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Autore: Ms Mary Santiago    11/08/2017    8 recensioni
[STORIA A OC – Conclusa]
[Sequel di “The Founder’s Tournament”. Per partecipare non è necessario aver letto l’altra storia]
A vent’anni dalla Fondazione sembra che tutto non sia più destinato a essere rose e fiori all’interno del castello di Hogwarts.
L’epica lotta tra Merlino e Morgana è storia ormai vecchia, ma la comunità magica viene scossa da una nuova, inaspettata decisione: Salazar Serpeverde abbandona Hogwarts.
Con la comparsa di uno strisciante pericolo che si annida all’interno del castello nessuno é al sicuro.
E la promessa di Salazar aleggia ancora nel castello.
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: I fondatori, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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Capitolo 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- I miei appunti! –

Nihal richiuse il baule con uno schianto, voltandosi verso il cugino con un’espressione assassina dipinta sul volto solitamente calmo e amichevole.

C’era da dire una cosa su Leonys: non importava quanto fosse schiacciante l’evidenza della sua colpevolezza, lui avrebbe continuato a negare fino alla fine dei suoi giorni. Era quasi ammirevole nella sua spudoratezza.

O almeno lo sarebbe stato se non fosse stato il responsabile della scomparsa dei suoi appunti.

Infatti il suo biondissimo cugino era stravaccato sul letto a baldacchino, le braccia incrociate sotto la testa e l’aria di chi era appena caduto dalle nuvole.

- Quali appunti? –

- Lo sai benissimo di cosa sto parlando, non provarci nemmeno a fare l’innocentino. –

- Mi ferisci, Nihal. Credi seriamente che ti ruberei mai gli appunti? –

- Ovviamente – replicò.

Leonys gli rivolse un sorrisetto lieve, mettendosi a sedere con un colpo di reni.

- Interessanti insinuazioni, ma puoi provarle? –

- Me lo hai appena confermato tu -, sbuffò, - mi dici dove li hai messi? –

Rovistò nella borsa ai piedi del letto, porgendogli il malloppo di pergamena.

- Questi sono quelli di Storia della Magia, gli altri? –

Accigliato, Leonys appariva davvero credibile mentre lo guardava come se gli avesse dato di volta il cervello.

- Gli altri? Io ho preso solo questi. –

Sospettoso, esaminò il volto del ragazzo alla ricerca di qualche indizio di colpevolezza.

Sembrava davvero sincero.

Allora chi era stato a sottrarglieli?

- Sono spariti anche quelli di Trasfigurazione. Idee su chi possa essere stato? –

- Nemmeno mezza, ma se sento qualcosa te lo dico – assicurò, dirigendosi verso l’uscita della loro stanza.

Certo, come no.

Con la soglia d’attenzione di Leonys era alquanto credibile che si sarebbe dimenticato di tutta la storia degli appunti non appena avesse messo piede fuori dalla porta.

- Dove stai andando? –

- Vado da Castiel, dobbiamo metterci d’accordo per come dividerci il campo per gli allenamenti. –

- Cerca di non fare tardi a cena, non puoi permetterti una punizione solo il secondo giorno. –

- Sì, papà. –

Gli strizzò l’occhio, chiudendosi dietro la porta.

Oh, ma che parlava a fare con quell’irresponsabile?

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

Seduto sulla poltrona della Sala Comune, Castiel stava sfogliando pigramente un libro dall’aria antica e molto costosa quando Rastaban fece il suo ingresso.

Lo vide alzare le iridi smeraldine dalle pagine, soffermandosi leggermente sul suo volto prima di riprendere a scorrere le righe.

- Cosa leggi? –

Alzò la copertina a mostrargli il titolo.

L’arte della guerra di Sun Tzu.

Un trattato di strategia militare attribuito, a seguito di una tradizione orale lunga almeno due secoli, al generale Sun Tzu vissuto in Cina probabilmente tra il VI e il V secolo avanti Cristo.

