Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: GettAmourZe    14/08/2017    2 recensioni
Un nuovo viaggio aspetta Ash Ketchum e Pikachu, stavolta in un'avventura intrapresa per riscoprire chi sono e i loro obbiettivi!
Nella regione di Forsia intraprenderanno un viaggio per definire loro stessi. Vagando in un labirinto di dubbi e crescita, dovranno trovare la via per un futuro molto diverso da quello per cui avevano iniziato a viaggiare.
Combatteranno per realizzare il loro sogni e ristabilire l'equilibrio tra luce e oscurità, accompagnati da nuove e vecchie conoscenze... tra cui qualcuno molto speciale.
Amourshipping (AshxSerena)
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Pikachu, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Altro capitolo per voi! Ci fa piacere che rimaniate sempre fedeli al nostro progetto!

EPISODIO 19: ILLUSIONI A GO'GO'! LA RAGAZZA DAI MILLE TRUCCHI MAGICI!



I nostri eroi sono finalmente arrivati a Rascagiupoli, con l’obbiettivo di far partecipare Serena al suo primissimo Varietà, ma… non sembrano aver molto tempo per visitare la città…

"Veloci! Veloci!" gridava Ash lanciandosi a capofitto per le strade della cittadina "Dobbiamo trovare il centro medico!"
I turisti e abitanti della città lanciavano strane occhiate al gruppetto che correva in fretta e furia verso un centro medico per Pokémon. Avrebbero potuto credere che qualcuno era gravemente ferito o malato, il trambusto si animava ovunque passassero.
“Rallenta Ash! Ci tengo anche io a vedere Serena, forse lei più di te, ma non ce la facciamo a raggiungerti!" lo richiamò un ansimante Lidia da dietro. 
"Sembra più lui quello ansioso di partecipare ai Varietà che la nostra performer stessa vero?" chiese Brock cercando di trovare un lato simpatico alla furia di Ash. La verità era che le occhiate delle persone in giro lo imbarazzavano.
"Io credo di sapere il perché..." rispose enigmaticamente Lidia, con un’altra delle sue pensate “Ma mi servono più indizi…”
L'allenatore di Biancavilla aveva macinato metri su metri e aveva  distanziato di non poco il gruppo. La bella domanda era su da dove veniva tutto quello sprint di prima mattina. Finalmente, i suoi sforzi furono ripagati e sempre correndo scorse un tetto e un insegna familiare “E-Eccolo! P-Pistaaaaa!!!" esultò mentalmente accelerando ancora di più il passo. 
L'infermiera di turno stava appena mettendo via le sue cose per godersi la meritata pausa pranzo quando vide piombare un uragano dentro l'ufficio, un uragano con un cappello rosso e un Pikachu sulle spalle… il suo nome Ash.
"S-Salve… i-in cosa posso esserti utile?" provò a salutare cordialmente il nuovo arrivato sebbene i segni della sorpresa erano ancora ben visibili sul suo volto.  
"C-C'è... c'-c'è una performer che... che… che vorrebbe... vorrebbe..." ansimò Ash asciugandosi la fronte.
“V-Vorrebbe cosa? Iscriversi al Varietà di domani?" 
"E-Esatto!!!" concluse l'allenatore esultando mentalmente per non aver usato altre parole e crollando a terra dalla fatica. 
“Ehi t-tutto bene?!" si spaventò l'addetta sanitaria raggiungendo il ragazzo.
L’allenatore rispose affaticato "S-Si, solo un po' affaticato..." 
Il Wigglytuff in servizio prese subito una sedia per il Biancavillino e ce lo fece sedere sopra in modo tale da fargli riprendere fiato. Proprio in quel momento arrivarono anche Serena, Lidia e Brock, che trovarono il loro amico morto di fatica e grondante di sudore.
"A-Ash.." si imbarazzò Serena "N-Non dovevi..."
“Siete per caso i suoi amici?" chiese abbastanza cordialmente L'infermiera. Di sicuro tra di loro c’era la performer, causa di un ragazzo adolescente che era piombato nel suo ufficio interrompendo la sua piccola pausa pranzo.
Brock si lanciò subito in quarta, con il ginocchio sinistro a terra e le mani avvolte a quelle della dottoressa "Si e io in particolare sono il suo amico che ti porterà verso la terra lontana dell’... AHIOOOOOOOOOOO!!!!" Per l'altro maschio del gruppo non ci volle una sedia per farlo star buono, ma gli aguzzi dentini di Spotpup che come al solito portarono via il malcapitato ex capopalestra di Plumbeopoli. 
“Mi chiedo tanto dove sarebbe questa terra chiamata Ahiooooo” ridacchiò Lidia all’orecchio di Serena “Di certo un posto da cui stare alla larga”
Serena non poté trattenere la risatina di fronte a quell’affermazione, ma  tacque quando arrivò la risposta al suo divertimento “Io però credo che tu la conosca molto bene e ci sia finita da un pezzo! Devi solo portartici dietro Ash!”
“Smettila!” la sgridò imbarazzata Serena, guardando Ash che le osservava incuriosito.
