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Autore: yuki rain    07/08/2017    1 recensioni
Il primo amore è sempre il più bello e il più difficile lo scoprirà bene Lucy, figlia di una ricca famiglia, quando si ritroverà incastrata in una relazione con Natsu, un ragazzo scalmanato e ribelle dal passato misterioso.
I due dal non conoscersi finiranno per passare ogni giorno insieme ma chissà se il loro amore sarà in grado di superare il passato oscuro del ragazzo e di reggere a tutte le sfide dell'adolescenza.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina Lucy si svegliò al suono della sveglia, dopo averla spenta si mise a sedere stiracchiandosi.

Si alzò dal letto venendo scaldata dal primo sole che sapeva già di estate, indossò l'uniforme realizzando che era una delle ultime volte che l'avrebbe indossata.

Uscì di camera con la cartella sulla spalla allegra scendendo le scale canticchiando.

“Buongiorno” disse sedendosi a tavola per la colazione dove il resto della famiglia era già in piedi, da quando Sting si era fatto male era compito di suo padre portarli a scuola.

“Buongiorno tesoro” disse la madre servendola.

“Ok” disse Layla sedendosi “Io e tuo padre ci abbiamo pensato su e … vorremo che tu invitassi a cena Natsu”

“Cosa?” chiese sorpresa

“Magari una cena potrebbe aiutare la situazione”

“Va bene” disse sorridendo “Glielo chiedo oggi”

“Una cena al Gold non si rifiuta mai” aggiunse il padre leggendo il giornale.

“Oh” “Natsu, ecco non penso che possa …” cercò la parola “Permettersi il Gold”

“In che senso?”
“Sai non esistono solo i ricchi a questo mondo” disse freddamente Sting.

“Se frequente la Fairy”

“Mai sentito parlare di borse di studio?” il biondo si alzò “Vi aspetto in macchina”

“Che gli prende?”
“Sarà nervoso per gli esami” lo giustificò la madre “Ma davvero Natsu è alla Fairy con una borsa di studio?”
“Si per il basket”

Jude chiuse il giornale concentrandosi sulla figlia “Sul serio? Sting non ne ha mai ricevuta una”

“Amore cosa ci siamo detti? Non stiamo parlando di nostro figlio” lo frenò la moglie.

“Allora organizzeremo qualcosa a casa, molto semplice, senza pretese”

“Senza vestiti eleganti e tacchi” aggiunse.

“Va benissimo. Ora devo andare” disse Lucy alzandosi e correndo verso il garage.

Jude si alzò lasciando il giornale sulla sedia “Per una sera non dovrò mettere la camicia anche in casa” ridacchiò.

“Oh no la metterai e anche quella di Gucci”

“Perché scusa?”

“Natsu non è il ragazzo adatto per nostra figlia e forse questa è la possibilità adatta per far aprire gli occhi a tutti e due”

 

“Oggi sei troppo solare per Juvia” disse la bluastra vedendo l'amica canticchiare lungo l'entrata di scuola.

“Sono molto felice oggi”

“Possiamo sapere cos'è che ti ha reso così felice?” chiese Levy.

“Beh vedete … AMORE” disse abbracciando Natsu che stava passando nel corridoio insieme a Gerard entrambi con la divisa per educazione fisica, una maglia bianca e dei pantaloncini da calcio blu.

I due si salutarono con un bacio a stampo “Ma buongiorno anche a te cucciola” disse leggermente sorpreso.

“Ho una notizia bellissima” disse staccandosi dall'abbraccio.

“Dimmi...”

“I miei genitori ti vogliono a cena stasera! Non è bellissimo”
“Ma io tuoi non mi odiano tipo?”
“Penso che vogliono una seconda chance”

“Per me è ok”

“Sul serio?” gli prese la mano.

“Si … per caso Sting è venuto a scuola oggi?”
“Si hanno la simulazione dell'orale oggi. Penso sia nella sua classe”

“Ok a dopo” gli baciò la fronte prima di richiamare Gerard e dirigersi nel corridoio.

 

Yukino stava facendo la simulazione dell'esame mentre il resto dei compagni era fuori nel corridoio, alcuni guardavano sulla soglia della porta, altri ripassavano in un angolo, altri ancora discutevano sull'esame.

“Hey Sting” il biondo si voltò trovando Natsu e Gerard davanti a se.

