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Autore: CCDreamer    07/08/2017    0 recensioni
Kurt e Blaine portano per la prima volta la loro bambina al mare. Tre mesi di vacanza, tra nonni bizzarri, rimpatriate con i vecchi amici del liceo, i nostri amati Klaine regaleranno un'estate indimenticabile alla piccola Tracy!
Dal testo:
"Blaine adora il sole, o meglio, adora il modo in cui riesce a rendere ancor più lucente il suo tesoro più prezioso. Kurt, infatti, dorme nel sedile posteriore del suv che hanno affittato per l’occasione, i lineamenti rilassati, illuminati dai raggi mattutini ed una mano posata delicatamente sulla pelle di rosa della loro bambina, come a volerla proteggere dal mondo esterno.....e lei, la piccola Tracy, sonnecchia nel suo seggiolino, con le sue guance tonde colorate di un’espressione serafica. Le meravigliose coste della Florida possono aspettare: Blaine ha davanti a sé spettacolo più bello da ammirare."
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                                                            A tutti voi che avete scelto di restare
 
 
 
 
 
Due anni dopo
 
Kurt accarezza  delicatamente  le guance rosee di Tracy, chinandosi per sfiorarle appena la fronte con un bacio della buona notte. La piccola dorme serenamente, i ricci sparsi sul cuscino ed il suo orsetto  stretto al petto. Kurt le sistema il lenzuolo e controlla ancora una volta che tutto sia in ordine, prima di tornare in sala dove ad accoglierlo c’è un Blaine disperato. Tra le sue braccia il piccolo Alex piange, scalciando i suoi piedini  paffuti.
 
“Che succede qui?”
 
“Non lo so. Gli ho  cambiato il pannolino, gli ho fatto il massaggio al pancino, ho provato a fargli bere dell’acqua,ma non riesco a farlo calmare. Penso che sia ancora frastornato per il viaggio”
 
Alexander è il loro secondogenito: cinque mesi, capelli ricci, due occhioni color miele ed un adorabile nasino all’insù. Praticamente un pacioccone che piange solo quando ha fame…almeno fino ad oggi!
 
“Amore del papà, cosa c’è? Vuoi fare la nanna, vero? Vieni qui, ci penso io a te”
 
Il piccolo  si tranquillizza non appena Kurt comincia a cullarlo, un dito del suo papà stretti nel suo pugnetto e gli occhietti fissi su di lui in un’espressione adorante, identica a quella dell’altro suo papà in questo momento. Kurt alza lo sguardo verso suo marito, trovandolo imbambolato a guardarlo, quasi avesse avuto un’apparizione, e lui sa cosa significa questo…
 
“Blaine, ti prego, non ricominciare con la storia del-“
 
“Sei un angelo”
 
Ecco, l’ha detto! Kurt alza gli occhi al cielo e ferma   suo marito, prima che possa lanciarsi in una serie di commenti come  “Che cosa ho fatto per meritarmi una creatura come te”:
 
“Uomo fortunato, vai a farti la doccia, io porto questo ometto a dormire! Andiamo Alex saluta papino!”
 
Blaine bacia prima il loro bambino sulla fronte, poi Kurt sulle labbra. Li guarda sparire in camera e si incanta ad ascoltare la voce di suo marito intonare una ninna nanna. ‘Ho sposato un angelo’ pensa mentre recupera della biancheria pulita ed il pigiama dal borsone ancora da disfare che hanno lasciato in sala. 
Da quando sono arrivati in Florida non hanno avuto un attimo di tregua: prima il bagnetto ai bambini, poi la cena da preparare, le culla di Alex da montare, il lettino di Tracy da sistemare in modo da non farla cadere durante la notte…insomma, avere due figli piccoli è meraviglioso, ma quanta fatica! L’ideale, dopo una giornata così, sarebbe  un bel bagno caldo, magari con un bicchiere di vino e Kurt in vasca con lui, ma può anche accontentarsi di una bella doccia rigenerante e una sana dose di coccole nel letto. Blaine lascia scorrere l’acqua fino a raggiungere la temperatura giusta, poi si butta sotto il getto, rilassandosi immediatamente. Sta per prendere il bagnoschiuma quando sente la porta del box doccia aprirsi e richiudersi alle sue spalle, ed in un attimo Kurt è pressato contro la sua schiena, le lunghe e pallide braccia avvolte attorno al suo busto. È così caldo e duro….così eccitante. Kurt gli bacia il collo con bramosia, facendolo quasi piagnucolare per il piacere, poi comincia a leccare appena dietro all’orecchio, prima di sussurrargli, con un ghigno tutt’altro che innocente:
 
