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Autore: _malikseyes    14/08/2017    3 recensioni
Un festival. Una ragazza innamorata della musica. Un ragazzo romano che non vede l'ora di esibirsi. Tanta buona musica.
Irene, pessimista per eccellenza, è una semplice ragazza di diciotto anni. Cresciuta con un papà "quasi" musicista, fin da piccola ha sempre provato un amore inspiegabile per la musica. Suona la chitarra e il pianoforte, non fa altro che cantare. Ha un debole per la voce di un cantante romano, Monx. Cosa succederà quando Irene scoprirà che il suo amato Monx si esibirà ad un festival organizzato a pochi chilometri dal suo paesino?
Per far scattare la scintilla a volte basta davvero poco. Un palco, una canzone, uno sguardo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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UNO
 
“Ti prego, andiamo! Dobbiamo assolutamente andare, ti scongiuro” dissi quasi pregando la mia migliore amica. Avevo ricevuto su Facebook un invito per un festival musicale organizzato in un paese confinante con il mio. La cosa che mi spingeva a pregare la mia migliore amica era la presenza di un cantante che adoravo, Marco Montini, meglio conosciuto come Monx.
“Irene dovrei davvero spendere soldi per dei cantanti di cui non conosco nemmeno una canzone?” chiese Aurora, alzando un sopracciglio. Giustamente non aveva tutti i torti.
“Hai ragione, ma potremmo passare una serata diversa! Possiamo evitare di vedere sempre le solite facce, cambiare un po' aria, fare nuove conoscenze, ballare, cantare..e poi ci sarà Monx, alcune canzoni le conosci” dissi gesticolando in modo scenico. Dovevo assolutamente convincerla.
“Ci penserò! Promesso” disse scuotendo la testa e ridendo per la mia reazione dopo le sue parole.

“Mancano solo due giorni al festival, quando ti deciderai!” dissi ormai esasperata dall'ansia.
“Sei uno stress! Va bene, ti accompagno! A patto che..” e si fermò.
“Che?" la esortai a continuare.
“A patto che i primi due giri da bere li paghi tu!” disse scoppiando a ridere.
“Ti pago da bere per tutta la vita” dissi abbracciandola. Ero felice.
Posso definire Aurora la mia migliore amica storica. Le nostre famiglie sono cresciute insieme, così come noi due. Abbiamo frequentato le stesse scuole fin dalle elementari e siamo sempre state compagne di banco. Nonostante fossi circondata da altre amiche, l'unica persona per cui avrei fatto di tutto è Aurora. Ci completavamo. Lei pensava sempre positivo, io ero l'esatto contrario. Lei era solare e socievole, io un po' meno. Grazie a lei ho avuto al forza di affrontare e superare delusioni che inizialmente mi sembravano la fine del mondo, una catastrofe. Avendo due fratelli, fin da piccola avevo sempre desiderato una sorella con cui poter scambiare i vestiti o giocare con le bambole. Il nostro rapporto era simile a quello di due sorelle, se non lo stesso.

 
16 luglio 2017
 
“Muoviti, sono sotto casa tua! Non voglio fare tardi” dissi nella registrazione vocale che Aurora ignorò, facendomi aspettare altri dieci minuti.
“Eccomi” disse tutta sorridente entrando in macchina. “Vedo un Irene molto felice, stranamente! E ti sei anche vestita in modo carino” aggiunse guardandomi.
“Io mi vesto sempre in modo carino” dissi sbuffando e mettendo in modo.
“Tu non metti mai queste maglie attillate. Finalmente tutti potranno notare che anche Irene De Remis ha due tette” disse scherzando.
“Lascia stare la mia seconda abbondante” disse scoppiando a ridere.
“Hai messo questa maglia e il pantalone che ti fa un bel sedere per poter conquistare Monx?”
“E' un body e poi Monx tra tutte quelle persone potrà mai guardare me?” dissi alzando gli occhi al cielo. “E ora aiutami a ricordare la strada” dissi sbuffando.

 
Una volta arrivate prendemmo i biglietti dato che in prevendita erano finiti. Pagammo e prima di entrare ci misero un bracciale che ci permetteva di entrare e uscire quando volevamo. Il posto in cui si svolgeva l' “Indie Music Festival” era uno spiazzale enorme. C'era un palco di medie dimensioni in fondo, vari stand con il cibo, cd e maglie, banconi dove vendevano da bere, cuscini su cui sedersi sparsi un po' ovunque. Ovviamente nemmeno il tempo di entrare che Aurora mi trascinò verso il lato alcol.
“Con cosa vogliamo cominciare?” chiese mentre facevamo la fila.
“Una bella birra?” dissi guardandomi intorno.
“Perfetto!” Come deciso, pagai le due birre e andammo a fare un giro per guardarci un po' attorno. C'era già una band che si stava esibendo ma nessuno era interessato, infatti c'erano pochissime persone che li ascoltavano davvero. Fumammo qualche sigaretta e attaccammo a parlare con alcune persone che conoscevamo del nostro paese.

“Noi siamo qui solo per fare un giro, non conosciamo nessun artista ma volevamo fare qualcosa di diverso” disse sorridente Martina, una ragazza che frequenteva la nostra stessa scuola.
“Aggiungi anche che è a 10 minuti dal nostro noioso paesino” disse la sua amica.
“Lo stesso ragionamento che ho fatto io! Noi andiamo a prendere qualcosa da bere, volete unirvi?” chiesi più che altro per educazione. Loro rifiutarono l'invito, non amavano tanto bere.

Prendemmo altre due birre e stressai Aurora perchè volevo già avvinarmi verso il palco.
“Ma non sai nemmeno se c'è lui! Perchè ti vuoi avviare?” disse mentre mi seguiva controvoglia.
“Perchè si stanno avvicinando tutti e non voglio restare in fondo quando uscirà” dissi trascinandola per essere più veloce.
Ci infilammo tra le prime file, si era avvicinata davvero tantissima gente.
“E' lui! Deve uscire lui! Quella è la band che lo segue in tour” dissi saltellando come una bambina vedendo il batterista e il bassista sul palco. Aurora si mise a ridere. Aurora aveva rischiato di fare il bagno ad una ragazza affianco con la sua birra, infatti entrambe ci sbrigammo a finirle prima che cominciasse l'esibizione.
“L'amore della tua vita si fa attendere” urlò Aurora per farsi sentire.
“Si sta facendo bello per me” risposi ridendo.
“Au, eccolo! E' lui” dissi mentre saliva sul palco.
Si posizionò al centro del palco, di fronte a me che ero in terza fila. Alzo la testa, guardò la folla e cominciò a cantare.


Ciao!
Sono tornata a scrivedere di nuovo, dopo anni e anni! Ho già pubblicato una storia qui su efp, solo che rileggendola mi viene la nausa perchè ero davvero piccola quando l'ho scritta. E' un po' di tempo che avevo in mente questa storia e voglio provare a vedere se può piacere. Non so quale sarà la lunghezza dei capitoli o quando potrò aggiornare.
Il titolo della storia è lo stesso di una canzone di un'artista che a me piace tantissimo. Questo è solo il primo capitolo, spero che vi piaccia!
Lasciate una recensione per farmi sapere cosa ne pensate, sono aperta a qualiasi consiglio.
Alla prossima, un bacione!
I.
 
  
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