Rachel era seduta in macchina e vedeva scorrere le strade della sua città natia.aveva indosso il suo completo preferito una maglietta vestito viola con il bordo della gonna fucsia con delle impronte di gatto nere , la cintura era nera con la fibbia a zampa di gatto e al centro del petto cera un impronta nera, e indossava i suoi stivaletti neri preferiti. Rachel aveva un viso ovale con occhi grandi e neri una bocca sottile e i capelli fulvi. sua madre la stava portando da sua zia, valerie masson. quest’ultima era nata e viveva in Francia ma aveva una casa in periferia della citta di Rachel. E per l’estate di quest’anno era tornata, la madre di Rachel aveva pensato bene di lasciarla tutta l’estate con la zia  su sua richiesta. Rachel si chiese il motivo di tutto questo conosceva sua zia solo di nome e adesso di punto in bianco viene invitata a passare tutta l’estate con lei,qui gatta ci cova e Rachel si era ripromessa di indagare sul motivo di questo invito misterioso. dopo dieci minuti di macchina Rachel arrivo a casa della zia, la casa era in tinta pastello dal giallo dei muri alla porta e alla recinzione viola , la scelta del colore viola piaque molto a Rachel che adorava quel colore.si arrivava alla casa tramite un piccolo sentiero con ai lati dei cespugli di rose e degli alberelli. la casa era a forma di x ed era immersa nella quiete. dopo aver salutato sua madre Rachel si incamminò sul sentiero con la valigia. arrivo alla porta e busso. venne ad aprirle sua zia valerie aveva i capelli ricci e nerissimi il viso un po tondeggiante con occhi castani .indossava un basco e una gonna a ruota, che arrivava in vita, di un giallo tenue e la maglietta a maniche corte e le ballerine erano bianche. era molto giovane e aveva un sorriso caldo e luminoso come il sole. Valeri abbraccio subito la nipote in un impeto d’affetto poi la invito a entrare. la porto subito nella camera degli ospiti. le pareti erano gialle,il pavimento fucsia nella parete di davanti cera il letto viola,nella parete di destra una gigantesca libreria e davanti una scrivania viola e la sedia gialla e nella parete dove c’era la porta, intorno ad essa c’era un mobile per i vestiti. sua zia la lascio sola per sistemare i suoi averi. la ragazza sistemo i suoi pantaloncini, i leggins,qualche vestito elegante e le sue magliette insieme alle collane e al suo kobo (il suo lettore di e-book). poi torno in all’ingresso dove sua zia l’aspettava per fargli fare il giro della casa. la casa era a forma di x quindi l’entrata prendeva un corridoio con accanto una grande sala debita a magazzino nella parte ad est c’era la cucina e il soggiorno a ovest c’era la camera di Valeri e il suo bagno privato a nord la camera di Rachel e il suo bagno. tutto ogni stanza aveva le pareri gialle e il pavimento viola. Rachel si chiese il perchè di questa ossessione per i due colori. il resto del pomeriggio le due ragazze lo passarono a conoscersi meglio, Rachel e una amante di libri fantasy anime e manga, e una ragazza gentile, tranquilla anche se si capisce subito che è una ragazza diffidente, razionale e un po ribelle ma grande amante dell’arte. Valeri invece è estroversa socievole,si annoia facilmente e anche lei adora i fantasy e segue qualche anime e qualche manga.Dopo cena Rachel sale in camera sua a dormire cin la strana sensazione che la zia le nascondesse qualcosa. dopo che la nipote fu andata a dormire valeri indosso un medaglione era d’argento con al centro una pietra gialla a forma di goccia, sbatte le palpebre e dopo un secondo di concentrazione il medaglione brillo e dalla cucina levitando arrivarono un bicchiere e una bottiglia d’acqua. l’acqua si verso da sola e la donna prese il bicchiere sorseggiando il liquido mentre pensava alla nipote. era simpatica e sarebbe stata un ottima sostituta dopo aver imparato a usare i suoi poteri, ma non si capacitava del fatto che sua nipote vestisse quasi completamente di viola ma anche questo si sarebbe risolto. finito di bere anche lei ando a dormire riflettendo su quest’estate che sarebbe stata piena di sorprese e di novita,per una volta non si sarebe annoiata.