“Lascia che il tuo angioletto si prenda cura di te”
 
Sì, questo è decisamente il paradiso!
 
 
 
 
 
Tre anni dopo
 
Costruire castelli di sabbia insieme è ormai una tradizione delle vacanze, un momento da condividere in famiglia, accontentando grandi e piccini. Quest’anno, poi, ha un significato ancora più importante. È la prima estate di Hepburn e George lì con loro: è un occasione per passare del tempo con i loro nonni, con gli zii ed i cugini.
Hepburn e George,due fratellini di due e cinque anni , sono arrivati in casa Hummel-Anderson solo  da qualche mese, in modo totalmente inaspettato. Kurt e Blaine li hanno conosciuti durante una delle loro lezioni negli orfanotrofi. George, nonostante la sua giovanissima età, aveva già sviluppato un certo sentimento di diffidenza nei confronti degli adulti e quel pomeriggio d’autunno non aveva voluto sentire ragioni: non voleva partecipare alla lezione musicale tenuta da quei due signori molto eleganti. Così Kurt, incuriosito da quel bambino dal sorriso spento, lo seguì in una delle stanze della struttura. George si era rannicchiato in un lettino, accanto ad una bambina che gli somigliava moltissimo. Un’assistente sociale gli raccontò la loro triste storia, dalla perdita dei loro genitori, al rifiuto di quelli adottivi: George era legato alla sorellina in modo viscerale, non si allontanava mai da lei e quelle poche volte che qualche affidatario si era avvicinato ad Hepburn, lui aveva avuto delle vere e proprie crisi isteriche. In questo modo aveva scoraggiato ogni tentativo di adozione, sia per lui che per sua sorella. Kurt si intristì al pensiero di quei due piccoli angeli, rimasti soli al mondo e quella stessa sera raccontò tutto a Blaine. Bastò un solo sguardo, e la decisione fu presa: non importa quanto difficile sarebbe stato, loro avrebbero dato a George ed Hepburn la famiglia e l’amore che meritavano. Ritornarono in quell’orfanotrofio tutti i giorni, per settimane. All’inizio non fu per niente facile, George non si fidava e manteneva un certo distacco. Le cose cambiarono quando lui ed  Hepburn presero l’influenza: Kurt e Blaine riuscirono ad ottenere un affido temporaneo e furono autorizzati a portarli a casa con loro, giusto il tempo di ristabilirsi. George si sentì coccolato e protetto, tutti ai presero cura di lui e della sua sorellina: Tracy aveva preso alcuni dei suoi giochi e  glieli  aveva regalati, Alex si era affezionato talmente tanto che balbettava i loro nomi, dalla mattina alla sera, quasi ad invitarli a giocare con lui. E poi c’erano Kurt e Blaine, sempre così attenti e presenti. Non li lasciavano mai da soli: restavano per ore con loro, leggendo delle storie, o cantando per loro. Avevano preparato una cameretta apposta per loro, piena di peluche, bambole, macchinine ed un televisore da cui potevano vedere tutti i cartoni animati che volevano. In quei giorni George scoprì quanto è bello essere accarezzati, ricevere un bacio della buonanotte, ed uno del buongiorno, o essere abbracciati nel cuore della notte dopo aver fatto un brutto sogno. In poche parole, scoprì l’amore. 
E adesso eccoli qui, l’adozione è ormai ufficiale: George ed Hepburn sono a tutti gli effetti degli Hummel-Anderson. Questa è la loro prima vacanza e tutti sono intenzionati a renderla un ricordo indimenticabile per loro. Pam, Robert, Carole e Burt sono arrivati dall’Ohio carichi di regali, e non perdono occasione per coinvolgerli in attività divertenti, proprio come ora. Sono tutti armati di secchielli e palette, intenti a costruire il “più grande e bello dei castelli di sabbia”, sotto la direzione di Cooper che, troppo pigro per sporcarsi le mani con la sabbia, si limita a dare qualche consiglio, standosene tranquillo sotto l’ombrellone con Sarah. Anche la sua famiglia si è allargata, dopo Johnatan, infatti,  è nata Kate, una piccola principessa che ha completamente sciolto il cuore del suo papà : ebbene sì, Cooper pende dalle labbra della sua piccolina.
 
