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Autore: xxprincess94    01/08/2017    0 recensioni
« Mamoru parlare è facile, sono i fatti la cosa più difficile in questa situazione. Ho paura, troppa a dir la verità, perché continuo a pensare ad un tuo ennesimo abbandono. » Di allegro non c'è assolutamente nulla, però Usagi sorride lo stesso per incoraggiarsi ad essere forte e sicura in quello che pensa ed esprime. « Chi mi darà la certezza di tutto questo? Di un nostro futuro?»
Usagi cerca di capire le intenzioni di Mamoru tramite uno sguardo, però tutto ciò che riesce a captare in quel momento è la sicurezza che il ragazzo sta ponendo in quelle parole non proprio semplici da mandare giù in pochi minuti.
« Nessuno può darti una tale certezza, ne sono consapevole, però ti prego devi fidarti delle mie parole. Non sono cosi stupido da commettere due volte lo stesso errore facendo così del male all'unica donna che io abbia mai amato più della mia stessa vita. » Mamoru prende dalla tasca della giacca una scatolina, ponendola tra le mani di Usagi. « Forse questo ti farà avere le idee più chiare. »
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mamoru/Marzio, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie, Contesto generale/vago
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Oltre l'infinito, oltre l'eternità, io ti amerò per sempre.

 
La ragazza, dai lunghi capelli biondi raccolti in due buffi codini, si guarda intorno e sospira pesantemente capendo subito quello che ha combinato. Non appena nota lo sguardo della sua amica, uno di quelli che le riserva quando combina uno dei suoi disastri, si china a terra e raccoglie ciò che riesce a prendere senza tagliarsi le mani a causa del vetro dei bicchieri ormai frantumati in mille pezzi. Non ne combina una giusta e questo lo sa talmente bene che ormai ogni rimprovero riservatogli dalla ragazza, un centinaio in una giornata, per lei è acqua che scende liberamente senza intoppi sul suo corpo. Solo quando nota che Rei si avvicina al macello che si è creato sul pavimento, abbassa il volto e prende subito uno straccio per pulire a terra e far tornare a splendere tutto esattamente come era prima. In realtà, però, quando Rei è esattamente vicino all'amica non le rivolge più la brutta occhiata di prima, anzi, con sorpresa di Usagi, le sorride e si china alla sua altezza cercando invano lo sguardo dell'amica che si trova di fronte.
 
≪ Usagi dai guardami e affrontiamo questa cosa insieme. È l'ennesima volta che rompi un bicchiere e so benissimo che il più delle volte lo fai perché sei goffa e pasticciona, però adesso non è stato fatto per quei due motivi che ho appena elencato. Sappiamo entrambe perché fai tutto questo e non è giusto infliggerti altro dolore oltre quello che già porti sul tuo cuore da tempo. ≫

Rei cerca di prendere le mani di Usagi tra le sue, ma quest'ultima non accenna ad un movimento e neanche ad un sorriso, neanche a quello più falso, e questo desta dispiacere in Rei che vorrebbe vedere l'amica più combattiva e più presente nelle discussioni. Così con la speranza un po' diminuita, si siede di fronte ad Usagi, stando attenta al vetro ancora in giro per la stanza, e sospira pensando a ciò da dire. Usagi nel frattempo si siede, anche lei, sul pavimento davanti all'amica e si morde il labbro, cercando di non far scendere le lacrime che minacciano di farsi vive da un momento all'altro. Da un lato vorrebbe farsi vedere forte e decisa, ma dall'altro le piacerebbe anche avere una spalla su cui piangere senza essere giudicata. Vorrebbe sfogarsi con lei e con le altre, ma il dolore è l'unica cosa che la fa sentire, scioccamente, ancora in una bolla di protezione. Se esplodesse la bolla, tutta la magia che ha cercato di creare da sola nel suo cuore scomparirebbe subito e lei non vuole affatto tutto questo.

 
≪ Usagi è passato un anno da quando Mamoru ha deciso di lasciarti, abbandonandoti qui da sola, quindi non puoi farti ancora travolgere dal dolore, non puoi vivere con il suo pensiero fisso ogni maledetto giorno. È arrivato il momento di voltare definitivamente pagina e riprenderti la tua vita. ≫

Rei, decisa a prendere in mano la situazione ed il discorso, poggia le mani sulle spalle della sua amica e cerca di rivolgerle uno dei suoi sorrisi migliori per consolarla ma soprattutto per incoraggiarla a fare la cosa giusta per il suo bene. Non può vederla piangere per ogni minima cosa, non può vederla in questo stato quando tutti i ragazzi della loro età si divertono mentre lei, la sua migliore amica, trascorre intere giornata a casa con l'unica foto tra le mani ed un perenne sorriso tirato sul volto. Rei sa benissimo che la fine di una storia, soprattutto importante come quella di Usagi e Mamoru, è dolorosa ma soprattutto devastante tanto da toglierti anche la più piccola briciola di vitalità, però sa anche che per affrontarla ci vuole ogni giorno una distrazione diversa e l'appoggio di ogni singola amica. Ed è esattamente quello che ha deciso di fare, di organizzare, per rendere da questo momento per Usagi ogni giorno speciale ed indimenticabile.