Ash scosse dalla testa i suoi pensieri e dubbi e raccolse le parole “E’ lei… che vorrebbe iscriversi”
Serena era abbastanza imbarazzata. Ash era davvero dolce in queste situazioni, ma poteva risultare un po' caotico e fare abbastanza scena. Di sicuro però poteva sopportare questo genere di imbarazzi per il ragazzo che tanto le stava a cuore, erano troppo carini questi suoi gesti. "Si beh, volevo iscrivermi al Varietà se ne ho ancora l'occasione, ma se non posso..."
"Tranquilla" sorrise l'infermiera "C'è ancora posto! Ma sei arrivata proprio sul filo del rasoio! Tra un’ora avrei dovuto consegnare le iscrizioni agli organizzatori del Varietà! Vieni pure che ti iscrivo subito!"
La performer seguì l'infermiera al bancone, la quale aprì subito il suo computer "Bene, se mi dai il pokédex ti aggiungo subito alle performer che competono per il titolo di Regina di Forsia di quest’anno… e poi di iscrivo al Varietà di domani!”
Serena consegnò il proprio dispositivo nelle mani dell’infermiera. Il pokédex fu infilato in un macchinario che iniziò a ispezionarlo "Perfetto ora aspetta solo un secondo e... fatto!” Si sentì un trillo, segnale che l’operazione si era conclusa “Sei ufficialmente iscritta!" le diede la conferma Joy, riconsegnandole il pokédex.
"Grazie mille!" la ringraziò la ragazza "E di cosa? Ho fatto solo il mio dovere!” sospirò simpaticamente l'infermiera facendo notare Ash ancora mezzo morto sulla sedia e la porta interna dove Brock, veramente morto, era stato trascinato via. “Perché non vi pendete una stanza per la notte già che ci siete? I vostri amici sembrano bisognosi di riposo…”
"Già" ammise Lidia "Penso proprio che dovremmo farlo… ha una stanza per quattro?”
“Non due stanze separate?”
Le due ragazze non capirono il perché della domanda “Come mai questa domanda?”
“Perché… beh il ragazzo con il berretto sembrava molto ansioso e preoccupato di iscriverti. E voi siete sue maschi e due femmine, quindi credevo che… tu fossi la sua fidanzata” indicò Serena, facendola esplodere in un mare di rosso in faccia. Anche l’infermiere ora!?
“E quindi forse stavi con il tuo ragazzo” Concluse indicando Lidia.
La detective subito scosse la testa furiosamente “Non è il mio ragazzo! Cavoli, flirta con ogni ragazza!”
“Non è divertente quanto di prendono in giro per amore eh?” Questa volta fu il turno di Serena per ridere “Soprattutto se non è vero”
“La differenza qui è che il tuo è vero, il mio no! Inoltre i detective non hanno tempo per questo genere di cose!””
“Io sapevo che in Detective Kid il protagonista è innamorato perso della ragazza che lo ospita, sia con il corpo da adulto che da bambino”
“V-Vero, ma per quanto mi dispiaccia, io non sono Detective Kid…” Si rivolse poi all’infermiera Joy “Comunque no, siamo tutti amici, anche se… comunque dormiremmo lo stesso in una stanza da 4”
La dottoressa non ebbe compreso molto, ma consegnò le chiavi senza discutere. L’unica cosa che aveva intuito era che a quanto pare la bionda e il corvino erano fidanzati e gli altri due no.
Per fortuna, Ash e Brock erano troppo K.O. per badare alla discussione. Il ragazzo più giovane fu sorretto da Serena durante il breve percorso, con la ragazza ancora un po' dispiaciuta per la fretta che aveva avuto per lei "Ash... sei stato un pazzo..." sospirò lei.
"Ma se non mi sbrigavo non ti saresti potuta iscrivere!" provò a replicare lui esibendo un ghignone sempliciotto “Non sarebbe stato giusto rinunciare, è il tuo turno. Dopo le mie lotte in palestra e il ritardo avuto nel bosco…”
"Grazie…" Fu tutto ciò che seppe dire, commossa dalle sue parole e azioni.
"E di che? Gli amici fanno questo, vero?"
"Solo amici?" pensò la detective "Io direi anche qualcosina di più…” Espresse Lidia trasportando Brock per un piede, non curandosi se sbatteva il resto del corpo da qualche parte, tra divanetti, tavoli, carelli medici e porte aperte.
Ash la guardò confuso “Cosa?"
"Niente Ash... niente..." scosse la testa lei. Ingenuo da far paura, lo definiva lei.
"Eppure é come se dimenticassi qualcosa..." mormorò Serena, assorta nei suoi pensieri. Era una settimana che le sembrava di scordare un dettaglio importante, qualcosa a che fare con le esibizioni. Aprì la porta con le chiavi date dalla donna ed entrarono. Eppure i suoi Pokémon li aveva e aveva programmato già l'esibizione, continuavano a ripetersi le stesse domande. Più era certa di aver pensato a tutto, più le sembrava ci fosse qualcosa che non andava
Ash si sedette su uno dei letti, quello più vicino alla finestra. "Qualcosa non va?" Le chiese il biancavillino, notando la perplessità dell'amica. Si sporse un po' per vedere cosa stava facendo Serena.
Serena poggiò sul letto la sua borsa, la aprì e cominciò a frugarvi dentro, cercando di ricordare tutto ciò che le serviva. I suoi Pokémon ovviamente c’erano tutti e non era nemmeno discutibile. I vestiti per i suoi Pokémon c’erano e pure il suo set per abbellire e curarli in caso servisse. Tutto l’occorrente per il viaggio era pure presente… ora doveva solo trovare il vestito di gara…
???