Era probabilmente il testo più antico di arte militare esistente ed era un compendio di consigli applicabili agevolmente tanto alla vita militare quanto a quella quotidiana.

- Bel libro, hai in programma di dichiarare guerra a qualcuno? –

Scrollò le spalle. – Non è escluso, potrei cominciare da Godric e dal tema che ci ha assegnato. –

Rise, lasciandoglisi cadere accanto.

- Melodrammatico come sempre. È una fortuna che io abbia la soluzione a tutti i tuoi problemi. –

Scettico, Castiel inarcò un sopracciglio.

- Ma davvero? E quanto mi verrebbe a costare questo aiuto così disinteressato? –

- Poco anzi diciamo nulla. –

- Ti sto ascoltando. –

- Ho gli appunti di Trasfigurazione di Nihal, dovrebbero aiutarti a prendere almeno un Oltre Ogni Previsione. Te li darò in nome dello spirito di solidarietà che dovrebbe albergare tra compagni di Casa – concluse, con quel suo sorriso sornione da gatto che non prometteva nulla di buono.

- Dovrei credere che un giorno non ti sveglierai e mi chiederai di ripagare il favore con qualcosa di assurdo? –

- Esattamente. –

- E tu cosa ci guadagni? –

Rastaban si strinse nelle spalle. – Nulla, ricorda solo che ti ho aiutato quando ti serviva una mano, mi basta questo. –

Con la netta sensazione di starsi infilando nel fosso da solo, Castiel tese una mano e afferrò le pergamene che il ragazzo gli porgeva con fare invitante.

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

Arhelle diede una gomitata all’amico non appena scorse Lilith e Nihal che si dirigevano al tavolo di Grifondoro.

Incassando il colpo, Etamin emise un gemito di dolore.

- Ahia, Elle, sei completamente impazzita? –

- Nascondi quella roba, stanno arrivando i nostri amati Caposcuola – sussurrò, sorridendo poi all’indirizzo dei nuovi arrivati, - Salve ragazzi, come andiamo? –

Lilith sorrise lievemente davanti a quel forzato tentativo di distogliere la loro attenzione e impedire loro di notare Etamin che faceva scivolare dei fogli all’interno della tracolla.

Sarebbe bastato solo quella furtività a destare sospetti, ma se si aggiungeva la loro reputazione allora guai in vista era praticamente un messaggio urlato ai quattro venti.

- Tutto bene, non è stato troppo duro come primo giorno. Il vostro? –

- Alla grande, è stato molto istruttivo … e non abbiamo combinato guai – replicò Etamin, alzando le mani come a volersi mostrare disarmato.

Non l’aveva detto ma il tono era quello di chi avrebbe voluto aggiungere un “non ancora” alla fine della frase.

Nihal lo guardò dall’alto in basso, poco convinto.

- Quindi quella roba che hai fatto sparire erano appunti delle lezioni giusto? –

- Quale roba? –

Ah, tra lui e Leonys quella non era proprio giornata.

- Et, ho già avuto a che fare con il “Leo show” questo pomeriggio quindi non cominciare anche tu. Fammi vedere quella roba – ordinò, tendendo una mano.

Con lo sguardo da cucciolo bastonato, Etamin tentò l’ultima carta.

- Se prometto che non accadrà nulla di male me li lasci tenere? –

- Non se ne parla proprio. –

- Per favoooore – insistè, con un sorrisone gigante.

- Et … -

- D’accordo d’accordo -, sbuffò rassegnato, - tieni razza di dittatore. –

Arhelle tuttavia era di altro avviso perché si sporse verso la ragazza seduta a qualche posto di distanza e intenta a chiacchierare con Kenna per attirarne l’attenzione.

Coralie le rivolse un’occhiata perplessa.

- Che succede, Elle? –

- Il tuo amichetto del cuore vuole rovinarci giorni di progetti. Convincilo a sciogliersi un po’ – replicò, ammiccando con una malizia che fece arrossire leggermente la ragazza.