“Che ci fate qui?” chiese allontanandosi dalla classe per non disturbare.

“Dobbiamo chiederti una cosa”

“Ora?”
“SI” risposero in coro.

“Sentiamo ...”
“Mi serve che convinci i tuoi genitori a darci la casa per una festa a sorpresa per Lucy”

“E quando?”
“L'ultimo giorno di scuola” rispose Gerard

“Oh no, no i miei non vogliono feste a casa”

“Ma tu sei il primo, il preferito il cocco di papà” lo incalzò Natsu.

“Non penso di esserlo più ...” sussurrò.

Si sentì il professore chiamare io nome di uno studente “Scusate devo ripassare per la simulazione”

 

“Che ci facciamo in un centro commerciale?” chiese Sting al rosato.

“Devi aiutarmi a trovare un regalo per tua sorella”

“Sei tu il fidanzato dovresti sapere cosa vuole ...” stavano camminando per il corridoio guardando le vetrine dei negozi.

“Lei ha tutto! È questo il problema!”

“Io non so come esserti di aiuto” disse fissando la vetrina di un negozio di videogiochi.

“Dai Sting!” in quel momento suonò il telefono al rosato, lo prese dalla tasca e lo fissò con la suoneria attiva ad alto volume.

“Non rispondi?”

“Si è bloccato” disse con noncuranza agitando l'oggetto finché non si spense.

“Ma ...”

“Si tranquillo è normale, tra cinque minuti si rianima” lo rimise nella tasca dei pantaloni della tuta grigi.

“Ho capito che sarò un difficoltà un domani non chiamerò te”

I due continuarono a camminare “Un vestito?”

“Non posso permettermi nulla di marca vola basso.”

“Un braccialetto? Lei adora le cose di Tiffany”
“Serio Sting?” “Diciamo che il mio budget è a due cifre e molto lontano dalle tre”
“Se non hai soldi perché siamo al centro commerciale?”
“Avevo messo da parte l'intero stipendio della Pegasus ma sono andati per la festa a sorpresa perché ho dovuto anticipare i soldi a mezzo mondo”
“Sei nervoso oggi non è vero?”

“E' la cena a casa tua di stasera che mi mette ansia”

“Cena a casa mia? Non ne so nulla”
“Cosa? Tua so-” “Non mi interessa in ogni caso sono fuori con Yukino”

“Ma hai qualche consiglio da darmi almeno?”

Sting sembrò pensarci su, sinceramente dopo la discussione di ieri non voleva avere molto a che fare con sua sorella, non aveva nemmeno detto ai suoi riguardo alla festa.

La scena di lei che diceva tutto a suo padre era un chiodo fisso nella testa avrebbe preferito dirglielo finita la maturità o avrebbe potuto fare un provino da schifo per non venire ammesso in squadra.

Per lei era facile nessuno pretendeva più di tanto da lei, Lucy non aveva mai provato la sensazione di un padre che si mostrava orgoglioso del figlio solo quando vincevano una partita e di come quello stupido pallone fosse l'unico ponte che teneva unita la loro relazione; ma ora era tutto distrutto.

Si morse l'interno della guancia per scacciare la rabbia, guardò il rosato in attesa di una risposta, gli avrebbe potuto consigliargli il meglio ma …

“Si te stesso, non preoccuparti di nulla”
“Ok, quello lo sono sempre” ridacchiò “Ma per il vestire? Di nuovo camicia e giacca?”
Sting si morse di nuovo la guancia con più forza.

“No, felpa e jeans vanno benissimo nessuno si metterà elegante per una cena a casa.”

“Sicuro?”

“Certo” gli sorrise, vendendo ricambiato dal più piccolo.

 

Lucy si stava truccando in camera sua, indossava un vestito a fiori bianco e rosa con le spalline di pizzo come il fondo della gonna e indossava i calzini senza scarpe.

Finito appoggiò la matita sulla scrivania e prese il telefono per controllare l'ora non vedeva l'ora che arrivasse, per una volta sarebbe stato strano vederlo entrare dalla porta e non dalla finestra.

“Lucy vieni ad aiutarmi” chiamò la madre dalla cucina, la ragazza scese le scale vedendo il tavolo apparecchiato con una tovaglia bianca, i piatti d'argento con tre paia di forchette e coltelli ai lati, due cucchiai davanti e un bicchiere per l'acqua, uno per il vino rosso e uno per il vino bianco. I tovaglioli in tessuto erano arrotolati in eleganti centrini d'ottone lucido. Fiori e candele decoravano il tutto.

