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Autore: Xenebe    05/08/2017    10 recensioni
Ranma e Akane hanno finalmente finito il liceo, ma non sembra cambiare niente nella loro vita. In realtà Ranma sembra finalmente pronto a fare una mossa, proprio ora che Akane ha deciso di prendere in mano la propria vita e dare una svolta al loro rapporto. Peccato che la prima scelta che decide di fare sia partire per l'università, lasciandosi alle spalle un fidanzato più innamorato che mai, ma ancora incapace di esprimersi.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Cologne (Obaba), Happosai, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci giunti al finale di questa storia! Vi confesso che ho anche provato a scrivere un epilogo con un epilogo, ma credo che i nostri protagonisti abbiano ancora molto da affrontare e su cui lavorare e non credo fossero pronti... almeno non quanto noi! Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le ricordate, le seguite, le preferite e chi ha recensito: non mi aspettavo una tale accoglienza in uno dei miei fandom preferiti! Nei prossimi tempi pubblicherò una long, non so ancora quale, perché ne ho abbozzate parecchie , sempre su Ranma e Akane, completamente diverse l'una dall'altra! Spero di poterle postare presto. Per adesso godetevi pure l'ultimo capitolo! Vi ricordo che la storia è dedicata ad Emanuela :*

La scelta di Akane




Capitolo 4



Ranma non stava capendo molto di quello che stava accadendo, ma aveva la possibilità di passare del tempo con Akane, quindi non avrebbe fiatato. Iniziava però ad essere curioso sul perché stessero percorrendo la strada per il Furinkan, ma lei gli aveva chiesto di fidarsi e non voleva contrariarla negli ultimi momenti che avrebbero passato da soli, sapeva che sarebbe poi tornata da quel cinese: non era un folle come Kuno, era perfettamente consapevole che non sarebbe bastata una sfida vinta per riprendere il suo posto al fianco di Akane.
La ragazza intanto era sicura della sua scelta: quello spiazzo era stato teatro di innumerevoli scontri e sembrava quasi poetico che lo fosse anche dell'ultimo, l'unica cosa per loro inusuale era Ranma che le camminava accanto invece che correre sulla ringhiera. Il ragazzo anzi sembrava avvicinarsi sempre più a lei e camminare sempre più piano.
-Ranma?-, lui rispose con un mugugno,- Sei diventato una lumaca!- urlò prima di scappare via da lui, verso il parco che era a poche centinaia di metri da loro, finendo con un -Muoviti!- mentre spariva dietro un muretto. Si era nascosta su un albero lì vicino e lo vide correre nella sua stessa direzione, prima di chiamarlo e, con un perfetto salto avvitato, di quelli che aveva visto fare a lui un miliardo di volte, arrivargli alle spalle e tirargli il codino.
Una parte del cervello di Ranma si stava godendo quei giochi con Akane, un'altra parte invece era occupata a notare quanto fosse migliorata. Mentre si girava si aspettava di trovarla sorridente, invece aveva uno sguardo serio mentre allungava la mano ad accarezzargli la guancia.
- Ho bisogno che tu faccia una cosa per me.-
-Dimmi.-
-Devi accettare di diventare l'erede di Happosai.
-Ma... Akane.-
-Ti prego. Puoi farlo per me?- concluse sfoderando il suo sorriso, quello che inebetiva Ranma, che le rispose:- Farei qualsiasi cosa per te.-, senza neanche voler capire le motivazioni di lei.
Intanto un ragazzo cinese con due occhiali come fondi di bottiglia, ritirava dalla cassetta delle lettere  una busta con quattro biglietti aerei, per poi correre a servire il the al vecchio amico di Cologne.