≪ Non posso Rei, non posso voltare pagina quando so benissimo che il mio Mamoru tornerà da me una volta passato questo periodo. Non voglio vederlo, quel giorno, andare via di nuovo però con la differenza che questa volta si allontanerà da me perché voi avete deciso di farmi continuare con la mia vita. Siamo destinati a stare insieme e così sarà! ≫

Usagi stringe i pezzi di vetro rotto tra le sue mani, mentre sussurra quella frase che non convince per nulla Rei, procurandosi diversi tagli senza curarsi in quel preciso momento del dolore e del sangue che inizia a gocciolare sul pavimento. In quell'anno, lunghissimo, ha saputo gestire ogni cosa le capitasse ed ha iniziato anche a tenere a bada il dolore, cercando di camuffarlo con le sue solite scenate di goffaggine. All'inizio le riusciva tutto bene, riusciva a camuffare tutto o la maggior parte con un sorriso, però ultimamente anche la più piccola cosa la fa sprofondare in uno stato di immensa tristezza che poi sfocia in un lungo e doloroso pianto.

≪ Ma senti cosa stai dicendo? Vuoi davvero continuare a vivere in questo modo? ≫ Rei si porta le mani tra i capelli e scuote energicamente la testa. ≪ Le situazioni si affrontano a testa alta. Puoi deprimerti per qualche mese, poi dopo un po' si manda tutto a quel paese e si torna a vivere più forte e combattiva di prima. Sono dell'idea che se vai avanti non farai un torto a nessuno, anzi renderai tutte noi felici. » Rei ci pensa qualche secondo e si porta una mano sotto al mento. « Se tu decidessi di andare avanti per la tua vita, Mamoru dovrà mettercela tutta per riaverti. Se ti ama ancora, non ti lascerà andare alla prima difficoltà. »

L'amica sa benissimo che Usagi non è quel tipo di ragazza che si fa coinvolgere dalle altre, che non lascerà mai andare via qualcosa che ha amato per tanto tempo, ed è qualcosa che, stranamente, ammira profondamente del carattere della bionda. Però deve ammettere che questa volta non è per niente fiera del comportamento e degli atteggiamenti assunti dalla ragazza davanti ai suoi occhi, tanto da vergognarsi per lei. Più di una volta Usagi ha combattuto per l'amore che provava per Mamoru ed adesso, invece, pensa a vivere nella piccola favola che la rende felice. Perché distruggere una vita così? Perché non decidere di combattere per ciò che si vuole?

≪ Usagi allora se non vuoi che combatta lui, almeno fallo tu. Siamo delle Guerriere, combattiamo ogni giorno per proteggere la terra e le persone che ci stanno a cuore. Perché allora non inizi a combattere per l'amore della tua vita? ≫ Rei si alza dal pavimento ed allunga una mano verso Usagi, inclinando la testa verso destra. ≪ Hai già combattuto per questo amore, più di una volta, che hai da perdere?! ≫

La ragazza bionda la guarda dal basso e annuisce debolmente con la testa, prima di afferrare la mano dell'amica ed alzarsi dalla posizione in cui si trova. Si guarda per un attimo la mano ferita e strabuzza gli occhi, notando la quantità di sangue e di ferite dovute alla sua testardaggine.

≪ Se Mamoru non volesse vedermi? Non è meglio lasciar fare tutto al destino? Io lo aspetterò qui, col cuore a pezzi, ma sarò qui quando deciderà di tornare. Il destino è già scritto e sappiamo benissimo come andrà. Io sarò la Neo-Queen Serenity e lui King Endymion, genitori della piccola Chibiusa. ≫

Esprime a cuore aperto ciò che realmente pensa, trattenendo i singhiozzi e le lacrime. Poi, per distrarsi, inizia a togliere le schegge incastrate nella pelle con estrema delicatezza e stringe un piccolo pezzo di stoffa intorno alla mano per fermare un po' la fuoriuscita del sangue, aiutata anche da Rei. Il dolore che sta provando per la mano è immenso ma non arriva assolutamente ai livelli di quello che sta portando dentro al suo cuore da quasi un anno. Ha amato tantissimo il suo Mamoru, e tutt'ora lo ama ancora, ma non come Princess Serenity destinata a diventare Neo-Queen Serenity con il sostegno del suo amato, semplicemente come Usagi, una ragazzina buffa e pasticciona. Lo amava già dai primi incontri, dal primo rimprovero che le riservò quando vide quel brutto voto su un suo compito, e quando la seconda identità di Mamoru -, ovvero il fatto di essere Tuxedo Kamen pronto ad aiutare le guerriere Sailor nelle loro battaglie,- venne svelato, lei iniziò a capire che la sua non era solo un'infatuazione, ma un sentimento che non aveva mai provato prima e che voleva conoscere e far crescere per la prima volta nel suo cuore con l'aiuto di quel ragazzo.

