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Autore: Francy_Kid    06/08/2017    1 recensioni
Chat Noir, la Belva Nera, un ragazzo che ha il potere di distruggere tutto ciò che tocca: una maledizione che lo vede essere temuto da tutti. Solo una ragazza, Marinette, sarà in grado di conoscerlo meglio e capirlo.
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•MariChat•
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INIZIATA: 9 Marzo 2017
CONPLETATA: 20 Marzo 2018
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Maestro Fu, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Cap. 19






 

Marinette si sedette al tavolo con Master Fu, sbuffando e strofinandosi gli occhi stanchi.

 

«Potevi restare a casa a dormire. Vedo che sei parecchio stanca.» disse l'anziano, sedendosi di fronte a lei.

«No, no. Ho un impegno e devo rispettarlo.»

«Venire a trovare un vecchio non dev'essere un impegno, soprattutto per una giovane ragazza come te.»

Marinette si mise dritta sulla panca, facendola scricchiolare. «È un piacere, oltre che un impegno personale.» rispose, cercando di riattaccarsi la garza che aveva sopra la guancia.

 

Fu si alzò, andandole accanto e togliendole delicatamente l'enorme cerotto bianco, lasciando liberi i tre graffi.

 

«Dovresti farli respirare, così guariscono prima.» esclamò, per poi esaminare la ferita: i tre graffi si erano quasi rimarginati ed erano coperti da una sottile crosta rossa.

 

Per fortuna non erano infetti e non sarebbe nemmeno rimasta la cicatrice per via della crema che usava.

 

«Li copro perché i miei amici mi farebbero domande. Avevo detto loro che mi faceva male il dente, anche se dopo tutti questi giorni sarebbe dovuto passare...» rimuginò, guardando in alto come a pensare.

«E perché Chat Noir si sarebbe sentito in colpa, giusto?» domandò con un sorriso, vedendola arrossire di colpo.

«Anche... ieri sera l'ho trovato ed ho scoperto dove si nasconde.»

Fu sorrise. «È bello vedere due amici ritrovarsi.» disse. «Ma devi sapere una cosa: lui non ti ha mai lasciata sola.»

 

Marinette lo guardò confusa, alzando un sopracciglio.

 

«Quando un portatore dell'anello trova qualcuno a cui legarsi fa di tutto pur di restare con questa persona. Diciamo che sviluppa una specie di imprinting per quella persona.» spiegò a grandi linee, vedendola avvampare violentemente e portarsi le mani sulle guance, tastandosele.

«C-Come quello i-in "Twilight"?»

 

Fu la guardò di traverso, per poi ridere al suo sguardo imbarazzato; la ragazza mugugnò, coprendosi il volto.

 

«Non so a cosa ti riferisci, ma diciamo che solo guardando negli occhi una persona capisce che essa è importante per lui e che può divenire tutto ciò di cui ha bisogno, che sia un amico, un fratello, un protettore o un amante. Diciamo che è una specie di colpo di fulmine: è quando si è disposti anche a perdere la vita per questa persona ed a proteggerla a qualunque costo, prendendosene cura, ed identifica in essa un punto di riferimento.» spiegò, vedendola spostare le mani incuriosita, seppur ancora paonazza.

«E questa cosa è avvenuta per tutti gli Chat Noir?»

Fu ci pensò su. «Non saprei. Per ora so solo di due Chat Noir, oltre quello del presente, che sono stati soggetti a questo fenomeno.» rispose lisciandosi la barba grigia.

«Mi può raccontare di quello Chat Noir, per favore?»

«Te lo racconterò più avanti. La sua storia è parecchio curiosa oltre che la più lunga e tu stai crollando.» esclamò, lasciandola a bocca aperta per la delusione.

«Ma io vorrei sapere tutto!» piagnucolò guardandolo alzarsi.

«Dai tempo al tempo, Marinette. Sii paziente e ti racconterò tutto, non ti preoccupare.» sorrise gentilmente, fermandosi al primo gradino. «Prova a portare qualcosa a Chat Noir. So che si annoia moltissimo quando è da solo.»

 

 

 

 —•—•—

 

 

 

Marinette guardò il ragazzo-felino fare le fusa mentre giocava con un ammasso di lana che aveva portato da casa.

 

Non sapeva cosa gli sarebbe piaciuto, così aveva optato per un gomitolo ovviamente che non le serviva, pensando a cosa potrebbe piacere ad un ragazzo seppur fosse metà gatto.

