Serie TV > Supergirl
Ricorda la storia  |      
Autore: hinata93    13/08/2017    5 recensioni
Dalla storia:
Lena lo sapeva.
Quella non era la migliore delle idee. Doveva tornare indietro, era ancora in tempo.
Poteva tranquillamente fare dietrofront e andarsene di lì.
Doveva farlo, sarebbe stato tutto molto più semplice.
Uhm... no, effettivamente sembra una storia tanto tanto angst ma vi pare? Io odio l'angst (forse) Quindi è tipo... fluffosamente fluffosa. So... Enjoy.
Ps. C'è la comparsa di altre due belle ragazze che...ehm... non dico altro se no capite.
La storia infatti è una specie di crossover. Non vi resta che leggere.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao di nuovo popolo di EFP :) Sono sempre io che oggi vengo a voi con una nuova storiella.
Questa volta ho ambientato questa AU nel mondo di... ma che ve lo dico a fare, lo capirete tipo tra 10 righe so...
Come al solito vi chiedo di dirmi cosa ne pensate e di non fare i soliti lettori silenti.
Detto questo... Enjoy :) fatemi sapere che ne pensate. Se ricevo un numero adeguato di responsi beh... non vi nego che ho altre storielle in mente. Cya.


Lena lo sapeva.

Quella non era la migliore delle idee. Doveva tornare indietro, era ancora in tempo.

Poteva tranquillamente fare dietrofront e andarsene di lì.

Doveva farlo, sarebbe stato tutto molto più semplice.




L'anno scolastico era iniziato da poco, era il suo secondo anno alla WMHS e niente era cambiato.

Come tutti i giorni si diresse verso la porta della sua scuola ed ingoiò il nervosismo che, lentamente, si fece strada nel suo cuore.

Facendosi forza entrò nell'edificio e si diresse verso il suo armadietto per prendere i libri ed iniziare la giornata.

Si aggiustò gli occhiali e camminò a testa bassa, attenta a restare invisibile.

Forse così non l'avrebbero vista. Forse così l'avrebbero lasciata in pace.


Non fu fortunata.


Come un rituale, tutte le mattine il freddo pungente della granita la colpì in pieno volto.

Fragola pensò facendo scivolare gli occhiali dal suo viso.

Buongiorno Nerd” fu sputato come un insulto.

Amava la scienza, amava la fisica, era attratta da quest'ultima. Un giorno sarebbe voluta diventare una donna di scienza. Avrebbe vinto il nobel, ne era assolutamente certa.

Ma quel giorno è ancora lontano.” sussurrò a se stessa sospirando sconfitta.


Sì, la vita per lei era uno schifo.

Chiedile scusa.” Tuonò alle sue spalle.

Lena si girò quasi congelata dal suono di quella voce. L'avrebbe riconosciuta ovunque.

Kara Danvers.

L'unica e sola Kara Danvers, capitano della squadra di Football la stava difendendo.

No-non è nulla.” Provò a dire prima di essere bloccata da una mano sulla sua spalla sinistra.

No che non è nulla. Questa cosa deve finire.” Le rispose sorridendo la bionda.

Jefferson. Scusati adesso con lei.” Disse con voce dura.

Costringimi, Danvers.” Rispose beffardo lui.

Lena vide Kara restringere gli occhi irritata. Era affascinante, sembrava quasi un leone pronto ad attaccare la sua preda.

Vuoi rimanere in panchina per il resto della stagione?” Disse entrando nel suo spazio personale e spingendolo verso gli armadietti. “Devo parlare con la coach Beiste?”

Jafferson tremò di paura e si ritirò.

Mi dispiace.” Sussurrò verso Lena.
“Spargi la voce. Chiunque toccherà questa ragazza subirà la mia ira.” Disse allora Kara.

Jafferson annuì e si allontanò con la coda tra le gambe.


Lena giocherellò con gli occhiali completamente rossa in viso.

Grazie.” Sussurrò alla ragazza accennando ad un piccolo sorriso.