≪ Il destino lo creiamo noi, Usagi. Con i nostri occhi abbiamo visto il futuro e ne abbiamo avuto un assaggio con Chibiusa, però non possiamo sapere con certezza se sarà realmente così. ≫ Rei sussurra queste parole mentre disinfetta la mano dell'amica per bloccare una futura infezione. ≪ Mamoru, per adesso, sta perdendo la cosa più preziosa della sua vita, ma se ti deciderai a combattere per questo sentimento che senti nel tuo bellissimo cuore, potrai fargli capire che in realtà ha fatto solo un grandissimo errore ad abbandonarti. ≫

La bionda questo lo sa fin troppo bene, ma come farà a farlo tornare da lei? Ormai lui non vive più in Giappone, si è trasferito in America per realizzare il sogno della sua vita. Non l'ha solo abbandonata, dicendole apertamente di non amarla più, ma è direttamente partito lo stesso giorno di quella triste notizia senza mai averle dato più di un motivo valido per quella improvvisa rottura. Mamoru quel giorno pensò bene di rifilarle la solita scusa banale del 'rimaniamo solo amici perché non ti amo più come prima', e da quel momento la vita di Usagi è diventata un totale casino. Si ritiene sempre la responsabile della rottura della storia ed ogni sera invece di uscire con le amiche a divertirsi, si chiude in stanza e piange fino ad addormentarsi, domandandosi tra un singhiozzo ed una lacrima cosa abbia mai potuto sbagliare per ricevere una tale punizione.

≪ Come farò a farlo tornare qui? ≫ Si domanda Usagi, vedendo entrare dalla porta anche le altre tre sue migliori amiche. ≪ Non ho l'aspetto per presentarmi da qualche parte e soprattutto non ho un briciolo di forza per pensare a qualcosa. ≫

La bionda abbassa il viso e poggia le mani sulle ginocchia, già stanca di quel discorso. Capisce perfettamente che Rei e le altre lo fanno per il suo bene, però con il tempo tutto questo prenderà una piega diversa e oltre Mamoru non vuole perdere anche loro.

≪ Che ci stiamo a fare noi? ≫ Domanda Makoto, alzando il viso della bionda e sorridendole ampiamente. ≪ Non devi per forza pensare negativamente e devi prima di tutto fidarti di noi. ≫

Usagi si morde il labbro inferiore ed annuisce più convinta, lasciandosi finalmente andare alle sue amiche. Loro si fidano di lei e di Sailor Moon, perché non lasciarle fare?!

≪ Io per esempio ho già un piccolo indizio di dove possa trovarsi Mamoru in questo preciso momento e non sta molto distante da noi. ≫

Minako sgancia la bomba più potente che possa esserci e le tre amiche, più ovviamente Usagi, la guardano con delle facce sorprese ma al tempo stesse sconvolte.

≪ Non posso indicare col dito, sarebbe mal educazione, però sta lì. ≫ Fa un gesto con la testa e le amiche la seguono con lo sguardo. ≪ È da più di cinque minuti che osserva quella vetrina, anzi no mi sbaglio perché adesso sta entrando proprio qui. ≫

Usagi è la prima che inizia a scappare, seguita poi dalle altre, ma appena ricordano dove in realtà si trovano, si fermano sul posto e iniziano a borbottare senza ovviamente capirsi tra di loro.

≪ Lavoriamo qui e non possiamo fuggire. Siccome sono la più calma e la più razionale del gruppo, direi che vado io da lui. ≫

Ami prende in mano la situazione ma viene subito fermata da Minako, poggiandole prontamente una mano sulla spalla.

≪ Perché non andiamo tutte insieme? ≫ Domanda Minako sventolando i suoi lunghi capelli biondi, con due ciocche legate da un fiocco di raso rosso. ≪ Parlo io con lui, non preoccupatevi. Non uscirà da qui senza avermi detto il vero motivo del suo abbandono e del suo improvviso ritorno. ≫

Si guardano tutte, tranne Usagi, e annuiscono convinte per la proposta appena fatta da Minako.

