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Autore: Inazumiana01    09/08/2017    1 recensioni
Raccolta di Flashfic e One-shote sui vari prompt AU trovati su internet...tutti a tema Cherik!
#1 Frequento il corso di yoga solo per guardare quanto è flessibile l’istruttore!AU
#2 Scusa se ti ho investito!AU
#3 Cambio di routine!AU
#4 Ostriche, Champagne ed Erik in realtà è Gordon Ramsay!AU
#5 Al cinema si sta in silenzio!AU
#6 Siamo in biblioteca per studiare ma c'è qualcuno che sta facendo sesso selvaggio dietro gli scaffali e i nostri sguardi si incontrano e sta cominciando a fare davvero caldo qui vero!AU
#7 Sono l'insegnante di suo figlio e chiamo per parlarle della sua condotta, also verrebbe a cena con me!AU
#8 Ti ho accidentalmente versato una pozione d’amore!AU
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Siamo in biblioteca per studiare ma c'è qualcuno che sta facendo sesso selvaggio dietro gli scaffali e sta cominciando a fare davvero caldo qui!AU






Versi. Versi inappropiati in biblioteca. La biblioteca della scuola. La biblioteca dove Charles stava dando ripetizioni ad Erik. O almeno ci stava provando.
Charles Xavier era sicuro di aver scelto il tavolo sbagliato dove dare ripetizioni. Quel tavolo - il suo tavolo - era quello lontano da tutti e il più silenzioso, lo era sempre stato ma non in quel momento. 
Orgasmi per niente trattenuti. Andavano avanti da una decina di minuti e Charles in quei dieci minuti non era riuscito a formulare una frase di senso compiuto.
Dall'altra parte Erik sembrava alquanto divertito e non dava troppo peso a quei due che facevano cose vicino allo scaffale di biologia.
-Il primo coefficiente del quozient- un gemito lo interruppe, Charles si morse il labbro inferiore, cercava di non incontrare lo sguardo di Erik mentre le guace si imporporavano ancora di più. - E' uguale al primo coefficiente del dividendo. Nel nostro caso esso è 2... - prese un profondo respiro dopo un'altro orgasmo -...lo riscriviamo al di sotto della linea orizzontale.- 
Non poteva farcela. Non era assolutamente in grado di gestire la situazione. Si aspettava di non trovare nessuno in biblioteca il sabato sera, infatti non c'era nessuno oltre lui, Erik e la coppietta a qualche metro di distanza da loro.
-Ti andrebbe...non so...di studiare da qualche altra parte?- chiese Charles cercando di sembrare indifferente da ciò che li circondava.. Erik alzò lo sguardo e un piccolo ghigno si formò sul suo volto.
-Nah...la biblioteca è perfetta, se ci serve qualcosa ci sono libri ovunque.- disse guardandosi intorno. 
"Oh si...di più" 
Erik tornò a guardare il ragazzo difronte a sè -C'è qualcosa che ti disturba, amico mio?- chiese con finta ingenuità e Charles alzò brevemente lo sguardo per incontrare gli occhi azzurri del biondo. Era troppo imbarazzato per ammettere che si, c'era qualcosa che lo disturbava, ed era anche troppo orgoglioso per dirlo davanti ad Erik.
-No...- disse scuotendo il capo -Era solo una domanda...così.-disse alzando le spalle. 
-Perfetto.- disse senza smettere di fissarlo.
Passarono svariati minuti che agli occhi di Charles sembravano secoli, ed Erik faceva ancora finta di niente. 
Ma la bibliotecaria? Il moro si guardò intorno alla ricerca della vecchia che pretendeva sempre un silenzio tombale, al costo di essere presa in giro da quasi tutta l'università. Quel giorno non c'era, ovviamente. Charles pensò che avrebbero dovuto mettere qualcuno come sostituto, lasciare la biblioteca incustodita non era molto responsabile, chiunque avrebbe potuto rubare dei libri indisturbatamente. Poi le telacamere nemmeno funzionavano. Il giorno successivo avrebbe fatto rapporto al preside, si...era una cosa intollerabile. 
-A che stai pensando?- domandò Erik notando che da svariati minuti il suo amico era in stato di trans, masticando il tappo della penna e con gli occhi puntati in un punto indefinito della parete dietro di lui.