“Mamma non hai esagerato?”

“Ma no, ho preparato velocemente” disse posando un vassoi d'argento con sopra degli antipasti, Layla aveva i capelli raccolti in uno chignon il trucco molto leggero, indossava un tubino viola elegante e delle scarpe col tacco color pelle chiuse sul davanti.

“Sembra di essere a un ristorante ...” disse rubando una fetta di carota dal pinzimonio e masticandola.

Il padre arrivò in soggiorno stringendosi il nodo alla cravatta che indossava con una camicia chiara e i pantaloni chiari tenuti fermi dalla cintura.

“Tra quanto arriva?” chiese nel mentre.

“Sta arrivando” disse la figlia guardando il telefono.

“Oh tesoro esci così presto?” chiese Layla rivolta a Sting che anche lui elegante era uscito dalla sua camera sempre aiutato dalle stampelle.

“Yukino mi viene a prendere tra poco” disse solamente guardando la tavola.

Il campanello suonò “Vado io” Lucy corse alla porta sistemandosi il vestito e i capelli sciolti, aprì la porta sorridendo a trentadue denti quando vide il rosato davanti a lei.

“Buonasera” disse entrando.

Lucy lo guardò indossava una felpa nera troppo grande per lui con il logo sul petto e dei jeans probabilmente, anzi certamente, a vita molto bassa. Le scarpe erano le solite sportive, la bionda si trattenne dal saltargli addosso adorava i ragazzi vestiti così e l'idea che si trattasse del suo ragazzo le piaceva ancora di più.

“Buonasera” sorrise baciandolo a stampo.

“Io vado” disse Sting uscendo senza salutare nessuno tenendo la testa bassa.

Lucy chiuse la porta mentre il ragazzo entrò nel soggiorno notando subito la tavola si tutto punto, cazzo.

“Benvenuto io sono Layla e lui è Jude” si presentò la madre con una stretta di mano.

Merda, avrebbe ucciso Sting ne era certo.

“Natsu Dragneel”

“Oh sappiamo bene chi sei” disse la madre tornando in cucina.

“Mi sarei dovuto vestire meglio” sussurrò alla bionda in forte imbarazzo.

“Ma che dici? Sei bellissimo” disse sistemandogli la cordina bianca del cappuccio.

I quattro si sedettero a tavola i genitori da una parte e i ragazzi dall'altra.

“Servitevi pure come antipasti ci sono: ostriche con vinaigrette di scalogno e dragoncello, tartine agli agrumi e gamberi e Bruschettine al magret de canard.”

Il rosato copiò Lucy mettendosi il tovagliolo sulle gambe e prendere il cibo dal vassoio con la forchetta … sperando che sia quella giusta.

“Dimmi Natsu, dove sei cresciuto?”

“Prima vivevo in periferia con i miei genitori ma dalla fine delle medie vivo con mio fratello”

“I tuoi genitori?”

“Mio padre è morto quando ero piccolo e mia madre è in un centro per dei problemi con alcol”

“Come è morto?”
“Non si sa, non è mai stato rivelato il risultato dell'autopsia” faticava a parlare del suo passato, no gli piaceva ricordare qui momenti e quello che venne dopo.

“Mi spiace deve essere stata dura con una madre così” disse il padre serio.

“Mia figlia ha detto che ti piace la carne, così ho preparato un Filetto di maiale con salsa al Refosco e crema di patate dolci”

un che? Filetto sapeva essere di carne ma non ne aveva mai visto uno.

Si ritrovò a fissare la sottospecie di involtino che aveva nel piatto, era abitato all'osso buco da mangiare con le mani non a quella cucina di alta classe che sembrava tutto tranne che carne.

Prese la forchetta e tentò di scomporre quello che più di un piatto sembrava arte moderna, copiando ovviamente i movimenti degli altri.

“Quell'orologio è un Casio originale?” chiese il padre.

“Emh in realtà no … l'ho vinto al luna-parck un paio di anni fa”

“E' falso fatto bene, sembra quasi oro. Il mio è un Rolex personalizzato vale un bel po' di carati, pensa che ho fatto aggiungere dei decori vicino ai numeri.”

“Wow bellissimo”

“Ogni uomo dovrebbe avere un orologio degno del suo valore o almeno chi se lo può permettere” disse ridacchiando tra se e se.

