Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: PrincessMiyu    06/08/2017    4 recensioni
Un incontro dettato dalla totale casualità, lascerà in Kagome ed Inuyasha un segno indelebile.
Due ragazzi dal carattere diverso, ma accomunati dalla grande passione per i film d’autore, che li porterà a scoprire che in comune non hanno solamente l’amore per le opere cinematografiche.
Un amore cercato, bramato, a tratti non corrisposto e anche sofferto, sono gli elementi perfetti di una storia d’amore meravigliosa che può essere migliore di qualsiasi film.
È davvero possibile che una pioggia di petali di ciliegio, possa far capovolgere completamente i mondi di due persone?
Ecco a voi la long di “At the beginning with you”!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 9: Non ci vedo chiaro.
 
Pov Inuyasha
 
Agosto
 
 
Stasera si sta benissimo, anche se fa caldo c’è questo venticello che ti fa diventare tutto sopportabile. Sono sul balcone di casa mia e penso a tutto quello che è successo in questa settimana e quello che mi aspetterà. Domani, io e Kagome, riprenderemo l’aereo per tornare a Tokyo; non posso negare di provare un po’ di agitazione all’idea di affrontare Kikyo, però ho scelto io di infilarmi in questo casino e da solo dovrò uscirci.
Ripenso ancora alle parole di Miroku che mi ha detto il giorno prima di partire.
 
         _____________________________________________________________________
 
Una settimana prima…
 
- Allora… domani parti? – mi chiede Miroku.
- Già! – rispondo mentre continuo a sistemare la valigia.
- Alla fine cosa hai detto a Kikyo? –
- Le ho detto che stavo tornando per lavoro e che ci saremmo presi un po’ di tempo per noi al mio ritorno. –
- E se l’è bevuta? – chiede sorpreso dalla scusa che mi sono inventato.
- A quanto pare. –
- Senti Inuyasha lasciatelo dire, ma hai fatto la più grande cazzata della storia. Te lo ripeto, non stai facendo altro che cose stupide ultimamente e tutto per una persona che consideri solo un’amica. Ne converrai che risulta un po’ ambigua come cosa. –
- Non c’è nulla di ambiguo. Appena ritornerò vedrò di sistemare tutto, farlo ora non mi sembra giusto nei confronti di Kagome che non merita di entrare nei miei casini, visto che ha già i suoi. –
- E Kikyo allora? –
- Ma che diavolo Miroku! Da quando ti preoccupi per Kikyo? –
- Ehi razza di cretino! Non sono preoccupato per quella bambola gonfiabile, sono preoccupato per te e per Kagome. – lo guardo stranito senza capire che cosa voglia dire. Così lo incito a proseguire - Non ti sto giudicando per il semplice fatto che da tutta questa storia, posso finalmente dire di aver ritrovato il “vecchio Inuyasha”. –
- Che cosa vuoi dire? –
- Voglio dire che ho di nuovo di fronte a me lo stesso ragazzo che non faceva altro che cose stupide, agiva d’impulso, che non si faceva dire da nessuno quello che doveva o non doveva fare, giusto o sbagliato che fosse a te non importava, perché ogni cosa l’hai fatta col cuore. Quello che stai facendo ora per Kagome è solo l’ennesima dimostrazione di quanto sia grande quel cuore, ma devi tenere conto che ci saranno delle ripercussioni. –
- Miroku la stai facendo più grande di quello che è. –
- No, Inuyasha! Kikyo non se ne starà in un angolo a piangere appena verrà a conoscenza di tutta questa storia. Ci saranno delle conseguenze e queste le pagherà tutte Kagome. Lo sai che la tua ragazza non è un tipo che si lascia scivolare le cose. È vero che con Kagome avrebbe pane per i suoi denti, ma non credo che tu voglia si arrivi a tanto. –
- Certo che no! Ma non descrivere Kikyo così, avrà un carattere difficile, ma addirittura vendicativa e meschina mi sembra esagerato. –
- Mi vuoi far credere che Kikyo non è una stronza, manipolatrice e meschina? SMETTILA DI FARE LO ZERBINO E APRI QUEI CAZZO DI OCCHI! – mi grida spazientito.
- BASTA! – urlo anch’io sbattendo il pugno sul tavolo.
- Scusa ho esagerato! Ma fatti dire un’ultima cosa. Parti tranquillo, goditi questa settimana insieme ai tuoi, non pensare a nulla e pensa solo a divertirti e a far stare bene Kagome. Sappi però, che quando tornerai dovrai affrontare questa situazione e voglio solo che tenga gli occhi aperti. Io e Sango non diremo nulla, su questo puoi stare tranquillo. –
- Non ti preoccupare. Lo farò per Kagome. È un’amica che sta passando un momento non felice e voglio essere lì fino a quando tutta questa tempesta non sarà finita. –
- Amico mio, spera solo che questa tempesta non peggiori, sennò a restarci secchi sarete solo voi due. -
 