"...Il vestito..." cominciò a frugare con più foga dentro alla borsa da viaggio, c'era tutto e di più, ma il vestito no. "N-Non può essere!"
Ash inizialmente l’aveva lasciata a cercare, ma sentendo ora chiaramente l’ansia della ragazza la raggiunse alzandosi. Normalmente non reagiva così "S-Serena cosa c'è che non va?" 
La ragazza appoggiava sulla poltroncina tutto il contenuto che pian piano toglieva dalla sempre più vuota borsa dai toni azzurri. Alcune cose non sarebbero dovute uscire effettivamente, visto che Ash era presente e l’intimo di Serena non era passato inosservato ai suoi occhi. L’allenatore cercò di distogliere lo sguardo, ma sembrò davvero un’impresa impossibile. Provò a concentrarsi sul problema di Serena "Non posso averlo dimenticato! Non quello!" la sentì dire.
“Pikapi…” Lo rimproverò Pikachu accorgendosi di cosa stava osservando. Inizialmente rimase scioccato, ma poi si riprese e cercò di evitare di guardare. Per fortuna i Pokémon non avevano quel genere di problemi. Provò a coprire gli occhi di Ash con le zampine ma ebbe poco successo, visto che il suo allenatore non aveva l’intenzione di lasciarsi privare di una vista che lui stesso riteneva poco adeguata. O poco adeguato era il suo comportamento, sebbene ne fosse consapevole.
Non era del tutto colpa sua, gli veniva automatico. Non aveva avuto gran che occasioni di vedere la biancheria intima di qualche ragazza carina (Ci mancherebbe altro), soprattutto Serena (Beh quello non sarebbe male). Anzi proprio mai, a parte sua madre ma quello gli pareva normale.
"Dimenticato cosa?" Fece capolino Lidia, chiedendosi come facevano a starci tutte quelle cose in una borsa della lunghezza e altezza di un porta computer. Forse la profondità era più di quello che credeva. Si stupì nel vedere che l’amica stava letteralmente tirando fuori TUTTO e Ash rimaneva imbambolato ad osservare cose… seguire il suo sguardo fu facilissimo. Lo prese per la maglia e lo scaraventò indietro.
"Il vestito da gara! Non c'è il vestito che usavo per le mie esibizioni a Kalos!" Disse disperatamente lei. Dopo essere tornata da Hoenn aveva lasciato a casa gran parte della roba portata con sé, compreso il vestito, non ricordandosi che probabilmente Ash l'avrebbe presa con sé in una nuova avventura. Il vecchio zaino era rimasto a casa di Ash a Biancavilla insieme ai suoi vecchi vestiti, quindi naturalmente nemmeno volendo avrebbe potuto controllarvi l'interno. E ormai non sarebbe riuscita a farselo spedire ne da Kalos né da Kanto.
"Cosa!? Sei sicura?" Le domandò Ash, avendo ormai ritrovato la sua compostezza.
"Sai, con tutta quella roba..." indicò la poltroncina "Magari non te ne sei accorta... e lo hai lì sotto"
Serena scosse la testa "No, sono sicura di averlo lasciato a casa a Kalos... e poi ho controllato bene" sospirò affranta.
Lidia scosse la testa delusa "Come hai potuto dimenticare una cosa così importante?" 
"Beh.. dopo Hoenn... beh ho messo via il vestito e poi quando la mamma di Ash ha chiamato io sono corsa subito a Kanto... non ci ho pensato e non lo credevo necessario" rispose la biondina.
In effetti erano partiti subito e Delia si era occupata dei vestiti e i bagagli. Il vestito da performance era un dettaglio facilmente trascurabile "Mi spiace Serena, è un po' anche colpa mia che ti ho convinta a partire in fretta e furia" si scusò l'allenatore, consapevole che le scuse non sarebbero bastate a salvare l'esibizione.
"No, non è colpa tua, avrei dovuto tenerlo a mente e controllare prima, avrei avuto tempo per risolvere il problema.
"Ma perché hai tolto il vestito? Potevi tenerlo con te se andavi in giro, dici che sei sempre pronta ad esibirti" puntualizzò la detective. Non si separava mai dai suoi taccuini e strumentazioni. Brock pure e anche Ash.
"Beh ad Hoe-..." subito si fermò senza proseguire "Non ha importanza..."
"Lo ha fatto ancora..." si accorse Ash di un dettaglio già noto a lui. Per fortuna non espresse il commento ad alta voce. Tuttavia rimaneva il fatto che non era la prima volta che Serena evitava di toccare l'argomento "Hoenn"; non ne parlava nemmeno con lui. Sapeva che non era stata a suo agio nel mondo dei contest, ma ora cominciava a preoccuparsi che fosse accaduto qualcosa di grosso e brutto.
"Comunque devo fabbricare un vestito in fretta. Costerebbe troppo procurarmene uno, forse ci vorrà un po' di tempo ma se mi sbrigo potrei finirlo in tempo"
"Cosa aspettiamo allora?" Chiese Brock già pronto a fare compere.
