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Autore: Shade Owl    06/08/2017    0 recensioni
In una città del nord del Montana vivono tre ragazzi delle superiori: Xander, gracile e anemico; Jo, appassionato di fumetti; Alis, secchiona e occhialuta.
Tre nullità da due soldi, buoni solo per gli scherzi e poco altro.
Tre nullità a cui il destino ha riservato una svolta totalmente inaspettata.
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Realizzare di avere di fronte un Arcangelo fu un piccolo shock per Xander, che non si era aspettato una situazione del genere. Timmi gli aveva accennato al fatto che, all'interno del Sommo Concilio vero e proprio, c'erano personalità estremamente importanti, e che Liz Addley aveva contribuito, da piccola, a combattere l'ultima, decisiva battaglia contro i vecchi Custodi dell'Eden, e gli aveva accennato al fatto che c'erano gli Arcangeli nell'assemblea… ma non gli aveva detto che a presiederla fosse nientemeno che l'Arcangelo Gabriele in persona, quello della Bibbia. Insomma, i suoi genitori andavano in chiesa, ma lui a malapena si era posto il problema della religione, nel corso della sua vita.
Adesso, tuttavia, cominciava davvero a farsi delle domande.
- Come mai sono presenti tante persone?- chiese Gabriele - Tu dovevi proteggerne una sola.-
- Vero.- annuì Timmi - Ma ho una spiegazione.-
- Possiamo sentirla?-
- Naturalmente. Questo ragazzo…- tese un braccio verso Xander, facendogli cenno di avvicinarsi. Riscuotendosi lui eseguì, pur tremando leggermente. Il contatto della mano di Timmi sulla spalla, tuttavia, lo acquietò un po’ - … è Xander Donovan. I ragazzi qui dietro invece sono alcuni suoi amici. Ha confidato loro tutta la storia… e io, lo ammetto, glie l’ho lasciato fare.-
- Perché?- chiese un altro uomo alla destra di Gabriele, con voce dura.
Era più alto di Gabriele, e aveva dei lunghi capelli biondi, lisci e lucenti. Doveva essere anche lui un Arcangelo, a giudicare dalle grandi ali ripiegate alle sue spalle. A differenza di quest'ultima non sembrava piuttosto contrariato, quasi arrabbiato: il suo volto, ovale e pallido, ostentava un'espressione accigliata e cupa, e fissava Timmi come per valutarlo.
- Se ne eri al corrente, come mai non glie l’hai impedito?- chiese.
- Domanda legittima.- annuì Gabriele - Uriel ha ragione: perché hai lasciato correre?-
Timmi fece un breve sorriso, aggrottando la fronte.
- Oh, posso anche spiegarvi tutto per filo e per segno, certo.- rispose - Posso perdere il mio tempo qui con voi a raccontarvi ogni singolo casino che ho dovuto risolvere ultimamente. Oppure possiamo tagliare corto, perché tanto sapete bene che, quando avrò finito di parlare, tutti avremo le palle girate e nessuno sarà soddisfatto di quello che vi dirò.-
Un sonoro mormorio si levò tutto attorno a loro a quelle parole, e Skin guardò a terra, palesemente a disagio. L’Arcangelo Uriel scosse la testa, sbuffando scocciato. Liz Addley invece fece una faccia strana: sembrava che stesse facendo di tutto per non ridere.
- Sì…- sospirò Gabriele, chiudendo gli occhi con aria rassegnata - Avrei dovuto immaginarmi questa risposta. In ogni caso, l’assemblea vorrebbe conoscere la situazione. Quindi, per favore, non fare il difficile e accontentaci.-
- D’accordo…- ridacchiò lui, con l'aria di chi invece si sta divertendo un mondo - Allora… intanto, e stavolta dico sul serio, non voglio offendere nessuno. Sì, davvero, Liz…- grugnì, cogliendo il suo sguardo - Il punto è che non credo che riuscirete a capire.-
- Vogliamo provarci comunque.- insisté Gabriele.
Timmi sospirò.
- E va bene…- disse stancamente - Immaginate di essere un quindicenne umano, nato sulla Terra: non sapete niente né della magia, né della Fornace e quant’altro… e ad un tratto arrivo io, un perfetto sconosciuto, e vi dico che siete dei maghi, che delle creature mostruose vi danno la caccia e che dovete spegnere un marchingegno demoniaco.- li guardò tutti - Se anche foste disposti a credermi, vorreste confidarvi con qualcuno. Vorreste sapere cosa ne pensano le persone di cui più vi fidate. Avreste di certo bisogno di un consiglio.-
Qualcuno scosse la testa, Uriel compreso, ma Gabriele abbassò gli occhi ed annuì senza sorridere.
