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Autore: _Rael_89    09/08/2017    0 recensioni
FFXV è uno dei giochi più complessi dal punto di vista dello sviluppo: ha subito vari rimaneggiamenti, tagli e smembramenti nel corso degli anni che ne hanno totalmente stravolto la narrazione, creando non pochi problemi ai giocatori per quanto riguarda la comprensione della vasta lore di questo capitolo. Ho passato in rassegna tutto ciò che è uscito in relazione del gioco finale (film, anime, guida, traduzioni dell’Ultimania, Wikia, trailer, artworks, dichiarazioni del team di sviluppo) e quello che ne è venuto fuori è la vera trama, di una ricchezza e bellezza che in pochi hanno colto. Da questa premessa potete capire come mi sia venuta l’idea di questa fanfiction. Ho deciso di ricostruire l’intera trama a partire dalla storia di Eos descritta nell’Ultimania fino ad arrivare al finale del gioco (compresi tutti i dlc e gli aggiornamenti che usciranno) per renderla fruibile a chiunque voglia conoscerla.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Requiem for Final Fantasy XV
Parte I: Prologo
Capitolo 8: Before the storm


-Le lucciole erano così belle…-
Il principe Noctis poggiò la testa sulla spalla della madre, lasciandosi cullare dalla vibrazione dell’automobile sull’asfalto.
Si era fatto già buio ma Aulea non si preoccupò molto: di lì a poco avrebbero raggiunto Hammerhead, la capitale era vicina. -Dovremmo tornarci anche l’anno prossimo, non credi?-
I due erano di ritorno da un festival tenutosi in una cittadina poco fuori Insomnia, accompagnati da tre vetture della scorta: un’occasione davvero rara che un membro della famiglia reale uscisse oltre la barriera per un viaggio di piacere ma il piccolo aveva insistito così tanto per andare a vedere le lucciole che Regis decise di accontentarlo; programmò nei minimi dettagli l’itinerario e scelse i suoi uomini migliori come accompagnatori.
-Tuo padre sarà contento di sentire il racconto della tua giornata.- gli sorrise. -E’ un peccato che non sia potuto venire con noi.-
Noctis arricciò il naso, come era solito fare quando era molto infastidito. -Tanto non gli sarebbe interessato.-
La Regina non disse nulla. Il piccolo ce l’aveva ancora con suo padre per aver disdetto all’ultimo di andare con loro: gli impegni del Regno lo tenevano lontano dalla sua famiglia ed era più che normale che il principino si sentisse trascurato. Pensò che fosse meglio evitare di rimproverarlo, optando invece di discuterne con suo marito e trovare una soluzione insieme. Anche Aulea finalmente si rilassò sul sedile; la fresca brezza che entrava dal finestrino era davvero piacevole e la campagna attorno a loro era avvolta dal silenzio… non c’era niente di male a far riposare gli occhi per qualche minuto…
Quella sensazione di tranquillità venne interrotta da un’improvvisa esplosione che creò un muro di fuoco davanti a loro; l’autista fu costretto a frenare di colpo e i passeggeri vennero spinti bruscamente in avanti, parandosi con le mani per non sbattere la faccia contro i sedili.
-Tutto bene?- gridò, voltandosi dietro.
-Sì…- Aulea controllò velocemente che Noctis non si fosse fatto male. -Che cosa è stato?!-
-Qualcosa deve aver preso fuoco, probabilmente un trattore…- rifletté -Ma in questo modo non possiamo proseguire verso Insomnia…-
-E come avrebbe fatto un trattore ad esplodere improvvisamente di notte?!- chiese allarmata.
L’autista alzò le spalle, non sapendo cosa risponderle; la guardia del corpo sedutagli accanto impugnò velocemente la pistola, sbirciando dal finestrino.
-C’è qualcosa che non va…- sussurrò.