≪ Ragazze, no! ≫ Esclama Usagi, alzando finalmente lo sguardo. ≪ È arrivato il momento di affrontare la realtà. Rei, pochi minuti fa mi hai detto di combattere ed è esattamente quello che voglio fare in questo momento. Mamoru si trova qui per qualcosa di preciso ed io voglio scoprirlo. ≫

Tutte le ragazze la guardano sorprese ma al tempo stesso entusiaste dell'improvviso coraggio, e la stringono talmente forte da farle mancare il respiro. Dopo qualche secondo si dividono e la lasciano andare, nascondendosi subito dietro al bancone per sostenere l'amica.
La bionda, dai buffi codini, così si arma di un bel sorriso e con il cuore a mille ma a pezzi, si avvicina al tavolo del ragazzo. Si asciuga le mani, improvvisamente sudate dall'ansia, e conta fino a dieci per esprimere una frase di senso compiuto.

≪ Mamoru. ≫ Sussurra, portando il blocchetto delle ordinazioni vicino al viso. ≪ Sai già cosa prendere o devo aspettare qualche altro minuto? ≫

Il ragazzo al suono di quella voce alza subito il viso e deglutisce rumorosamente, non sapendo ovviamente cosa dirle. È passato un anno dalla difficile scelta e vederla lì, con quel suo sorriso dolce e gli occhioni sinceri e tristi, gli fa riaffiorare alla mente quel maledettissimo giorno. La consapevolezza di essere lui la causa della tristezza della ragazza, lo fa sentire un vero e proprio vigliacco. Con lei non ha saputo prendersi le proprie responsabilità e ha fatto in modo che tutto quello in cui credevano, soprattutto in cui credeva lei, crollasse come una foglia dall'albero in pieno autunno.

≪ Usagi. ≫ Sussurra, alzandosi dal suo posto per poterla osservare meglio. ≪ Cosa ci fai qui? ≫

Non è cambiato molto tra loro, lo sente, però la delusione negli occhi di lei può leggerla benissimo. Vorrebbe metterle una mano sulla spalla e rassicurarla, farle capire che ora lui è tornato e questa volta per restare, ma non può farlo.

≪ La domanda dovrebbe essere invertita. Sono sempre stata qui! ≫ Esclama Usagi, usando un tono freddo e neutrale. ≪ Lavoro per distrarmi e per non sentirmi una fannullona per tutta la vita. ≫

Usagi sente nel suo cuore che tutte le sue sicurezze, acquisite in quei pochi minuti grazie alle sue amiche, stanno per crollare. Non vuole assolutamente farsi vedere debole e immatura davanti agli occhi di quel ragazzo che le ha strappato violentemente il cuore dal petto, ma il dolore sta riaffiorando lentamente e con essa anche le lacrime. Sa benissimo di non aver mai mandato del tutto giù la fine della loro relazione, e l'ha fatto capire anche alle altre con chiari segni, però averlo lì, a due centimetri dal suo corpo, la fa sentire ancor di più una povera illusa. Tantissime volte ha immaginato di incontrarlo per strada e di chiedergli apertamente il perché di quel suo gesto, ed adesso che non è solo un sogno, non riesce neanche a guardarlo negli occhi per paura di farsi leggere dentro.

≪ Sono tornato. ≫

Quella frase per Usagi è un bellissimo suono, esattamente come un bellissimo sole caldo dopo una brutta tempesta. È esattamente tutto quello che ha sempre aspettato di sentire dalle labbra di Mamoru, però il dolore è talmente forte che non riesce a crederlo e non riesce ad addolcirsi. Ha sempre pensato che il pesante peso sul cuore sarebbe andato via nell'attimo in cui il suo amato avesse fatto ritorno in quella città, ma la realtà le sta piombando dritta in faccia, senza darle via d'uscita. Il suo modo di ragionare è sempre stato sbagliato ed adesso se ne sta lentamente accorgendo.

≪ Allora bentornato a Tokyo, Mamoru. ≫ Sussurra Usagi, posando il blocchetto delle ordinazioni nel suo grembiule rosa. ≪ Sono una sciocca, non ho bisogno di chiederti cosa vuoi prendere. La tua solita ordinazione è caffè caldo con tanta panna. ≫

Mamoru sorride a quella dichiarazione ed annuisce in risposta. Dopotutto in un anno non ha cambiato i suoi gusti, ha solo capito che determinate cose non devono essere lasciate andare via e che gli errori si pagano a caro prezzo; e lui ha esattamente un paio di cose da dover sistemare prima di poter dire di essere tornato definitivamente a casa.

« Mamoru, ehm, dopo possiamo parlare? »

La ragazza si porta una mano intorno al collo, grattandoselo dall'imbarazzo, e cerca di sorridere per non far vedere la paura di un possibile rifiuto da parte del ragazzo. Per ora vuole solo parlargli, chiedergli qualcosina sul suo anno in America e poi per i fatti e per le questioni in sospeso, il tempo di certo non mancherà. Ha tante di quelle cose da chiedergli, tanti di quegli interrogativi da risolvere, che un pomeriggio di sicuro sarà poco.

