contemporaneamente.
" Bene. " dissi annuendo mettendo le braccia intorno ai loro colli " Ve lo dirò. " 
" Però così fai paura.. " sussurrò Connie " è successo qualcosa di grave? "
" Oh no amica mia " dissi scuotendo la testa " Non secondo mia madre. "
" Ah? " disse Jas alzando un sopracciglio " Potresti parlare chiaramente? "
" Mi trasferisco in un'altra casa... " sussurrai " Perché alla mia cara mammina, è venuta la brillante idea di andare a vivere... con il suo uomo, di cui non sapevo l'esistenza ovviamente. " 
" Woaaah! Questa sì che è una notiziona! " disse Jas ridendo " Sono felice per lei! "
" Che bello! Ci voleva proprio per tua madre! " disse Connie
Le osservai attentamente e cominciai pian piano, a stringere la presa furiosa e tradita.
" AH! SOFFOCO! " urlò con voce strozzata Connie " Amy c-che ti prende!? "
" MA CHE S-STAI CERCANDO DI FARE!? " urlò Jas cercando di liberarsi " VUOI FORSE DIVENTARE UN OMICIDA!? "
" VI ODIO!  " urlai liberandole e sorpassandole  " NEANCHE VOI CAPITE IL MIO STATO D'ANIMO! BELLE AMICHE! NON ERO STATA MESSA AL CORRENTE CAPITE!?"
Loro rimasero in silenzio a massaggiarsi il collo, o a tossicchiare qualche volta. 
" CHE SUCCEDE IL CAMMELLO HA MANGIATO ANCHE A VOI LA LINGUA!? " urlai fissandole " CHE COSA AVETE DA DIRE IN VOSTRA DIFESA!? " 
" Gatto. " sussurrò Jas sospirando
" Ah? " dissi chinando la testa di lato confusa " Mi stai prendendo ancora in giro Jasmin!? "
" No..intendo dire.. " disse fissandomi " Che il detto è il gatto vi ha mangiato la- oh ma lascia perdere! "
" AH PERFETTO PRENDIMI PURE PER MATTA TANTO CI SONO ABITUATA! " urlai
Poco prima che girassi l'angolo come un toro infuriato, andai a sbattere contro qualcuno che per non farmi cadere mi cinse la vita con un braccio attirandomi verso di sé.
 Adesso il suo corpo era attaccato al mio, e potevo benissimo sentire il suo cuore battere.
Chi era questo qualcuno?





IT'S ME!
Ehilàà! Ciao a tutti, come state passando le vostre giornate? Spero bene.
Ecco sfornato il secondo capitolo e spero vi piaccia D:
CHESONMIDA ( SCUSATE ) Mi scuso per eventuali errori grammaticali. UPS CHE SBADATA.
Allora? Avete visto che per la povera Amy la giornata è proprio sfortunata?? Gliene succedono di tutti i colori, anche la testa pelata del professore attribuisce al suo nervosismo! E questo è ancora niente! Poverina mi dispiace per lei.
Finalmente i due protagonisti si incontrano, in un romantico incidente ( No...proprio romantico no. )
Nel prossimo capitolo, scopriremo altri personaggi! Ma soprattutto ci sarà il ragazzo gentile e amoroso che tutte le donzelle vorrebbero. ( Si credeteci.. ) 
Insomma scopriremo insieme cosa succederà e non vedo l'ora :D
Grazie per aver letto, e per aver messo la storia tra i preferiti e seguite <3
Adesso vi lascio <3 bye bye.
   
 
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