                _____________________________________________________________
 
 
Domani saremo già di ritorno.
Accidenti! Questa settimana è volata e non credevo di divertirmi così tanto. Hanno adorato tutti Kagome, specialmente Kotomi, cosa del tutto rara.
In questi giorni ho imparato a conoscerla ancora di più e non credevo possibile che avesse così tante ferite nel suo cuore. Quando mi ha chiesto se anch’io per lei avrei fatto di tutto, non credo di essere stato più sincero in tutta la mia vita.
Davvero farei di tutto per lei? Certo, come potrei non farlo. Se non la vedo sorridere almeno una volta durante la giornata, mi sento come un vuoto dentro.
L’essere stato così bene in questi giorni, non fa altro che complicare ancora di più la situazione.
Cosa diavolo mi sta succedendo?
Guardo in direzione della finestra della stanza di Kagome, che è poco distante dalla mia e continuo a sospirare come se stessi aspettando qualcosa. Ma cosa?
Poco dopo sento qualcuno arrivarmi alle spalle.
- Inuyasha sei ancora in piedi? –
- Rin sei tu. -
- Tra un po’ andiamo via. Allora… domani torni in Giappone? –
- Già! – rispondo quando mi viene in mente una cosa. – Posso farti una domanda? –
- Dimmi. -
- Lo sai che non mi hai mai detto come tu e mio fratello vi siete messi insieme? –
- Come mai me lo chiedi proprio adesso? – chiede sorpresa.
- Curiosità. –
- Ecco… una sera Maru mi stava accompagnando a casa. Ad un certo punto non mi accorsi che stava passando una macchina e lui mi ha praticamente tirato a sé. La troppa vicinanza ha fatto sì che ci baciassimo, solo che quando ci siamo staccati non c’è stato il lieto fine che mi aspettavo. Litigammo di brutto e non ci parlammo per una settimana. –
- Ora capisco perché per un po’ non venisti più a casa. – dico ripensandoci e lei annuisce solamente.
- Una domenica mattina lo incontrai e caso ha voluto che mi vedesse insieme al nostro compagno di classe Daichi, te lo ricordi? –
- E come no? Il ragazzo che ti lasciava il tappeto di bava quando ti vedeva. Caspita! Immagino che per Sesshomaru sia stato un duro colpo. –
- Resta il fatto che lo ignorai completamente, anche se dentro di me ero la ragazza più felice del mondo, solo per averlo rivisto. Fingere di essere quella a cui non importava nulla non è stato semplice, però questo ha fatto in modo che quella sera stessa lui venisse da me. Ricordo ancora che pioveva a dirotto. –
- Ricordo quella sera. Uscì all’improvviso senza dare spiegazioni a nessuno. –
- Mi disse che non dovevo più osare vedere altri ragazzi e che il mio posto era accanto a lui. E poi tutto il resto lo sai. –
Rimango stupito da quello che ho appena sentito, mio fratello che apre così il suo cuore... non ci avrei mai creduto.
- Adesso posso fartela io una domanda? –
- Certo. –
- Perché continui a sospirare? In quindici anni che ti conosco non te l’ho mai visto fare, nemmeno per Kikyo. –
- Non sto sospirando. Sto riflettendo. –
- Ok! La cosa è ancora più sospetta. –
- Non sei per niente gentile, lo sai? –
- Dimmi cos’hai. – insiste diventando seria.
- Ho fatto una cosa che non avrei dovuto fare e quando tornerò a casa dovrò risolvere tutto. –
- Per caso riguarda il fatto che sei partito con Kagome senza dire nulla a Kikyo? –
- Ma come diavolo fai a saperlo? – sbotto meravigliato.
- Non ne avevo la certezza, ma mi hai dato conferma ora. –
- Sono stato uno stupido, ho agito senza pensare alle conseguenze. Se devo essere sincero, non sono più convinto di niente. Ho una grande confusione in testa e non capisco da cosa derivi. –
- Il fatto che tu abbia agito senza pensare è proprio una caratteristica marchiata “Inuyasha No Taisho”, quindi la stranezza non la vedo. –
- Ma ti sei messa d’accordo con Miroku per caso? –
- Non serve, ti conosciamo e basta. – sospira – Comunque, lasciati dire una cosa: molto spesso ciò che vediamo non è come sembra. La realtà che abbiamo di fronte a volte viene completamente distorta, da un evento, da un pregiudizio o anche da una persona. Resta a noi aguzzare la vista e capire cos’è reale e cosa no. E quando entri in confusione è solo perché non stai riuscendo a vedere. –
- Come faccio a capire cos’è reale? –
- Posso solo indicarti la soglia, sei tu quello che la deve attraversare. –
- Oh! Non riesco a credere alle mie orecchie. Tu che citi “Matrix”. –
- Mi hai rotto per anni con quel cavolo di film, che ormai l’ho imparato a memoria. –
- Devi ammettere che è bello. –
- Se sei in vena di spararti domande esistenziali sul perché viviamo e sul “Grande Fratello”, sì è proprio bello. – ironizza strappandomi un sorriso.
Non parlavamo così da un sacco di anni.
- Grazie Rin. –
- Sei come un fratello per me ed è normale che mi preoccupi. Se posso darti un consiglio: non pensarci troppo, ma non dare tutto per scontato, perché molto spesso la soluzione ce l’hai proprio accanto ed è più semplice di quello che credi. – mi rassicura facendo cenno col capo in direzione della finestra di Kagome.
Non riesco a rispondere. Forse ho paura di quello che potrebbe dirmi.
- Ora devo proprio andare. Dormi bene e fai buon viaggio. – mi saluta dandomi un bacio sulla guancia.
- Notte anche a te. – ricambio, mentre la vedo allontanarsi e lasciandomi solo con i miei pensieri.
Ributto l’occhio verso la stanza di Kagome e faccio una carrellata di tutto quello che è successo fino ad ora. Possibile che sia lei a crearmi tutto questo? E poi, perché?
Sarà meglio andare a letto, continuando a pensare non risolverò certo il problema.
Sto per dirigermi in camera, mentre sento provenire dal bagno la voce di Kagome che canticchia tutta allegra. Senza accorgermene mi fermo di fronte alla porta per sentire:
 
