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Autore: Kitsune22    13/08/2017    1 recensioni
E' la mia prima storia, quindi non vi prometto nulla. Tutte le critiche costruttive saranno ben accette. Spero vi piaccia.
Sasuke e Naruto hanno avuto un piccolo incidente e dovranno trascorrere la notte al pronto soccorso. Per fortuna che insieme a loro ci sono le persone più importanti della loro vita.
Two-shot
ItachixNaruto SasukexHinata NejiXKiba
[Questa ff partecipa alla"Calippo Challenge" indetta dal gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Hinata Hyuuga, Itachi, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke, Kiba/Neji, Minato/Kushina
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Una notte al pronto soccorso
 
Dopo una lunga giornata di lavoro, finalmente Itachi poteva riposare, purtroppo le ferie erano ancora lontane e non sapeva neanche se ci fossero state, tutto dipendeva dal suo caro fratellino Sasuke, sperava che almeno una settimana sarebbe stato disposto a sostituirlo nell’ ufficio insieme al padre, poteva fargli almeno un favore per una volta, in fondo aveva quasi finito l’università e presto avrebbe preso il posto che gli corrispondeva nello studio di famiglia, un po’ di pratica non l’avrebbe certo ucciso. Con questi pensieri si era appena addormentato quando sentì lo squillo del telefonino, giurando a se stesso che avrebbe fatto fuori chiunque fosse, rispose: “Pronto”, sperando che la sua irritazione arrivasse anche al suo interlocutore, “Itachi, sono Sasuke. Io e il Dobe abbiamo avuto un incidente, niente di grave ma devi venire in ospedale, in questo momento siamo al Pronto Soccorso, io sto bene ma non vogliono dirmi niente riguardo Naruto, per favore vieni” disse Sasuke. Itachi che si era alzato dal letto appena il fratello aveva parlato dell’incidente ed era già pronto per uscire di casa, rispose che sarebbe arrivato il prima possibile, riattaccò e si precipitò a prendere l’auto, per la fretta non aveva avvertito neanche i suoi genitori, ma forse era meglio così, una scocciatura in meno, glielo avrebbero detto al ritorno e avrebbero affrontato l’ira dei genitori per non averli avvertiti.
 Itachi era preoccupatissimo, per fortuna Sasuke stava bene da quello che aveva potuto capire ma non sapere niente di Naruto lo faceva impazzire, diamine, era il suo ragazzo e quello che gli aveva detto Sasuke lo spaventava moltissimo.

Lui e Naruto si conoscevano praticamente da sempre, le loro famiglie erano amiche e vicine di casa, quindi la prima volta che aveva visto Naruto era stato qualche giorno dopo la sua nascita, quando Itachi aveva 7 anni. Ne era rimasto affascinato, soprattutto per i suoi tratti insoliti per un giapponese, ereditati dal padre Minato che era per metà svedese e aveva sposato una bellissima ragazza giapponese, Kushina, biondissimo e occhi azzurri come il cielo, era un bambino bellissimo e sempre allegro, molto diverso dal suo amato fratellino di pochi mesi più grande, occhi nerissimi e capelli altrettanto neri, caratteristica della famiglia Uchiha che lui stesso aveva ereditato, dal carattere, come già si poteva capire da piccolo, non proprio simpatico, era abbastanza capriccioso e irritante, ma gli voleva molto bene, aveva sempre desiderato un fratellino e all’età di 7 anni se ne ritrovava persino due, per molti anni aveva considerato Naruto come un secondo fratello. Poi con il tempo qualcosa era cambiato per Itachi, il biondino passava molto tempo a casa sua, lui e Sasuke avevano la stessa età, frequentavano le stesse scuole, lo stesso gruppo di amici e si conoscevano da sempre, cosa che li aveva portati ad essere migliori amici da subito e per qualche strano motivo, Naruto era l’unico in grado di stare molto tempo con Sasuke senza essere mandarlo al diavolo o senza essere cacciato, forse era dovuto al fatto che avevano caratteri completamente opposti e in un certo modo si completavano. E Itachi, ad un certo punto si era scoperto geloso di questo, sentiva il bisogno di passare del tempo con Naruto e avere la sua attenzione, non ne capiva il motivo, ma voleva quel biondino per sé, e per questo che aveva cominciato a prendere le distanza da Naruto e da suo fratello e se da un lato, Sasuke aveva capito più o meno qualcosa, non veniva elogiato per la sua intelligenza senza un motivo valido, Naruto non capiva cosa avesse Itachi e ne soffriva, aveva scoperto di essere innamorato di Itachi da quando aveva 13 anni, ne aveva parlato con Sasuke ed i suoi genitori e non solo lo avevano appoggiato, anzi, gli avevano consigliato di farsi avanti e dirglielo, ma lui aveva sempre preferito di no, aveva paura di un rifiuto e preferiva averlo come fratello piuttosto che avere il suo disprezzo. Purtroppo per Naruto, quando Itachi aveva 23 anni e lui 16, il moro decise di allontanarlo e di non essere mai più in casa quando c’era Naruto, di non accompagnare più lui e il fratello a scuola quando poteva e di trattarlo male quando non poteva evitarlo. Naruto aveva provato a lasciar perdere Itachi, si era fidanzato anche con Neji, un ragazzo un paio di anni più grande, capelli lunghi castani, occhi grigi e cugino della sua compagna di classe Hinata.  Erano stati insieme un paio di anni, ma poi si erano accorti di non poter stare più insieme, Neji si era innamorato di un suo coetaneo Kiba e Naruto non aveva ancora dimenticato Itachi.