Kurt osserva George che, con la lingua incastrata tra i denti, imita timidamente ciò che fanno Johnatan e Tracy, il suo sguardo, di tanto in tanto, si sposta su Hepburn, seduta con Alex e le nonne all’ombra. Sembra volersi assicurare che sua sorella sia al sicuro, e questa costante paura spezza il cuore di Kurt. 
Blaine abbraccia suo marito da dietro, guardando nella sua stessa direzione. Kurt si lascia andare contro il suo corpo, sospirando pensieroso.
 
“Staranno bene?”, chiede con voce speranzosa, accarezzando la mano di suo marito appoggiata sul suo ventre.  Blaine intreccia le loro dita e gli bacia una tempia:
 
“Staranno bene. Staremo bene.”
 
 
 
 
 
Estate 2025
 
Kurt si guarda un’ultima volta allo specchio, sistemandosi nervosamente la cravatta. Pensava che dopo dieci anni l’emozione non dovesse giocargli brutti scherzi, e invece eccolo qui, le farfalle nello stomaco e tanta trepidazione che non può non tramutarsi in lacrime quando sente le parole di Tracy:
 
 
“Papi sei bellissimo!”
 
Kurt abbassa lo sguardo trovando i suoi figli accanto a lui: Tracy ed Hepburn sono deliziose nei loro vestitini  bianchi, con la fascia color acquamarina in vita, che si chiude in un elegante fiocco dietro la schiena e tra i capelli una coroncina di fiori; Alex e  George,  sono dei veri principini con i loro completi abbinati a quelli delle sorelle.
 
“Tesoro, voi siete meravigliosi!”, dice chinandosi sulle ginocchia per baciarli tutti sulle guance. Blaine si ferma sulla soglia  della porta ad ammirare quella scena. Non ha mai visto nulla di più perfetto: la sua famiglia, il suo bene più prezioso. Incrocia lo sguardo con  suo marito e per un attimo sono di nuovo sulle scale della Dalton a rivivere quel momento che ha dato inizio a tutto. E proprio come quella volta, Blaine tende prende la mano di Kurt:
 
“Sei pronto ?”
 
“Non vedo l’ora”
 
 
***
 
 
Le luci del tramonto, la spiaggia privata decorata  nei minimi dettagli, le loro famiglie ed amici riuniti lì per supportarli, Kurt rafforza la presa sulla mano di Blaine, mentre camminano sul tappeto bianco, ricoperto dai petali sparsi dalle loro bambine, damigelle per l’occasione. 
Ci  sono tutti:  il professor Shuester con sua moglie Emma ed i loro bambini, Mercedes e Sam, Mike, Tina ed Artie, Puck e Quinn, che è in dolce attesa,  Santana e Brittany, Rachel e Jesse e molti altri ragazzi delle Nuove Direzioni. Ovviamente non poteva mancare la loro più grande sostenitrice,  Sue accompagnata da sua figlia  Robin e  dall’inseparabile Becky. E poi, naturalmente, i loro genitori e Cooper con Sarah ed i loro bambini.
 
