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Autore: Avery Silver    02/08/2017    1 recensioni
ATTENZIONE: VARI SPOILER DELLA SECONDA STAGIONE
Thomas ha voluto regalarci un pezzetto di anteprima di un episodio della seconda stagione: Troublemaker.
In questo episodio Jagged Stone è al Bakery per fare pubblicità a Marinette e accidentalmente mentre cercava una stanza si è ritrovato nella sua camera, sommersa da foto su foto su altre foto di Adrien ovviamente, la troupe lo segue e Adrien che stava seguendo la live vede tutto. Questa storia si basa sull'ipotetico seguito, spero vi piacerà.
AVVISO CHE GLI AGGIORNAMENTI VARIANO A SECONDA DELLE RECENSIONI, PIÙ L'ULTIMO CAPITOLO È APPREZZATO E PIÙ VELOCEMENTE NE PORTERÒ UN ALTRO.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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« Ragazzi per favore, un attimo di attenzione! » la professoressa Bustier batté le mani un paio di volte per assicurarsi gli sguardi di tutti, un sorriso soddisfatto in viso.
« Ho l'onore e il piacere di annunciarvi che per un paio di settimane la nostra scuola accoglierà due ospiti molto speciali: Alexander e Tamara. I cantanti dei Syren! »

Non fece nemmeno in tempo a dire l'ultima frase che la classe esplose in un mormorio eccitato, sentii anche un paio di gridolini soffocati di alcune ragazze mentre i ragazzi sembravano darsi un po' più di contegno.

Tam e Alex…! Ma certo, come avevo fatto a dimenticarmene? Jagged mi aveva avvisata che avrebbe fatto una collaborazione con loro, ma ero talmente presa da Adrien da averlo scordato! Era da tanto che non li vedevo e mi intristì un po' il fatto che non mi avessero avvisata prima.

Alya si spiaccicò il palmo della mano sulla fronte in un facepalm notevole.

« Come ho fatto a non saperlo prima?! Mi sto arrugginendo non va assolutamente bene! » cercò di sussurrare ma non ci riuscì.
« Tutta colpa tua, sappilo! » continuò dandomi un colpetto con il gomito, un finto broncio sulle labbra.
« Vuoi dire che uno scoop è più importante della tua migliore amica? » ridacchiai fingendomi offesa.

Lei rimase sbalordita per qualche secondo, poi scosse la testa come se si fosse rassegnata al fatto che ero incorreggibile e mi abbracciò.
« Ma tu sei il mio scoop preferito, stupida! » 
« Ovviamente… » iniziò di nuovo la professoressa ammonendoci con lo sguardo di fare silenzio « … spero che saranno accolti come si deve anche se sarà solo per qualche settimana. » 

Chloè alzò subito la mano e la prof le diede parola con un sospiro preoccupato.
« Sì, Chloè? » 
« Vorrei solamente avvisare che mio padre, in onore del loro arrivo, ha deciso di organizzare una festa di benvenuto. » si pavoneggiò lei tirando fuori degli inviti dalla borsa firmata.

« Più tardi li distribuirò, sarà invitata anche lei ovviamente Mrs Bustier. » continuò sorridendole affabile per guadagnarsi un po' di crediti.
« Sembra un'idea fantastica Chloè, ma sappi che questo non mi convincerà a toglierti il debito in storia. » le sorrise di rimando lei, capendo subito il suo intento, la classe scoppiò in un risolino generale.

La diretta interessata invece si limitò a sbuffare, il mento alzato con indignazione.
« Oggi dovrebbero finire di mettere in ordine dei documenti con la scuola, ma da domani frequenteranno le lezioni regolarmente. » ci informò infine lei.

« Scommetti che riesco a recuperare tutte le informazioni entro mezzogiorno? » mi sussurrò lei, facendomi l'occhiolino.
« Cosa?! Ma se poi ho bisogno con… » mi limitai a guardare il ragazzo davanti a me per farle capire cosa intendevo.
« Beh è per questo che servono i cellulari! » ridacchiò lei quando vide che alzavo gli occhi al cielo ma decisi di non ribattere.
In fondo non potevo stare morbosamente attaccata a lei per tutto il giorno… giusto? 