Se sei riempito di tristezza
Puoi contare su di me
Io prenderò, prenderò, prenderò il sentimento,
prenderò, prenderò prenderò il sogno così come è giusto che sia
Vieni da me, solo in questa oscurità
Vieni vicino a me
Ora farò brillare qualche luce
Sarò con te, sarò con te
Resterò al tuo fianco
Così vieni da me
Io capirò chi sei
La sola persona preziosa al mondo
Io prenderò, prenderò, prenderò il sentimento,
prenderò, prenderò prenderò il sogno così come è giusto che sia
 
Sorrido a queste parole e noto anche che la porta del bagno è leggermente aperta. Non credo si sia accorta di non averla chiusa bene. Che imbranata!
Esito un po’, ma decido di scostare appena appena la porta per dare un’occhiata e… Oh Kami! Ha addosso solo un asciugamano. Rimango immobile come uno stoccafisso per un tempo che mi sembra interminabile, ma mi sentivo come se mi avesse ipnotizzato. Per fortuna che continua a canticchiare e non si accorge di me. Appena “ritorno sulla Terra”, mi allontano a passo svelto per rientrare in camera.
Accidenti! Ma che diavolo mi è preso? Mi sembra che ormai abbia preso l’abitudine di guardarla di nascosto.
Diamine! Il mio cuore sta battendo all’impazzata, come se non avessi mai visto una donna con un asciugamano addosso. Ma nessuna era Kagome! Kami, però è davvero bella!
Chissà se tutto questo c’entra qualcosa con quello di cui ho parlato con Rin.
Diavolo Inuyasha! Invece di pensare a un modo per risolvere con Kikyo penso a Kagome. Adesso basta!
Dopo aver imprecato come mai in vita mia, mando al quel paese tutto e cerco di dormire.
Per pensare avrò quindici ore a disposizione!
 