Tuttavia si riprese in fretta e si sporse verso Nihal, posandogli una mano sull’avambraccio e sorridendo solare.

- Ni, non ti sembra di esagerare? Non hanno ancora fatto nulla di male e poi potrebbero escogitare qualcosa ai danni dei Serpeverde … sarebbe divertente – concluse.

Sapeva di stare giocando la carta vincente perché quella piccola diatriba tra Case rivali sarebbe ricaduta sui Caposcuola verde argento e non certo su lui e Lilith.

- D’accordo, hai ragione, sarebbe veramente divertente. –

- Specialmente se lo scherzo dovesse coinvolgere la Lestrange – intervenne Lilith, facendoli scoppiare a ridere all’idea di Beatrix Lestrange coinvolta in qualche situazione imbarazzante che avrebbe guastato quell’aria di supponenza e presunzione di cui si circondava.

- Mi avete convinto, non ostacolerò oltre il vostro genio – stabilì Nihal, riconsegnando loro le pergamene.

- Bene, visto che ho fatto la mia magia, è il momento che vada – asserì Coralie, alzandosi dalla tavolata sotto lo sguardo sorpreso dell’amico.

- Vai già via? –

- Sì, ho promesso a Brandon che avrei passato un po’ di tempo con lui prima del coprifuoco. –

- Va bene, allora a domani – replicò Nihal, l’espressione vagamente delusa negli occhi azzurro cielo.

Il ragazzo sentì su di sé lo sguardo inquisitore di Kenna, ma decise di far finta di nulla.

Non sapeva neanche lui perché la cosa gli desse tanto fastidio, figurarsi se poteva spiegare le sue motivazioni a qualcun altro.

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

- Mi sembri molto concentrata – considerò Genevieve mentre percorrevano la strada che le avrebbe portate alla torre di Grifondoro.

Kenna allontanò una ciocca dal volto, portandola dietro all’orecchio.

- Stavo solo pensando a una cosa che è successa in Sala Grande. –

- E sarebbe? –

- La reazione di Nihal quando Coralie ha detto che sarebbe andata da Brandon. Non so … sembrava strano. –

- È il suo migliore amico -, osservò la rossa, - magari voleva solo passare un po’ più di tempo con lei visto che non si sono visti per tutta l’estate. –

Kenna annuì in silenzio.

Poteva essere una motivazione sensata, ma la cosa la insospettiva comunque e lei molto difficilmente sbagliava quando si trattava di giudicare le reazioni delle persone che la circondavano.

Tuttavia le sue riflessioni vennero interrotte dalla sagoma di un ragazzo che si aggirava per il loro piano.

- Non sei un po’ lontano dai sotterranei, Jenkins? –

- Sono stato costretto ad avventurarmi fin qui sopra, a quanto pare la tua amica si è dimenticata del nostro turno di ronda. –

Genevieve imprecò sottovoce.

- Hai ragione, mi era completamente passato di mente. –

Kenna allungò una mano verso la borsa in pelle di drago, togliendogliela dalla spalla, - Ci penso io a portarla dentro, non preoccuparti. –

Venne ricompensata da un sorriso solare dell’amica.

- Sono pronta, possiamo andare – constatò Genevieve, avvicinandosi al ragazzo.

Tuttavia il Serpeverde continuava a fissare Kenna con uno sguardo indecifrabile sul volto.

Non che fosse una novità; Mordred Jenkins se ne stava spesso sulle sue e capire cosa gli passasse per la testa non era affatto facile.

- Ce l’hai già un compagno per Pozioni? –

Sorpresa, Kenna scosse la testa. – No, non ancora, perché? –

- Sei una delle migliori pozioniste del nostro anno, insieme lavoreremmo bene. –

Era una considerazione e non una richiesta, ma la ragazza recepì in pieno il messaggio.

Mordred era interessato a dimostrare di poter dare sempre il meglio e Pozioni era una delle sue materie preferite, era più che logico che le chiedesse di collaborare.