-Mmm...?- mugugnò Charles guardando spiazzato il ragazzo di fronte a lui.
-Ho chiesto a cosa pensavi.- ripetè Erik.
-Oh...ho notato che la bibliotecaria non c'è. Perciò mi chiedevo se ci fosse un sostituto... per garantire che non ci siano furti.- disse mentre Erik lo guardava come se volesse capire cosa non andasse in lui.
-Charles...- cominciò Erik sospirando -Chi vuoi che ci sia in biblioteca di sabato sera, oltre noi due?- domandò con fare ovvio. Improvvisamente si sentì un tonfo. Entrambi si voltarono, erano caduti dei libri dallo scaffale di biologia. Erik si girò verso Charles con aria divertita.
-Beh oltre noi e loro.-disse con un ghigno, il che fece arrossire ancora di più Charles. Si era dimenticato di loro. 
Continuò a masticare la penna con fare nervoso. Voleva andarsene da lì, erano passati a stento venti minuti e gli sembravano sufficienti! L'aria intorno a lui cominciava a farsi sempre più calda man mano che la ragazza si faceva sentire di più dando poco spazio all'immaginazione. 
Charles arrossì ancora quando si rese conto di essersi immaginato i due che facevano cose...
Perchè Erik era così tranquillo? Lo odiava. Sembrava lui il pervertito tra i due.
Si schiarì la voce -Hai capito il procedimento? Vuoi fare altri esercizi?- domandò cercando qualcosa nel libro di algebra avanzata.
-Sempre se per lei va bene...- si interruppe -...Professor Sexevier...- finì divertito. Charles cercò di ignorare il modo in cui gli avesse storpiato il cognome. Però gli piaceva l'idea di diventare professore, ci avrebbe pensato. Continuò a sfogliare il libro cercando qualche esercizio non troppo difficile, ma sfortunatamente non c'era quello che cercava. O erano troppo difficili o troppo semplici.
-Dobbiamo prendere un altro libro, questo non ha gli esercizi che cerco..- disse dando un'ultimo sguardo alla pagina per poi chiudere definitivamente il libro.
-Vengo con te.- disse Erik alzandosi per poi seguire Charles. Lui non era il tipo da biblioteca, solitamente entrava solo per cercare il suo amico che, puntualmente, stava leggendo qualcosa al tavolo più isolato di tutti. La bibliotecaria lo odiava poichè a differenza di Charles lui non prendeva e non leggeva niente. Infatti la bibliotecaria amava Charles.
Si diressero verso gli scaffali, Charles ritornò adavere un colorito normale senza sembrare un peperone.
-Prendi qualche libro dallo scaffale a destra...vedi se c'è qualcosa che può esserci utile.- disse Charles esaminando gli altri scaffali sapendo esattamente dove mettere mano. Erik invece era l'opposto, non aveva idea di dove cercare. Charles gli aveva detto lo scaffale a destra...ma quali libri dello scaffale a destra? Che differenza c'era tra un libro e l'altro? 
Il biondo cominciò a prendere libri, giusto per far vedere che stava dando una mano, per poi riposarli al loro posto. Cominciò a sfogliare un altro libro preso a caso ma invece di guardare le pagine, si mise a guardare Charles. Quel maglioncino azzurro metteva in risalto il corpo magro ma non minuto del moro. 
"Si intona ai suoi occhi" pensò Erik. Non ci aveva mai fatto caso a quanto potessero essere celesti gli occhi del suo amico, o a come i suoi capelli sembrassero così morbidi ogni volta che se li spostava dal viso, oppure di come fosse bello e rassicurante il suo sorriso. Non ci aveva mai fatto caso a tutte quelle cose. In realtà le aveva notate...ma non l'aveva mai ammesso a sè stesso.
Posò il libro che aveva in mano cercando qualcun'altro da sfogliare svogliatamente. 
Un piccolo gemito distrasse Erik. 
Charles cercava di prendere un libro da uno scaffale troppo alto. Erik rise tra se e sè per poi arrivargli di spalle e prendere il libro al posto suo. Non che ci fosse chissà quanta differenza di altezza, o almeno era quello che continuava a dire Charles. In fondo erano solo dodici centimetri, che potevano mai essere.
Il moro si voltò trovandosi il corpo di Erik appiccicato al suo. -Cercavi di prendere questo?- domandò retorico, giusto per vedere la sua reazione. 
