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Autore: elesti    05/08/2017    6 recensioni
Una Parigi illumimata.
Il noto e famoso modello parigino Adrien Agreste.
La stagista di suo padre,la franco-cinese Marinette Dupain-Cheng.
I due kwami della creazione e distruzione ,impazienti di rivedersi,con il loro straziante sentimento che provano da secoli.
Scoperte rivoluzionarie di lui,decisioni importanti di lei.
Confessioni,amore,urla,rabbia,confusione,baccano,musica ad alto volume,bevande dal gusto ormai indistinguibile e una bottiglia vuota.
Una fabbrica di pensieri e idee in continua lavorazione.
Quale posto è meglio se non all'interno di un locale di Parigi,durante una festa di riconciliazione di una vecchia classe del liceo,per poter contenere tutto questo?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aveva perso ancora una volta un battito nel sentirla finalmente parlare,e un altro ancora quando pronunciò il suo nome naturalmente. Quando tempo era passato da quando non la sentiva parlare...? Che non sentiva la sua voce? Che non le sentiva pronunciare con la sua voce e con le sue labbra il nome del biondo? Da quando la massa di persone li aveva separati portandoli a far di tutto pur di rimanere insieme. Spingendoli fino a quel momento,che per quanto assurdo era e inusuale il come ci fossero finiti,stava piacendo ad entrambi . E forse il loro odio verso la tanto maledetta bottiglia,protagonista di quel gioco,stava pian piano scemando. Ma ovviamente i pensieri verso l'oggetto di vetro non erano attualmente i protagonisti nella testa di Adrien,concentrato semmai dalla melodia che aveva emesso anche se in pochi secondi la franco-cinese. Era cosi bella la sua voce...cosi calda...cosi dolce..perfetta. E dopo la sorpresa iniziale, riportò gli occhi puntati verso il suo viso,questa volta molto più accessibile,anche se esso era chinato verso il basso. E sembrava riprendere fiato. Si notavano ancora le guance rosee,le labbra gonfissime ...chissà quanto le stava torturando nel mentre non riusciva a vederla...quelle ciglia che continuavano a sfiorarle le guance. ''Perfetta..'' si ritrovò a pensare nuovamente in quella serata,o per lo meno in quel lasso di tempo in cui si trovavano attualmente. Quante volte l'aveva detto dentro la sua testa? Quanti discorsi interiori aveva intrapreso,affermando sempre di più la perfezione di lei? Anche se ormai era quasi impossibile tener il conto, era altrettanto impossibile non pensarlo. Anche a costo di ripetersi. Tutto di Marinette era perfetto. Il suo ego felino, enorme come Villa Agreste,gli avrebbe fatto affermare che se nel vocabolario si andasse a cercare il significato della parola perfezione,come suo sinonimo sarebbe comparso scritto ''Marinette'' sicuramente. Ed era stato uno stupido a non capirlo immediatamente di questo suo essere perfetta,il quale era di certo sin dal primo giorno in cui l'aveva incontrata. Per non parlare di quel preciso giorno,in cui le prestò il proprio ombrello per ripararsi dalla pioggia che aveva cominciato a bagnarle il capo,facendo creare ai capelli quel riflesso azzurro che assumevano sempre da bagnati. Il solo ripensare alla vista di quella Marinette,così estremamente dolce,timida e ingenua,ancora una sconosciuta quel giorno,gli faceva venir voglia di darsi la sua arma ,che utilizzava quando era Chat Noir ,in testa da solo per il come con quanta stupidità se la fosse fatta fuggire tra le mani. E il resto degli anni che avevano passato insieme? Quante occasioni di accorgersene della sua perfezione si era fatto sfuggire? Così tante che forse si sarebbe rotta prima la propria arma più tosto che la sua testa bacata e testarda. Vogliamo poi aggiungere la questione della sua alter ego? Nessuna era perfetta più di lei per essere anche LadyBug,di essere la sua Lady. E questo ennesimo discorso stava già per ampliarsi,se non fosse stato interrotto dallo spostamento di lei.

Si stava di nuovo muovendo...come se al momento fosse la priorità principale il completare la ''missione'' affidatole...e sempre strusciando con le labbra sul suo cammino,non appena le aveva riportate sulla sua fronte,sempre seguita attentamente da lui. Stava poi scendendo le labbra. E fu costretto a chiudere gli occhi quando avverti una delle due palpebre, essere sfiorate dalle labbra di Marinette. Questo buio lo uccideva..e il non vedere,lo aveva portato ad appigliarsi agli altri rimanenti tre sensi utilizzabili al momento.