"E tu da quando sei sveglio?" Si stupì la ragazza indietreggiando. Uno zombie?
Nah "C'è bisogno di una mano! E nei negozi di stoffe troverò di certo qualche beeee....." il sul sguardo calò lentamente fino a vedere Spotpup che già mostrava i suoi canini in un sorriso. Gli ricordava tanto la scena di qualche cartone in cui un animale mostrava i denti all'altro e questi rispondeva mostrano i tantissimi denti affilati... "Belle stoffe... e materiali utili. Ho il compito di aiutare i miei amici"
"Andiamo casanova" lo tirò per l'orecchio Lidia "Ora sei tu che ci fai perdere tempo con le tue fandonie. Datti un contegno!! O se qualche povera ragazza domani riconosce Serena per averla vista con te non verrà mai votata al Varietà!"
"Venite o cosa!?" Li chiamarono i due ragazzi sulla soglia del centro Pokémon. Non c'era più tempo da perdere, era già ora di pranzo e i negozi avrebbero chiuso solo tra qualche ora. Fare un vestito in così poco tempo era un'impresa già di per sé difficile, avrebbe dovuto accontentarsi di qualcosa di semplice per la sua prima esibizione. Anche se a Serena la cosa dispiaceva un po'.
Presero a correre, con Serena che guidava la strada armata della mappa del suo pokédex. Il negozio non doveva essere lontano, ma perché c'era tanta gente ad bloccare il passaggio. Si era come materializzata e sebbene non fossero passati in quella parte della città più turistica, non credevano ci fosse tanta gente in giro.
"Come mai si sono fermati tutti?" Si lamento Ash guardandosi in giro. C'era qualche manifestazione o incidente? O un evento?
"Non lo so ma è difficilissimo farsi strada con questa folla" Lidia provò a passare tra le persone, ma faceva davvero una gran fatica. Era magra ma serviva essere uno stuzzicadenti per passare senza problemi! "Al ritorno cambiamo strada!"
"E ora la sparizione della mia amica di esibizione! Siete pronti?" si sentì annunciare da quello che sembrava un palco esibizioni. Un pipistrello dal naso a cuore si era posato leggermente sul braccio della sua probabile allenatrice, la quale indossava un cilindro non troppo alto e un abito scenografico. Portava i capelli corti in un mix che ricordavano un caschetto, e indossava un abito scenografico che risaltava con lo sfondo del palco. 
"Swoo swoo!" 
"E' pronta al numero!" annunciò, poi prese un drappo e lo poso sulla sua Pokémon in modo da coprirla completamente “Attenzione signori e signore come vedete la mia Swoobat non potrà volare o si noterà, ma  vi assicuro che al mio comando sparirà!"
"Sembra uno spettacolo di magia!" commentò Ash avendo trovato uno spiraglio per poter guardare meglio. 
"Perché non ci fermiamo un attimo a guardarlo?" propose Brock "La ragazza sembra sapere come intrattenere il pubblico!"
“Ma dovremmo andare a cercare la roba che serve a Serena…” ricordò Ash ai suoi compagni, tranne la bionda che ne era già consapevole.
“Con questa folla non credo riusciremo a passare, sperando che manchi poco possiamo rimanere. Se si prolunga troveremo un modo di andarcene” ragionò Brock. A quel punto i compagni dovettero dare l’ok. Lidia era un po' più scettica, non confidava gran che nella magia che non riguardava i poteri dei Pokémon. Era una detective e sapeva che dietro ad ogni trucco c’era una spiegazione logica.
L'incantatrice chiese il silenzio generale, per trovare la giusta concentrazione “Ok, attenzione! E ora… uno... e due...e....TRE!" annunciò sfilando il mantello.
Della Swoobat non vi era più traccia. Si levò subito un boato di applausi da parte del pubblico, Ash, Lidia, Serena e Brock però un’intuizione l’avevano avuta su come rendere possibile tale magia. Riguardava un Pokémon dopotutto.
"E ora..." annunciò rimettendo il mantello sull'altra mano. "La mia mano magica la farà riapparire! E uno e due... e… MAGIA!" Swoobat riapparve da sotto il mantello e il pubblico sommerse le due di applausi.
“Deve aver usato quella mossa” concluse Lidia. Finché usava un Pokémon, la soluzione del trucco era semplice per lei. 
"Come vedete niente trucchi! Io e la mia Swoobat siamo unite e abbiamo il dono magico! Siamo Betty la fenomenale e Swoobat la grandiosa!" e detto ciò le due si inchinarono per ricevere gli applausi. "Ma noi non amiamo solo le magie, ma anche le feste! Quindi per festeggiare questo caloroso pubblico, faremo un ultimo e fenomenale trucco, appena perfezionato! Però avremo bisogno di un assistente”
Un sacco di mani si alzarono, ma Betty li calmò tutti “Nono.. non un volontario. Sarà Swoobat a decidere il nostro assistente! Deve avere un dono magico, qualcosa che solo io e la mia Pokémon possiamo vedere e trovare dentro ad una persona!" disse poi lanciando la sua pipistrella in volo. 