-C'ero quasi riuscito...- disse incrociando le braccia arrossendo leggermente e spostando lo sguardo sul libro che aveva in mano il biondo.
-Certo...- rispose divertito senza spostarsi di un centimetro dal corpo di Charles. 
Si sentirono dei rumori poco più avanti, anzi, delle risate. Si girarono entrambi per poi vedere una coppia (la coppia) correre via dalla biblioteca divertiti e non ancora del tutto vestiti. 
Charles arrossì ancora di più e non solo per la coppia che era appena andata via, anche per il corpo di Erik così vicino al suo, al viso a pochi centimetri di distanza...al fatto che da un paio di mesi a quella parte avesse così tanta voglia di baciarlo. Pochi centimetri, non era una cattiva idea, no?
"No no no, era una pessima idea, assolutamente pessima." si disse tra sè e sè. Stava quasi per cedere alla tentazione. Anche se non era la stessa cosa che pensavano i suoi pantaloni.
Il moro arrossì ancora, sempre più imbarazzato. Erik invece sorrise. Sarà perchè il suo amico era così vicino e così imbarazzato, o forse era per i loro bacini così vicini...Erik gli passò l'indice sul labbro inferiore per poi premerci le labbra. Charles dopo pochi attimi di smarrimento ricambiò il bacio. Possibile che sapesse leggere nel pensiero?
Cominciarono a baciarsi, prima con dolcezza poi man mano con più ferocia e avidità.
Improvvisamente si staccarono per prendere fiato, si fissarono negli occhi per un tempo interminabile affannando leggermente,entrambi rossi in volto.
Erik si avvicinò di nuovo a Charles,cominciando a lasciargli piccoli baci sul collo mentre con le mani gli toglieva il maglione per poi buttarlo da qualche parte nella biblioteca. Stessa cosa fece Charles con lui, portando le mani tra i capelli di lui e tirandoli delicatamente facendolo leggermente mugulare.
Cominciarono a sbottonarsi i pantaloni,senza staccarsi un attimo. 
Charles sapeva che era sbagliato, andava contro la sua etica scopare in biblioteca,o comunque in un luogo "pubblico". Si daveva staccare.
Erik riprese a baciarlo strusciandosi sull'erezione del moro, per poi abbassargli i boxer.
Doveva fermarsi.
Arti aggrovigliati. Piccoli gemiti da parte di Charles. Il bisogno costante di calore umano quando in realtà la biblioteca non faceva che scaldarsi.
Erik lo sollevò avvolgendo le gambe del moro intorno alla sua vita. Charles cominciò a baciargli il collo e a lasciare succhiotti.
No. Doveva allontanarlo, dargli una pacca sulla spalla e andarsene come se nulla fosse successo.
Erik prese un lungo respiro -Mi sono innamorato di te...- gli sussurrò all'orecchio.
Okay, in quel momento la sanità mentale di Charles era andata a farsi fottere, letteralmente. Non poteva dirgli quelle parole mentre stavano infrangendo le regole scolastiche.
Sapeva che Erik non l'aveva mai detto a nessuno, lo aveva sempre considerato troppo importante per dirlo a qualcuno con cui ci sarebbe stato solo una notte. 
Tutta la scuola sospettava che ci fosse qualcosa tra loro due, ma entrambi avevano pensato fosse semplice amicizia. Addirittura Raven lo pensava, forse avrebbe dovuto darle ascolto prima.
Charles lo baciò nuovamente, sentiva che il biondo era in attesa di una risposta.
-Anch'io ti amo.- disse riprendendo a baciarlo.  In quel momento Charles si era completamente estraneato dal mondo esterno, in quel momento esistevano solo lui ed Erik.
O almeno fino a quando la vecchia bibliotecaria, ritornata solo per chiudere la biblioteca e fare un ultimo giro di perlustrazione, non li aveva colti in flagrante.
L'urletto lanciato dall'anziana signora, con tanto di faccia scandalizzata forse era una delle cose che Charles non avrebbe mai dimenticato.
Nei giorni a seguire la bibliotecaria guardava il moro come se fosse un falco, senza nascondere un po' di imbarazzo. 
In fondo non era così grave. Erik e Charles avevano concsluso comunque all'interno dell'università prima che chiudesse.
   
 
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