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Autore: cin75    13/08/2017    4 recensioni
Dean deve prepararsi all'ennesimo doloroso distacco, all'ennesima perdita. E nemmeno Castiel può aiutarlo questa volta.
Ma se potesse evitare anche questa volta di dire addio?!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Dean era seduto a terra, spalle al muro. Lo sguardo nel vuoto. Esasperato, sfinito, affranto.

Castiel lo raggiunse e quando lo vide in quelle condizioni, non potè che provare compassione per quel suo amico, ora, così in difficoltà.

 

"Dean...sono due giorni che sei chiuso qui dentro. Hai fatto tutto quello che potevi. Le hai provate tutte. Hai cercato ovunque.” sembrò volerlo consolare in qualche modo. “Ma ora...sei decisamente distrutto. Nessuno potrà mai dire che tu non ci abbia provato, perciò, amico mio, è ora di..."

In quel momento, Dean si voltò verso di lui e lo guardò furioso. "Se ti azzardi a dire che è ora di mollare, giuro che ti prendo a pugni. Angelo o non angelo!" ringhiò.

Poi quella rabbia come era esplosa sembrò placarsi. Gli occhi di nuovo fissi verso quell'imminente separazione.

 

"Aiutami!" sussurrò poi, lui per primo, incredulo di aver chiesto aiuto. Occhi bassi. Sguardo perso.

 

"Cosa?!" replicò stranito l'angelo avvicinandosi ancora.

"Aiutami." ripetè. "Sapevo che questo momento prima o poi sarebbe arrivato, ma non pensavo adesso, non così! Mi ero convinto che lo avrei sopportato. Mi ripetevo, notte dopo notte, che questa volta lo avrei accettato. Mi dicevo che....che...ma cazzo, Cass, fa male. Fa davvero male!" esclamò amareggiato, profondamente provato. “Non ce la faccio!” confessò. “Non ce la faccio a dire addio!” fece ancora poggiando la testa al muro dietro di lui.
"Dean, io non...."

 

“Dean!” lo richiamò la voce di suo fratello Sam, appena sceso nell’autorimessa del bunker. “Per la miseria!! sei ancora con il culo sotto l’Impala?!”

 

Dean saettò lo sguardo offeso e arrabbiato verso il fratello.

“Tu proprio non capisci, vero, Sammy??!!” lo rimproverò. “E’ il dannatissimo propulsore centrale!” mostrando il pezzo ormai usurato e decisamente con un non bell’aspetto.

“Il propul….cosa??!!” ripetè , ignaro, Sam tirandosi addosso lo sguardo più che deluso del maggiore.

“L’Impala ha tre propulsori che pompano benzina. Quello centrale della mia Piccola, è andato definitivamente e...”

“E non le bastano gli altri due?!” domandò innocentemente l’angelo e fece istintivamente un passo indietro quando lo sguardo furioso di un Dean decisamente oltraggiato, lo investì.

“No, Cass!” rispose secco. “Non le bastano! Perché, senza quello centrale, la benzina non arriva al carburatore e quindi niente lavoro di pistoni, etc.etc….” spiegò in breve, ma se quella per lui era magia meccanica, per gli altri due era semplicemente ...meccanica.

Il maggiore vedendo lo sguardo perplesso con cui i due lo fissavano, abbassò le spalle, sconfitto dalla loro mancanza di….comprensione.

“La mia Piccola potrebbe essere spacciata senza questo pezzo. Non se ne fanno più e quante Chevy Impala del ‘67 credete che ci siano in giro? Dove credete io possa recuperarne un altro? O pensate che abbia un'officina industriale per costruirne uno?” spiegò con tono esasperato.

“Ok! E cosa intendi fare ancora?” fece il minore poggiandosi alla fiancata della fidata Chevy. “Stare qui a fissarla fin quando non si riparerà come per magia?”

“In effetti, io….io ho chiesto all’angelo, qui, di darmi una mano, di aiutarmi ma lui...” ammise con un po’ di vergogna.

“Cosa??!!” esclamò Sam decisamente sbalordito. “Hai chiesto a Castiel di usare i suoi poteri per riparare l’Impala?!”

“Perchè? Non può?” chiese innocentemente al minore. “Non puoi?!” ripetè guardando l’amico celeste.

“No, Dean. Non posso. So che per te , la tua macchina è più di una macchina, ma questo non mi permette di usare i miei poteri per ripararla.”

“Non vuoi o non puoi!” sembrò rimproverarlo.

“Non posso. Perché non è un essere vivente!”

“Dio!! Dean! Ma ti senti?!” fece apprensivo ma anche comprensivo Sam.

Anche se era assurdo , sapeva che l’Impala per Dean, era davvero qualcosa di più di una macchina.

 

Cercò, quindi, di andargli incontro.

“Ascolta...” fece , mentre Dean,si tirava su e tornava a guardare il pezzo meccanico tra le sue mani e l’eventuale attrezzo che poteva servirgli per provare a ripararlo. Un ennesima volta. “Non possiamo smettere di cacciare o di fare il nostro lavoro perché la macchina è guasta..”

“La macchina è guasta!??!” ironizzò Dean, come se avesse appena bestemmiato.

“Senti, l’Impala, per me, come per te, è una parte della mia vita. C’ho passato momenti belli e momenti brutti qui dentro, ci ha salvati la vita più di una volta e nemmeno io avrei mai immaginato che questo momento potesse mai arrivare. Tre quarti della mia vita l’ho passata su quei sedili.” fece convinto. “Ma andiamo!! pensaci. L’Impala andava già in giro da tempo prima che papà l’acquistasse. Lui di certo non l’ha tenuta in garage e poi l’hai avuta tu e poi…. noi. Cavolo!! Dean. Non riesco ad immaginare quale altra macchina vada in giro da così tanti anni e abbia macinato talmente tanti chilometri come lei!” fece ancora, poggiando la mano sulla cappotta di quella macchina così straordinaria.