Tieni.” Le rispose lei passandole un panno per gli occhiali. “Mi spiace non essere arrivata prima.” Disse sinceramente dispiaciuta.

Non...” Lena provò a parlare ma fu distratta dagli occhi azzurri della ragazza. “Non eri costretta a farlo.” Le sussurrò arrossendo. Era la prima volta che scambiava così tante parole con Kara.

Dovevo. Ero stufa di vederti subire angherie da quei trogloditi solo perché sei dieci, forse cento volte più intelligente di loro.”

Lena arrossì al complimento ed abbassò lo sguardo a terra. Iniziò a torturarsi il maglioncino grigio prima di rabbrividire dal freddo. Doveva toglierlo.

Kara parve accorgersene e fece una faccia dispiaciuta. “Vieni, andiamo in bagno. Devi toglierti il maglione bagnato o ti prenderai un raffreddore.” Disse prendendola per mano e trascinandola al bagno più vicino.

Lena boccheggiò al contatto arrossendo ancora più intensamente. Seguì la ragazza fino al bagno non osando spiaccicare una parola. Non si fidava della sua voce.

Una volta giunte in bagno Kara si premurò di chiudere a chiave e le rivolse un sorriso sghembo.

Ok, ora puoi toglierlo.” Disse riferendosi al maglione.

Lena arrossì ancora più intensamente. “So...” Iniziò ma dovette fermarsi. “Ho solo il reggiseno sotto.” Sussurrò completamente imbarazzata. Come si era ritrovata in un bagno con la sua cotta a parlare del suo reggiseno?

Kara parve accorgersi della gaffe e si girò imbarazzata.

Mi...” Si schiarì la voce. “Mi dispiace.” Disse prima di togliersi la giacca e passandogliela. “Puoi usare questa per oggi.” Le disse ancora voltata.

La tua giacca?” Chiese sorpresa Lena.

Kara annuì. 'Sta arrossendo?' Si domandò la bruna.

Gra-grazie Kara.” Disse allora togliendosi il maglioncino e prendendo la giacca di Kara.

Non appena la indossò sentì il dolce profumo muschiato della ragazza che le invase i sensi. Sapeva di cocco e margherite. Non poté che sorridere al pensiero.

Conosci il mio nome?” Chiese sorpresa la bionda.

Lena la guardò senza parole. Come poteva non conoscere il nome della mitica Kara Danvers, capitano di Football e genio indiscusso della scuola? Beh dopo di lei si intende. Per non parlare dell'enorme cotta che aveva per la ragazza sin dal primo anno quando la vide giocare per la prima volta.

Sì, certo.” Disse un po' a corto di parole. “Come posso non conoscerlo? Sei la ragazza più popolare della scuola.” Disse esagitata.

Kara si voltò ed arrossì al complimento grattandosi il naso imbarazzata e Lena si innamorò, se possibile, ancora di più.

Grazie Lena.” Le rispose ridacchiando lei.



Lena rimase sconvolta. Kara conosceva il suo nome?

T-tu piuttosto. Conosci il mio nome?”

Kara arrossì ancora di più alla domanda.

B-beh, si certo. S-sei la persona più...” Boccheggiò in cerca di parole. “Intelligente della scuola, e quindi sei conosciuta. N-non che io mi sia informata perché insomma, sarebbe inquietante no?” Rise in maniera molto forzata. “Comunque devo andare, le lezioni iniziano tra poco.” Velocemente la bionda si diresse verso la porta.
“Kara!” La bloccò Lena.

Quando Kara si voltò per guardarla, ancora rossa in viso, la bruna sorrise imbarazzata. “Grazie... per tutto.”
Kara le rivolse uno sguardo dolce. “Non è nulla Lena. E, per la cronaca...” Si grattò ancora una volta il naso imbarazzata. “Stai benissimo senza occhiali.” Disse fuggendo dal bagno.



Una volta chiusa la porta Lena si poggiò al lavandino stordita.

Sbatté più volte gli occhi non capacitandosi della scena che era appena successa.