Erano nello spiazzo da un paio di minuti e si era radunata un bel po' di gente. Ranma si guardò intorno, gli sembrava che da un momento all'altro Nabiki potesse iniziare ad accettare scommesse e Ukyo e Shampoo iniziassero a vendere cibo. Ma Nabiki era seduta compostamente su un telo, con sua madre e Kasumi, un paio di metri più avanti sedevano Tofu, Gemma, Soun e Happosai. Ukyo era ormai da tempo lontana e Shampoo...
Rimase di stucco vedendo arrivare la ragazza cinese, seguita da Cologne, Mousse e un anziano, soprattutto quando si posizionò di fronte ad Akane. Si agitò, che diamine credeva di fare Shampoo? La rabbia stava aumentando incredibilmente mentre osservava l'amazzone, così non si accorse di Akane che lo raggiungeva. Gli sorrise e si sporse a baciargli una guancia, tirandolo leggermente a se afferrandolo per la nuca, sussurrò uno "Scusami" prima che lui si sentisse i muscoli paralizzati.
Non riusciva a crederci! Akane lo aveva immobilizzato con una pressione alla nuca! Era furioso, allibito, impressionato e anche un po' affascinato, inoltre era infastidito: non riusciva a muovere nessuno dei suoi muscoli, ma li sentiva comunque pizzicare, come se ogni singola parte di lui volesse protendersi per difendere Akane. Mentre era occupato in queste dissertazioni mentali e a ricordare come quel bacio sulla guancia in realtà era stato più un bacio all'angolo della bocca, si era perso l'inizio del combattimento.
Lo stile di Shampoo, il solito stile angoli e movimenti curvilinei, colpì Ranma, che si diete del baka: ecco lo stile di Sapòn cosa gli ricordava, il modo in cui combatteva Shampoo! Ma prima che potesse meravigliarsi della cosa e farsi delle domande, il suo sguardo fu naturalmente catalizzato da Akane e dal suo nuovo stile di combattimento. 
Se avesse potuto, Ranma avrebbe avuto la bocca spalancata. Lo stile di Akane sembrava voler mischiare perfettamente Cina e Giappone, movimenti aggraziati e forti, una danza dagli accenti molto marcati: i piedi saldamente piantati a terra e le mani in una posizione di attacco quasi distratta, che appariva noncurante nonostante fosse ben calcolata; poi un movimento veloce e aggraziato, ma un colpo forte e deciso. Akane stava combattendo come lui, utilizzando il suo stile e - pensò mentre la vide utilizzare la sua versione dello Kachu Tenshin Amaguriken*- le sue mosse, i suoi attacchi.
Pochi minuti e il combattimento ero finito, vincitrice Akane. Erano tutti intorno alla ragazza a festeggiarla, mentre Ranma rimaneva ancora paralizzato, dimenticato da tutti, ma non dalla ragazza, che in un attimo corse da lui e gli restituì l'uso dei suoi muscoli, ritrovandosi subito in balia delle urla dell'ex promesso sposo.
Fu Cologne a interrompere quello che sembrava stesse per diventare uno dei loro soliti litigi, schiarendosi la voce, proprio mentre Ranma stava urlando del "Bacio della Morte".
- Come il Futu... Ranma stava giustamente dicendo, le leggi della nostra...-
Akane la interruppe parlando in cinese. Il vecchio che era rimasto accanto a Mousse fino a quel momento, si portò lentamente vicino a lei e abbassò la testa in segno di rispetto nei confronti della matriarca.
Dopo pochi secondi Cologne rispose abbassando anche lei il capo e parlando a tutti i presenti.
- In quanto allieva di un appartenente per nascita del nostro villaggio, Akane Tendo ha esercitato il diritto di chiedere di divenire membro onorario della tribù. Alla presenza di questi testimoni, e del suo maestro Sapòn, in qualità di anziana della tribù, accordo ad Akane Tendo lo status di membro onorario. In quanto tale e addizionando la stipula precedente dell'accordo preso dalla sua famiglia al diritto acquisito battendo Shampoo, Akane è riconosciuta come legittima detentrice del titolo di consorte di Ranma Saotome. Con questa risoluzione, noi ci prepariamo a partire per la Cina.-
Il discorso di Cologne lasciò tutti a bocca aperta e, mentre ancora cercavano di capirci qualcosa, la vecchia si avvicinò ad Akane e le disse: - Saremmo felici se volessi entrare nella nostra famiglia, altrimenti potresti far parte di quella Mousse e Sapòn.-
- Io sarei onorato di poterti considerare una sorella, Akane Tendo.-, si fece avanti il ragazzo papero.
- Fermi un attimo!-, si intromise Ranma,- Che diamine sta succedendo e che c'entra Sapòn?-
Akane gli sorrise e poi si scusò con Mousse, prima di accettare l'offerta di Cologne, che lasciò alla sua nuova nipote il compito di spiegare tutto e si augurò di rivedere tutti presto al matrimonio, congedandosi con un:- Intanto vi salutiamo e torniamo tutti e quattro al villaggio. Akane tu sarai sempre la benvenuta, lo stesso vale per tuo marito e tutti i vostri eredi.- 
- Venerabile Colo...-
- Obaba andrà bene.-, la corresse, guadagnandosi uno dei famosi sorrisi di Akane.
- Grazie tanto, Obaba.-, disse prima di abbracciarla.