L'udito? Lui non sentiva niente se non se stesso continuare a trattenere i mugolii,che non facevano altro che lottare per uscire fuori,e i tremiti per tutto quello stava provando. Avvertiva anche il proprio cuore che non smetteva di battere impetuoso. Il resto del mondo? Caput. Non esisteva. Non faceva alcun rumore alle sue orecchie. Totale indifferenza se lo stesse facendo o no. Non erano Marinette. E ciò che non è Marinette al momento non aveva importanza. A tal proposito,da lei riusciva ad avvertire il suo respirare tramite il naso,visto che le labbra erano occupate in tutt'altro. E già immaginava il come quella situazione in futuro si sarebbe di sicuro ripresentata molto e moltissime volte. 

L'olfatto? Tra non molto sarebbe andato in corto circuito,per l'odore di lei che sentiva forte e chiaro. Sebbene non andasse più ogni giorno al negozio dei suoi genitori,riusciva a sentirlo il profumo di quelle prelibatezze,di quelle dolcezze,di quelle sfiziose e piccole opere sempre presenti continuamente nei banconi della panetteria del padre. Dei croissant appena sfornati di cui andava matto sopratutto. Marinette odorava di dolce,ma non solo di quello. Lo avvertiva, lo sentiva forte e chiaro quell'altro suo profumo,che avvertiva sempre di più se nei panni dell'eroe gatto. Era un odore aspro ,quasi tagliente,ma quell'aspro che non disturba e che piace semmai. Ma non era un odore copiabile. Non era quindi un profumo,come si sarebbe mai potuto ricreare questa fragranza?Non era fattibile infatti,perchè era solo di lei. Un odore impresso,forse involontariamente,nella sua nivea pelle. Lui c'era sempre e comunque. Sempre presente quell'odore se lei era nei paraggi. E aggiunto all'odore dolce di croissant,era una combinazione sublime di aspro e dolce. La rappresentava. Avrebbe azzardato dire che la sua principessa era il dolce,mentre la sua parte eroina l'aspro. Per non parlare della sua personalità. Il come anche senza maschera riuscisse sempre e comunque a comportarsi come si comporterebbe LadyBug a differenza sua,che tratteneva il suo vero io,cosa che non faceva nei panni di Chat Noir, e questo ovviamente si era fatto capire con l'andare degli anni.Se Marinette fosse mai stata un croissant, sarebbe di certo stata un croissant con scaglie di limone e all'interno una marmellata di fragole. Si,forse era un azzardo e troppo perverso da pensare,ma ci stata secondo lui questo ragionamento.

Il tatto? Riusciva a sentire anche solo sfiorandole i fianchi il quando la sua pelle fosse morbida e liscia ,il tutto grazie anche alla maglietta di lei che si era leggermente alzata, permettendogli così di entrare in un contatto diretto con la sua pelle. Le mani formicolavano,come se lanciassero segnali al proprietario per chiedere di più. Un formicolio che cerco con tutto se stesso di tenere a bada. Ma il tenere gli occhi chiusi,non aiutava il suo arduo compito e l'immaginazione, nel pensare a come potesse essere tutto il suo corpo al contatto delle proprie mani bollenti. Se era tutto come lo strato di pelle con cui era in contatto. Non l'aveva mai vista senza vestiti,nemmeno in costume da bagno per un motivo o per un altro. In intimo in piccole svariate volte mentre andava a farle visita in forma di Chat Noir ,ma o non ci aveva fatto caso al suo corpo o lei gli urlava di sparire ovviamente. Ora il poter avvertire la sua pelle nuda anche solo in quel, per lui piccolo, contatto,gli faceva desiderare di poter avere il permesso di approfondire,ma si trattenne,era pur sempre un rispettoso gentiluomo. E non avrebbe mai fatto nulla contro la volontà della sua principessa. E avrebbe scommesso di tutto, nel appurare che sarebbe stato mille volte più appagante la sensazione di poterla sfiorare con il suo consenso. In più,riusciva ancora a percepire le dita di lei sulla nuca,intrecciate con i capelli biondi,mentre ogni tanto,come per dare più intensità ai baci,pigiavano,così dal spingerlo a se. E non sarebbe stato certo lui a impedirle di farlo.
 