Kara... quella Kara l'aveva protetta, le aveva dato la sua giacca e le aveva fatto un complimento?

Era così strano.

Bene bene. Cosa abbiamo qui?” Sentì nella stanza. La porta del bagno si aprì ed una ragazza uscì da esso.

La piccola Luthor e la Danvers? Chi l'avrebbe mai detto.” Ghignò la figura. Si portò la sigaretta in bocca accendendola e soffiando su Lena.

La ragazza tossì per l'odore ed abbassò la testa terrorizzata.

Alza la testa Lena, non voglio farti del male.”

Lena fece come le era stato detto ed alzò la testa verso la ragazza. Ricordò di averla vista più volte alla lezione di letteratura e a quella di filosofia.

La ragazza sorrise e le porse la mano. “Quinn. Quinn Fabray” Le disse.

Lena annuì e accettò la mano. “Sai già il mio nome.” Accennò con un sorriso.

Quinn rispose al sorriso e le poggiò una mano sulla spalla. “Quindi, Lena.” Iniziò tirando una boccata della sua sigaretta. “Giochi anche tu per il team?”

Lena la guardò disorientata. Non capì che intendesse dire.

Quinn rise tenendosi la pancia. “Oh, quindi sei ancora ignara. Avanti vieni.” La trascinò fuori dal bagno. “Devo farti conoscere una persona.”



Lena si limitò a seguire la giovane Skank dai capelli rosa. Girarono per i corridoi ormai vuoti prima di arrivare nei pressi dell'aula di musica.

Lesse la scritta sulla porta e si congelò. -LGBT, classe di supporto per le persone queer-

Io non...” Iniziò a dire, ma Quinn la bloccò.

Tesoro, se tu non hai un'enorme cotta per Danvers allora io sono etero.” Le disse ridacchiando.

Aprì la porta e la fece entrare.

Quasi istantaneamente fu accolta da un turbine bruno.

Ehy tesoro.” Disse la ragazza baciando la skank.
“Ehy Rach.” Rispose lei sorridendo.


Rachel Berry si girò verso di lei sorridendole. “Un nuovo acquisto? Ciao! Sono Rachel Berry. Benvenuta al gruppo di supporto!” Le disse piena di energie.

Lena si sentì imbarazzata e si strinse nella giacca di Kara. “Lena. Lena Luthor.” Disse mordendosi il labbro nervosamente.

Bene Lena. Vieni, siediti.” Le fece strada Rachel verso una delle sedie.

Lena si sedette ed iniziò a rilassarsi quando sentì la porta aprirsi e chiudersi di colpo.

Kurt tu non capisci. Shuester non mi ha fatto neanche parlare. Continuava a dire che la sua pronuncia era quella giusta. Maledizione io sono latino-americana e la mia abuelita parla solo spagnolo.”

Lena guardò verso la porta sorpresa. Una ragazza bruna e alta ed un ragazzo tutto impomatato la guardarono sorpresi.

Si alzò di scatto. “Salve. Sono Lena.” Disse non sapendo che altro dire.

San! Kurt! Date il benvenuto a Lena, è un nuovo acquisto.”

Ciao Lena, sono Kurt Hummel. Benvenuta nel gruppo!” Sorrise il ragazzo.

Lena si limitò ad annuire rivolgendogli un sorriso.

Lo sapevo!” Urlò la bruna accanto a lui. “Il mio Gay radar non perde un colpo!” Disse battendo la mano sulla spalla della bruna che sussultò spaventata.

San! Non spaventare Lena.” Le disse allora Quinn ridendo.

Oh avanti, Fabgay! Te l'avevo detto che era lesbica!” Rispose Santana battendo il cinque alla skank. “Lasciami immaginare Luthor, Danvers vero?” Sollevò il sopracciglio.

Lena la guardò imbarazzata e completamente rossa in viso. “C-come...” Iniziò a dire.

Oh tesoro, si vede lontano un miglio che sbavi per lei.”

Io non...” Iniziò a dire ma fu bloccata dalla latina.