 

Dean stava per ribattere , ma doveva ammettere che suo fratello aveva ragione.

Se riparandola tutte quelle volte che qualcosa di sovrannaturale l’aveva segnata o addirittura distrutta , non avesse dovuto mettere mano anche al tachimetro, il contachilometri avrebbe fatto un giro completo già un paio di volte. Se non di più!!!!

 

“Ma Sam..” provò a giustificare quel suo comportamento così...esagerato.

“Ascolta, riprendiamo a lavorare...”

“E come?!” chiese alzando le braccia al cielo, esasperato.

“Non è mai stato un problema recuperare una macchina per andare in giro, almeno che tu non voglia volare!” lo provocò.

“Non è divertente, Sammy!” lo fulminò per quella provocazione.

“Credimi lo è.” si intromise Castiel. “Specie quando in Cielo ci sono quelle...”

“Sta’ zitto, Cass!” lo zittì Dean.

Sam sorrise sia della paura del fratello che dell’ingenuità dell’angelo.


“Ascolta!” fece ancora. “Ascoltami!!” ripetè con più decisione e avvicinandosi al maggiore. “Se riprendiamo il lavoro, dovremo andare in giro per il Paese come è sempre stato.”

E Dean annuì. “E allora?!”

“E allora , quale occasione migliore per non andare anche in giro a vedere di trovare questo propulsore così da poterla riparare?!” lo incoraggiò.

“Tu dici che….” e Dean iniziò a tentennare e ad accettare la proposta del minore.

“Certo??” esclamò convinto Sam. “Lei non è stata l’unica uscita dalla catena di montaggio. Vedrai che ne troveremo altre in giro e tu potrai avere il tuo propulsore.”

“Già. Non è stata l’unica!” convenne quasi entusiasta.

“Esatto!!” asserì Sam dandogli più entusiasmo. “Ne hanno trovata una i Leviatani, vuoi che non ne troviamo una noi?!” provò con quello strano incoraggiamento.

“E’ vero!! Sì, forse potrò trovare il pezzo che mi serve!” fece ancora più convinto.

“Esatto!!” e anche Sam era più sollevato.

“A costo di rubarlo!!” sentenziò oramai più che sorridente.

“Esatto….” e subito dopo. “Cosa?...no, no...magari rubarlo no. Magari vedremo di….” cercò di placare quell’entusiasmo che era appena diventato il piano per un imminente furto.

“Già, non credo che rubare sia una delle buone azioni che dovreste compiere!” si accodò l’angelo.

“No, ma si tratta della mia Piccola e come hai detto tu...” fece , rivolto al fratello. “...non è l’unica ad essere uscita da quella catena di montaggio, ma è l’unica ad averci fatto da casa e ad averci salvato la vita!” asserì deciso e sperando che il fratello, di fronte a lui, capisse il vero significato di quelle sue parole.

 

E Sam, capì. Come non poteva.

“E noi la salveremo a lei. Contaci, Dean!” lo rassicurò.

 

 

Dean, a quel punto, si ripulì le mani con uno straccio accanto a lui, iniziò a sbottonarsi la tuta da meccanico che indossava e poi fece una foto al pezzo che gli serviva.

“Cass, ti mando questa foto.” fece all’amico.

“Che cosa devo farci?!” chiese confuso, l’angelo, mentre prendeva tra le mani il suo cellulare e guardò l’immagine che gli era appena arrivata.

“Presenza spettrale a Madison , Wisconsin.” gli assegnò autoritario. “Sistema la cosa velocemente e poi perlustra ogni officina , o sfascio o concessionaria di auto della zona. Fa vedere la foto se ti dicono che hanno un' Impala del ‘67 funzionante o meno.” fece deciso, mentre si sistemava.

Poi si rivolse al fratello.
“Sam? Noi ce ne andiamo a Phoenix, dove ci sono stati quegli attacchi da parte di animali feroci. Potrebbe essere un lupo mannaro. Il ciclo lunare coincide. Mettiamo a cuccia perenne il lupetto e poi , anche noi, diamo un occhiata in giro tra le varie officine.” e si avviò verso l’uscita della rimessa del bunker.

“MUOVETEVI!!” gridò poco dopo.

 

“Ma andiamo a caccia o...” fece stranito Castiel.

“Entrambe le cose, Castiel. Ma almeno lo abbiamo fatto uscire da qui!” fece , avviandosi anche lui verso l’uscita e seguito subito dopo, dall’amico angelo.

 

Il minore , un attimo prima di uscire dal garage, si girò verso la macchina.

“Tranquilla, Piccola. Tornerai su strada molto presto. Lui non permetterà che ti succeda questo.” fece guardando le altre macchine di vecchia data, ferme e impolverate da decenni in quel posto.
Sorrise , forse un velo di amarezza ma anche dolcezza.
“E nemmeno io!”

 

 

 

 

N.d.A.: vi dico solo , in accordo con Dean, (????)

Deep Purple https://www.youtube.com/watch?v=Wr9ie2J2690

e poi http://www.lyra.net/canzoni-e-accordi/deep-purple/highway-star

 

 

Buon Ferragosto gente. Ci rileggiamo a fine agosto!!!

Baci, Cin!!

   
 
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