I loro occhi sono tutti puntati su loro due, mentre si fermano davanti a Richie, officiante speciale, scelto  proprio dai due sposini.
 
“Cari amici, siamo qui oggi per celebrare questa bellissima coppia.
Kurt e Blaine sono sposati da dieci anni, ed ogni giorno ci ispirano con il loro amore e la loro complicità, ed ora sono qui per rinnovare le loro promesse, dinnanzi a tutti voi e alla famiglia che con impegno e devozione.
Kurt, le tue promesse”
 
Kurt prende un respiro profondo, stringe le mani di suo marito tra le sue ed incatena i loro sguardi.
 
 
“Blaine, quando ci siamo sposati la prima volta, è stato tutto molto inaspettato: ci eravamo appena rimessi insieme ed eravamo così giovani. Eppure, dopo dieci anni, siamo ancora qui, mano nella mano, innamorati ancor più di prima. Per quanto folle ed affrettato sia stato, il giorno in cui sei diventato mio marito è stato uno dei momenti più belli ed importanti della mia vita, e se ti ho chiesto di risposarmi è perché voglio che tu sappia che io non ho nessun dubbio. Tu sei il mio destino, Blaine. L’amore della mia vita. Il padre dei miei figli. Sei l’uomo che ho scelto per la vita. Nessuno, nessuno mai potrà prendere il tuo posto, nessuno mai significherà ciò che tu significhi per me. Io ti amo, Blaine. Ti amo immensamente, nel modo più assoluto e totale, con ogni singola parte del mio essere. Forse non te lo dico abbastanza, ma prometto di dimostrartelo ogni giorno della nostra vita. 
Grazie per la nostra meravigliosa famiglia, per questi bambini che sono il nostro orgoglio più grande. Grazie per aver scelto di condividere questo viaggio con me, rendendolo ancora più straordinario.
Semplicemente, grazie  per essere il mio Blaine.”
 
 
Kurt si sporge ad asciugargli con il pollice una lacrima,e Blaine gli bacia delicatamente il dito.
 
Dietro di loro Burt singhiozza  rumorosamente; Kurt si volta verso di lui, e nei suoi occhi emozionati può leggere tutto l’orgoglio di suo padre.
 
 
“Blaine, ora le tue promesse”
 
Blaine ringrazia Richie e si schiarisce la voce, dopo aver sentito  le toccanti parole di suo marito, quasi non ricorda più i suoi voti.
 
“ Kurt, tu mi emozioni. Te lo dissi poco prima di baciarti per la prima volta, e posso assicurarti che da quel momento non hai mai smesso di farlo. Mi innamoro di te sempre di più ogni giorno, quando ti svegli ed hai le guance arrossate ed i capelli arruffati, quando ti dedichi alle tue passioni, al tuo lavoro, quando sei con i nostri figli e ti prendi cura di loro, quando mi guardi  e tutto il mondo resta fuori. Tu sei la mia anima gemella, Kurt. Non c’è altro posto al mondo in cui vorrei stare: per me casa è tra le tue braccia. Io ti prometto  che avrò cura di noi e di tutto ciò che abbiamo costruito e costruiremo ancora insieme.
Grazie per essere al mio fianco ad ogni passo. Grazie per questi meravigliosi bambini, che sono il frutto del nostro amore, checché ne dicano la genetica ed i legami di sangue: noi siamo una famiglia.
Semplicemente, grazie per essere il mio Kurt.”
 
Si sorridono complici, sotto gli sguardi commossi dei loro parenti: Robert e Pam si abbracciano orgogliosi, Burt continua a piangere come un bambino, e al momento dello scambio delle fedi persino Cooper è in lacrime, anche se nega spudoratamente quando Sarah gli passa un fazzoletto (“Grazie cara, mi è entrato un moscerino nell’occhio”).
 