Comunque ciao, sono Santana Lopez. Seguiamo la classe di latino insieme.” Le disse rivolgendole uno sguardo indagatore.

Da quanto vedo ti sei portata avanti.” Santana le girò attorno. “E' o non è la giacca di Kara Danvers quella?”

Lena annuì completamente imbarazzata. Come era finita in questo casino?

Santana le dette una botta sulla spalla. “Complimenti Luthor.”

Lena si fece ancora più piccola.

Bene!” Rachel la salvò dalla situazione. “Visto che ormai ci siamo tutti direi di iniziare la prima riunione del gruppo!” Esclamò passando loro il foglio con i punti della discussione.




All'ora di pranzo, ancora sconvolta per come erano andate le cose, Lena si diresse verso la mensa.

Fece la fila come tutti i giorni e si diresse verso il suo solito posto lontano da tutti quando venne bloccata da una voce.

Lena! Vieni qui!”
Si voltò verso la fonte della voce e riconobbe Rachel che la chiamava.

Si avvicinò alla ragazza che le fece segno di sedersi con lei. Lena annuì e si sedette di fronte alla ragazza.

Allora? Che te ne pare? So che non siamo un gruppo grosso ma ci sto lavorando!” Le disse mangiucchiando il suo pranzo. “Sai.” Iniziò la ragazza. “Ho deciso di fondare il gruppo da quando io e Quinn ci siamo messe insieme. Chi l'avrebbe mai detto...” Sorrise felicemente. “Alla fine si è scoperto che tutte le nostre litigate non erano altro che tensione repressa.”

Lena annuì. “Sono contenta per te Rachel. Sembri felice.” Le disse sincera.
“Oh, lo sono. Quinn è la persona migliore che mi potesse capitare.” Alzò lo sguardo verso Lena. “Ah, parlando del diavolo...”

Quinn le raggiunse chinandosi verso la sua ragazza e dandole un leggero bacio sulle labbra.

Ehy...” Le disse a bassa voce, quasi a non voler condividere il momento con nessuno.


Lena distolse lo sguardo imbarazzata decidendo di dare loro la giusta privacy.

Senza volerlo incrociò lo sguardo di Kara che la guardava dall'altra parte della stanza, seduta accanto al resto della squadra.

Arrossì ed accennò ad un sorriso leggero e fu sorpresa quando Kara lo ricambiò.

Sei così ovvia Lena.” Rise Quinn. La ragazza le rubò una patatina dal piatto e le fece l'occhiolino.

Lena arrossì molto di più.

Chiedile di uscire, sono sicura che non ti dirà di no.”

Lena la guardò sconcertata. “N-non è possibile, Quinn. Kara è il capitano di Football, non si mischierebbe mai con una come me.” Le disse abbassando lo sguardo verso il suo cibo.

Lena seriamente, Danvers è così cotta di te.”

D-dici?” Chiese allora Lena.

Quinn non le rispose ma le fece l'occhiolino.



I giorni passarono e Lena era sempre più felice della svolta che aveva preso la sua vita.

Da quasi una settimana non riceveva alcuna granita addosso, la gente la ignorava senza farle del male ed era riuscita persino a farsi dei nuovi amici.

Più felice che mai varcò quelle porte che prima la terrorizzavano così tanto.

Si diresse verso il suo armadietto, lo aprì e vide la giacca di Kara appesa.
Non aveva ancora avuto il coraggio di ridargliela, non sapeva come fare.

Sbuffò alla sua codardia e chiuse l'armadietto dirigendosi verso la prima classe della giornata.

Sovrappensiero andò a sbattere contro qualcuno. Desiderò sotterrarsi quando tutti i suoi libri ruzzolarono a terra.

Mi dispiace!” Disse automaticamente, chinandosi a raccoglierli.

Ciao Lena.” Le rispose la voce. Lena guardò poco verso Kara che si era chinata per aiutarla ancora una volta.

Tieni.” Le disse la bionda dandole i libri.