Non si vedeva altro che il fuoco intorno a loro, che iniziò a divampare sul campo fiorito a bordo strada: la Regina aveva ragione, un incidente di questo tipo poteva essere spiegabile di giorno, per il surriscaldamento di un mezzo meccanico o un problema al motore; di notte era alquanto anomalo… l’uomo prese il walkie-talkie dal cruscotto per comunicare con i suoi colleghi nelle altre vetture. Dietro di lui, un Noctis sempre più spaventato tirava la madre per una manica.
-Che… che succede, mamma?-
Aulea cercò di mantenere la calma. -Non preoccuparti… è un piccolo incidente che ha solo rallentato il nostro rientro a casa, tutto qui…-
Una voce gracchiante arrivò dal walkie-talkie. -Non è il caso di indagare oltre, la nostra priorità è riportare la Regina e il Principe a Insomnia. Cercate di aggirare il più possibile l’incendio e proseguiamo come prestabilito.-
-Ma fuori dalla strada il terreno è ricoperto di fango, le ruote rimarranno impantanate…!- furono le prime proteste dell’autista preoccupato, ma le sue lamentele furono interrotte da una forte stretta sul braccio: l’uomo accanto a lui era terrorizzato a tal punto riuscire ad emettere una parola, indicava un punto fisso nella campagna infuocata. Il suo compagno si allungò verso il finestrino per capire cosa l’avesse spaventato a quel modo: gli si gelò il sangue nelle vene quando notò anche lui quell’ombra indistinta che si nascondeva tra le fiamme… era un qualcosa di grosso, con numerosi arti che strisciava come un rettile; prima che avesse il tempo di ragionare su cosa fosse la creatura sgusciò all’improvviso sulla strada come se avesse l’intento di ostruire il passaggio.
-… U-UN DAEMON?!-
L’orrendo mostro di fronte a loro, per metà donna e per metà serpente, era conosciuto a Nifhleim con il nome di Marililith. I daemon erano tanto comuni sui campi di battaglia imperiali quanto rari al di fuori di essi: la sua presenza lì non aveva alcun senso. Nessuno tra loro aveva mai visto una mostruosità del genere: Noctis e Aulea si abbracciarono, troppo spaventati per riuscire ad emettere un grido.
-SCENDETE DALL’AUTOMOBILE!- urlò la guardia del corpo, voltandosi verso di loro. -Scappate! Qui ci pensiamo no…- non fece in tempo a finire la frase che il Marililith scagliò una delle sue armi contro la parte anteriore della macchina, riducendo il finestrino accanto a lui ad un cumulo di frammenti; il mostro continuò ad infierire colpendo più volte lo stesso punto fino a ridurre in poltiglia i corpi dei due malcapitati; il bimbo si coprì gli occhi, non poteva sopportare di vedere quello spettacolo orribile.
Aulea si riprese dopo pochi secondi dallo shock grazie al suo forte istinto di sopravvivenza: armeggiò con la maniglia dello sportello vicino al figlio fino a che riuscì a spalancare la portiera; fu prontissima a spingerlo in avanti e farlo scendere, precipitandosi con lui verso la campagna oscura.
-Non ti voltare! Corri! CORRI!!- fu l’ordine disperato che gli lanciò; Noctis corse a perdifiato come mai in vita sua, senza voltarsi nemmeno una volta. Non c’era bisogno di vedere per capire quello che stava accadendo alle loro spalle: gli uomini della scorta scesero dalle autovetture impugnando le loro armi e aprendo il fuoco contro il nemico, ma il corpo del daemon era stranamente resistente ai proiettili, che gli rimbalzavano addosso. Impotenti, quegli uomini coraggiosi non poterono fare nulla mentre il mostro li massacrava con le sue lame o li sbalzava lontano con un forte colpo di coda…
Noctis continuava a correre nonostante il dolore alle gambe e il bruciore alla milza; era sospinto da Aulea, che teneva le mani sulle sue spalle come a volerlo guidare nella campagna notturna. Il piccolo desiderò ardentemente che fosse tutto un sogno, aspettava di svegliarsi nel suo lettino, al sicuro nella sua cameretta; avrebbe chiamato a gran voce mamma e papà che sarebbero accorsi assieme alla servitù, pronti a coccolarlo e magari ad offrirgli un po' di latte e miele per consolarlo… sì, era proprio così che doveva andare...
