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Autore: Elawen Aeglos    15/06/2009    4 recensioni
> Proferì la donna con un tono di comando. La coppa d’oro vacillò per qualche momento, poi apparve nell’acqua splendente l’immagine di una ragazza dai capelli neri come la notte e la pelle chiarissima, mentre dormiva nel suo letto.
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Ares, Xena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione

Introduzione

Anche se questa introduzione non è fondamentale per comprendere la trama della storia, vi pregherei di dedicargli lo stesso cinque minuti.

Innanzi tutto vi prego di lasciare molti commenti dopo aver letto, sia positivi sia negati,  questa infatti è la mia prima fan fiction e ho bisogno di tutti i vostri consigli per potermi migliorare. Vi prego però di non essere né offensivi né bruschi, se non altro, per educazione.

Questa storia che mi sto accingendo a scrivere tiene conto solo in parte di quelle che sono le vicende narrate nel telefilm Xena, la storia è ambientata all’incirca tra seconda e la terza stagione.

I protagonisti di questa storia sono un nuovo personaggio, Xena e Marte, sono presenti poi sullo sfondo diverse divinità e più o meno tutti i personaggi che compaiono nella saga di Xena.

Questa storia mi è venuta in mente fin da quando ero bambina e vedevo la mia grande eroina sugli schermi ma solo adesso sta prendendo forma in questa storia. Spero di essere all’altezza e di scrivere una storia bella e affascinante.

Bene adesso vi lascio alla lettura del primo capitolo, aspetto con ansia le vostre recensioni.

 

                                

                                    L’EREDE

 

                                             

 

SEGRETO

 

La stanza era ancora immersa nel buio, nonostante che il sole si fosse già alzato in cielo da diverse ore, i tendaggi neri e rossi non permettevano infatti alla luce di penetrare nella grande camera . A rendere il luogo ancora più buio e spettrale, contribuivano anche alcune poltrone in stoffa rossa con decorazioni fittamente intagliate nei manici dei braccioli, che rappresentavano battaglie e lotte tra uomini e animali feroci. Una luce rossa ruppe le tenebre che avvolgevano la stanza, apparve una donna dai capelli neri e cespugliosi, con dei vestiti in pelle nera che delineavano con forza le forme del suo corpo magro e perfetto: Discordia. Le unghie lunghe nere passavano sui mobili mentre con un voce stridula gridava:

 

<< Marte! Marte dove sei? Ho bisogno di parlarti >>.

 

Attese un attimo nell’ombra cercando di percepire il minimo rumore che le potesse testimoniare la presenza del dio, ma nulla ruppe il silenzio.

 

“proprio quello che volevo!” Pensò la donna facendo apparire sul suo volto un ghigno maligno. Si mosse veloce e silenziosa per la stanza, arrivò di fronte ad un camino anch’esso fittamente scolpito come le poltrone, e semplicemente con lo schiocco delle dita accese una lampada che si trovava sopra il caminetto, il focolare subito dopo si mosse in avanti rivelando un’apertura nascosta.

 

“ Povero sciocco, pensavi che non fossi a conoscenza di questa tua stanzetta segreta non è vero?” Pensò la dea mentre penetrava all’interno e la porta-camino si richiudeva in un rumore spettrale dietro di lei.

 

Appena la porta si fu richiusa una serie di torce si accesero da sole senza nessun intervento di Discordia, la quale per un momento rimase stupita, e, temendo di essere stata scoperta dal dio, rimase in silenzio aspettando di vedere cosa sarebbe successo. Nulla. Si sentiva solo il camminare veloce di qualche topo sconvolto dalla luce improvvisa.

 

“ Ottimo congegno di illuminazione!” Pensò la dea rimproverandosi di essersi spaventata per così poco.

 

Seguì lo stretto corridoio di fronte a lei muovendosi veloce tra le pareti sporche e umide, finché non giunse ad una saletta. Lì vide un grande echino d’oro vuoto e intorno, scolpite sulle pareti, le vicende che avevano segnato la vita di Marte. Girò intorno alla coppa vuota finché non trovò un piccolo buco. Estrasse dalla tasca una piccola pietra verde perfettamente coincidente con i bordi della fessura.

 

<< Ora vedremo se i miei timori erano fondati… >>

 

La dea inserì nel foro la piccola pietra verde, una luce splendente proveniente dal centro della coppa illuminò tutta la stanza, e quando questa si fu esaurita vide che il bacile si era riempito di un’acqua limpidissima.

 

<< Mostrami l’erede di Marte e Xena >>

Proferì la donna con un tono di comando.

 

La coppa d’oro vacillò per qualche momento, poi apparve nell’acqua splendente l’immagine di una ragazza dai capelli neri come la notte e la pelle chiarissima, mentre dormiva nel suo letto.

 

<< Allora esiste! >> Disse la donna contenta di non essersi sbagliata << Ottima idea Xena quella di mandarla nel futuro, ma se credi che questo potrà fermarmi dal distruggerla ti sbagli di grosso… >>

 

Così dicendo prese la piccola pietra verde dall’incastonatura, e il bacino tornò ad essere vuoto come prima.

 

<<  Vedrai Xena se basta qualche secolo a tenermi lontana dalla tua bella figlioletta! >>

 

Scomparve in un lampo di luce mentre la stanza tornava ad essere buia come all’inizio.

 

 

 

 

 

 

 

Mi rendo conto che il primo capitolo è davvero molto corto, ma l’avevo immaginato così come inizio… Spero vi sia piaciuto e vi prego: commentate, commentate, commentate!

 

Al prossimo aggiornamento

 

Elawen Aeglos

 

  
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