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Autore: Alphisia    04/08/2017    3 recensioni
La bella e giovane Bulma solletica l'immaginazione dell'impenetrabile Principe dei Saiyan durante il suo soggiorno sulla Terra. Pensieri che devono rimanere segreti perché è difficile ammettere che una sporca terrestre gliene susciti di tali. Tutto per un vestito troppo corto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’allarme è scoppiato da un pezzo, il rumore è assordante. Sono talmente concentrato che non mi disturba. Non mi fermo, oggi mi sento così bene, così potente.
Non pensavo di poter arrivare a questo livello di gravità in così poco tempo, ma non me ne sorprendo più di tanto: sono un saiyan nato per essere il migliore.
La gravità torna normale, il rumore infernale si spegne. Il pugno che tiro è molto più veloce del solito.
-Che cazzo succede ora?
La porta si apre quando ho già la mano sulla maniglia.
Lei.
Mi squadra con le mani ai fianchi, rimango appoggiato allo stipite. Tamburella il piede, si vede che trattiene a stento le parole. Non faccio in tempo a chiederle cosa succede che esplode. Ha spento lei la macchina per sicurezza, non dei circuiti, ma mia.
Che palle.
Sono qui da un mese e già non la sopporto più.
Parla, parla, parla.
Ogni volta che supero il limite di questa maledetta macchina arriva con la sua ramanzina urlante. Usasse almeno un tono di voce più delicato, sarebbe piacevole ascoltarla.
E invece no.
Ecco, brava, mettiti a controllare che sia tutto in ordine e vattene in fretta.
Oh, ancora quel vestitino.
Neanche quando lavora riesce a tacere. Imprecazioni ogni due parole, e una di queste è sicuramente il mio nome. Ma oggi dev’essere più tesa del solito.
Giro per la stanza, non presto attenzione a quello che mi dice. Tanto lo so già, qualcosa sullo stare attento, che è pericoloso superare le soglie di sicurezza, che posso farmi male davvero, e altre cose simili. Non penso che ci metterà molto comunque.
Sarà per quel suo amico. Ho notato che quando la mattina prende solo quella bevanda scura e amara qualcosa tra loro è andato storto. A me non è che interessi, però poi per tutta la giornata rompe il cazzo a me. Se non va più d’accordo con lui, perché non lo manda via?
In fondo è casa sua.
Mica come me, che devo rimanere se voglio battere quel verme di infimo livello, anche se non sopporto più le sue grida stridule.
Oh, finalmente. Ha fatto.
Se ne va senza dirmi nient’altro? Strano… ah no.
Non me ne frega niente se la macchina si rompe, tanto riesci sempre a ripararla.
Dovrebbe avere più fiducia in sé stessa, non è per niente stupida. Irritante, lunatica, irriverente nei confronti di un principe sì, ma non stupida.
Non mi sforzo neanche di annuire alle sue parole. La guardo con le braccia conserte. Ha capito che sopporto in silenzio senza ribattere perché altrimenti sarebbe peggio. I suoi capelli ricci si muovono ad ogni scossa del capo.
Mmm, mi sembra che su Nameck non fossero così. Aveva un viso diverso. Forse era solo più impaurita.
Sorrido al pensiero.
Mi piace questa sensazione di potere su di lei. Mi temeva, mi obbediva. Avrei potuto chiederle qualsiasi cosa e lo avrebbe eseguito senza battere ciglio.
E dopo tutto mi permette di stare qui con lei.
Avrà ancora paura di me. La capisco, ho ancora la mia autorità.
Non può far altro che farmi piacere.
Gira i tacchi e se ne va. Scende la scala della navicella sculettando.
Che figa.
E poi con quel vestito rosso, così corto e aderente. Lascia ben poco all’immaginazione. Lo mette spesso. Se il suo amico è contento, beh, sono contento anche io.
Lo dovrei ringraziare. La sua ragazza mi offre certe visioni paradisiache.
Ma non se ne accorge che, se si piega in avanti, la gonna si accorcia dietro?
In questo momento mi accontento delle gambe. Non sono muscolose come quelle delle saiyan che ero abituato a vedere. Sembrano morbide, ci potrei affondare dentro le dita. Chissà se lo sono veramente. I fianchi sono larghi e tondi. Tutto il suo corpo è così opulento, non funzionale a una battaglia, alla resistenza, alla forza.
Cazzo, avrei proprio bisogno di Riba ora. Quella puttana saprebbe come togliermi questi pensieri dalla testa.
Meglio tornare ad allenarsi. 
 




Appunto della scrittrice
La puntata di oggi di Dragon Ball Z, la fine della saga di Freezer, mi ha spinto a correggere questa scenetta che avevo scritto da un po' e pubblicarla. Di solito online si vede sempre Bulma che, come una predatrice, caccia la sua preda-Vegeta. Mi piace immaginare che il Principe si sia lasciato cacciare perché anche lui provava gli stessi sentimenti e la stessa attrazione, anche fisica. Perché, se il caro saiyan è figo, la sua donna non può essere da meno. 
Spero vi piaccia, come al solito fatemi sapere cosa ne pensate. 
Alphisia
   
 
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