"Di certo ci sa fare ad intrattenere il pubblico" sorrise Brock "DI solito una maga deve essere un po' dark e dal suo aspetto si deduce facilmente, eppure sembra più una ragazza amante del divertimento e le feste"
“Chissà cosa intende per il dono magi-…” Sentì un peso appoggiarsi alla sua testa e improvvisamente tutti gli occhi si spostarono su Ash, il quale rimase sorpreso. Non sapeva se positivamente o negativamente.
“Swoo Swoo!" confermò di nuovo il Pokémon, scaturendo un sorriso nella sua allenatrice Betty "A quanto pare abbiamo la persona giusta per il numero!" 
"Eh… io?" 
"Ma certo che sei tu, hai il dono! Sennò perché Swoobat ti avrebbe scelto? Coraggio, vieni su, il palco ti attende!" lo incitò lei. 
"Ma io non è che...Uh!? E-EHI!" provò a defilarsi Ash, ma si sentì subito trascinato in aria. La swoobat di Betty lo stava sollevando con Psichico. 
"Coraggio un applauso per il nostro portatore del dono!" Di nuovo ci furono applausi per l'allenatore, sebbene la maggior parte del pubblico volesse essere al suo posto. "Come ti chiami?" sorrise lei.
"E-Ehm Ash..." fu la risposta imbarazzata di lui, che cercava i suoi amici tra il pubblico, pregandoli di aiutarlo.
"Allora Ash... ora avrò bisogno di te! Vedi quella grossa scatola orizzontale che mi sta portando la mia amica? Devi entrarci dentro!”
"O-Ok..." sembrava tutto abbastanza semplice per ora. 
"Tranquillo, non è nulla di ché"
"S-se lo dici tu..." Ash fece come richiesto e si infilò dentro, soltanto la sua testa e le sue gambe sporgevano dai buchi della scatola. 
"Allora Ash, come ti senti?" chiese Betty tranquilla, come un medico di fronte al suo paziente.
“Stretto" ammise lui. 
"Beh vediamo se ti posso aiutare dunque! Swoobat... portami l'attrezzatura!" Quando Swoobat fu di ritorno Ash impallidì di colpo; non voleva più fare da assistente! Il pubblico ora non voleva tanto più essere al suo posto. Serena sbiancò quasi più di Ash. Betty aveva in mano una sega…
"Se ti senti stretto allora forse dovremmo sistemare il tuo corpo!" disse lei con un’aria che sembrava quasi sadica, ma estremamente divertita. 
"N-NON AVRAI INTENZIONE DI...DI TAGLIARMI IN DUE!?" urlò Ash sperando stesse scherzando anche se non pareva affatto così. Detto sinceramente, non voleva essere una cavia per un trucco finito con una disgrazia. Aveva ancora tante cose da fare nella vita: vincere la lega, mettersi con Serena, salvare ancora il mondo se necessario, diventare maestro Pokémon,  sposare un certa ragazza, mettere su famiglia…
"Esatto!" fece lei talmente tranquilla e felice che a tratti poteva sembrare il volto di una serial killer, allo stesso momento distruggendo anche ogni elenco di futuri sogni che Ash voleva realizzare.  
"A-ARCEUS NO!!! HO UNA VITA DAVANTI! DEVO DIVENTARE UN MAESTRO POKE’MON!" urlò ancora più nel panico lui. Serena era completamente allibita, sul punto di crollare.
"Allora inizio signori!"
"F-FERMA!" strillò Ash. 
Betty se ne infischiò e iniziò a segare in due la scatola fischiettando tutta contenta "A-AIUTATEMI!!!" urlò lui scalciando e cercando di uscire. Ci vollero 5 minuti per completare la magia, sebbene Ash non avesse sentito nulla.
Serena tolse le mani dagli occhi, con il terrore di guardare il suo amato tagliato in due, spettacolo che si ritrovò davanti esattamente uguale alle sue parole. 
Ash sentiva ancora le sue gambe ma tra lui ed esse c’era un buco! Si sentiva in leggero panico. "AHHHHHHH!" urlò l'allenatore rendendosi conto di essere completamente staccato dalla sua parte inferiore. 
“PIKAPIII!!!” Persino Pikachu era in totale stato di panico. Il suo allenatore non aveva più le gambe attaccate al corpo.
Anche Serena cacciò un urlo debole e svenne, attirando gran parte di persone a lei attorno "S-Serena!" la sorresse Lidia, anche lei abbastanza sconvolta. "Brock prendi dell’acqua!" Brock si precipitò a cercare una bottiglia d’acqua, visto che le borse erano ancora al centro medico, seguendo l’ordine di Lidia anche se era lui quello che doveva prendere posizione come medico.
Betty distolse lo sguardo dalla sua vittima un attimo, sorpresa della scena appena vista tra gli spettatori, poi tornò dal ragazzo, troppo preso a guardare le sue povere gambe. "Allora maestro Pokémon in erba, va meglio? Ti senti meno stretto?" 
"R-RIATTACCAMI LE GAMBE PER FAVORE!"
"Però saresti il primo maestro Pokémon senza gambe!" rise tranquilla lei. “Non vuoi fare la storia?”
"T-TI PREGO!!!" la pregò lui.
La maga sospirò "E va bene allora, te le riattacco, sta tranquillo. Con i miei poteri magici!"Le due parti di Ash vennero riavvicinate e scrupolosamente Betty si mise a richiudere per bene le parti. Poi si strofinò le mani e iniziò a toccare la scatola su più punti. "Attenzione! Ho finito!" Aprì la scatola annunciando la fine del numero “Ed ecco il nostro futuro maestro Pokémon di nuovo integro e vegeto!"