“Dimmi Natsu come sei arrivato alla Fairy High school?”

“Con una borsa di studio per il Basket”

“Oh quindi non paghi la retta?”

“Emm … no”

“Questo filetto ha bisogno un po' di sale chi lo vuole?” chiese Lucy cercando di deviare il discorso.

“Che lavoro fa tuo fratello?”

“ … meccanico”

la tavola si zittì fino al commento di Layla “Capisco tante cose ora”

“Scusi?”

“Capisco il perché tu non sappia stare a tavola e non possegga un minimo di grazia e per … il tuo modo di vestire si vede lontano un miglio che quella felpa Hollister è una copia di qualche sottomarca.” sprofondare ecco cosa desiderava il rosato in quel momento.

“Ora basta mamma”

“Lucy tranquilla siamo soli realisti, i poveri non posso avere gli stessi privilegi dei ricchi”
“Io sono cresciuto bene anche senza macchine di lusso e orologi d'oro al polso” commentò un po' troppo freddo.

“Hai ragione … come ci si sente a scuola il figlio di un alcolizzata non è un po' fuori posto?” Natsu abbassò lo sguardo fissando il piatto, eccome se si sentiva così, ogni giorno, anche in compagnia dei suoi amici. Quando parlavano di auto, viaggi in luoghi lontani o qualsiasi altra cosa che poteva solo immaginare non sapeva mai cosa dire e andava in ansia al solo pensiero che qualcuno potesse fargli una domanda inerente.

“Mamma possiamo cambiare discorso? Per esempio … Si ho trovato! Natsu parteciperà alla selezioni per la squadra che rappresenta Fiore agli internazionali!”

“Sul serio?” chiese Jude.

“Speriamo che non debba mai partecipare a nessun evento mondano” disse Layla sorseggiando il vino.

“Io sogno fin da piccolo di giocare a basket da professionista e -” si fermò quando sentì l'uomo ridere.

“No vedi è che anche io da piccolo sognava di fare l'astronauta ma-”

“Lo sarebbe lo avesse voluto veramente” ribatté Natsu.

“Non insegnare a me come gira il mondo ragazzino”

“Anche suo nonno era ricco?” chiese il rosato.

“Ovviamente”
“Anche questo spiega molte cose” sussurrò alzandosi.

“Grazie per l'ospitalità ma è meglio che vada, ho lavoro domani”

“Natsu aspetta” Lucy lo seguì fino alla porta. “Rimani gli dico qualcosa io”

“No, si vede che non mi vogliono”

“Ma-”

“Ti chiamo dopo ok?” gli accarezzò la testa prima di uscire di casa, Lucy chiuse lentamente la porta.

“MAMMA!” urlò.

 

Natsu tirò un calcio al muretto, che nervoso! Arrivato a casa si sarebbe chiuso in cantina a dare pugni al sacco.

Come faceva Lucy ad essere così con dei genitori del genere?

Il telefono suonò, lo prese dalla tasca e lo portò all'orecchio

“Natsu mi-”

“FANCULO STING”

 

“LUCY APRI LA PORTA” urlò la madre nel corridoio.

La figlia si era chiusa dentro sdraiata sul letto col volto nel cuscino.

“VATTENE VIA! HAI ROVINATO TUTTO” aveva gli occhi lucidi.

“ORA BASTA SIGNORINA CON QUESTO COMPORTAMENTO”

“SMETTILA TU DI ROVINARMI LA VITA”

“STIAMO FACENDO SOLO IL MEGLIO PER TE”

La porta si aprì appena per mostrare il volto di Lucy “Se vuoi veramente il meglio per me … smettila di intrometterti nella mia vita” si richiuse la porta alle spalle.

Layla scese le scale trovando il marito intento a spegnere le candele, stavano per dirsi qualcosa quando suonò il campanello.

“Cosa ci fai ancora qui?” chiese la madre di Lucy trovandosi il rosato davanti.

“Devo chiederle una cosa per il compleanno di sua figlia”

“Sentiamo ...”





-ANGOLO DI YUKI-
ecco un nuovo capitolo, un pochino in ritardo ma vabbè ahahahah (non lo faccio apposta sappiatelo) se vi è piaciuto lasciate una recensione e se volete date un occhiata anche alle mie storie e alla mia pagina Wattpad (ALitrrl)

   
 
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