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Autore: galvanix    09/08/2017    11 recensioni
“Storia partecipante al contest Music Volume is OVER 8000! indetto da nuvolenere_dna sul forum di EFP”
Dopo la sconfitta di Majin bu Vegeta ritorna finalmente a casa, ma i sensi di colpa per ciò che ha fatto perseguitano i suoi pensieri.
Cosa penserà la sua famiglia di lui?
Cit. dal testo:
"Il grande Principe dei Saiyan si era riscattato contro Majin bu e questo bastava per cancellare le sue malefatte, ma Vegeta non era uno stolto e sapeva che niente avrebbe potuto annullare il suo oscuro e sanguinoso passato"
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Storia partecipante al contest Music Volume is OVER 8000! indetto da nuvolenere_dna sul forum di EFP”


Nickname su EFP e sul Forum: GALVANIX
Titolo: Ritorno a Casa
Personaggi principali: Vegeta, Bulma, Trunks
Pairing: Bulma/Vegeta
Traccia scelta: 10. Skylar Grey - Coming Home


I'm coming home (Sto tornando a casa)
Tell the world I'm coming home (Dì al mondo intero che sto tornando a casa)
Let the rain wash away all the pain of yesterday (Lascia che la pioggia lavi via tutto il dolore di ieri)
I know my kingdom awaits and they've forgiven my mistakes (So che il mio regno aspetta e che loro hanno perdonato i miei errori)
I'm coming home, I'm coming home (Sto tornando a casa, sto tornando a casa)
Tell the world that I'm coming (Dì al mondo intero che sto tornando)


                

                      