- Ci sottovaluti.- decretò - In effetti, hai ragione… ma ciò non spiega ancora la loro presenza qui.-
- Ah, sì, quella è anche colpa dei Demoni Scheletri…- spiegò Timmi, in tono quasi casuale - Li hanno attaccati, sapete… hanno anche cercato di rallentarmi per evitare che li salvassi. Ho dovuto usare Risucchio per togliermeli di torno, ma è tutto a posto.-
- Quindi, ormai, sono coinvolti.- sospirò un altro uomo, a sinistra di Gabriele - Chi ha preso la Fornace sa di loro e crede di doverli uccidere. Ora sarà necessario proteggerli a tempo pieno.-
Era un altro Arcangelo, dai capelli corti e lisci, con una rada barba sul mento. Una spada gli pendeva dal fianco.
- Michele ha ragione.- disse Gabriele, annuendo - Ritieni di avere bisogno di aiuto?-
Timmi scosse la testa.
- Naaah…- rispose, facendo un cenno con la mano - Non mi serve aiuto, posso gestire qualche ossicino secco. Ho tutto sotto controllo.-
Tuttavia, Uriel non pareva dello stesso avviso.
- Non direi.- sbottò - Se avessi impedito al ragazzo di raccontare agli amici ogni cosa, ora non sarebbero in pericolo. Sta facendo correre loro dei rischi inutili!-
- Dai loro un po’ di tregua, Uriel.- disse tranquillamente una voce da sopra di lui.
I presenti alzarono lo sguardo, alcuni anche voltandosi per vedere.
Un uomo alto, dai corti capelli biondo platino e gli occhi color peltro li guardava tutti dall’alto in basso. Era magro, spigoloso nel volto e nei tratti del corpo, tanto che pareva più un albero dal tronco sottile che un essere umano. Non indossava la lunga veste dei membri del Sommo Concilio, ma dei semplici jeans marrone terroso, una felpa verde col cappuccio e una maglietta color sabbia. Era incredibilmente fuori luogo, là dentro.
Scrutò l’intera sala con il suo sguardo grigio scuro, soffermandosi su Xander e sui ragazzi, un mezzo sorriso stampato in faccia. Strizzò loro un occhio e tornò a rivolgersi a Uriel, mentre questi ricominciava a parlargli:
- Sto solamente facendogli presente che è stato troppo superficiale.- disse l'Arcangelo - Questi ragazzi rischiano la vita, in una battaglia che non gli appartiene.-
- Ah…- fece tranquillamente lui, muovendo un paio di passi fino al bordo di pietra - Scusami, amico mio, ma ho paura che tu sia in errore. Sono esseri umani, in fondo, e la storia magica ci insegna che ogni nostra battaglia è una loro battaglia. È una battaglia di tutti. Il mondo che sparirà se falliremo, in fondo, è il loro. Anche il mio caro fratello Daniel sarebbe d’accordo con me.-
- E i demoni?- chiese un mago barbuto e dal naso schiacciato - Cosa succederà quando attaccheranno? È da solo, non potrà ucciderli tutti. Dovremmo almeno fornire rinforzi.-
- Non è detto che serva.- ribatté l’uomo - A volte è sufficiente seminare l’inseguitore, o aspettare l’occasione giusta. Timmi è potente esattamente quanto lo era Demon ed è stato preparato nientemeno che da Trys e Darth per le missioni. La sua istruzione magica è merito di Liz e Danny, quindi più che ottima. Sono sicuro che non avrà alcun problema a proteggere questi ragazzi dagli Scheletri o dalle altre creature nate da quell’arnese infernale. Dico bene?- aggiunse, rivolgendosi proprio a Timmi.
Lui annuì, anche se un dubbio parve incrinare la sua espressione.
- Sì…- disse lentamente - Ma… ecco, potrebbe esserci… un problema un po’ più grosso, in effetti.-
- Cosa?- chiese quello che senza dubbio era un Custode dell’Eden.
Timmi sospirò.
- Avrei un paio di cose da chiedere, e sono piuttosto importanti.-
- Prego.- disse Gabriele - Ti ascoltiamo.-
Timmi prese fiato.
- Io… lo sapete che ho un fratello?-
Gabriele parve sorpresa delle sue parole, ma nel modo sbagliato. Sembrava quasi in imbarazzo.
- Ah…- disse - Quindi… l’hai saputo.-
Timmi inarcò un sopracciglio.
- In che senso?-
- Nel senso che sapevamo che era rimasto ucciso anche lui, a Sleepy Creek.- spiegò mestamente il Custode dell'Eden, sospirando.
- Allora, ne sapevate poco più di me.- continuò Timmi - Provai ad ucciderlo, ma non mi riuscì tanto bene, visto che oggi si è quasi fatto investire.-
Un gelido silenzio seguì quelle parole.
- E quindi?- chiese Uriel, ora tutt’altro che ostile: pareva preoccupato sul serio.
- E quindi è un nemico.- sbottò il mezzodemone - Me lo sono trovato davanti, stamattina… e ha detto che gli avevano ordinato di uccidermi.-
- Ucciderti?- esclamò Liz Addley, sgranando gli occhi.
- Sì, ma ha aggiunto che non sapeva chi dovesse eliminare.- spiegò Timmi - Quando mi ha visto e riconosciuto, ha cambiato idea.-
- Non sapeva che lavoravi per noi?- chiese il Custode dell'Eden, senza più sorridere.