Sentì il peso delle labbra alleggerirsi sulle palpebre,facendo caso a quanto tempo abbiano sostato lì,e finalmente riapri gli occhi,mentre lei continuava a tenerli chiusi,e le sue labbra erano passare alla base del naso,fino a strusciarsi sopra di esso per poi scendere sempre più giù,fino alla sua punta. Ed ecco il nono bacio. Tanto era stato tenero e dolce come alcuni dei precedenti che non riusciva a togliersi il sorriso,man mano sempre più ampliato,sulle labbra.

Poi la vide allontanarsi leggermente,tornando in una posizione comoda sopra di lui. E la vide prendere ed espellere aria attraverso le labbra,capendo il quanto aria avesse preso dentro di se, attraverso l'enorme gonfiamento subito dopo sgonfiamento del petto di lei. E la vide ancora li, come a pensare sul come procede. Era del tutto quasi finito.Ora mancava solo l'ultimo ba-
 

Gli si mozzo il respiro. Gli si spense il sorriso. Dimenticò cosa volesse dire respirare. E naturalmente cosa si doveva fare per farlo. Non ci riusciva più ,dopo riaverle riviste..dallo stupore gli sarebbero usciti gli occhi dalle proprie orbite,a vedere quei occhi languidi di lei tanto desiderati. Erano cosi lucidi ... brillanti ... emanavano luce propria e riflettevano di mille colori sulle tonalità dell' oceano. Erano anche così espressivi in quel momento. E Adrien li colse tutti,senti tutte le emozioni che trasmettevano. Attesa. Timidezza. Imbarazzo. Impazienza. Desiderio. Lussuria. Erano le stesse e medesime emozioni che aveva provato lui fino a quel momento e che sicuramente trasmetteva. Ma era presente anche l'emozione che avvertiva più forte di tutte e che lo sorprese ancor di più. Amore. Lo sentiva. Lo avvertiva. Amore sconfinato,forte,immenso,come l'oceano dal quale prendevano il colore ,come Marinette. Voleva dire questo quindi? Si provavano queste mille e di più sensazioni nel veder questo fortissimo sentimento verso colei che per anni si aveva aspettato di contraccambiare? Si provava terrore e felicità allo stesso tempo? Eccitazione e paura? Era davvero possibile provarle tutte insieme seppur fossero fortemente contrastanti tra loro?  Mai si sarebbe aspettato,di vedere tutto questo in uno sguardo di lei,che aveva incollato le sue iridi azzurre a quelle verdi del ragazzo. E sapeva, che lo vedesse anche lei in lui tutte quelle emozioni,sopratutto l'ultima. Forse si notavano maggiormente per il continuo trattenerle ? Anni e anni di trattenimenti delle proprie emozioni e sentimenti verso l'altro,che adesso non riuscivano più a tenere a bada? Emozioni che si stavano ribellando ai propri padroni,magari dichiarandoli stupidi per la loro ottusità nel non essersene accorti prima. Adesso niente e nessuno,tanto meno i loro cervelli,che come si sa,il cervello cerca sempre di avere la meglio sul cuore,li avrebbero fermati. Erano scoppiati ormai, felici di quella libertà di far vedere cosa provassero per davvero.

La vide poi avvicinarsi al viso di lui,e non fu per niente come le innumerevoli volte addietro. Molte,moltissime volte,si era ritrovato con il viso così vicino a suo,per rafforzare il legame,per provare a baciarla,per rassicurarla o anche per il semplice desiderio di osservarla da vicino nei panni di Gatto Nero Della Sfortuna,sia quando lei era LadyBug o Marinette. Era follemente diverso. Era innanzitutto ,voluto da entrambi,non solo da lui o da lei questa volta. Sentì poi una delle mani di lei,ancora depositate sulla nuca bionda,spostarsi verso la guancia di quest'ultimo sempre,senza mai distogliere lo sguardo,come se volesse avere più contatto con lui,e cielo se dentro di se Adrien stesse ringraziando in mille modi possibili e inimmaginabili Marinette per averlo fatto. Adorava quella sensazione,adorava che anche minimamente lo sfiorasse,adorava lei e qualsiasi cosa gli facesse.

