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Autore: _mos_    10/08/2017    2 recensioni
Esiste modo migliore per distrarsi dall'afa che scrivere qualcosa legato al Natale?
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"-Tra poco sarà Natale. [...] Lily è tua sorella e ti vuole bene. Non sarò tollerante come la mamma, pretendo che tu le faccia un regalo. Non serve niente di speciale (insomma.. non so neppure come inviarglielo) ma una cosina piccola, dettata dal cuore...
Si fermò, non esattamente sicuro che l'ultima parte del discorso fosse giusta. Stava per correggersi , ma la figlia lo fermò:
-Non ti preoccupare papà, ho capito che vuoi dire."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans, Petunia Dursley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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A gift for you



 -Lily ha scritto, dice che non verrà questo Natale a casa...
Così esordì il signor Evans quella sera a cena, tastandosi la testa su cui un vecchio gufo, quel pomeriggio, aveva lasciato cadere una lettera e assicurandosi che non avesse lasciato cadere nient'altro.
-E come mai?
La signora Evans osservava suo marito, delusa. Avrebbe tanto voluto rivedere Lily, con la sua allegria e gentilezza.
Petunia, l'altra figlia, tenne gli occhi fissi sul piatto. Per la signora era difficile convivere con solo lei, Petunia non era affatto come Lily, non aveva le sue stesse qualità: sembrava che volesse emergere continuamente e  superare la sorella... spesso negativamente.
La scoperta della natura magica di Lily aveva, ad esempio, accentuato l'invidia di Petunia e fino a renderla quasi maligna.
 La signora allontanò quei pensieri: non erano giusti nei confronti di Petunia, soprattutto essendo da parte di sua madre.
 Lei doveva solo superare il trauma, e ci sarebbe riuscita, con il tempo.
-Si scusa e dice che ad Hogwarts i festeggiamenti natalizi saranno stupendi e lei è curiosa di rimanere per prenderne parte. Anche quel suo amico, quel Severus Piton, rimane a scuola.
Petunia scoppiò a ridere -una risatina acuta e fastidiosa- e intervenne:
-Lei, il suo amichetto e tutta la loro banda balorda...! Scuola? Quella sarebbe una scuola?
-Tunia!
I signori Evans si guardarono. Non sapevano come gestire la situazione tra le due figlie: loro erano affascinati da quel mondo magico di cui Lily faceva parte  e ciò doveva accentuare la sofferenza di Tunia. La signora Evans diede un buffetto sulla guancia della figlia:
-Non dovresti dire così, lo sai! E' tua sorella...
Riprese il solito discorso che Petunia aveva già sentito più e più volte, sul fatto che lei e Lily dovevano volersi bene ed accettarsi così come erano, perchè non c'era niente di male o di strano o di balordo, ma solo di speciale ed affascinante. Ed anche lei, Petunia, era speciale... Il discorso della madre, alle orecchie dell'undicenne si faceva sempre più inconcludente.
Speciale... Petunia non voleva essere speciale: per lei era come dire strano, anormale. E  non lo era. 
I professori ,parlando con i suoi genitori, l'avevano definita la Bambina Più Razionale della Scuola e di questo commento lei ne aveva fatto un titolo, un vanto. Ordinaria per lei era un complimento, il più gradito.
 E più sua sorella era fuori dagli schemi, più lei, Tunia, cercava di essere razionale, scientifica, realistica.  
Se Lily teneva tanto a rimanere in quella sorta di manicomio facesse pure. Lei non la voleva vedere, nemmeno a Natale, non voleva vedere nè lei nè quel "Sev" che la seguiva dappertutto guardandola con occhi adoranti, si complimentava in continuazione o le raccontava storie assurde di maghi ed esseri magici.
"Sono solo disgustosi" pensò.

-Tunia? - il signor Evans fece capolino nella stanza della figlia. Il suo tono era più rigido, lui non voleva sottostare ai capricci di un'undicenne. Al contrario di sua moglie, non credeva che Petunia avrebbe cominciato a comportasi normalmente se trattata con affetto. Petunia doveva accettare la situazione, accettare il fatto di essere una ragazzina priva di poteri e che sarebbe rimasta nel mondo... come si diceva? Ah si, babbano.
La ragazzina  si mise a sedere sul letto. Il padre si raddrizzò gli occhiali  (aveva pensato a lungo su cosa dirle) e incominciò:
-Tra poco sarà Natale. Tua sorella ha scritto dicendo che farà in modo da spedirci i suoi auguri e forse anche dei doni, anche se questo potrebbe non essere possibile, non so. - 
Petunia gli diede un'occhiata di traverso.
-E allora? io che c'entro? Non voglio mica il suo regalo.
-Tu non vuoi il suo regalo, ma io voglio che tu ne  faccia uno a lei. Devi smetterla con questo tuo comportamento, non capisci fino  a che punto potrebbe portarti. Lily è tua sorella e ti vuole bene. Non sarò tollerante come la mamma, pretendo che metta da parte questo insensato astio e le faccia un regalo di Natale. Non serve niente di speciale (insomma.. non so neppure come inviarglielo) ma una cosina piccola, dettata dal cuore...
Si fermò, non esattamente sicuro che l'ultima parte del discorso fosse giusta. Stava per correggersi , ma la figlia lo fermò:
-Non ti preoccupare papà, ho capito che vuoi dire.

Quel Natale  Lily  fu svegliata dagli auguri e dal chiacchiericcio delle compagne che, già sveglie da tempo,  avevano iniziato ad aprire i loro doni.
L'attenzione di Lily fu catturata da un pacchetto minuscolo, incartato in  modo maldestro e tenuto insieme da uno spago.
Il biglietto recitava:
 "Buon Natale, Lily. Questo regalo penso ti piacerà e di sicuro ti sarà utile   -Petunia".
Lily era colpita: sua sorella era riuscita a mettere da parte i loro dissapori ed ad andare oltre? L'aveva finalmente accettata?
Emozionata tolse lo spago e la carta venne via facilmente, rivelando il suo contenuto: un semplice, piccolo, certamente utile (come l'aveva definito Petunia stessa)...
bottone.






 
NOTES:
ehilà! Come state? :)
Questa fan fiction è nata -in un contesto molto poco adatto, insomma parlare di Natale, ad agosto... - rileggendo la saga e notando come spesso ritorni  il tema dei "regali sbagliati" di Natale dei Dursley sia ad Harry che a Lily. 
Poi ho cercato di riflettere - blandamente, I know- sul rapporto Petunia-Lily-signori Evans. Di loro si dice pochissimo: nel settimo romanzo sono descritti come colpiti ed affascinati dal mondo magico, nel primo film Petunia dice che erano  contenti di avere una strega in famiglia...
 Ma loro, la tensione tra le figlie, come l'avranno vissuta? Da qui il tentativo di descrivere il loro comportamento.

Insomma, spero la fiction vi sia piaciuta e lasciate una recensione, o Snaso vi colga!
A presto!

 

   
 
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