- No, ma adesso sì.-
- Ed è pericoloso?-
Timmi si strinse nelle spalle.
- Probabilmente. L’ho attaccato, ed è scappato prima che potessi provocargli danni seri. Anzi, ad essere sincero mi ha letteralmente spintonato via.-
- Sai per chi lavorava?- chiese Michele.
Timmi scosse la testa.
- No.- rispose - Poteva essere dell’Alleanza delle Ombre come di quelli che hanno rubato la Fornace.-
- Hai attaccato per primo senza essere provocato?- chiese il Custode dell’Eden - Questo non è esattamente da te. Di solito dai la possibilità di scappare… credo.- fece una breve pausa - Ecco… le altre volte hai almeno aspettato che estraessero le armi?-
- Bah…- brontolò lui - Avevo degli ottimi motivi per attaccare.-
- Ovvero?-
- Ovvero, ha cercato di strangolare lei.- e indicò Nadine, con un gesto.
Il Custode rimase immerso nei suoi pensieri per un attimo.
- Non hai idea di quanto sia effettivamente pericoloso?-
- Ha una grande forza fisica.- rispose lui - Mi ha letteralmente spinto via, come ho detto. Non so se ce l’ha fatta perché è più forte di me o perché non avevo presa sufficiente, fatto sta che ho quasi sfondato una colonna. È inoltre resistente, e parecchio… non sono stato troppo delicato, a un altro avrei spezzato le ossa con quel tipo di aggressione.-
L’altro strinse i denti, facendo una smorfia.
- Mmmh…- gemette - Possibile mezzodemone…- sospirò - Beh, vedremo. Non riuscì a fermarti, in passato, forse non ci riuscirà neanche adesso.-
Si passò una mano tra i capelli, apparentemente riflettendo sulla situazione.
- Okay…- sospirò alla fine il Custode - Di lui ci preoccuperemo dopo, comunque… ora torniamo a Xander.-
- Sì.- annuì Timmi - Ho iniziato ad istruirlo sulla magia. Fa progressi.-
- Bene.- disse Michele - Quali?-
Timmi si voltò verso Xander.
- Fagli vedere.-
- Co… come?- balbettò il ragazzo.
Timmi allargò le braccia.
- Colpiscimi.- disse.
- Cosa… scherzi?- chiese lui, ricordando chiaramente cos'era successo l'ultima volta.
- No.- rispose Timmi - Dai, tanto non mi farai niente.-
Xander sospirò.
- Con cosa?-
- Con una caraffa di the… con la magia, no?- sbottò.
- Sì, ma quale?- replicò Xander, mentre Jo ridacchiava.
- E che ne so, quello che ti pare! Basta che non sia un'esplosione, o ti trasformo in un criceto.-
Il ragazzo esitò.
- Ehm…- alzò una mano chiusa a pugno, a pochi centimetri dal petto di Timmi.
- Convinto.- disse lui: era serissimo.
- Uhm… okay… se proprio ci tieni…-
Aprì bruscamente la mano, e una piccola esplosione lo prese proprio in mezzo alle clavicole.
Pur se in forma ridotta, l’incantesimo diede una tale botta a Timmi che lo costrinse a fare qualche passo indietro, portandosi una mano sotto il collo, tossicchiando.
- Ohi…- grugnì, raddrizzandosi
Allontanò le mani dal petto, dove si era aperto un buco sulla maglietta, insieme ad una piccola ferita superficiale.
- Scusa…- gemette Xander.
- Meno malle che avevo detto “niente esplosioni”…- grugnì Timmi - Ecco…- mostrò a tutti l’effetto della magia del ragazzo - Direi che è abbastanza, no?-
- Gli hai insegnato solo a colpire?- chiese un altro uomo ancora, dai capelli fluenti e bianchi, lunghi fino alla vita, dietro Gabriele. Visto che gli altri tre già li avevano riconosciuti, quello era di certo Raffaele, il guaritore.
- No, anche a difendere e a creare. Ha quasi finito con gli insegnamenti di base, ormai. Stiamo andando molto in fretta, anche se non abbiamo ancora cominciato col corso avanzato. Ha tenuto testa da solo ad alcuni scheletri, ieri. È pronto per affrontare qualche emergenza, anche se non lo butterei certo nella mischia, per adesso.-
- Segnalazioni particolari?- chiese Gabriele.
- Sì, tenetelo lontano dalle cose infiammabili.- sbuffò - Quasi tutte le sue magie hanno effetto esplosivo. E fanno male.-
Xander, suo malgrado, sentì un sorrisetto spuntargli sulle labbra, tanto che dovette coprirsi la faccia con la mano.

Anche questo è andato. Ringrazio NemoTheNameless, Kira16, Shiho93, Elgul1, Easter_huit NEON GENESIS KURAMA, Camaleonte, Marco1989, Helido e James Potter II, che mi seguono. A presto!

   
 
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