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Autore: paige95    10/08/2017    2 recensioni
Protagonisti di questa storia sono Bardack e Gine. È una mia personale interpretazione della loro vita insieme prima della distruzione del Pianeta Vegeta.
Amore, ma anche contrasti caratterizzeranno la loro storia. Sarà proprio Gine ad esternare le proprie frustrazioni: lui orgoglioso combattente sayan, lei rassegnata ad una natura che non riesce ad accettare.
Spero possa piacervi! Buona lettura :)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bardack, Gine, Goku, Radish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una vita instabile
 
Non riesco più a dormire serenamente. Ogni minuto che passa, temo di perderlo e questa non è più vita.
Esce la mattina presto e ritorna a notte fonda, senza nemmeno giustificare il suo ritardo.
Il pensiero del bambino che sta per nascere non lo ferma, non gli impedisce di uscire ogni giorno di casa, senza sapere se farà ritorno.
Io non sono come lui, non ho questa incessante sete di sangue e di potere sugli altri. Vorrei solamente un po’ di tranquillità insieme alla mia famiglia. È chiedere troppo?
Sento che sta tornando e chiudo gli occhi. Fingo di dormire così evito discussioni, che non fanno bene né a me né al nascituro.
“Gine”
Mi chiama, ma io lo ignoro, girandomi lentamente dall’altra parte.
“E dai, tesoro. Sei ancora arrabbiata con me?”
Escono solo domande inutili dalla sua bocca ultimamente.
“Vieni a letto, Bardack”
Lo sento coricarsi alle mie spalle.
“Come sta nostro figlio?”
Vorrei tanto rispondergli ‘Starebbe meglio con un altro padre’ ma cerco di trattenere la mia ira assopita e mi limito ad una singola parola.
“Bene”
Non può non aver colto la mia poca propensione al dialogo.
“E Radish?”
A quel nome mi siedo e lo fisso.
“A proposito di lui, allontana subito l’idea di portarlo con te. Mi hai capito?”
Si alza anche lui, è scuro in volto, ma nonostante tutto sempre bellissimo. Giro lo sguardo altrove con rassegnazione, non c’è nemmeno gusto a litigare.
“È un sayan, Gine. Sarà la sua vita e deve imparare fin da subito a combattere”
A quelle parole mi volto nuovamente verso di lui “Spero tanto che sia una femmina” indico la mia pancia
“E cosa cambierebbe? Anche lei sarà una sayan”
Sono disgustata, mi trovo in un labirinto di odio in cui non ho scelto io di entrare.
Mi alzo.
“Dove vai?”
Non ho nemmeno voglia di rispondergli. E poi cosa gli importa? Bardack passa intere notti fuori casa. Ma io, a differenza sua, ho intenzione di uscire e di non tornare.
Faccio pochi passi e cado per terra. Mio marito si affretta a soccorrermi. Mi fa coricare nuovamente sul letto.
Piango silenziosamente “Non lo voglio questo bambino. Non voglio che viva in questo modo”
Lui non mi risponde, ma si siede accanto a me.
“Gine, devi riposare” 
Ignora il mio delirio, mi dà un bacio sulla fronte e si allontana.
“Vado a chiamare la nutrice. Non è normale questa debolezza”
Sono l’unica persona verso cui riesce a mostrare clemenza. Solo io sono in grado di vedere la purezza del suo cuore. Mi fa male che usi la sua forza per scopi così infimi.
 
Torna dopo poco con una nutrice. Lui esce e mi lascia sola con quella donna. Tanto so già che il mio male si chiama solitudine.
Mi visita per constatare la salute del nostro bambino. Impiega un bel po’ di tempo e temo il peggio.
“Sta bene, vero?”
Non mi risponde e mi alzo leggermente sui gomiti per vedere quello che sta succedendo.
A dispetto del mio sfogo di prima, ora ho davvero paura possa succedere qualcosa a quella creatura, non c'entra nulla con tutto questo caos che si è creato nella mia vita e spero con il cuore di non avergli trasmesso quel dolore che dilania il mio cuore, fino a portarlo alla morte.
“Questo bimbo sta bene”
La nutrice mi risponde sorridendo.
“B-bimbo? È un maschio?”
Oh no, non di nuovo! Ora dovrò tenere anche lui lontano dalle grinfie di suo padre e non so se ne ho la forza.
Finalmente la nutrice esce ed io posso dare libero sfogo alle mie frustrazioni.
 
Mi sveglio ormai all’alba e come ogni mattina mi ritrovo sola.
Non era questa la vita che sognavo per me e i miei figli. Devo trovare una soluzione, perché così non credo di riuscire ad andare avanti.
 
Continua…
 
Spazio dell’autrice
 
Salve di nuovo a tutti cari lettori! 😊
Ringrazio Marlena_Libby per avermi dato lo spunto a scrivere questa storia <3
Ritento ancora a scrivere in prima persona, perché mi piace un sacco e riesco a dare voce in modo più spontaneo ai sentimenti della protagonista.
Fatemi sapere se questa idea vi piace!
Se vi va, a presto con il prossimo capitolo 😊
Baci :3
 
 
 
 

 
   
 
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