« Certo, anche io ho da dirti una cosa. »

Vengono subito interrotti da una voce femminile e stridula, ed Usagi ritira subito la mano che Mamoru ha preso qualche secondo prima per avere un contatto diretto con lei.

« Finalmente ti ho trovato tesoro. » La ragazza dai lunghi capelli rossi si aggrappa al braccio di Mamoru e sorride falsamente ad Usagi. « Cosa ci fai in questo strano posto? »

Mamoru guarda con diffidenza la ragazza al suo fianco, ma questo non fa cambiare idea alla bionda che intuisce al volo che tra quei due c'è qualcosa che va oltre la semplice amicizia.

« Perché non ti allontani da me e mi lasci in pace? Comunque ora che sei qui, ti presento Usagi. »

Le parole disprezzanti di Mamoru non fanno smuovere neanche di una virgola Jessica, anzi fanno in modo di farla diventare ancora più agguerrita e più irritante.

« Usagi? Vuoi dire la tua ex? Beh piacere io sono Jessica, la sua attuale ragazza. »

Usagi li guarda con la bocca spalancata e subito lascia libero sfogo alle lacrime che scendono senza sosta dai suoi occhi, facendo scogliere quel poco di trucco sul suo viso. Mamoru è fidanzato e lei ha perso anche la più piccola briciola di sicurezza. Sapeva troppo bene che questo momento sarebbe arrivato da lì a poco, pero in cuor suo sperava ogni giorno di non dover assistere con i suoi occhi ad una scena dove la protagonista non era lei.

« Scusate ragazzi, tolgo il disturbo e Mamoru ti porto subito il caffè. »
 
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« Sei pronta Usagi? Siamo in ritardo. »

Usagi sbuffa sentendo la voce di Rei da dietro la porta e continua a guardarsi allo specchio, non convinta del tutto del vestito da indossare per la festa di Minako.

« Luna perché devo indossare questo vestito? » Domanda alla gatta, stendendo per bene con le mani la gonna verso il basso. « Minako deve essere una principessa, è sua la festa, io sono solo un'invitata. »

Luna guarda il riflesso di Usagi nello specchio e poi fa un piccolo salto sulla scrivania, per potersi ritrovare all'altezza del viso della sua amica. Anche essendo solo un piccolo gatto agli occhi delle altre persone, oltretutto sconosciute, lei per le Guerriere Sailor è molto di più di quello che appare: un'amica ed una confidente!

« Niente domande Usagi. Cerca di goderti questa serata e di non combinare disastri. »

La ragazza batte i piedi per terra alla risposta di Luna e incrocia le braccia al petto, ancora più contrariata per quell'assurda scelta. Vestita in questo modo assomiglia vagamente alla principessa Serenity, nonché lei del passato, e non ha nessuna intenzione di trascorrere una serata tra i brutti e dolorosi ricordi.

« Non posso prometterti nulla Luna. »

Sbatte forte la porta della propria stanza, facendo per giunta saltare dalla paura Luna, e si presenta con una bella ventina di minuti di ritardo in cucina da Rei.

« La signorina si è fatta attendere ed ora, per colpa tua, porterò la nomina di ritardataria. »

Rei esprime queste parole con tanto disprezzo, facendo andare Usagi totalmente in tilt con il sistema nervoso. Oltre il vestito ora deve pensare anche alle parole della sua amica, che di sicuro non si limiteranno solo a quelle appena pronunciate. Usagi la conosce come le sue tasche ed è proprio per questo che si morde la lingua per fare in modo che una piccola frase non sfoci in una bella discussione.

« Stai benissimo vestita così Rei, farai perdere la testa a molti di loro. »

Ed Usagi con questa frase non si sbaglia affatto. Rei indossa un lungo vestito rosso, un po' scollato sul petto e con un grande spacco sulla gamba destra, che esalta tutta la sua bellezza. È un mix di sensualità ed eleganza, ed Usagi a dirla tutta l'ha sempre un po' invidiata. Non ha neanche un pelo di Rei, però cerca di piacersi anche così perché ogni difetto la rende speciale ed unica.

« Non posso dire altrettanto di te. » Rei ridacchia e la tira per una mano. « Scherzo. Stai benissimo anche tu e poi il bianco ti dona tantissimo. »

Usagi si guarda per un istante e, mentre esce di casa ed entra in un taxi, fa una piccola smorfia con le labbra. Rei ha decisamente ragione per una volta, il bianco sul corpo dell'amica non è per nulla male.