« Dunque dopo questa bella notizia ho deciso di deliziarvi con qualche bella lezione di grammatica. » sorrise lei, incoraggiandoci ad accendere i nostri tablet quando alcuni iniziarono a sbuffare, già annoiati.
Sospirai, accendendo il mio. 
Sarebbe stata una giornata molto lunga.





Appena la campanella annunciò la fine delle prima parte delle lezioni mi ero già fatta film mentali degni di Spielberg.

Adrien, invece, era calmissimo. Infilò le sue cose nella borsa a tracolla e si alzò girandosi verso di me con una grazia che mi fece girare la testa.

« Marinette, hai voglia di parlare dopo scuola? » mi chiese, un sorriso gentile sulle labbra perfette.
Ok Marinette, mantieni la calma! E per l'amor del cielo smettila di fissarlo così!

« V-V… » cercai di dire, ma la mia lingua si intrecciò appena incontrai i suoi occhi, più verdi dello stelo di una rosa appena recisa.

Ok, riproviamo.

Presi un bel respiro e provai a concentrarmi su qualcos'altro, tipo la lavagna dietro di lui.
« Va bene. » 
Ecco, decisamente meglio.
« Ci vediamo all'uscita allora. » disse scendendo le scale, tenendo comunque lo sguardo su di me, i pollici nelle tasche.

Dio, capivo perché i fotografi erano disposti a fare carte false per averlo. Era stupendo anche senza farlo apposta… non mi sembrava legale la cosa.
LA LAVAGNA MARINETTE, LA LAVAGNA.
« Va bene, a dopo. » 
Sì, parlare alla lavagna era decisamente più semplice. 
Appena mi diede le spalle, mi accasciai con i gomiti sul banco e mi coprii le guance con le mani cercando di farle tornare normali concedendomi un piccolo sospiro di sollievo.

Lo vidi raggiungere la porta ma un uragano di capelli biondo miele lo investirono prima che potesse oltrepassarla.
Ci misi meno di un secondo a capire che quell'uragano era Tam semplicemente dalla risata cristallina che la caratterizzava.
« Oh God, scusami! Non stavo guardando dove stavo andando, ti sei fatto male? » chiese lei con il suo lieve ed adorabile accento inglese al fantoccio su cui era andata a sbattere, totalmente incurante d'avere davanti a sé un modello internazionale.

« Sto bene, tu… » rispose Adrien, sempre più confuso quando lei lo fermò subito.
« Ah! Tu sei il figlio di Gabriel Agreste, Adrien right? È un piacere conoscerti, tuo padre stasera ci ha invitati a cena ma è bello conoscerci prima! » sorrise radiosa lei porgendogli la mano abbronzata.
« Piacere mio… » rispose stringendogliela.

Non riuscii a trattenere un risolino all'espressione totalmente spaesata di lui. Potevo capirlo ero rimasta così anche io la prima volta che la conobbi, ebbi quasi paura di non riuscire a contenere tutti quel entusiasmo!
Tam mi sentì e si girò verso la mia direzione lanciando un gridolino entusiasta, interrompendo Adrien.
Di nuovo.

« My love! » disse spostandolo di lato per passare e allargare le braccia, invitandomi ad abbracciarla.

Non me lo feci ripetere due volte, abbandonai la borsa sul banco e mi lanciai letteralmente tra le sue braccia, lei mi dovette prendere al volo ma questo la divertì ancora di più, il suo dolce profumo di cocco mi diede subito il benvenuto.

« Ecco, lei stavo cercando! » rise premendo una guancia sulla mia, rivolgendosi al ragazzo che aveva appena varcato la porta.
« Scusala, è un vero e proprio disastro naturale nemmeno io riesco a contenerla. » sorrise Alex ad Adrien stringendogli anche lui la mano. Tam si limitò a fargli una linguaccia facendomi ridacchiare.