 
“Kurt, Blaine, vi dichiaro ancora una volta marito e marito. Potete baciarvi ora”
 
 Petali di fiori cadono come pioggia su di loro, mentre le loro labbra suggellano quelle rinnovate promesse. Kurt avvolge le braccia attorno al collo di Blaine, portandoselo più vicino. “Ti amo” , si sussurrano guardandosi negli occhi, per poi baciarsi ancora, e ancora.
E poi è tutto un tripudio di gioia, con i loro figli che corrono loro incontro, per unirsi in un grande abbraccio di famiglia e gli applausi di tutti ad incorniciare questo momento.
 
 
* * *
 
“ Papini, il bacio della buonanotte?”
 
Kurt scuote la testa divertito. Sembra proprio che i suoi figli non vogliano lasciarli andare a letto. Prima li hanno convinti a dormire tutti insieme in una grande tenda montata in giardino, poi hanno passato tutta la serata a farsi coccolare, facendosi cantare più di una ninnananna.
 
“Un bacio e poi tutti a dormire”
 
E così, dopo aver dispensato baci ai piccoli di casa, ed aver rimboccato loro le coperte, finalmente anche Kurt e Blaine possono coricarsi sul loro materassino gonfiabile.
Blaine allarga le braccia e Kurt si appoggia sul suo petto, cingendogli con un braccio la vita e facendo in modo che le loro gambe si incastrino alla perfezione. Bacia a lungo il punto in cui sente il suo cuore battere, mentre Blaine gli accarezza la schiena. Le loro mani si sfiorano in un’intima danza, poi, improvvisamente il silenzio viene interrotto dal leggero russare del piccolo Alex. Blaine ridacchia tra i capelli di Kurt:
 
“Niente male come seconda  ‘prima notte di nozze’ “
 
 
Kurt sospira stringendosi al corpo caldo di suo marito, il suo respiro unito a quello dei loro figli lo cullano come una dolce coccola:
 
 
“È tutto assolutamente perfetto”
 
 
 
 
THE END
 
 
 
Angolo dell’autrice
Eccoci giunti alla fine. Mi dispiace avervi fatto aspettare così tanto, ma ho avuto un periodo davvero molto pieno. Vi assicuro che non ho abbandonato i Klaine, anzi, ho in mente tantissime idee  per nuove fanfiction, ma purtroppo il tempo gioca a mio sfavore e quindi non so quando tornerò con  nuove long. Intanto vi invito sulla mia pagina, se avete voglia di chiacchierare un po’ con me. Detto questo, ci siamo: è arrivato il momento dei saluti.
Io vi ringrazio con tutto il cuore per aver seguito questa storia. So che non è un capolavoro, e non era mia intenzione che lo fosse. Volevo solo raccontarvi un po’ dei Klaine del futuro, visti dai miei occhi. Ho iniziato a scrivere questa storia con l’idea di raccontare qualcosa di leggero e spensierato, da leggere sotto l’ombrellone, ma alla fine è diventato qualcosa in più. Questa storia mi ha fatto compagnia per un anno, in questi Klaine ho riposto speranze e sogni. Spero di avervi fatto compagnia e di avervi regalato dei momenti piacevoli.
Grazie a chi ha seguito e recensito questa storia; grazie a chi ha letto in silenzio, timidamente. Se vi va, io sono qui, pronta a sentire cosa pensate.
Ed infine, ringrazio la mia piccola, grande Costy. Sei stata la mia più grande sostenitrice e mi hai spronato a crederci quando io per prima non lo facevo. Non sarei qui se non fosse per te. Ti voglio davvero  bene.
Grazie.
È il momento di spuntare la casella “completa” e darvi appuntamento alla prossima avventura.
Un bacio
 
CCDreamer
  
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