I loro occhi non accennavano a distaccarsi tra di loro,come se ne valesse della loro vita. A malapena chiudevano le palpebre,pur di mantenere quel contatto visivo forte e ferreo,impossibile da contrastare. E la loro distanza di si e no un centimetro o due a dividere le punta dei loro nasi accentuò il tutto. L'intimità. L'eccitazione. Il desiderio. L'amore reciproco che finalmente poteva esprimere liberamente l'uno di fronte all'altro. Il fatto che non servissero le parole, totalmente inutili al momento. Erano così futili le parole messe in confronto a ciò che potevano esprimere con solo lo sguardo. E poi,finalmente lo percepì. Percepì ciò che prima non era riuscito stranamente a sentire,sebbene il contatto fosse maggiore rispetto ad ora. Percepì forte e chiaro il come il cuore di Marinette battesse forte contro la cassa toracica dove era rinchiuso. E sebbene fosse frettoloso e rumoroso,era il suono più bello che potesse sentire al momento. Come una dolce ninna-nanna cantata dalla mamma al proprio figlio,per farlo addormentare dopo essersi svegliato bruscamente per via di un incubo, e che ,dopo anche le poche prime parole,era già nelle braccia di Morfeo. E la cosa ancor più bella? Era che anche il cuore del biondo battesse all'ennesimo modo. Come se fossero collegati tra loro,come se si fossero sincronizzati a tal punto dal battere all'unisono nello stesso preciso istante. Emettendo insieme lo stesso Tum-Tum. Come se a modo loro si stessero amando,si poteva ipotizzare e azzardare di pensare.

Quasi d'istinto,prima ancora che il cervello mandasse un qualsiasi tipo di segnale ,le mani del biondo si separarono dai fianchi di lei , dopo averli avvicinati a se,per poi andarsene ad adagiarsi a coppa sulle guance rosee di Marinette,cominciando poi con entrambi i pollici ad accarezzarle le gote dolcemente. Come se non volesse far altro che donarle coccole su coccole. E vista l'immobilità di lei,forse per l'imbarazzo o per la poca esperienza, aveva deciso di ,in un qualche modo incoraggiarla,facendo così lui il primo passo,dopo tutto ciò che lei gli aveva donato fino a quel momento. Quindi avvicinò leggermente il viso al suo,facendo sfiorare così le punta dei loro nasi finalmente. Un contatto in più,seppur lieve. La vide trattenere il respiro,come se non se lo aspettasse,e ciò gli fece nascere sulle labbra un lieve sorriso che durò poco,mentre riprendeva pian piano la coccola attraverso i pollici. 

Poi,forse per aver allargato la traiettoria della carezza,forse perché le mani continuavano sempre e comunque a formicargli nel desiderare di più,fatto sta che,anche se leggermente, con un pollice gli sfioro il labbro superiore di lei. E gli basto tastare per pochi secondi quello strato di pelle per abbassare leggermente lo sguardo verso di esse,notandone ancora una volta la rossezza,il gonfiore,la lucidità che avevano,prima di ritornare a fissarle gli occhi,con un luccichio in più. Un luccichio di bramosia, più accennato rispetto a prima,che riuscì a trasmetterle appieno,non appena notò il rossore e quasi calore delle guance aumentare. 

Decise di non fermarsi solo lì, quindi aumentò ancor di più la vicinanza,ormai stanco di aspettare, facendo sempre di più diminuire la distanza che li divideva. Non avevano già aspettato abbastanza? 

Vide gli occhi di Marinette abbassarsi,puntandosi verso le proprie labbra. E quasi subito esse cominciarono subito a formicolare prima del tempo,come se non aspettassero altro, per attirare l'attenzione su di se. E lui fece di tutto per trattenere il lieve sorriso,felice che anche per lei tutta quella pazienza fosse fastidiosa. Adrien cercò pure di trattenersi dal mordersi il labbro inferiore. Poi Marinette ritornò a guardare gli occhi di lui,anche se con le palpebre leggermente abbassate.

Pian piano i secondi passavano. Adrien doveva spegnere il cervello,o non sarebbe più andato avanti. Il non pensare più a niente. Doveva soltanto,darsi una spinta verso di lei ancora una volta, e farlo una volta per tutte. Niente più rimandamenti,o scuse per non farlo. Anche se lui e il suo alter-ego erano la medesima persona, la sua forma civile non abbandonava mai la timidezza o l'imbarazzo che ogni tanto spuntavano. 