« Piacere Alexander, lei è Tamara e se non ti dispiace vado a cercare una camicia di forza prima che tiri giù tutto l'edificio. » scherzò lui facendo finalmente ridere Adrien.

Smisi di respirare e nascosi il viso tra i lunghi capelli di Tam mentre cercavo di riprendermi dalla guerra tra farfalle che si stava infuriando nel mio stomaco.
Altro che Papillon…
« Non c'è problema, è un piacere conoscervi! » 

Tam sembrò fraintendere il mio gesto e si allontanò un po' per permettermi di guardarla negli occhi grigi e luminosi.
« Mari… mi spiace se non ti abbiamo avvisato prima ma il nostro manager ci stava con il fiato sul collo. » si scusò lei, arricciando il naso infastidita.

« Ma no, sul serio! Posso capire, adesso sono solamente felicissima di vedervi. » sorrisi per rassicurarla poi mi rivolsi ad Alex.
« E tu non mi saluti? » gli chiesi fingendo un broncio.
« Certo, appena Miss Polpo mi concede l'onore di staccarti le ventose di dosso. » rispose alzando gli occhi al cielo.

Tam borbottò qualcosa ma mi lasciò comunque andare per permettermi di abbracciare anche lui, era alto poco più di Adrien quindi dovetti alzarmi sulle punte.
« Saremmo dovuti vederci domani ma Tam ha deciso che era troppo tempo così è letteralmente scappata dallo staff per venire a cercarti. » mi informò sciogliendo l'abbraccio ma tenendomi comunque stretta a lui per un fianco.

« Impulsiva come al solito. » constatai arrossendo leggermente anche se sapevo che non dovevo farci troppo caso, Alex era sempre stato così ed ero quasi certa che per lui rappresentassi una sorella minore.

« A proposito, oggi pomeriggio devi assolutamente fare un giro con noi, troverò un modo per sgattaiolare via dagli studi discografici il prima possibile. » intervenne lei con un sorrisetto furbo.

Oh…
« Ragazzi mi dispiace, vorrei tanto ma… » spostai per un attimo lo sguardo su Adrien, rimasto comodamente appoggiato allo stipite della porta osservando in rispettoso silenzio la scena, mi sembrò di vederlo accigliarsi quando spostò lo sguardo sulla mano di Alex, stretta ancora al mio fianco. Fu solo un attimo, potevo anche essermelo solo immaginato ma fu sufficiente a convincermi ad allontanare Alex da me con gentilezza.

« Ho… Ho già un impegno questo pomeriggio, quindi… » balbettai arrossendo.
Tam sembrò confusa, spostò lo sguardo su Adrien, poi su di me e di nuovo su Adrien. Fece un sorrisone, realizzando cosa stesse succedendo e prese fiato per dire qualcosa ma Alex la fermò subito prima che potesse dire qualcosa di imbarazzante.

« Direi che anche per noi è meglio non sgattaiolare via una seconda volta, siamo già scappati adesso se lo facciamo di nuovo non oso pensare a che sfuriata ci dovremmo sorbire! » mi tolse di impiccio lui afferrando Tam per un braccio, trascinandola verso la porta.
« Ed è meglio se torniamo indietro prima che ci trovino. » continuò, lanciando un'occhiata preoccupata al corridoio.
Tam si imbronciò ma annuì, lasciandomi un bacio sulla guancia prima di uscire.
« Ci vediamo in giro, dear. » mi salutò Alex facendomi l'occhiolino prima di seguirla e fece un cenno di saluto ad Adrien.
« S-Sì… »
Sarebbe stato un bel guaio…



ANGOLO MANICOMIO:

Salve salvino Salvini 🌚 
Ecco qui il primo capitolo per voi *fa un inchino*.
Spero vi sia piaciuto eeeee nulla fatemi sapere se vale la pena continuare :3

Un ringraziamento speciale a:
 • TessyA03
    •    Ametista3
    •    Stella cometa 94
    •    AleeKiki
    •    JoxForever
    •    Crystal25396
Grazie di cuore per il sostegno!
Al prossimo aggiornamento, Avery💎

Le foto rappresentano Tamara e Alexander

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