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Autore: Tony Stark    12/08/2017    2 recensioni
Alle volte sono i piccoli eventi a cambiare il mondo.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alfred Pennyworth, Bruce Wayne, Edward Nygma, Oswald Cobblepot
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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: Gotham
Personaggi: Bruce Wayne, Oswald Cobblepot, Edward Nygma, Alfred Pennyworth
Generi: Generale
Avvertimenti: What if
Coppie: Nessuna
Ambientazione:What if, basato su un mio headcanon secondo il quale Oswald ed Edward, a seguito del rapimento ad opera di Galavan e salvataggio del giovane Wayne, decidono di tenere “sott’occhio” il ragazzo, finendo poi per affezionarsi a lui e a decidere di insegnargli a difendersi [...]
Introduzione: Alle volte sono i piccoli eventi a cambiare il mondo.
Piccola nota: Questa one-short è solo per vedere se potreste gradire l’idea di questo What if, fatemi sapere se vi piacesse e se pensate che dovrei continuarlo.(Ancora una volta l'indovinello presente nel testo è una mia creazione, fatemi sapere se vi piace)

 
Just training time
 
Neanche due mesi fa, circa, Oswald ed Edward non avrebbero mai immaginato di rimanere a lungo a villa Wayne, tanto meno cenare o passare volontariamente del tempo con l’erede dei Wayne. Tanto meno avrebbero immaginato di trovarsi nella situazione in cui erano ora.
Oswald si trovava di fianco al giovane Wayne che in quel momento aveva un coltello dal lancio in mano, lo sguardo di ghiaccio del Pinguino osservava la postura del ragazzo.
Edward spiegava quali fossero i punti migliori per colpire l’obiettivo, perché gli si impedisse di fuggire o di essere ancora una minaccia.


Alfred osservava da lontano, non interferendo ma rimanendo pronto a farlo nel caso i due decidessero di provare ad insegnare a Bruce, l’”arte” dell’omicidio. Non aveva neanche l’idea del perché il signorino Bruce avesse deciso di incontrare, e mantenersi in contatto, con i due, noti ma non perseguibili, Re della malavita di Gotham.


Bruce non riusciva a nascondere il suo piccolo sorriso, mentre Edward- “l’Enigmista, Bruce”gli diceva una voce dolorosamente simile a quella di suo padre “Ha ucciso cinque uomini in una trappola a tempo, perché non sono riusciti a risolvere il suo indovinello”- gli spiegava, con una precisione anatomica incredibile, quali fossero i punti migliori da colpire e perché fossero tali, il tutto osservandolo con un luccichio nei suoi occhi nocciola che sembrava voler dire “Hai potenziale, Bruce, non sprecarlo”.
Oswald, stavolta non aveva corretto nulla nella sua postura, lo osservava con attenzione seppure il suo sguardo si spostasse alle volte su Edward.- “E’ il Pinguino” diceva quella voce tanto simile a quella di suo padre “ Ha ucciso un uomo con un ombrello e chissà quanti altri sono morti per mano sua.” Sapeva ciò che faceva la sua mente, cercando di ricordargli perché non avrebbe dovuto sentirsi a suo agio con loro, ma… onestamente non riusciva a non fidarsi.-
<< Vogliamo testare le nozioni che ti ho appena spiegato, Bruce? >> chiese Edward, non che avesse bisogno davvero di una risposta, era spesso retorico in questi casi, ma Bruce annuì comunque, mentre Edward si allontanava dal manichino di formazione e si avvicinava a loro di qualche passo. << E’ in possesso di un arma da fuoco, devi disarmarlo prima che possa puntarti, dove colpiresti? >>
Bruce pensò velocemente, cercando di ignorare l’effetto dei ricordi che il solo pensare ad un arma da fuoco gli riportava alla memoria. Tirò indietro il braccio ruotando lievemente il busto, come Oswald gli aveva spiegato, e immaginando l’obiettivo nella sua mente, si mosse e lanciò il coltello.
Colpendo la spalla del manichino.
<< Devo congratularmi sulla tua mira, Bruce. Qualche centimetro più in alto e la ferita sarebbe potuta diventare letale >>iniziò Edward, ma il ragazzo poteva già percepire l’avversativa che stava per essere pronunciata << Ma, nel tempo che hai impiegato per posizionarti avrebbe potuto aver già puntato e sparato, devi essere più rapido, Bruce. I tuoi nemici non ti daranno il tempo di prendere posizione e mirare con calma. >>; Bruce vide Edward sorridere brevemente..
<< E ricordati di non abbassare mai la guardia >> sentì dire ad Oswald, prima che si trovasse con un braccio bloccato, ma non torto abbastanza da far male solo in modo da bloccarlo, e una lama quasi sulla gola. << Non puoi mai essere certo di chi è realmente dalla tua parte e chi non esiterebbe a tradirti >>; Con la stessa esatta velocità con cui lo aveva bloccato, lo lasciò andare, poco prima che Bruce sentisse Alfred avvicinarsi, sembrava teso, preoccupato.
<< Tutto bene, signorino Bruce? >>
Bruce gli sorrise << Tutto bene, Alfred >> lo rassicurò. Mantenendosi però concentrato sui movimenti di Oswald, non si sarebbe fatto sorprendere due volte.
Il Pinguino aveva un leggero sorriso sulle labbra, qualcosa che sarebbe potuto sembrare minaccioso se non fosse per il suo sguardo.
L’Enigmista era ora al suo fianco.
E vedendoli così, erano quasi intimidatori, nonostante non avesse avuto paura neanche quando il Pinguino aveva avuto una lama contro il suo collo. Alle volte si chiedeva come non avesse paura, perché non la provasse mentre era con loro.
Quasi come se avesse sentito i suoi dubbi, Edward lo guardò.
<< Sono come un ponte che ha bisogno di anni per esser costruito e consolidato ma un solo soffio di vento per esser annientato, cosa sono? >> chiese l’Enigmista.
E Bruce sapeva quanto tenesse ai suoi indovinelli e che le risposte fossero corrette. Rifletté sulla risposta, fino a che questa gli sovvenne quando ricordò ciò che si era chiesto.
<< Fiducia >> rispose, sicuro della risposta. Ma sperando comunque che fosse corretta, non aveva mai fallito fin ora ma non voleva deludere Edward. Il suo viso sembrò illuminarsi con un sorriso.
<< Risposta esatta >> disse l’Enigmista.
Ancora una volta soddisfatto dal fatto che lui e Oswald avessero scelto di insegnare al piccolo Wayne, che si era rivelato essere uno studente migliore di qualunque altro avessero mai avuto, come la Gatta troppo impaziente quando si trattava di cercare di imparare qualcosa e non riusciva a risolvere i suoi indovinelli, o forse neanche ci provava.












Il Pinguino, l’Enigmista e il futuro Cavaliere Oscuro nello stesso luogo e il Cavaliere che si fida di loro, quale strana svolta del destino. Chissà come il Cavaliere sarebbe stato se fosse stato addestrato da due dei suoi, o che sarebbero stati(ora non più), nemici.


 
   
 
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