« Voglio bere e ballare tanto questa sera. Voglio divertirmi e non pensare alle conseguenze, non voglio neanche pensare a questo vestito inappropriato. »

Usagi ridacchia per un paio di secondi e l'amica le tira una guancia cercando di farla tornare con i pensieri alla realtà.

« Potrai ballare quanto vuoi ma bere non se ne parla. Già con un piccolo bicchiere esci di testa, figuriamoci con una quantità elevata di alcool in circolo nel tuo corpo cosa riuscirai a combinare. » Rei apre la portiera della macchina appena arrivate e spinge, con tutte le forze, Usagi al di fuori di quella vettura tanto da farla quasi inciampare nel vestito. « Quindi divertimento senza alcool, siamo intesi? »

« Certo mamma, tutto chiaro. »

Entrambe scuotono la testa divertite e si lasciano andare alle imminenti chiacchiere delle loro amiche.

« Ragazze finalmente siete arrivate! »

Minako corre incontro alle due ragazze e le abbraccia fino a farle mancare il respiro.

« Usagi, tutta colpa sua, è la solita ritardataria e non voleva venire in nessun modo con questo vestito. Si sente troppo la protagonista della situazione, non sapendo che invece assomiglia solo ad un brutto anatroccolo. »

Rei pizzica un fianco di Usagi e le strizza l'occhio, facendo così andare l'amica su tutte le furie. La bionda in risposta incrocia le braccia al petto, capendo subito che la tregua tra loro è totalmente e realmente svanita e che da adesso ogni occasione sarà buona per enfatizzare ogni suo piccolo sbaglio.

«Dai Rei non essere così crudele con Usagi, anche io a dirla tutta mi sento la protagonista della serata con questo vestito. »

Makoto guarda le sue amiche e sorride, portandosi una mano davanti al viso, esattamente come fa poi Ami.

« Io non mi ci vedo in questo vestito. Poi stasera sarei rimasta volentieri a casa a studiare, ho un compito fra pochissimo e ragazze, non sottovalutiamo questa cosa, però lo studio è importantissimo. »

Le altre quattro ragazze scuotono la testa per la frase di Ami e scoppiano in una piccola risata, prendendosi poi tutte per mano.

« Stasera lo studio dovrà essere il nostro ultimo pensiero, ok? La nostra festa ci attende e non dobbiamo fare altro che divertirci e lasciarci i problemi alle spalle. »

Minako incoraggia le altre ragazze che subito annuiscono in risposta, notando però ancora un po' di insicurezza in Usagi.

« Anche tu Usagi ti divertirai, non dubitarne. »

Minako le fa l'occhiolino e trascina le sue amiche all'interno del grande palazzo. La bionda ha veramente organizzato le cose in grande, proprio nel suo stile. Non ha tralasciato neanche un particolare e solo ora Usagi riesce a capire il perché di quell'abbigliamento così fuori dalla sua normale portata. Tutto fa pensare ad un grande ballo in maschera ed Usagi non può che perdersi così in un vecchio ricordo.

« No ragazze è più forte di me. Stasera succederà qualcosa di strano qui. »

Usagi guarda le ragazze, portandosi una mano sul petto per fermare il battito del cuore accelerato, e cerca di scrutare qualcosa nel viso delle proprie amiche che invece restano impassibili e neutre a quelle parole.

« Dai Usagi cosa può mai succedere ad una festa? Ti ricordo che non corriamo pericolo da un paio di anni e Luna non ha trovato niente di anomalo in giro. » Makoto prende la mano della bionda e la porta al centro della sala. « Non è che vuoi andartene perché non vuoi affrontare la realtà? Ci abbiamo impiegato giorni per organizzare tutto questo. »

Minako pizzica subito un fianco alla bruna che sussulta in risposta, ed Usagi sorride alla vista di quella scena non potendo fare altrettanto. Il vestito, il grande palazzo e la frase hanno subito fatto pensare ad Usagi che tutto quello non è per Minako, ma semplicemente per lei, e Makoto con quella rivelazione le ha dato solo un'ulteriore conferma.

« Lo sapevo ragazze, siete incorreggibili. » Usagi le guarda, portando una mano sul fianco. « Me l'avete nascosto per giorni, brave. »

Sorride la bionda dai buffi codini, e tutta la tensione delle amiche scompare in un attimo.

Nel esatto momento che la ragazza volta per una frazione di secondo lo sguardo alla sua sinistra, Mamoru entra nella sala con uno smoking da togliere il fiato a qualunque ragazza della festa ed un mazzo di rose rosse nella mano destra.

« Usagi adesso è il tuo momento, non deluderci. » Rei spinge leggermente la ragazza verso avanti e la incita, insieme alle altre amiche, a proseguire nella camminata.