 
 
Non ho aperto bocca per tutto il tragitto casa-aeroporto; mi sono alzato di pessimo umore e non facevo altro che pensare a ieri sera, soprattutto non avevo per nulla voglia di ripartire. Spero che il viaggio duri il più a lungo possibile.
Lasciati i bagagli nella stiva, ci dirigiamo verso l’imbarco e Kagome non fa altro che fissarmi interrogativa.
Non so che diavolo mi prende!
Seduti sull’aereo, Kagome decide di rompere questo mutismo.
- Ma che hai? –
- Scusami Kagome, ma c’è una cosa che devo dirti e non so da dove iniziare. –
Tanto vale che le confessi tutto!
- Non hai detto a Kikyo che ero con te, vero? – mi incalza come se fosse la cosa più naturale del mondo.
- Ma che… te l’ha detto Rin? –
- No! Ti si leggeva in faccia a caratteri cubitali che stavi nascondendo qualcosa. L’ho capito la sera che siamo arrivati. Aspettavo che me lo dicessi tu, razza di scemo! –
- Accidenti! Scusami se ti ho coinvolto in questa storia. –
- Guarda che non mi hai coinvolto proprio in niente perché non è successo nulla. –
Ecco! In questo momento è come se avessi sentito male allo stomaco, come se avessi ricevuto un pugno. Anche se è vero!
- Scusami, ma non sei arrabbiata? –
- Perché mai dovrei esserlo? Se mi arrabbiassi con te mi sentirei come se non accettassi il tuo modo di essere. –
- Non capisco. –
- Ho imparato a conoscerti e posso dire che sei scontroso, permaloso e a tratti musone, ma allo stesso tempo sei buono, generoso, altruista e metti le persone a te care al primo posto. Hai deciso di portarmi qui pur volendo passare le ferie con la tua fidanzata, non dico che sia stato giusto, ma tu sei fatto così. Sei uno stupidone dal cuore grande. – si interrompe un attimo – E con tutta onestà, non cambierei niente di te, per nulla al mondo. Mi piaci così come sei. –
Sono completamente senza parole, non riesco a fare a meno di guardarla come quella sera in cui mi ha raccontato di come lei sia incapace di amare. Come può dirlo, quando i suoi occhi mi trasmettono tanta dolcezza e al tempo stesso una grande serenità?
In poco tempo ha capito come sono fatto e per lei vado bene così.
In una cosa ha sbagliato, sicuramente è anche quella più grave: non avrei voluto passare questa settimana con nessun’altro, se non con lei.
- Quindi Inuyasha, puoi stare tranquillo. Cerca di risolvere questa situazione e fai quello che ti senti di fare. –
- “Fai quello che ti senti di fare” questa frase mi è nuova. Significa tutto e non significa niente. –
- Non conosco Kikyo, quindi dovrò fidarmi del tuo istinto. – conclude regalandomi il suo bellissimo sorriso.
- Grazie Kagome, mi sento più tranquillo. –
Ed è vero che mi sento meglio. Ha placato il mio spirito angosciato solo con il suo sorriso e con le sue parole. Credo che tra tutti, sia l’unica in grado di riuscirci.
Grazie per essere così!
 
