Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=ZIdkE-PgV1w&feature=youtu.be.
Ispirandomi al testo della canzone: http://www.traduzionetesticanzoni.it/kimbra/settle-down.

Mettere radici

Tsuyoshi si portò la bottiglia di vino alle labbra e ne sorseggiò il contenuto, le sue iridi erano liquide. Si appoggiò contro la parete e si girò, le sue iridi erano liquide.
"Un altro, per favore" disse, bevendo l'ultimo sorso dalla bottiglia.
Una cameriera gli si avvicinò e si sporse in avanti, la sua camicetta succinta decorata da disegni floreali lasciava intravedere la sua pelle rosea e i suoi seni prosperosi.
"Sicuro di poter pagare? Ne hai già bevuti parecchi" disse.
Tsuyoshi piegò di lato il capo, facendo ondeggiare i capelli vermigli e le sorrise, mostrandole i denti candidi. Sfilò dalla tasca una banconota e gliela porse.
"Vorrei sapere da che parte è l'armeria, anche" disse gentilmente.
La giovane cameriera si mise una ciocca tinta di viola dietro l'orecchio e schioccò la lingua.
"Sicuro che non preferisci una bottiglia di vodka insieme a quella di vino e lasci perdere?" domandò.
Tsuyoshi la guardò negli occhi, riflettendosi nelle iridi castane di lei.
"Sai, metterei radici in questo posto...". Iniziò a dire.
"Ehy, amico, vedi di rimettere i piedi per terra" ringhiò una voce maschile. Diede un calcio al piolo della sedia su cui era accomodato Tsuyoshi che cadde pesantemente a terra.
Tsuyoshi sbuffò e si rimise in piedi a fatica.
"Ringrazio che in questo momento non ho i vestiti 'buoni' con cui sono venuto qui in Russia" borbottò. 
Il giovane uomo davanti a lui si tolse gli occhiali e se li mise nella casacca che indossava.
"Forse non sai chi hai davanti. Sono uno degli uomini al servizio del re degli elfi" sibilò.
Tsuyoshi guardò la ragazza indietreggiare e nascondersi dietro il bancone. Un paio di uomini in un angolo del locale ridacchiavano e uno armato di pistola era vicino alla porta. I restanti tavoli e sedie erano deserti.
"Perciò sei una sorta di fatina o hai delle orecchie a punta nascoste?" domandò Tsuyoshi.
Le iridi color ametista dell'uomo brillarono.
"La ragazza che stavi importunando è la mia ragazza" ringhiò lo sconosciuto.
La giovane si nascose la bocca con la mano, sfiorando con le dita sottili il neo sul suo viso pallido.
Tsuyoshi scrollò le spalle.
"In realtà ero più interessato all'elfo dai lunghi capelli verdi che ho visto entrare qui. Sapete, mi hanno detto che era fedele all'ormai dipartito boss russo e non vorrei mi facesse la pelle prima di potermene andare da questo paese" spiegò.
L'uomo con la pistola caricò, Tsuyoshi si voltò e lanciò il fodero della propria spada, gli colpì la mano, facendogli cadere l'arma. Tirò un calcio a un tavolo, facendolo finire contro quello dei due seduti, facendoli rovinare al suolo. Corse fino alla pistola e se l'assicurò alla cintola e corse dov'era prima.
< Spero che nel frattempo la regina sia riuscita a ottenere dei documenti falsi per il nostro viaggio di ritorno > pensò, saltando su un altro tavolo.
Premette la lama della spada al collo del castano.
"La prossima volta, tesoro, non correre troppo velocemente a delle conclusioni. O rischi di non avere mai un dolce pargoletto con quella bella cameriera" sibilò. Assottigliò gli occhi.
"Ora, mostrami l'entrata segreta dell'armeria" ordinò.
Il giovane castano impallidì e deglutì a vuoto.