Infatti era così, Ash poteva di nuovo sentire il corpo attaccato. In fretta e furia uscì dalla scatola per verificare e constatò che funzionavano come sempre le sue gambe "Ma come!?" 
"MAGIA SIGNORI!" gli strizzò l'occhio lei. "Coraggio! Un applauso per il nostro volontario Ash!"
“Io non mi ero mai proposto volontario…” specificò Ash a bassa voce, mentre scendeva dal palco e cercava i suoi amici.
"S-Serena apri gli occhi! Ash è integro e vivo! Lo puoi ancora sposare!" la incitò Lidia cercando di scuoterla, forse le prese in giro l’avrebbero svegliata.
Brock tornò con un bottiglia d'acqua, chiesta ad un barista e la svuotò in faccia a Serena "Ecco qua! Credo possa bastare” 
Serena riprese i sensi immediatamente "Io… che cosa è successo?"
"Grazie! Siete un pubblico stupendo! Ci vediamo al Varietà di domani dove potrete assistere ad altri trucchi fenomenali e un party di colori a tema Pokémon! Alla prossima!" 
Ash individuò i suoi amici e corse da loro "Serena stai bene!?" si preoccupò subito l'allenatore vedendola in uno stato che sembrava sul punto di svenire. A dire il vero era successo davvero. 
"A-Ash? M-Ma non eri…!?" 
"Si, ma sono di nuovo integro! N-Non capisco come, ma perché sembri appena svegliata da un mancamento?”
“Perché è successo? Vederti tagliato in due non è stato un bello spettacolo…” gracchiò acida Lidia, anche per la confusione fatta da quel trucco. Con Serena svenuta, non aveva potuto osservare bene e capire le modalità della finta magia. Non che le dispiacesse l’ennesima prova dell’infatuazione e la preoccupazione che l’amica aveva per quel tonto.
“Ho sentito bene? Quella maghetta si esibirà domani al Varietà?” chiese Ash ai compagni, per accertarsi di non sbagliarsi.
Serena si riprese subito "Varietà? A-Anche lei?" Subito si fece strada tra il pubblico che si disperdeva di nuovo nella città. Arrivo dalla ragazza a la salutò cordialmente “Ciao! Gran bello spettacolo! Per caso tu ti esibisci domani al Varietà? Sai credo che allora ci sfideremo!”
La maga non si voltò nemmeno ignorando completamente Serena e ciò che aveva detto “Uhm… beh sono sicura che domani sarà una sfida grandiosa…”
“Ovvio, visto che partecipo anche io” la freddò Betty con tono di superiorità ma anche impassibilità. Perché doveva aprirsi con una sconosciuta? "Ti faremo mangiare la polvere… e ora non seccarci più”
“Volevo solo… essere gentile. Sai anche se siamo rivali non vuol dire che non possiamo fare amicizia” rispose Serena un po' offesa da quel tono rivoltole.
“Ah si? Pff… non farmi ridere” Betty chiuse le sue ultime cose e tornò dietro al palco, per sistemare la sua attrezzatura. 
"Che tipo, prima tutta gentile e poi si chiude così..." borbottò Lidia.
Serena guardò il pokédex e impallidì "Cavoli è tardissimo!!! Devo sbrigarmi se voglio prendere in tempo la stoffa e il materiale!" Si rivolse ai compagni "Non dovete  per forza venire se non vi va, andrò per conto mio e ci vediamo stasera a cena al centro Pokémon!"
Brock sorrise raggiungendola "Ma figurati, è ovvio che ven-.."
"Vado ad allenarmi allora! Grazie Serena!!" Se la filò a gambe levate Ash. 
Improvvisamente però si sentì strattonare al colletto della giacchetta e si fermò di colpo, sentendo il collo stringere "Che fai?" Soffocò lui, liberandosi dalla presa.
"Ti pare questo il modo!? Guarda la stiamo aiutando tutti! Sei un insensibile ad andare ad allenarti adesso!" Lo sgridò Lidia con aria minacciosa.
"Frena un attimo!" Si accertò che Serena si fosse avviata e poi riprese a difendersi "Lo shopping non fa per me..."
"Questo non è shopping! Prendiamo solo stoffa!"
"B-Beh non me la sento ora... e devo allenarmi per la mia prossima sfida. Serena mi capisce e sono sicuro che non si offende, ci conosciamo bene. Infatti mi ha lasciato andare!" Ash sapeva bene che Serena quando voleva sapeva essere convincente...  un costume da Fennekin faceva ben risaltare quel dettaglio "Molto convincente..."
"Cosa?" Arrivò un commento confuso da parte della detective. 
Ash scacciò via dalla testa quei pensieri. Doveva allenarsi, ora contava quello e che Lidia lo accettasse o no, non gli interessava. Serena non si era lamentata e andava bene, altrimenti avrebbe insistito. Se non lo aveva fatto era perché era troppo di fretta e lui non era di grande aiuto in quel settore. "Vado, a stasera!" La liquidò liberandosi della presa e correndo via"
"Pika" Pure lui salutò senza darle più di tante attenzioni.