                                                                            
                                                                        RITORNO A CASA




Casa.
Una parola che, indubbiamente, Vegeta non sentiva sua, almeno sino al momento in  cui la sua vita non venne stravolta radicalmente un giorno di tanti anni fa.
Una terrestre si era intrufolata prepotentemente nella sua esistenza, inconsapevolmente, e da quell’istante tutto prese una svolta inaspettata.
Pensava, ingenuamente, di poterla gestire ed invece quella donna, come usava solitamente chiamarla, lo stava cambiando senza neanche rendersene conto.
Lei gli aveva donato ogni cosa…un tetto sopra la testa, cibo, una stanza in cui allenarsi, abiti puliti, persino il suo letto e non solo…
Un figlio che lui non desiderava, ma che con il tempo avrebbe segretamente amato e ammirato.
Non credeva possibile che, un giorno, si sarebbe ritrovato accanto una famiglia vera e reale.
Lui, altro non era che un assassino, aveva avuto la chance di vivere nuovamente e rifarsi un’esistenza, mentre per le anime che aveva spezzato in passato non c’era ormai più speranza.
Quanto sangue avevano inferto le sue mani?
Troppo…e per questo doveva pagare.
Aveva avuto la possibilità di redimersi in precedenza in diverse occasioni dopo Freezer, Cell, ma questo non era bastato.
Era dovuto sopraggiungere un altro nemico, Majin bu, per comprendere davvero il significato di avere una famiglia ed una casa dove poter tornare.
In un attimo aveva perso tutto, ma per sua volontà.
Ancora una volta la sua rabbia ed il suo senso di rivalsa avevano avuto la meglio su di lui rendendolo cieco ed insensibile.
Ancora una volta aveva ucciso degli innocenti.
Ancora una volta si era abbandonato alla malvagità insita dentro la sua anima senza riuscire a frenarla.
Ancora una volta aveva fatto soffrire la sua Bulma ed il piccolo Trunks per dimostrare la sua immensa forza e superiorità.
Quando si era reso conto dei suoi infiniti sbagli, Vegeta rimediò sacrificando la sua stessa vita in nome di quei sentimenti tanto prodigati dalla sua compagna.
Sapeva cosa andava incontro, il Principe, e per questo decise di compiere quel gesto.
Per lui si sarebbero aperte le porte dell’Inferno e di questo ne era cosciente.
Non aveva paura della morte, ma soltanto di dimenticare i propri ricordi, la sua donna e suo figlio.
Probabilmente questa sarebbe stata la sua punizione per tutti i peccati commessi.
Non avrebbe avuto un’altra possibilità…troppe ne aveva sprecate, ma il destino riserva sempre delle sorprese e qualcuno aveva nuovamente bisogno del suo aiuto.
Era stato chiamato per allearsi insieme al suo eterno “rivale” Kakaroth e sconfiggere il tanto temuto nemico.
Era stato persino riportato in vita grazie alle sue buone azioni ed una volta battuto Majin Bu, era potuto anch’esso ritornare a casa.
Che strano, non lo avrebbe mai creduto possibile.
Lui che una casa non l’aveva mai avuta veramente, si ritrovava nuovamente a sperare di poter varcarne presto la soglia.
Ora che era stato riportato in vita era un bisogno a cui non voleva più rinunciare, anche se non lo avrebbe mai ammesso apertamente.
Quando era giunto al palazzo del Supremo cercò, segretamente, solo loro…due persone…la sua famiglia.
Aveva dato la vita per loro, ma questo non avrebbe cancellato i suoi errori.
Si era, di nuovo, abbandonato al male e aveva ucciso, ancora, senza pensare alle conseguenze del suo gesto.
In quel momento fu raggiunto da Trunks, allegro più che mai per aver riavuto indietro il suo eroe.
Agli occhi del bambino suo padre era esattamente questo…un eroe un po’ freddo e distaccato, ma pur sempre un guerriero forte e valoroso.
Anche se si mostrava severo ed orgoglioso, non lo avrebbe mai cambiato con nessun altro e questo perché nutriva un profondo rispetto ed una totale ammirazione.
Dopo aver ricevuto quel silenzioso abbraccio da parte del padre, prima del suo sacrificio, aveva percepito tutto il suo amore ed un immenso calore che mai avrebbe potuto dimenticare.
Avrebbe custodito gelosamente quel momento nel suo cuore e nella sua memoria per il resto dei suoi giorni.
Trunks adorava suo padre e, ingenuamente, era convinto che non aveva nulla di cui farsi perdonare.
Il saiyan era tornato a casa e solo questo contava, ma Vegeta era di un altro avviso.
Se con il figlio era stato estremamente facile, non poteva dire lo stesso di Bulma.
Lei, al suo ritorno, lo aveva accolto emozionata e con un sincero sorriso, ma lui sapeva che il suo animo nascondeva altro.
Quante volte la sua donna lo aveva perdonato per i suoi errori?
Tante…troppe volte e probabilmente avrebbe trovato la forza di scusarlo ancora.
Persino coloro che ormai erano diventati suoi “amici” avevano perdonato i suoi sbagli e questo poteva percepirlo nell’aria.
Nessuna tensione, nessun rancore.
Il grande Principe dei Saiyan si era riscattato contro Majin bu e questo bastava per cancellare le sue malefatte, ma Vegeta non era uno stolto e sapeva che niente avrebbe potuto annullare il suo oscuro e sanguinoso passato.
Ne era a conoscenza lui, Bulma e le persone che in quel momento si trovavano al Palazzo del Supremo, ma ancora una volta al saiyan era stata concessa la possibilità di ritornare alla vita e solo un folle l’avrebbe sprecata.
Ora la Terra era la sua casa e tutti stavano aspettando il suo ritorno, atteso soprattutto da due persone.
In realtà non temeva il giudizio degli altri, ma probabilmente di una in particolare.
Non era solito manifestare i suoi sentimenti e questo la sua compagna lo sapeva alla perfezione.
Per questo motivo, quando lo vide isolarsi in un angolo del palazzo, decise di seguirlo.
Vegeta raggiunse silenziosamente una stanza interna della struttura immersa nell’oscurità e, lentamente, si avvicinò al terrazzo sostando accanto alla finestra.
Solo una tenue luce esterna ad illuminare il suo volto.
Lo sguardo serio e corrucciato indicava quanto fosse preso dai suoi tormentati pensieri.
I suoi sensi di colpa lo avrebbero perseguitato sino alla fine dei suoi giorni, nonostante un possibile perdono da parte di Bulma.
Come poteva guardarla ancora negli occhi senza provare disgusto per le sue ignobili azioni?
Come poteva giustificare il suo crudele ed egoistico comportamento?
Probabilmente non avrebbe atteso oltre un responso perché lei era proprio lì, dietro di lui.
Poteva riconoscere la sua aura a chilometri di distanza senza battere ciglio…era inconfondibile.
Nonostante li dividevano pochi metri, il saiyan non si era voltato.
Lui aveva decisamente sbagliato ed era suo preciso dovere chiedere scusa, ma la sua indole e soprattutto il suo orgoglio non gli permettevano di agire diversamente.
Non era nella sua natura abbassarsi a tanto e Bulma non era sorpresa di questo.
Sapeva, d’altro canto, che si stava torturando abbastanza per ciò che aveva commesso e, se lo conosceva bene, lo avrebbe fatto sino alla fine dei suoi giorni.
Vegeta aveva compiuto enormi sbagli, errori che poi aveva pagato con la vita e il suo sacrificio ne era una prova.
Era rimasta delusa dalle sue gesta spietate e malvagie, ma non aveva  potuto fare a meno di disperarsi, una volta scoperta la sua morte.
Giunti a questo punto, cosa contava davvero?
Lui, ora, era lì dinanzi a lei che silenziosamente chiedeva perdono e questo le bastava per poter continuare a vivere.
In punta di piedi si avvicinò al compagno e senza esitare gli cinse la vita appoggiando il viso alla sua schiena.
Quanto le era mancato toccarlo e quanto la desiderava lui, in quel momento.
Il saiyan non si oppose a quel contatto ed entrambi continuarono a rimanere in silenzio finché non fu la donna a spezzarlo con tono stanco, ma deciso:

Andiamo via, Vegeta…Torniamo a casa

Era incredibile quanto una semplice frase poteva farlo sentire tremendamente vivo.
Percepiva chiaramente quel calore che non ricordava da tempo e che stava dimenticando per colpa del suo egoismo.
Probabilmente era proprio questo di cui aveva bisogno…ritornare a casa, dalla sua famiglia e da coloro che credevano fermamente in lui.
Tutti avevano perdonato i suoi errori, compresa lei, ed ora sperava di riuscire a superare tutto il dolore ed il rammarico che si portava dentro per quanto accaduto.
Era tenuto a farlo ed era cosciente di dover, oltretutto, recuperare il suo rapporto con la sua donna…glielo doveva e non poteva fallire, non di nuovo.
Bulma e Trunks erano il suo mondo e, per uno strano scherzo del destino, era sempre da loro che ritornava alla fine di ogni battaglia.
Probabilmente solo con la compagna e il figlio si sentiva veramente a casa…questa era la realtà dei fatti.
Giunto a quella conclusione, Vegeta si voltò verso la scienziata e senza attendere oltre la baciò con passione.
La strinse forte a sé e lei rispose con eguale trasporto.
Quanto le era mancata sentirla così vicino?
Troppo.
Si allontanarono lo stretto indispensabile per riprendere fiato e, quando il saiyan alzò gli occhi su di lei, si accorse di una timida lacrima rigarle il viso.
Con cipiglio serio, le asciugò una guancia con un’inaspettata carezza e aggiunse con tono canzonatorio:

Che fai donna? Non ti metterai a frignare, spero
Cosa? Tu vaneggi” rispose irritata per essere stata scoperta.
Io non credo
Non farlo mai più Vegeta” aggiunse, autorevole la turchina, per poi proseguire cercando di non scoppiare in un improvviso pianto :
Non lasciarmi ancora…potrei non sopportarlo.
Non permetterti di abbandonarmi nuovamente, altrimenti la prossima volta verrò a trovarti personalmente all’Inferno e non sarà affatto gradevole. Sono stata chiara?”

La compagna si aspettò di ricevere, da un momento all’altro, un’aspra frecciatina che invece non arrivò.
Percepì soltanto due forti braccia avvolgerla e un calore invaderle l’anima.
Infine una frase, tanto agognata ed inseguita, giunse sussurrata alle sue orecchie:

“Sono tornato per restare”

Nell’udire quelle parole così sincere, Bulma non fu più in grado di nascondere quelle lacrime che, da tempo, tratteneva dentro di sé.
Nascose il viso nel petto del compagno e diede libero sfogo a tutte le preoccupazioni accumulate sino ad allora.
Vegeta non fece altro che consolarla in silenzio, stretta a sé.
La battaglia era terminata e non era più tempo di combattere.
Basta sangue, basta dolore, basta sacrifici.
La Terra, diventata ormai la sua patria, lo stava aspettando.
Finalmente l’eroe poteva fare ritorno a casa.

 

                                                                           
                                                                                                                                                      FINE









Nota dell’Autrice

Ciao a tutti!
Scrivo dopo mesi e mesi di completa inattività dovuto, ahimè, a degli imprevisti che mi hanno impedito di essere presente negli ultimi tempi.
Comunque tornerò presto ad aggiornare la mia precedente storia e chiedo scusa, a chi mi seguiva, per essermi assentata così a lungo.
Ne approfitto per fare un grande in bocca al lupo a tutti i partecipanti iscritti a questo meraviglioso contest!
A Presto!   

GALVANIX

  
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