G-grazie.” Lena sentì le gambe tremarle mentre prese i libri.

S-sembra che io riesca solo a darti fastidio” Rise la bruna.

Kara la guardò sollevando il sopracciglio. “Non mi disturbi, Lena. È un piacere aiutarti.” Le fece l'occhiolino la bionda mentre si poggiò al muro con le braccia incrociate.

La campanella suonò l'inizio di una nuova lezione. “E' meglio che vada. La coach non è molto paziente.” Le disse la bionda iniziando ad avviarsi. “Alla prossima Lena.”

Lena annuì sorridendo quando si ricordò della giacca. Corse verso la ragazza che ormai si era allontanata.

Kara!” Disse correndo verso di lei, non si aspettava però la brusca fermata della bionda e quindi finì per andarle addosso. “Ommiodio scusa.” Disse spostandosi dal suo spazio personale velocemente, un po' troppo dato che rischiò di cadere all'indietro.

Rischiò perché Kara l'afferrò appena in tempo stringendola tra le sue braccia.

Lena arrossì completamente dalla testa ai piedi e si fermò a guardarla. Così da vicino i suoi occhi sembravano ancora più azzurri del normale e il suo odore, Dio, il suo odore la stava facendo impazzire.

I-io...” Iniziò a dire bloccandosi quando sentì le labbra della ragazza sulle sue.

Non stava sognando. Kara la stava baciando, nel corridoio della scuola.

Kara la stava baciando davanti a tutti.

Lasciò cadere i libri a terra e strinse le braccia al collo della bionda ricambiando il bacio.


Quando si separarono Lena arrossì automaticamente ed iniziò a balbettare.

I-io... la giacca!” Esclamò come se si fosse ricordata di quello che doveva dire. “D-devo darti ancora la giacca!”

Kara sorrise e si avvicinò al suo orecchio. “Puoi darmela stasera, quando passerò da casa tua per portarti a cena.” Le disse lasciando un leggero bacio sotto il suo orecchio. “Se a te va bene.” Continuò arrossendo la giovane.

Lena boccheggiò qualche parola prima di annuire.

Kara si allontanò da lei porgendole il telefono.

Lasciami il tuo numero e ti manderò un messaggio più tardi.”

Lena fece come le era stato detto e sorrise nel vedere che Kara l'aveva salvata con un cuoricino rosso al termine del suo nome.

Allora a dopo?” Le chiese la bionda e Lena annuì.

A dopo.” Rispose.


Quando Kara era ormai lontana Lena si toccò le labbra e sbatté gli occhi ancora sorpresa.

Mi ha baciato.” Sussurrò a se stessa.


Poco lontano una ragazza con i capelli rosa sorrise stringendo la bruna più piccola a sé.

Te l'avevo detto che bastava solo una piccola spintarella.” Disse baciando la bruna che sorrise.

Beh se per spintarella intendi parlare con Kara sono d'accordo.” Le rispose ridendo la bruna.

Lo sapevo, cazzo!” Santana si avvicinò a loro. “Sapevo che c'era il tuo zampino Fabray!”

Quinn rise ancora più forte stringendo Rachel a sé.

Chiamatemi l'angelo delle lesbiche.”

Santana rise sguaiatamente dandole un leggero pugno sul braccio.

Andiamo in classe angelo di Saffo.” Disse.

Quinn prese per mano la sua ragazza e seguì la latina.

Ti amo lo sai?” Le disse la bruna all'orecchio.

Quinn le baciò la guancia. “Ti amo anche io.”



Prese nei loro discorsi le ragazze non si accorsero di Kara che, una volta svoltato l'angolo, fece un saltello tutta contenta.





Allora?? Alzi la mano chi aveva capito che l'universo era il gleeverso?! No seriamente gente, come non potevo scrivere di Kara e Lena e non citare le mie Faberry, l'otp per eccellenza? Non potevo <3 detto questo... attendo recensioni e... alla prossima storia.

Anna!

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supergirl / Vai alla pagina dell'autore: hinata93