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Autore: Rohan    07/08/2017    3 recensioni
Raccolta di drabble/flash fic sulle coppie Goku/Chichi, Gohan/Videl e Bardack/Miyiako.
Dal testo:
[-Chichi sorrise dolcemente e si inginocchiò al fianco di suo marito. «Hai saltato gli allenamenti oggi per aspettare i genitori di questo piccolino?» chiese, infilando l’indice tra le mani del marito per accarezzare il becco dell’uccello.
-«Ma guardala: è bellissima!» esclamò con un sorriso enorme, accarezzando la sella della sua nuova moto.
Lei sospirò. «È un mese che fai acquisti inutili. Prima il camper, poi il set da subacqueo e adesso una moto» elencò la moglie, incrociando le braccia al petto.
-Sarebbe tornato da eroe per aver difeso la sua patria, il suo popolo e, soprattutto, la donna che amava.]
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bardack, Chichi, Gohan, Goku, Videl | Coppie: Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La vita secondo i Son






Bronchi
 
Goku starnutì rumorosamente, mentre Chichi sospirava.
«S-sto male» balbettò l’uomo, tremando.
La moglie gli posò un panno bagnato freddo sulla fronte e gli baciò la guancia. «Così impari ad allenarti sotto la pioggia» lo rimproverò con tono pacato.
Non sapeva se essere arrabbiata o intenerita.
Gli aveva urlato mille volte di tornare dentro casa e invece lui era rimasto fuori, sudato, a lanciare calci e pugni contro l’aria.
Ed adesso se ne stava sdraiato sul loro letto matrimoniale, con in mano un fazzoletto e starnutendo ogni trenta secondi.
«Mi brucia la gola» sussurrò con voce rauca, guardando con sguardo supplicante la donna.
Chichi sospirò ancora, sedendosi sul letto. «Hai la bronchite, scemo» lo riprese amorevolmente.
L’uomo gli strinse la mano con aria supplicante. «Non mi abbandonare» gli chiese con gli occhi lucidi.
La donna gli scostò lo straccio bagnato dalla fronte, per lasciargli un bacio. «Mai»


 
Fama
 
Dopo aver assistito ad un discorso durato ben quarantacinque minuti, Videl applaudì suo marito con foga.
Aveva smesso di ascoltare dopo i primi dieci minuti, ma per lui era importante che fosse presente almeno alla sua prima conferenza.
Si era preparato giorno e notte per quella mattina e, vista l’enorme quantità di applausi ricevuti, si potevano ben vedere i risultati.
Sorrise di cuore, felice per lui, e cercò i suoi occhi che però erano impegnati a guardare decine di ragazze che lo accerchiavano e facevano mille domande.
Era abituata alla fama, gli applausi, le lodi e le oche, era pur sempre la figlia di Mr. Satan, ma il solo vedere come quelle ragazze sfioravano suo marito le fece andare il sangue al cervello.
Chiuse gli occhi e, con passo deciso ma elegante, si avvicinò a suo marito.
Appena fu nella sua visuale, gli porse la mano che lui afferrò velocemente, ansioso di ricevere i complimenti della sua donna, smettendo un attimo di rispondere a quelle giornaliste e neo laureande che l’avevano assaltato.
«Sei stato davvero bravissimo» sorrise, baciandolo sulle labbra con dolcezza, marchiando il territorio.
Gohan sgranò gli occhi al gesto improvviso della moglie.
Non erano soliti scambiarsi effusioni in luoghi affollati.
«Grazie» disse con un largo sorriso, tenendole ben stretta la mano mentre riprendeva a rispondere a tutte.

 
Acquazzone
 

Miyiako puntò il dito contro Bardack, davvero arrabbiata per la situazione. «È colpa tua se mi sono bagnata. Il minimo che tu possa fare è invitarmi ad entrare in casa per asciugarmi» disse a denti stretti.
L’uomo sbuffò. «Figurati. È sempre colpa mia, vero signora?» la prese in giro.
La rossa respirò a pieni polmoni, cercando di non stampargli cinque dita in faccia. «Non sono una signora e ti ricordo che sono più piccola di te, comunque» precisò.
Lui incrociò le braccia al petto. «Chiamami pure signore, a me non importa»
«Bene, signor Son, tu mi hai fatto venire fin qui per portare una torta di compleanno per suo figlio e, dopo avermi fatto attraversare il quartiere a piedi sotto la pioggia, mi vieni a dire “ops, ho sbagliato. Non è oggi il suo compleanno”?!»
Miyiako era furiosa.
Aveva smesso di dargli del lei non appena aveva ricevuto la notizia di aver sbagliato giorno.
Era zuppa dalla testa ai piedi e quell’uomo era veramente un demonio.
Andava nella sua pasticceria almeno un paio di volte a settimana da circa un mese ed era capace di farle perdere le staffe come nessuno.
Lo odiava e odiava ancora di più se stessa perché lo trovava estremamente irresistibile.
Per nessun altro avrebbe attraversato l’isolato a piedi con quel tempaccio e adesso si ritrovava con una gran voglia di spalmargli la torta su quel bellissimo viso.
Sapere che avesse un figlio all’inizio l’aveva un po’ demoralizzata, ma poi aveva scoperto che il “bambino” era un uomo adulto e sposato, mentre lui era single. 
«E va bene» sospirò Bardack. «Puoi entrare e asciugarti nel mio appartamento, se vuoi» le concesse, girandosi ed infilando la chiave nella toppa del portone.
«Io non lo voglio, io lo pretendo» ringhiò, seguendolo.
L’uomo le chiuse la porta alle spalle e, prima che se ne potesse rendere conto, la spalmò contro essa e la baciò con passione.
Passione del tutto ricambiata.


























Angolo dell'autrice:
Eccoci qui anche con l'aggiornamento di questa raccolta!
Ho preso spunto dalla parola acquazzone per spiegare come si sono conosciuti Bardack e Miyiako (?)
E niente, spero vi piaccia! 
Votate (?) quella che vi è piaciuta di più :D

-
Rohan♫ *e dal Gohan dentro l'armadio*
  
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