"Cosa ci trova Serena in lui!?"
...
Nel frattempo Serena continuava la sua ricerca, ormai era quasi arrivata al negozio, anche se sapeva bene che stava perdendo uno per uno i suoi amici. Ash era ad allenarsi, Brock si stava già distraendo davanti ad ogni ragazza e Lidia lo cercava di fermare anche se senza troppi successi. 
Dovette cedere e lasciarli dietro, avrebbe fatto prima a comprare ciò che le serviva e tornare indietro. Li avrebbe trovati nello stesso luogo, brulicante di donne da far perdere il fiato.
Spotpup non avrebbe più sentito la mascella a fine giornata e il sedere di Brock avrebbe avuto bisogno di un amputazione.
Li perse di vista, arrivando al fatidico negozio. Entrò, provando un pochino di tranquillità per la prima volta in quella giornata caotica. 
Cerco bene quello che le serviva e lo trovò con facilità. Prese i rotoli di materiale colorato, sapendo già cosa avrebbe realizzato. Visto che per ora poteva fare solo una cosa semplice, si sarebbe anche procurata qualcosa per realizzare il vestito per i successivi Varietà. Pensava a qualcosa di rosa, o rosso, o azzurro, per cambiare totalmente e dare un taglio al passato. Inoltre le piaceva l'azzurro e sapeva che piaceva pure ad Ash. Sapeva che avrebbe espresso un commento positivo lo stesso, ma voleva fosse il più sincero possibile e voleva stupirlo.
A sua insaputa ovviamente ad Ash sarebbe piaciuta qualunque cosa, qualunque colore. Serena era stupenda con tutto addosso e bastava un vestitino semplicissimo a farla sembrava una meraviglia ai suoi occhi. 
Cacciò tutto l'occorrente in un carrellino e si avviò verso l'area con i merletti, i nastri e i fiocchi. Cercò tra gli scompartimenti, trovando un bellissimo rotolo di nastro blu brillante. Allungò la mano per afferrarlo e sentì un altro arto avvinghiarsi all'oggetto del desiderio.
Entrambi subito si ritirarono e coloro che avevano allungato le mani si guardarono negli occhi, era decisamente uno scherzo del destino. "Ehi ma, sei tu!" 
Pure l’altra ragazza si sorprese. Betty ora vestita in abiti più casual, cercò di farci molto caso e girò lo sguardo altrove.
Serena la guardò appena dispiaciuta, cosa aveva fatto a questa ragazza? Era stata lei e non gli piaceva oppure faceva così con tutti gli sconosciuti? Cercò comunque di essere gentile, prese il nastrino e lo porse alla ragazza che ora stava cercando altro. “Tieni, sai questo genere di blu credo ti doni, visto l’abito che avevi sul palco!”
La ragazza alzò le spalle, lo prese e si limitò ad un cenno, non si sapeva se per ringraziare o per minacciare con lo sguardo. Era molto fredda, più che arrogante, un genere di persona che su serena faceva un grande impatto.
“Sai, forse sembra un po' sgarbato, ma sembri una persona allegra sul palco, si vede che quello che fai ti piace molto e ti lasci trasportare dalla gioia e l’allegria, può sembrare strano visto che tanti maghi sono più misteriosi e scuri…”
“E allora?”
“Nonostante il costume che indossi, si vede che l’aria da fredda insensibile non ti si addice, non ti critica nessuno se mostri quel bel sorriso che hai mostrato oggi sul palco mentre mostravi la tua vera passione” La riprese Serena.
Betty inizialmente sembrava quasi innervosita, ma sentendo tutto il discorso di Serena inarcò le sopracciglia sorpresa.
“Sono sicura che domani mostreresti lo stesso sorriso durante la tua esibizione, hai comprato tante cose così carine e allegre! Si vede dai tuoi gusti che non esprimi ciò che hai dentro! Questi nastrini sono così brillanti e colorati, ricordano una festa. La gioia semplice e spontanea dentro ognuno di noi, visibile o non visibile”
L’altra era a bocca aperta, non sapeva cosa rispondere. Serena lo prese come un tentativo mezzo riuscito di dire la sua. Rimise le mani al suo carrellino e si allontanò verso altri scomparti. Non sapeva come mai era finita nel reparto con le stoffe per i costumi di Carnevale, anzi, non sapeva proprio dove fosse l’uscita.
Improvvisamente sentì uno scoppio e una moltitudine di coriandoli la invase, dandole un infarto e facendola quasi cadere a terra. Si ritrovò la faccia di Betty davanti agli occhi, con un sorrisone allegro “Sorpresa!!”
Eh?
“Volevi la vera me, eccola qui!” Le porse una mano per aiutarla a rimettersi decentemente in piedi “Sai, non mostro quasi mai chi sono veramente. A volte la gioia e l’allegria possono annoiare e credo che non tutti mi apprezzerebbero per quello che sono”
“Ma è assurdo, chi è davvero intelligente e sensibile apprezzerebbe la persona che sei così come la realtà di rappresenta” Accettò l’aiuto Serena sorridendo.
“Non tutti sono come te” ribatté lei, mettendo in evidenza un chiaro complimento. Era bastata qualche frase a farla cambiare. Serena rispose con una semplice risatina imbarazzata, almeno ora sembrava più facile socializzare con la maga.