Purtroppo le sue non erano che vane illusioni, illusioni che vennero tutte spazzate via nell’istante in cui cadde a terra: il dolore che provò alla testa era dannatamente reale per essere un sogno. Noctis era abbastanza sicuro di non aver inciampato quindi qualcosa doveva averlo trascinato al suolo, ma aveva sbattuto la testa e gli ci volle qualche altro secondo per riaprire gli occhi e tentare di muoversi, di rialzarsi; si stupì di sentire del liquido sul terreno sotto di lui, chissà come ci era finito dentro quella pozzanghera…
-… m-mamma?- chiamò ma con orribile sorpresa non ottenne risposta. Alzò una mano e il liquido che colò tra le sue dita gli sembrò troppo rosso e denso per essere acqua… d’istinto tentò di ritrarsi con orrore dal sangue.
-M-mamma?!-
Il principino si accorse solo allora del corpo che giaceva accanto a lui, privo di vita: Aulea gli era rimasta vicino fino alla fine, con i capelli scompigliati, i vestiti sporchi di fango, la schiena recisa da una profonda ferita.
-Grrr…-
Quel terribile ringhio lo costrinse a dirigere la sua attenzione altrove: il Marililith non soltanto li aveva notati mentre fuggivano ma in poco tempo era riuscito anche a raggiungerli; la creatura si stagliava davanti a lui in tutta la sua imponenza con aveva un’espressione feroce ma stranamente compiaciuta, come quella di un predatore che aveva messo in trappola la preda designata.
In quel momento un unico pensiero passò nella mente di Noctis, un pensiero anomalo per un bambino di soli 8 anni.
Sto per morire.
-ARGHHHHHH!!!-
Fu l’urlo di dolore del daemon che si coprì il volto con le mani: non si aspettava proprio quella forte bruciatura che gli aprì un lungo taglio sul naso, talmente profondo che il sangue gli colò in bocca. Quando riaprì gli occhi si ritrovò puntato dai fari delle macchine reali e attorniato dalle guardie di Insomnia: tra loro riconobbe la figura di Regis Lucis Caelum, circondato da un’aura luminosa di cristalli, con un braccio sollevato come a dare l’ordine di attaccare.
-Andate ad assistere i feriti!- ordinò.
Gli si avvicinò il comandante Cor Leonis. -Sire, avete bisogno della mia spada?-
-Qui posso pensarci io: tu occupati di soccorrere mia moglie e mio figlio.- il Re gli rispose senza distogliere gli occhi dal mostro che stava iniziando a rialzarsi; non gli concesse il lusso di riprendersi ma invocò immediatamente sei spade dal suo arsenale e le scagliò contro la creatura.
-Gwaaarh!- ringhiò il Marililith che inutilmente provava a divincolarsi.
Cor assistette da lontano ai primi secondi del loro scontro, senza preoccuparsi per la vittoria del suo Re; poi si avvicinò al gruppo riunito attorno ai feriti a bordo strada.
-… comandante!-
Il tono con cui sentì chiamarsi lo impensierì terribilmente; si fece largo tra i suoi uomini finché non giunse davanti al corpo della Regina Aulea: il volto della donna era una maschera di angoscia, i suoi vestiti completamente sporchi di sangue e fango. Subito si inchinò verso di lei, premendole sul collo con due dita.
-… non c’è più nulla da fare…- lo disse con un filo di voce, sentendosi morire dentro; le chiuse le palpebre e si fece il segno della croce, imitato dagli altri attorno a lui.