- Credo che si possa fare -, convenne, - ci vediamo domani a lezione. –

Mordred annuì, voltandosi poi verso il corridoio e riprendendo a camminare, incurante di avere Genevieve al suo fianco.

La rossa alzò gli occhi al cielo, sbuffando mentre incrociava lo sguardo dell’amica.

Non riusciva proprio a capire come facessero quei due a intrattenere rapporti civili; Mordred Jenkins a lei dava il nervoso.

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

 

- Ehi, Lu … cifer – aggiunse in fretta Beatrix, ricordando all’ultimo secondo l’odio incondizionato che il compagno di Casa provava nei confronti di diminutivi, vezzeggiativi e qualsiasi altra storpiatura del suo nome.

- Sì? –

- Sai già quando ci sarà la prima riunione del Club dei Pozionisti? –

Scosse il capo, continuando a osservare le fiamme che ondeggiavano nel caminetto.

- Non ne ho idea, ma immagino che sarà entro la fine della settimana. –

Annuì in silenzio, attendendo finchè non fu chiaro che Lucifer non avrebbe detto nient’altro.

Così gli si avvicinò, arrischiandosi a domandare: - Sembri preoccupato, c’è qualcosa che non va? –

Le iridi color carbone incrociarono le sue castane con una violenza e impeto che la fece trasalire.

La furia lampeggiava in quegli occhi in modo tanto palese che in quel momento non c’era il minimo dubbio sul fatto che lui e Salazar fosse zio e nipote.

- Torni ancora su quella questione? Ti ho già detto che non ti riguarda. –

Incrociando le braccia al petto, gli rivolse uno sguardo piccato.

- Scusa tanto se mi preoccupo per un mio amico, non commetterò più l’errore di preoccuparmi per te – concluse, voltandogli le spalle e raggiungendo la porta che conduceva al dormitorio femminile.

La sbattè dietro di sé con impeto, facendo tremare lo stipite.

Castiel, appena rientrato dalla cena, fece capolino dal passaggio segreto proprio in quel momento.

Il rapporto che lo legava a Beatrix e Lucifer era nato al primo anno e da allora non si erano più separati; per un po’ di tempo lui e Trix avevano anche intrattenuto una sorta di relazione ma avevano infine capito che tra di loro non poteva esserci altro se non amicizia.

- Cosa le hai detto per farla infuriare in quel modo? –

- Sono stato insopportabile -, ammise, - ma non voglio coinvolgerla così come non voglio coinvolgere te. La mia famiglia è già abbastanza complicata e confusionaria senza che costringa qualcun altro a fare i conti con le nostre situazioni. –

- Effettivamente non avete un carattere che può essere definito propriamente “amabile”, ma dovresti sapere che puoi fare affidamento su me e Trix. –

Lucifer annuì, l’espressione seria sul bel volto.

- Lo so, mi fido di voi due. –

- E noi ci fidiamo di te, è a questo che servono gli amici. –

- Credo che domani mattina le chiederò scusa – annunciò.

Castiel annuì. – Mi pare un’ottima scelta. E adesso fanne una ancora migliore e tira fuori quella bottiglia di vino elfico che abbiamo sgraffignato a tuo zio, ho voglia di farmi un goccio. –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Come promesso eccoci qui con il nuovo capitolo che presenta anche il resto degli OC. Ho dedicato un po’ più di spazio a coloro che nello scorso capitolo non sono comparsi per darvi modo di comprendere meglio le dinamiche che li legano, ma riequilibreremo il tutto nel prossimo capitolo.

Nel prossimo capitolo troveremo tutti e 18 i personaggi della storia.

Nel frattempo vi faccio due piccole domande:

- Il vostro OC fa parte del Club dei Pozionisti?

- Il vostro OC fa parte del Club dei Duellanti?

Per ora è tutto.

Al prossimo aggiornamento.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

 

   
 
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