In quegli anni Itachi era finalmente riuscito ad accettare di essere innamorato del migliore amico di suo fratello e voleva a tutti i costi conquistarlo, ormai Naruto aveva 18 anni ed era maggiorenne e non vedeva più nessun ostacolo sulla sua strada, non aveva calcolato però che sembrava che Naruto non volesse avere più niente a che fare con lui, perché nonostante fosse ancora profondamente innamorato di lui, il biondino non gli aveva perdonato il suo abbandono e il modo in cui lo aveva trattato qualche anno prima. Itachi ce la stava mettendo tutta per farsi perdonare, ma niente sembrava funzionare, aveva provato anche ad invitarlo ad un concerto a cui Naruto voleva andare ma aveva rifiutato categoricamente ed il sadico di suo fratello non faceva niente per aiutarlo, anzi sembrava essere contento dei suoi fallimenti, rinfacciandogli il suo comportamento infantile avuto con il suo amico e dicendogli che se lo meritava per aver fatto soffrire Naruto. Sasuke poteva sembrare uno stronzo ma ci teneva alle persone importanti per lui, non erano molte ma sicuramente Naruto meritava un posto d’onore, gli era sempre stato vicino, anche nei suoi momenti peggiori dove si sentiva inferiore a suo fratello e tendeva a diventare veramente insopportabile, lo aveva sempre appoggiato e ospitato quando non voleva stare a casa sua per i litigi dei suoi genitori, che avevano affrontato un brutto periodo, per fortuna risolto, dovuto alla perdita di un bambino da parte di Mikoto che, purtroppo, non era riuscita a portare a termine la gravidanza. Questo aveva portato i genitori di Sasuke ad allontanarsi, a litigare di continuo e a mettere in secondo piano Sasuke ed Itachi, ma mentre Itachi a 20 anni era riuscito ad andare avanti, grazie ai suoi amici e al fatto che si trovasse poco in casa per frequentare l’università, Sasuke si era ritrovato ad affrontare tutto da solo a 13 anni, senza neanche i genitori ed il fratello ad aiutarlo.  Fortunatamente Naruto non l’aveva mai abbandonato, nonostante lui cercasse di allontanarlo, lo aveva fatto sfogare, aveva sopportato le sue urla, asciugato le sue lacrime e risollevato dalla quasi depressione in cui si stava addentrando. Ed è per questo motivo che Itachi si era ritrovato a conquistare Naruto senza l’aiuto di suo fratello, capiva Sasuke ma non avere il suo appoggio complicava molto le cose. E tentativo dopo tentativo arrivò per Itachi il giorno più importante, il giorno in cui finalmente Naruto era diventato il suo ragazzo, era il 23 luglio, il 19° compleanno del suo caro fratellino, il quale aveva festeggiato insieme all’amico e ad altri, tra cui la neofidanzata Hinata, loro compagna di classe, e che era stato riaccompagnato a casa ubriaco da Naruto che dopo aver aperto il portone di casa con le chiavi di Sasuke si era ritrovato davanti Itachi, che dopo averlo aiutato a mettere  a letto il fratello gli aveva chiesto di parlare . Dopo un’ora persa in spiegazioni sul perché lo avesse trattato così, Naruto dopo avergli urlato di essere un bastardo come Sasuke, lo aveva baciato e accettato di stare con lui; all’inizio non era stato facile, sia per la differenza di età sia per il fatto che Fugaku, il padre di Itachi non aveva all’inizio accettato la cosa, per poi cambiare idea alla prospettiva di perdere un altro figlio. Ormai erano passati quasi due anni ed erano più felici che mai.