Erano tutti a dir poco curiosi e guardavano tutti Ranma in attesa di una spiegazione, ma il ragazzo era all'oscuro quanto loro! E aveva una serie di domande. Ma appena la sua ex fidanzata gli si avvicinò sorridente lui decise di giocare in difensiva: non aveva capito molto se non che c'entrava Sapòn, che i cinesi stavano per partire, che Akane aveva imparato il cinese e, chissà come, era diventata una specie di nipote acquisita della mummia. Ma piuttosto che aspettare una spiegazione come tutti, appena Cologne, Shampoo, Mousse e il loro amico scomparvero dalla vista, prese il polso della minore delle sorelle Tendo e la tirò a se, voltandola. Quando iniziò ad urlarle addosso erano a poco centimetri l'uno dall'altra.
- Stupida! Si può sapere che pensavi di fare contro Shampoo?-
Akane era allibita, credeva che Ranma sarebbe stato felice di risolvere così la situazione, che lei e tutti gli altri, Cologne e Nabiki comprese, avessero frainteso tutto? Che Ranma non l'avesse mai amata?
- Che cosa ti sarebbe potuto accadere, lo sai?- la voce di Ranma stava salendo vertiginosamente, sfiorando punte che neanche Kodachi avrebbe mai potuto sfiorare.
- Ma ho vinto...- quello di Akane fu quasi un sussurro. Questo comportamento di Ranma la stava spiazzando, non si sentiva più sicura di nulla.
- Sì, hai vinto! E se ti avesse dato il bacio della morte? Dio, Akane hai idea di cosa avrei dovuto fare per salvarti? Avrei dovuto ucciderla!- dopo questa frase, Ranma di zittì, come a corto di fiato, pensando al combattimento con Saffron, riuscì a stento a sussurrare:- Avrei dovuto uccidere di nuovo, Akane.-, prima di scoppiare a piangere abbracciandola, in quel momento non riusciva a pensare a tutta la loro famiglia che li osservava. Il terrore per Akane, la vergogna per aver ucciso qualcuno e l'ansia perché sapeva che lo avrebbe rifatto, anche subito, per lei...
Un secondo dopo Akane ricambiò l'abbraccio iniziando anche lei a singhiozzare, mentre lo stringeva forte e gli sussurrava:- Non è successo niente, amore mio, niente.-
Ranma si irrigidì per un attimo, prima di allontanare leggermente Akane da sé e osservarla con occhi spalancati. 
- Che... che cosa... hai... hai detto?-, Akane era confusa, non riusciva a capire perché Ranma la stesse guardando con quella espressione spaventata.
- Ho detto che non è successo niente...-
- No, non quello...-, stranamente notò Akane, la sua famiglia sembrava essersi allontanata per dargli un po' di privacy. Da lontano la ragazza vide Nodoka sorriderle e Nabiki farle l'occhiolino. Spostò lo sguardo di nuovo sul viso di Ranma e lo guardò negli occhi: il suo sguardo non era propriamente spaventato... sembrava speranzoso, come se stesse aspettando di ascoltare qualcosa di estremamente importante. Forse... Allungò la mano toccandogli il viso...
- Ti ho chiamato "amore mio"...-
Un attimo dopo Ranma la stava baciando e non c'era niente di delicato o dolce in quel bacio. Sembrava che entrambi stessero mettendo in quel bacio tutta la passione, tutta la disperazione di non essere riusciti a parlarsi, tutta la mancanza degli ultimi mesi. Sembrava che Ranma volesse inglobare totalmente Akane.
Quando smise di baciarla, solo perché erano entrambi a corto di aria, la strinse ancora più fortemente a sé, come se avesse paura di perderla, come aveva fatto mille altre volte mentre la proteggeva dai pericoli.
La loro famiglia si era intanto allontana, avviandosi verso casa e lasciandoli soli, sotto lo sguardo benevolo di Nodoka e quello leggermente imbarazzato di Nabiki e Kasumi.