Ma ancora una volta, Marinette lo stupì e precedette. 

Fulminea,chiuse gli occhi e adagio le proprie labbra su quelle di Adrien. E fu li che finalmente il cervello dentro il capo biondo si spense.







Angolo Autrice:
Ciao di nuovo a tutti!Come iniziamo questo angolo? Affermando che fa un caldo tremendo ovviamente! Ditemi per favore che non solo qui fanno 40°! Seriamente,si muore di caldo!

Ma,passiamo a cose serie! Finalmente mi sono rifatta viva,caldo e ispirazione e voglia permettendo,con un nuovo capitolo che spero vada bene ovviamente! Ma non solo! Ma poi lo spiegherò più avanti. Ed eccoci arrivati al decimo bacio! Interrotto ovviamente da me,e credo che qualcuno vorra tipo,ghigliottinarmi (esiste poi come verbo?) se non di peggio. Spero di non aver enfatizzato il tutto! E di aver scritto parti che forse potevano anche non essere scritte! So poi che spuntano troppi discorsi di Adrien che nominano la perfezione di Marinette,e chiedo venia per ciò,ma credo che in situazioni del genere possa capitare no? Boh,io di certo non lo so! Non ho mai avuto situazioni del genere,ma nemmeno normali a questo punto (single forever-alone inside). Di conseguenza,cio che provoca un semplice o complicato bacio non so cosa provochi,lo so solo grazie ai libri che ho letto dove li descrivono!Quindi spero che in questi due capitoli fatti e nel prossimo dove si trattera del forse bacio più importante andranno bene! Se poi vorreste darmi una mano,ditemi,voi cosa avete provato al vostro primo bacio? E invece a quelli che seguono dopo??

Andando avanti,passiamo alle recensioni! Ringraziamo:
fairytales lover
Stella cometa 94
valekika18
Lady_Sue1789
mmi
e luciaandkaito anche se non compare!
Diciamo fin da subito il sempre ed enorme grazie per aver recensito! E subito dopo i scusa dei continui errori (che sono sicura saranno presenti anche in questo capitolo...). In più,come avevo accennato prima,oggi non solo pubblico il nuovo capitolo (in pieno giorno poi wow) ma ho anche modificato il capitolo precedente,correggendo gli errori di battitura,e sperando anche quelli grammaticali e verbali se sono stata abbastanza da notarli tutti (ma ovviamente non sarà così),e ho anche modificato alcune parti,accorciando come consigliato alcune parti,anche se credo di non aver risolto molto, scusatemi. Beh,comunque per chi fosse curioso e poco soddisfatto è libero di andarlo a rileggere!

Parlando poi del prossimo capitolo,questa volta passera davvero tanto e tanto tempo prima che io lo pubblichi,per via del fatto che per due settimane e mezzo non sarò a casa,dove invece sara il mio amato pc...quindi potrò solo abbozzare idee scrivendole tra le note nel telefono,prima di mettermi a fare il vero e proprio capitolo! E chiedo gia scusa! (si se non si fosse notato,sono un soggetto che dice milione di volte scusa,che sia necessario o no) In più per il fatto che racconto sempre dal punto di vista di Adrien,è più che altro perche,ho notato che molte volte in molte storie si parla solo e solamente da parti di Marinette,oppure il POV è sempre e comunque lei a ''condurlo'',quindi possiamo dire che è una decisione mia,il raccontare sempre dal suo punto di vista. Per quel capitolo dove parlo da parte di Marinette e il pezzo nel capitolo dopo più che altro era per fare un piccolo esperimento se cosi si puo dire,e pure per aumentare un po di suspance. Chiedo scusa se magari preferivate che parlassi da parte di entrambi,solo che non lo so,è più soddisfacente scrivere da parte di lui che fa lei. E non vorrei tipo,sembrare la tipa che non da retta ai consigli che le danno,prometto comunque che proverò,nel mentre starò ancora progettando di alternarli o mettere i pensieri di entrambi,ma se poi risultera che sara più convincente loro la parte di Adrien,parlero sempre da parte sua (si,si ora potete pure ammazzarmi visto che mi sono contradetta da sola)

Detto questo,prima che scriva quasi un capitolo nuovo solo di Angolo,vi saluto,e spero che il capitolo nuovo vi piaccia! Al prossimo aggiornamento!

Elesti 
   
 
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