Ripensando all’inizio della loro storia, Itachi era arrivato in ospedale senza quasi accorgersene, parcheggiò e si avviò all’interno più veloce che poté, si avvicinò al bancone della reception e chiese sia di suo fratello che del ragazzo, l’infermiera gli rispose che Sasuke si trovava in una stanza a riposare mentre Naruto era ancora a fare degli accertamenti e lei non poteva dire altro. Furioso si avviò verso la stanza indicatagli dall’infermiera dove trovo Sasuke in un letto con la testa e un polso fasciato e subito chiese: “ Otouto cosa è successo?”, il ragazzo che non l’aveva sentito entrate sobbalzò e rispose: ” Aniki! Per fortuna sei arrivato, come sta il Dobe? Nonostante continui a chiedere nessuno vuole dirmi niente”
“Non mi hanno detto niente neanche a me, solo che sta facendo delle visite, non sembravano preoccupati quindi non dovrebbe essere niente di serio, adesso dimmi cosa è successo e perché siete qui”
“Come sai stasera volevamo festeggiare la fine degli esami e l’inizio delle vacanze, siamo andati a bere qualcosa al bar di Nagato e Konan e mentre tornavamo a casa, una macchina impazzita ci ha investiti. Da quello che ho capito il conducente ha avuto un malore ed era svenuto, l‘auto ci è piombata addosso all’improvviso. Naruto è quello che ha subito l’impatto maggiore perché era qualche passo più avanti, io avevo rallentato per rispondere ad un messaggio di Hinata e la macchina mi ha preso solo di striscio, sono caduto a terra sul polso e ho battuto la testa. E’ arrivata subito l’ambulanza e li ho visti caricare Naruto, era svenuto, non so cosa si sia fatto, non so niente, non vogliono dirmi nulla” sembrava quasi che Sasuke stesse per scoppiare in lacrime, era preoccupatissimo per Naruto e questo per Itachi era l’ennesima dimostrazione dell’affetto che provava Sasuke per il suo ragazzo.
Itachi decise che era meglio far calmare prima Sasuke e poi allontanarsi per chiedere di Naruto,
“ Tranquillo Sasu, va tutto bene. L’importante per adesso è che tu stia bene, tu cosa ti sei fatto esattamente?”
“Itachi, io sto bene, ho solo un leggero trauma cranico, una distorsione al polso e qualche livido, ma non starò meglio fino a quando non saprò di Naruto”
“Va bene Otouto, adesso torno a chiedere di Naru, tu intanto cerca di riposare, tornerò il prima possibile” detto questo usci dalla stanza e si avviò verso l’infermiera di prima.
Senza accorsene andò a scontrarsi con qualcuno e riconobbe Minato, il padre di Naruto, a causa dell’ansia e della paura aveva dimenticato che il suocero lavorasse in ospedale come medico, in fondo Naruto studiava medicina proprio grazie al padre che gli aveva tramesso la voglia di salvare le persone ed evitare a qualche bambino di passare quello che aveva passato con lui con la morte della madre, morta a causa di un errore stupido di qualche medico durante una semplice operazione di rimozione di una piccola cisti, durante la quale il dottore gli aveva somministrato un farmaco a cui aveva chiaramente detto di essere allergica, purtroppo la cosa gli aveva provocato un rapido arresto cardiaco a cui non avevano saputo porre rimedio. Sia lui e suo padre avevano sofferto molto per questa perdita, Kushina era la forza portante della famiglia, amava i suoi due ragazzi con tutta la sua anima ed era sempre stata una moglie ed una mamma amorevole e attenta, nonostante il suo carattere esplosivo. Spesso sia Minato che Naruto si divertivano a farle piccoli dispetti per farla innervosire, anche se era meglio non esagerare, se si arrabbiava troppo poteva diventare un vero demone ed avere una forza fuori dal comune, cosa che soprattutto suo padre poteva ben testimoniare.
“Itachi sei qui, stavo andando da Sasuke per spiegargli tutto, ma forse è meglio se lo dico a te e poi lo riferisci a tuo fratello. Naruto sta abbastanza bene, si è rotto una gamba, incrinato una costola e ha un trauma cranico leggermente più grave di quello di Sasuke. Non è al massimo della forma, ma fortunatamente non è in pericolo di vita e domani mattina può andare via. Sono quasi morto di infarto quando è arrivato qui Naruto, ma fortunatamente tutto si risolverà a breve.”
“Grazie signor Namikaze, adesso sono un pochino più tranquillo, quando Sasuke mi ha chiamato ho pensato il peggio, non so neanche come ho fatto ad arrivare qui, le dispiace avvisare lei mio fratello? Ho appena visto arrivare Hinata e preferirei andare da Naruto, mio fratello adesso è in buone mani” disse Itachi lasciandosi cadere su una sedia, alzò lo sguardo e vide che ormai era l’una di notte e lui era esausto.