 
Finalmente arrivo a casa.
Sono stanchissimo, sarà meglio dormire che domani devo assolutamente vedere Kikyo.
Appena giro la chiave del mio appartamento, mi rendo conto che non ci sono le mandate. Preoccupato apro la porta ed entro in casa. Arrivato in salotto, vedo Kikyo seduta sul divano. Sapeva che sarei rientrato in serata, ma non ha mai fatto queste improvvisate e soprattutto non ha mai utilizzato la chiave di riserva.
- Sei tornato! –
- Kikyo! Che ci fai qui? Mi hai fatto prendere un colpo. –
- Che c’è, amore? Ti disturba il fatto che sia qui? – si avvicina a me con passo lento.
- Certo che no. – rispondo titubante.
Kikyo si ferma davanti a me e inizia ad accarezzarmi il petto con le dita.
Da quando è così intraprendente?
- Lo sai che mi sei mancato tanto? Non ho fatto altro che pensarti. – mi dice con voce sensuale e non so come reagire.
- Senti Kikyo… - non faccio in tempo a parlare che le mi blocca mettendomi una mano davanti alla bocca.
- So tutto! –
Come è possibile?
Si allontana un po’ e mi volta le spalle. Dopo che prende un lungo respiro inizia a parlare.
- Come hai potuto farmi questo? Ti ho aspettato per ben tre anni per farti seguire il tuo sogno, quando avresti potuto fare tutt’altro senza che mi abbandonassi. E ora questo! – si volta e la vedo piangere.
- Kikyo, non è successo niente. Ho aiutato un’amica in difficoltà, non sono riuscito a farne a meno. Ti prego, credimi. –
- Allora se non è successo nulla, perché non me lo hai detto? –
A questa domanda rimango spiazzato. Ci avrò pensato per intere settimane sul perché non abbia detto nulla a Kikyo di questa mia iniziativa, ancora oggi non trovo una risposta.
- Ho agito d’impulso, senza pensare. Per favore, perdonami! – spiego dispiaciuto, più che altro perché non so che potrei dirle.
- Non hai la minima idea di quanto sia stata male, ma non volevo arrivare alle conclusioni affrettate. Volevo sentire da te come stavano davvero le cose. – conclude per poi voltarmi le spalle di nuovo.
Allora decido di raggiungerla e di abbracciarla da dietro per poi sussurrarle all’orecchio.
- Non capiterà più. Te lo giuro! –
- Mai più bugie? –
- Mai più! Mi farò perdonare. – cerco di convincerla, la volto verso di me e comincio a baciarla.
- Oh sì che lo farai. – dice appena ci stacchiamo con tono un po’ strano, ma non ci bado più di tanto.
Passiamo la serata insieme e questa volta fare l'amore con lei mi è sembrato diverso, forse perché per la prima volta non abbiamo dovuto aspettare un giorno prefissato per poterlo fare; ma mi sembra tutto così strano! Credevo di dover affrontare una persona molto più adirata e invece l’ho trovata comprensiva, anche troppo. La sua reazione mi ha completamente spiazzato.
Dopo qualche ora, Kikyo decide di tornare a casa, poiché non può passare la notte fuori. Così rimango solo a pensare.
Forse mi sto immaginando tutto! Mi sto creando dei problemi che non ci sono. Kikyo alla fine si è dimostrata tollerante, perché dovrei dubitare della mia ragazza?
Credo che questa vicenda possa segnare una svolta decisiva per la nostra storia. In fin dei conti è colpa mia, ho sbagliato (di nuovo!) e devo rimediare. Voglio dimostrare a Kikyo che deve avere fiducia in me.
Miroku aveva torto, non ci saranno conseguenze e Kagome può stare più che tranquilla. E a proposito di Kagome, sarà meglio che per un po’ eviti di vedermi solo con lei, non voglio che ci siano altri problemi. Anche se, solo all’idea di non vederla mi fa stare male, ma credo di non avere molta scelta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Qualche ora dopo…
 
 
- Alla fine davvero quella puttana è partita con lui. Ottima idea quella di guardare le sue email. –
- Ora come hai intenzione di agire? –
- Per il momento, Inuyasha pende dalle mie labbra, mi è bastato fare un po’ di moine e adesso se gli chiedessi di buttarsi giù dal tetto, lo farebbe. Ora tocca occuparsi della sua amichetta. Avrò ancora bisogno di te. –
- Mi stai dicendo che non hai ancora finito? Non hai appena ottenuto quello che volevi?
- Ma nemmeno lontanamente! Kagome deve sapere cosa significa mettersi contro di me. -
- Cosa vuoi che faccia?
- Devi farla uscire per un paio d’ore, perché ho bisogno di fare due chiacchiere con Onigumo. –
- Non sarà difficile, ma non sarebbe meglio telefonargli?
- No! Ho bisogno di parlagli di persona. –
- Va bene. Appena è fuori ti faccio sapere.
- Molto bene! –
- A presto allora. –
- Ciao Tsubaki. –
Cara Kagome, preparati! Perché non hai la minima idea di quello che ti aspetta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolino svago
 
 
Ciaoooooo xD
Anche questo capitolo è andato… Ormai le crisi esistenziali ce le hanno entrambi i nostri protagonisti, ma le “moine” di Kikyo non porteranno a nulla di buono u.u
La canzone che canticchia Kagome è Come di Namie Amuro, una delle sigle finali di Inuyasha *^*.
Che dire? Il prossimo capitolo farà un po’ venir voglia di schiaffeggiare qualcuno xD non vi dico chi u.u
Continuo ancora a ringraziare a chi sta seguendo questa storia, le visualizzazioni sono tantissime e questo mi rende felice *^*
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo e, se vi va, ci si becca al prossimo capitolo intitolato “Senza te”
Alla prossima.
Ciau :*
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: PrincessMiyu