Facendo un lungo respiro, Usagi cerca di prende coraggio e affrontare definitivamente il ragazzo che le ha spezzato il cuore tempo addietro, però le parole di Rei, di qualche giorno prima, le tornano prepotentemente alla mente e non può far altro che fermarsi un secondo sul posto e pensare bene sul da farsi. Cosa dovrà fare in caso di un rifiuto di Mamoru? Rei le ha detto di combattere per l'amore che sente nel profondo del cuore, ma non le ha detto come poi affrontare un rifiuto, non da escludere, del ragazzo. La testa le scoppierà da un momento all'altro e troppi pensieri la stanno confondendo, non riuscendo più a capire cosa è giusto fare e cosa no!

« Non pensare Usagi, cogli l'attimo! »

Queste parole, provenienti da Minako, fanno risalire l'amica dallo stato confusionale e le fanno anche tornare un piccolo sorriso sul suo bellissimo viso, continuando così senza altri intoppi ad avvicinarsi al ragazzo.

« Mamoru, ciao. »

Usagi sventola una mano in segno di saluto e corre vicino al ragazzo, stringendolo subito per un braccio. Meglio ora che mai più... non sa cosa aspettarsi ed è meglio comportarsi come suo solito invece di dover mettere una maschera per tutto il tempo.

« Ciao Usagi. Queste sono per te. »

Mamoru non perde altro tempo e le porge subito le rose che stringe accuratamente tra le mani, facendo brillare per qualche secondo gli occhi della ragazza al suo fianco, pronta poi a far tornare tutto regolare quando nota una figura non troppo voluta in quella serata.

« Grazie ma credo dovresti darle a Jessica. »

Usagi indica la ragazza appena entrata nella stanza e abbassa il capo, torturandosi le mani dall'improvvisa sensazione di inquietudine. Quando, poi, entrambi i ragazzi sono vicini, la bionda si allontana dalla coppia ascoltando però senza farlo di proposito la frase che Mamoru rivolge alla ragazza.

« Devi smetterla di seguirmi, è chiaro? Io e te non stiamo più insieme da qualche settimana e poi non era niente di serio. Vedi di tornartene in America dal tuo amichetto e di farmi vivere in piena libertà la mia vita qui a Tokyo. »

Se loro due non stanno insieme, vuol dire che una speranza la bionda può ancora averla. Così con quel pensiero fisso nella mente ed un sorriso che va da una parte all'altra del viso, prende due bicchieri con uno strano liquido colorato all'interno e decide di portarne uno al ragazzo, non mettendo in conto però la sua goffaggine che decide di tornare nei momenti meno opportuni. Il piede sinistro si incastra nel vestito, nell'attimo in cui si gira, ed uno dei bicchieri le cade dalle mani facendo schizzare tutto il liquido sul vestito della ragazza al fianco di Mamoru. Mortificata lascia l'altro bicchiere nelle mani del ragazzo e cerca di riparare al danno con un paio di tovaglioli, tentando in qualsiasi modo possibile di non far uscire dalle labbra neanche una piccola risata per la situazione che nel profondo la diverte e non poco.

« Lasciami stupida ragazzina. Me ne vado, non voglio niente a che fare con voi. Non siete minimamente alla mia altezza. »

Jessica strattona il proprio vestito dalle mani di Usagi e lascia immediatamente la festa, senza dare neanche un ultimo e misero sguardo a Mamoru. Quest'ultimo non si crea ulteriori problemi -anzi è più che soddisfatto di come le cose si sono risolte da sole- e torna a guardare la ragazza bionda al suo fianco, porgendole per la seconda volta le rose.

« Sono per te, l'avevo già detto prima. » Sussurra Mamoru, assaporando a piccoli sorsi ciò che contiene il bicchiere. « È una fortuna che il tuo drink sia finito sul vestito di Jessica, non è questo granché. »

Usagi sorride imbarazzata, come suo solito quando ne combina una delle sue, e annusa quelle rose che le fanno tornare alla mente bei ricordi di anni precedenti. Le battaglie, l'aiuto sempre ben voluto di Tuxedo Kamen, le loro identità svelate ed il loro lontano passato. No, non deve più solamente pensare ma deve direttamente passare all'attacco!

« Perché mi hai lasciata? » Chiede la bionda, alzando un pochino lo sguardo. « Non mi hai mai detto la verità. Quel giorno te ne sei andato senza farti mai più vedere. Ho sofferto, non puoi capire quanto. Ogni cosa che cercavo di fare mi sembrava del tutto sbagliata. Mi venivi sempre in mente e quando cercavo di avvicinarmi ad un ragazzo, oppure il contrario, sembrava sempre di farti un grosso torto o addirittura di tradirti. Ho passato un anno orribile e te lo possono confermare anche le altre. »

Mamoru capisce benissimo il dolore di Usagi, e si immagina anche le giornate cupe e tristi della ragazza a causa del suo puro egoismo. Tornerebbe volentieri indietro nel tempo per far andare le cose diversamente, soprattutto per far capire ad Usagi che la decisione era stata presa in quel modo orribile solo perché aveva pensato con la testa e non con il cuore.