Ranma si accorse di star piangendo, singhiozzando, quando le sussurrò nell'orecchio: "Ti prego non abbandonarmi più."
Akane riuscì a mettere tra di loro un po' di spazio, giusto abbastanza per guardarlo negli occhi e prendere tra le mani il suo viso disperato.
- Ranma... io non ti ho abbandonato, dovevo trovare una soluzione, risolvere i nostri problemi. Pensavo che tu non volessi stare con me, per questo sono andata via. Credevo di farti felice. Poi Mousse mi ha contattata per dirmi che stavi male, che eri depresso. Non gli ho creduto, sapevo che lui mi rivoleva qui per avere una qualche chance con Shampoo. Un giorno però mi ha contattata Cologne: voleva aiutarmi a risolvere la situazione senza rovinare la vita a noi e rischiare una punizione per Shampoo. Così mi ha mandato da Sapòn, - Akane lo sentì irrigidirsi, - Ranma... quel vecchio che era con Mousse, quello è il vero aspetto di Sapòn.-
Il ragazzo si allontanò da lei, ma le prese le mani. Era contrariato, ma non doleva lasciarla andare assolutamente, aveva paura che potesse sparire tra le sue mani.
- Akane, io ho incontrato Sapòn!- la sua voce era priva di inflessioni battagliere, sembrava la stesse supplicando.
- Oh, amore mio!- disse prima di abbracciarlo per poi continuare, - È una maledizione... quando era giovane Sapòn cadde in una sorgente maledetta vuota e stava per morire, come è accaduto a me, poi per annullarne l'effetto si è reimmerso nella stessa fonte, che è tornata vuota (succede così quando chi è "annegato" in una sorgente vi si reimmerge, la maledizione della fonte semplicemente sparisce), ma gli ridà l'aspetto di un ventenne. Succede anche a me. Se mi bagno con l'acqua fredda torno una diciottenne.-
- Sei stata in Cina?-
- Sì, era il piano di Cologne. Lei e Sapòn erano amici d'infanzia, ma lui era stato cacciato quando non aveva accettato di dover sposare per forza una donna del villaggio. Così Cologne ha deciso di prendere due piccioni con una fava: se Sapòn mi avesse allenato, io avrei potuto sfidare Shampoo e batterla per poi chiedere di entrare a far parte della tribù in maniera onoraria, avendo battuto il loro campione. Pensa che per testare la mia determinazione il mio maestro mi ha sfidata a entrare in una sorgente... senza dirmi che era quella in cui ero quasi annegata! Ad ogni modo essendo stata allieva di Sapòn anche lui sarebbe stato reintegrato e perdonato per aver portato una forte guerriera. Io intanto in quanto facente parte della tribù Joketsuzoku e grazie all'accordo dei nostri padri, acquisisco priorità su Shampoo, senza dover però trasferirmi in Cina. - finì sorridendo.
Ranma mise il broncio.
- Avreste dovuto dirmelo.-
- No, non mi avresti lasciato combattere.-
- Certo, Shampoo è pericolosa!-
- Ma io l'ho battuta!-, sembravano pronti ad iniziare uno dei loro soliti litigi, quando Ranma le accarezzò una guancia.
- Dio! Quanto mi sei mancata!- sussurrò prima di baciarla, di nuovo. Stavolta dolcemente. - E quanto ti amo.- disse appena si fu staccato da lei, poggiando la sua fronte su quella della fidanzata ritrovata, ad occhi chiusi.
Akane lo vide finalmente sorridere, quel suo sorriso furbo che tanto amava.
- Quindi ora fai parte della tribù di Shampoo? Hai scelto questo?-, lei annuì, - E devi sottostare alle loro regole, no?-,ancora annuì,- Significa che se dovessi sconfiggerti, dovrai sposarmi!-, disse prima di prenderla tra le braccia e iniziare a saltare sui tetti, verso casa, Akane intanto rideva: perché non poteva farle la proposta come tutte le persone normali? Ormai conosceva già la sua scelta.


*Tecnica delle castagne

   
 
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