 

Appena entrò nella villa abbandonata degli Agreste, Chat la accolse con un sorriso, abbracciandola subito dopo; la guidò per un piccolo tour della casa –solo nelle stanze ancora aperte o agevoli, poiché maggior parte erano distrutte–, meno spaventosa di quel credeva visto che era ancora giorno.

 

Alla fine raggiunsero una stanza da sopra la rampa di scale che si vedeva dall'entrata principale, e Marinette notò subito, malgrado le assi alle finestre, i muri segnati ed i mobili quasi totalmente inesistenti o distrutti, che quella era la stanza in cui Chat dormiva, poiché vi era anche un materasso improvvisato a terra.

 

Il ragazzo la fece sedere lì mentre lui gli mostrò felice i suoi lavori che faceva nel tempo libero –soprattutto disegnare– facendola sorridere al suo sguardo di eccitazione.

 

Non appena i fogli erano finiti, i due iniziarono a parlare del più e del meno, ma Chat si divertiva di più ad ascoltare la ragazza mentre raccontava cosa faceva da piccola, di qualche episodio divertente o imbarazzante, entrambi sdraiati sul materasso, ridendo qualche volta.

 

Chat era una perfetta compagnia per Marinette e Marinette era una perfetta compagnia per Chat.

 

La ragazza prese il cellulare, volendo controllare il quotidiano locale e, come prima notizia, leggendo che la Belva Nera aveva attaccato di nuovo; inoltre, il sindaco di Parigi, André Bourgeois, aveva aumentato la sicurezza, soprattutto di notte, ma Chat non era stata ancora catturato.

 

Guardò l'amico con la coda dell'occhio mentre faceva rotolare per terra il gomitolo e miagolava divertito.

 

Rise divertita, tornando a leggere il cellulare, ma un soffio arrabbiato di Chat le fece alzare di scatto la testa, notando il felino a quattro zampe e con le orecchie incollate al capo, soffiando minaccioso.

 

Marinette guardò cosa l'avesse spaventato in quel modo, notando un piccione ad un paio di metri di distanza da lui.

 

«Chat... è un piccione...» disse trattenendo le risate.

 

Non capiva come un gatto potesse aver paura di piccolo uccello.

 

La ragazza si alzò, andando accanto all'amico e guardando il volatile osservarli incuriosito, camminando lentamente.

 

«Hai paura dei piccioni?» domandò lei, vedendolo scuotere la testa. «Hai qualcosa in particolare contro di loro?»

 

Chat si alzò, facendole cenno di porgergli il cellulare per risponderle.

 

"Sono allergico alle piume. E, essendo la Belva Nera, per me è parecchio difficile recuperare farmaci per l'allergia senza spaventare qualcuno, rischiare di venire catturato o ucciso"

 

«Hai un punto a tuo favore.» disse leggendo le note. «Se ti serve qualche medicinale te li posso prendere io, visto che mia madre fa il medico ed ho casa piena. Ovviamente mi servirebbe sapere eventuali allergie o intolleranze sennò rischi di stare peggio.» ridacchiò nervosa.

 

Il felino annuì, scrivendo un "grazie" sul cellulare seguito da: "Potresti buttarlo fuori per favore? Sennò dopo è un casino..."

 

«Certo, ci provo. A te conviene uscire dalla stanza, perché volerà.» rispose vedendolo annuire ed uscire dalla camera, non mancando di soffiare per un'ultima volta al volatile, facendo ridere l'amica.

 

Quel ragazzo riusciva a farla ridere con nulla.

 

Si guardò intorno nella stanza, cercando un modo facile e veloce per indirizzare il piccione verso il buco tra le travi, ma i suoi pensieri tornarono nuovamente sulla scena di Chat e le parole di Fu la fecero bloccare sul posto.

 

L'imprinting. Una specie di colpo di fulmine.

 

Se l'imprinting era ciò che aveva letto in Twilight e non quello che aveva studiato Lorenz –l'uomo delle oche– allora questo significava che...

 

Marinette avvampò, tastandosi le guance e trattenendo uno squittio di nervosismo, per poi sventolare le mani davanti al volto per farsi più aria possibile.

 

Ma forse si stava sbagliando. Forse era tutto frutto della sua immaginazione.

 

Sì, molto probabilmente era così.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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🌚

 

Scusate se non ho aggiornato ieri, ma ho avuto problemi con Wattpad. Chi mi segue su Instagram lo sa.

 

Comunque, da settima prossima non ci sarà nessun ritardo, non vi preoccupate ;3

 

A venerdì ;)

 

Francy_Kid

  
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