« Nessuna parola potrà cambiare quello che ho combinato in questo ultimo anno, però posso dirti con certezza che non rifarò mai più un simile errore. » Sussurra Mamoru, prendendo la mano libera di Usagi per far intrecciare le dita tra di loro. « La decisione è stata solo un grande sbaglio e sono stato egoista scegliendo solo la mia felicità. »

Usagi guarda prima le loro mani e poi Mamoru, lasciando uscire dalle proprie labbra un sospiro carico di tristezza ma anche di speranza. La dichiarazione di Mamoru l'ha destabilizzata, ma le ha dato anche quella carica che da tempo le mancava.

« Mamoru parlare è facile, sono i fatti la cosa più difficile in questa situazione. Ho paura, troppa a dir la verità, perché continuo a pensare ad un tuo ennesimo abbandono. » Di allegro non c'è assolutamente nulla, però Usagi sorride lo stesso per incoraggiarsi ad essere forte e sicura in quello che pensa ed esprime. « Chi mi darà la certezza di tutto questo? Di un nostro futuro?»

Usagi cerca di capire le intenzioni di Mamoru tramite uno sguardo, però tutto ciò che riesce a captare in quel momento è la sicurezza che il ragazzo sta ponendo in quelle parole non proprio semplici da mandare giù in pochi minuti.

« Nessuno può darti una tale certezza, ne sono consapevole, però ti prego devi fidarti delle mie parole. Non sono cosi stupido da commettere due volte lo stesso errore facendo così del male all'unica donna che io abbia mai amato più della mia stessa vita. » Mamoru prende dalla tasca della giacca una scatolina, ponendola tra le mani di Usagi. « Forse questo ti farà avere le idee più chiare. »

La ragazza guarda la scatolina con oggi brilli dall'emozione e con mani tremanti inizia ad aprirla, facendo così uscire fuori tutta la bellezza dell'oggetto al proprio interno. Un anello, proprio quello che lei avrebbe desiderato in un futuro non molto lontano, con tanto di diamante da rendere il tutto ancora più perfetto ed unico. Ma Usagi, emotiva come lo è sempre stata, senza neanche rendersene conto inizia a piangere, ma questa volta non di dolore, ma di gioia, facendo preoccupare Mamoru ed anche un pochino le amiche, che assistono felici ed emozionate alla scena.

«Oddio Usagi non volevo farti piangere. » Mamoru alza il viso della ragazza , facendo incontrare i loro sguardi. « Noi, però specialmente il sottoscritto, volevamo rendere questo momento speciale. Mi dispiace tanto. »

La bionda si asciuga con una mano le lacrime scese sulle guance e scuote la testa, guardando in direzione delle amiche, capendo ovviamente del loro coinvolgimento in questa situazione.

«No non devi dispiacerti. Sono lacrime di gioia. » Prende l'anello e lo porge a Mamoru. « Lo voglio Mamoru. Lo voglio. Lo voglio. Lo voglio. »

Il ragazzo non se lo fa ripetere due volte e infila l'anello all'anulare sinistro della sua ragazza, portando subito dopo lo sguardo sul sorriso di Usagi e sulla sua bellissima espressione nell'osservare la mano. Poi la prende per i fianchi e l'avvicina al suo corpo, ispirando a pieni polmoni l'odore della pelle e dei capelli di lei. Più di qualunque altra cosa gli è mancato questo contatto, non poter toccare la sua candida pelle e non poter passeggiare con lei mano nella mano. Come ha potuto sopravvivere un anno senza tutto questo? Non lo sa neanche lui, però è certo che un errore del genere non si ripeterà mai più!

«Ti Amo Usako. »

«Ti Amo anche io Mamo, ma dovrai pensare anche a qualcos'altro per farti perdonare. »

La ragazza sussurra queste parole ad un passo dalle labbra di Mamoru, facendogli anche l'occhiolino per fargli capire al volo il suo tipo di perdono.

«Sarà fatto principessa, futura regina, del mio cuore. »

Entrambi scoppiano a ridere e sigillano quel momento con un dolce e passionale bacio.
 


🌙Angolo autrice🌙
Mi dispiace tantissimo per questa schifezza di storia. Non è quello che avevo in mente, però poi mentre scrivevo hanno iniziato a frullarmi nella mente altre idee, ed è uscito tutto ciò ahah Mi scuso per gli eventuali errori, saranno corretti quando avrò più tempo e quando saranno finite le vacanze😘 Siate buone con me ah ah🙏
  
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