“Certo Itachi, così ne approfitto per controllare se va tutto bene, Naruto è nella stanza 208, sarà di sicuro addormentato, non ha fatto altro che lamentarsi che non voleva stare qui e che stava benissimo, come sai dopo quello che è successo a Kushina non ama gli ospedali” ammise tristemente Minato,  “ adesso vado da tuo fratello, tornerò fra qualche ora per dei controlli, cerca di non farlo agitare troppo” e si allontanò verso la stanza di Sasuke senza dargli il  tempo di rispondere.
Itachi, ricevuto il permesso dal dottore, si avviò verso la stanza dove si trovava Naruto, entrò e lo trovò addormentato esattamente come aveva detto suo padre, si avvicinò e gli carezzò il viso dolcemente cercando di non svegliarlo, poteva vedere l’ingessatura alla gamba e una fasciatura in testa come quella di Sasuke, era ancora spaventato ma sembrava stare bene, si guardò in torno, trovò una sedia e l’ avvicinò al letto di Naruto, non si sarebbe mosso da lì fino all’indomani, non avrebbe mai lasciato Naruto in ospedale da solo.
Come se avesse avvertito la sua presenza Naruto cominciò ad aprire gli occhi e trovò Itachi, il suo amore e chiese: “Ita cosa ci fai qui? “
“Ehi Amore. Mi ha chiamato Sasuke chiedendomi di venire. Non puoi immaginare la paura che ho avuto, avevo paura di perderti per sempre” disse Itachi quasi in lacrime lasciandogli un bacio sulla fronte.
“Ehi! Calma! Sto bene, un po’ ammaccato ma sto bene, mi riprenderò in poco tempo. Niente riesce a buttare giù Naruto Namikaze-Uzumaki! Dattebayo!” cercò di consolarlo il suo ragazzo.
A quella parola Itachi scoppiò a ridere, non ci poteva fare niente, trovava adorabile quella strana parola senza significato che ripeteva sempre Naruto, era ormai diventato il suo tratto distintivo. Vedendolo più rilassato, il biondino gli chiese come stesse il suo migliore amico, “Tranquillo, sta bene, non si è fatto quasi nulla e in più prima di venire da te, ho visto arrivare Hinata, sono sicuro che non sentirà la mia mancanza” ed entrambi scoppiarono a ridere di nuovo, questo provocò a Naruto dei piccoli dolori a causa della costola incrinata, subito Itachi si preoccupò ma venne quasi immediatamente rassicurato dal biondino: ”Tranquillo Itachi, non è niente. Evidentemente non potrò ridere per un po’ purtroppo”
A quelle parole Itachi parve tranquillizzarsi un po’, ma non riusciva a non essere preoccupato e leggermente triste, non gli piaceva che Naruto sentisse dolore in qualche maniera, né fisico né emotivo, in nessun modo, non voleva che soffrisse, si era ripromesso che Naruto non avrebbe ma più sentito dolore, era una cosa stupida, ne era consapevole, ma come tutti gli Uchiha non voleva che la persona che amavano soffrisse o stesse male, erano loro gli incaricati di proteggerli da tutto.
 Mentre Itachi era perso nei suoi pensieri, Naruto si fermò a osservarlo, era bellissimo, era la persona più bella che avesse mai conosciuto sia fisicamente che caratterialmente, certo aveva qualche difetto tipo l’arroganza, la possessività, la bastardaggine, la poca espressività, il suo perfezionismo, ma gli andava benissimo così, non per niente era il migliore amico di Sasuke che aveva gli stessi difetti ma elevati alla massima potenza, un po’ provava pena per Hinata che avrebbe dovuto sopportarlo per tutta la vita, non ancora riusciva a capacitarsi di loro due insieme, erano come il giorno e la notte, come lo Yin e lo Yang, un po’ come lui e Itachi in fondo, eppure tutti funzionavano bene insieme, si completavano a vicenda. Ogni volta che pensava a Itachi credeva di essere stato fortunato, non tutti possono presumere di avere l’uomo quasi perfetto al suo lato, solo lui poteva farlo.  Perso nei suoi pensieri Naruto non si rese conto che Itachi lo stava fissando, quando se ne accorse chiese: “Cosa c’è? Perché mi guardi così?”
“Niente, avevi uno sguardo bellissimo, a cosa pensavi Naru-chan? , a quelle parole Naruto arrossì, era stato beccato in pieno, ma decise di essere sincero e rivelò a Itachi di stare pensando a lui e di quanto fosse fortunato ad averlo al suo fianco, subito si ritrovò tra le braccia di Itachi e fece una cosa che non avrebbe mai fatto normalmente, scoppiò in lacrime, ne aveva bisogno dopo tutte le emozioni che aveva provato e l’abbraccio di Itachi fu l’ultima goccia, sembrava un bambino, ma ad Itachi non importava, capiva quello che doveva stare provando Naruto in quel momento e rafforzò l’abbraccio andandosi a sedere vicino a lui sul letto di ospedale.
  
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