Fortunatamente in quel momento Regis non si accorse di nulla, troppo impegnato in quella strenua battaglia uno contro uno che stava durando più del previsto: non era certo di dire se fosse quel tipo di daemon a possedere grandi doti di forza fisica e resistenza o semplicemente se il cristallo l’avesse già indebolito a tal punto da metterlo in serie difficoltà in uno scontro del genere; l’unica cosa certa era che doveva farla finita subito. Il Re riprese fiato e scagliò con veemenza le sei spade invocate; questa mossa costrinse il nemico a doversi parare con tutte le sue braccia, portandolo ad avere il fianco scoperto: Regis ne approfittò per invocare la sua gigantesca alabarda che con un colpo netto recise in due il volto del Marililith. La creatura indietreggiò in preda ad un dolore lancinante fino a superare il bordo del crepaccio dove si trovava, precipitando senza alcuna possibilità di salvarsi. Le armi reali scomparvero in piccoli frammenti cristallini e il sovrano stremato riprese grandi boccate d’aria.
-Vostra altezza...- sentì la voce di Cor alle sue spalle.
Si voltò velocemente. -Noctis… Aulea…!- lo scansò senza aspettare di sentire quel che doveva dirgli.
I due giacevano a terra, l’uno accanto all’altra: sul viso del Re si dipinse una smorfia di dolore non appena constatò in che condizioni erano. Non si accorse che la moglie non era altro che un cadavere ma si concentrò sul piccolo Noctis: era in uno stato catatonico, con gli occhi sbarrati a fissare un punto indefinito.
-NOCTIS!!! Noctis! Noctis…- il sovrano non poteva far altro che chiamarlo.
Se quella era stata una notte difficile i giorni che la seguirono non furono da meno: il principe venne portato d’urgenza al palazzo dove la migliore équipe di medici del regno si occupò di lui; le sue condizioni erano talmente gravi che nemmeno il Re avrebbe potuto vederlo fino allo scioglimento della prognosi.
Per la Regina Aulea invece non c’era stato nulla da fare.
Bastò appena una notte per distruggere un’intera famiglia.


***
Capitolo dedicato alla puntata omonima dell’anime che narra l’incidente in cui Noctis bambino ha quasi rischiato la sua vita: per motivi di ordine cronologico l’ho dovuto collocare nel prologo, sciogliendolo da quelli che scriverò su Brotherhood (farò la stessa cosa con il combattimento tra il Marililith e Noctis dell’episodio 5).
Avevo già anticipato che mi sarei presa qualche libertà narrativa se fosse servito a fornire qualche spiegazione di cui l’Ultimania e le guide sono mancanti: questo è un primo esempio. Ho sostituito il personaggio della governante che si sacrifica per il piccolo Noctis con la stessa Aulea in modo almeno da spiegare come è morta: nell’Ultimania la cosa non viene minimamente accennata ma sembra sottointeso che in questo frangente la Regina sia già venuta a mancare. Avrei potuto inventare qualsiasi altra situazione ma avrei allungato ulteriormente il prologo, così ho pensato di inserirlo qui.
A questo punto dovrebbe venire la parte della Platinum demo (e forse di A King’s Tale?), tuttavia ho deciso di saltarla per non aggiungere altri capitoli non di trama. I prossimi saranno dedicati all’arc di Tenebrae~

Per ora mi fermo qui. Pubblicare 8 capitoli assieme non è stato facile ma prevedendone molti di più da scrivere credo sia la cosa migliore per me (che devo caricarli) e per voi (che avete il quadro completo di un intera arc per comprendere meglio la trama). Ho già pronti i capitoli di Tenebrae e sono a metà di quelli dedicati a Brotherhood ma penso farò tutto con molta calma: devo ovviamente calcolare la data d’uscita di Episode Ignis e del dlc Comrades, più i vari aggiornamenti che usciranno.
Ringrazio chi ha letto fino a questo punto e spero che il lavoro fatto vi sia piaciuto, oltre che sia stato utile a darvi qualche delucidazione in più! Chi vuole mi può anche lasciare un commentino, magari con qualche critica costruttiva e un suggerimento per le prossime pubblicazioni~
  
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