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Autore: Bibismarty    16/06/2009    1 recensioni
Le gambe volevano cedere, le braccia desideravano ricongiungersi con le sue; tutta me stessa lo reclamava, mentre la nostra lontananza aumentava fino a diventare insopportabile e impossibile da abbattere. Quello era una addio. E per sempre.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un addio troppo doloroso

Le sue lunghe braccia mi avvolsero in un caldo abbraccio, sotto il pianto muto del cielo.

Il mio cuore era spinto al parossismo dalla straziante quiete che trasmetteva il suo petto.

Avrei venduto la mia anima per sentire il minimo movimento scuotere il suo cuore in mia presenza, per sentirlo scalciare, fremere, agitarsi per me.

Ma non era così.

Le sue labbra fredde lambivano la mia fronte, il suo alito caldo mi lasciava un senso di torpore che si insinuava attraverso la pelle, nelle vene e pompava il cuore di una terribile tensione.

Le sue mani lunghe e affusolate scorrevano sulla mia schiena perfetta, mentre i suoi occhi blu come l’oceano erano nascosti dalle palpebre serrate e incorniciate da scure ciglia e leggere sopracciglia.

La punta del suo naso, ghiacciata, mi sfiorò la guancia fredda dal basso verso l’alto fino all’orecchio. Li si soffermò e con delicatezza le sue labbra mi lasciarono un piccolo bacio.

Il mio corpo intorpidito ebbe un leggero sussulto, il mio respiro divenne velocemente affanno e lui si ritirò spaventato.

I suoi occhi blu, semplicemente stupendi, mi fissarono desolati, laconici; lasciarono trasparire un’impagabile apprensione che dovetti tristemente ammettere.

Sospirai affranta. «Perché ti ostini a rimanere? Non provi niente, lo so. Vattene» dissi l’ultima parola lentamente, come per timore che poi me ne sarei pentita.

I polpastrelli della sua mano destra mi sfiorarono adagio lo zigomo appena colpito da un fiocco di neve.

Esitò sulla mia pelle fredda: «Tu sei importante. Tutto di te è speciale per me. Mi hai dato ciò che nessuno mi aveva dato prima, mi hai capito, mi hai dato un’altra possibilità. Non voglio abbandonarti». Mi fissò grave, desolato.

Mi vibrò sulle labbra un sorriso debole. «Ti capisco, proprio perché ti amo! Ma se continuerai a restare soffrirò sempre di più, perché i tuoi sentimenti non sono gli stessi che provo io. Ti prego… Vattene!» dissi, questa volta più forte.

L’espressione indecifrabile sul suo volto mi lasciò attonita e spaventata.

«Tu sei tutta la mia vita. Non so come farò a vivere senza di te, ma so che così non riesco più ad andare avanti» sussurrai ormai alle lacrime.

Il suo odore mi pungeva ancora le narici anche a un metro da lui. Le gambe volevano cedere, le braccia desideravano ricongiungersi con le sue; tutta me stessa lo reclamava, mentre la nostra lontananza aumentava fino a diventare insopportabile e impossibile da abbattere.

Quello era una addio.

E per sempre.

 

   
 
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