"Sei la ragazza che era in compagnia di Ash, il volontario dello spettacolo di poco fa, vero? Viaggiate insieme?” Chiese Betty, ricordando che il corvino era in sua compagnia e la ragazza era addirittura svenuta vedendolo tagliato in due.
“Beh si...”
“Siete tanto amici vero? O è il tuo ragazzo?” azzardò lei.
Serena subito sussultò, era la terza persona oggi a toccare quel tasto “Cosa te lo fa credere!?”
“Sei svenuta davanti a centinaia di persone vedendolo tagliato in due, per questo mi spiace. Se non tieni così tanto ad una persona non prendi seriamente un trucco magico visto e rivisto come quello”
Serena cercò di nascondere un rossore “N-Non è il mio ragazzo”
Betty fece un sorrisino “Ma da come sta arrossendo lo vorresti!”
“Che ci fai tu qui comunque?" cercò di cambiare argomento prima di toccare argomenti di cui ora non voleva parlare. Era così patetica a nascondere il suo amore per Ash? Se ne accorgevano persino gli sconosciuti, come poteva credere che Ash non lo notasse? Era ingenuo ma… 
"Io? Io stavo cercando un po' di attrezzatura per nuovi numeri!" disse semplicemente con un sorriso "E tu?" per fortuna abbozzò alla domanda e perse dalla testa l’argomento precedente.
"Beh io cercavo invece qualche accessorio per il vestito di scena..." rispose Serena un po' timidamente, sperando non chiedesse perché si era organizzata all’ultimo se il concorso era il giorno dopo.
"Allora prendi pure il nastro! Ne hai più bisogno di me!" sorrise l'altra tranquillamente. 
"Davvero!?" 
"Davvero! Anzi se vuoi ti posso dare anche una mano, non ho problemi!" La kalosiana si sorprese, fino a poco tempo fa la maga aveva una lingua fredda e tagliente, ora invece era tutto il contrario e le voleva pure dare una mano.
"B-beh grazie!" si limitò a dire. 
"E di che? Aspettami che ti raggiungo subito!" 
"O-Ok!"
Una volta pagato e messo in busta le cose di Serena, le due uscirono dal negozio e presero a camminare. Serena aveva quasi trovato tutto, le mancava solo qualche tocco e avrebbe potuto fare il suo vestito, se il tempo disponibile era sufficiente. Anche perché non avrebbe mai potuto passare la notte in bianco o non avrebbe trovato le forze per esibirsi. 
La maga si stiracchiò "Ah… che bello avere un po' di libertà!" poi si rivolse a Serena "Già che siamo qui ti va se andiamo a bere qualcosa? Offro io, non preoccuparti!"
Serena guardò l’orologio del campanile, in effetti qualche minuto lo aveva per bere qualcosa, non avrebbe fatto grande differenza "C-Certo!”
Sul cammino, le due iniziarono a parlare, ma il loro discorso fu interrotto da una distrazione. Videro in mezzo alla strada Brock che veniva trascinato via da una ragazza, con Lidia e Spotpup che si occupavano di tenerlo lontano dal sesso femminile sconosciuto. Ognuno una gamba, con due sguardi chiaramente seccati ed imbarazzati. 
Serena aveva ragione, li aveva ritrovati esattamente dove li aveva lasciati, troppe ragazze per non avere intralci sul percorso. Povera Lidia, le dispiaceva per lei, era un modo triste per diventare famosi. “Hai avuto di che divertirti Lidia?” La salutò la performer di Kalos.
“No. Comment.” La gelò lei con lo sguardo. Poi si accorse della ragazza di fianco a Serena. “Oh… tu sei Betty, giusto?” non le andava molto a genio dopo il trattamento riservato a Serena poco prima.
“Si! Piacere!” Confermò allegra lei, spiazzando Lidia in un mare di domande che non poteva esprimere se non arrivando fino a sera.
“Ti ho vista prendere appunti durante la mia esibizione, sei un’altra maga o un giudice di magia?” Chiese Betty ricordando la sua faccia sempre presa a scrutarla e a scrivere senza nemmeno guardare il blocco di note. Riusciva a scrivere senza nemmeno guardare.
“Sono una detective e cercavo di capire i tuoi trucci!”
“Ah si?” incuriosita la maghetta la sfidò ad indovinare le sue strategie.
“Si! La prima magia che ho visto di Swoobat che cambia posto era semplicemente la mossa Teletrasporto! Mentre la seconda era facile. Aveva un paio di gambe finte nella parte di scatola inferiore e hai scelto Ash tra il pubblico perché aveva pantaloni e scarpe simili al tuo modello!” concluse spavalda la detective.
Betty applaudì “La prima è andata esattamente così, ma la seconda invece sei fuori strada!" 
Lidia subito sgranò gli occhi "Caspita, non ho potuto seguire bene il trucco perché Serena era svenuta! Dovevo prestare più attenzione!”
“Peccato per te, un mago non rivela mai i suoi trucchi. Può ammettere quando vengono scoperti ma per il resto acqua in bocca!" portò il dito alla bocca per mimare il silenzio. 
All'improvviso qualcosa oscurò l'aria. "Ehi ma cosa?" fecero in tempo a chiedersi i presenti quando un enorme cilindro piombò su di loro. 
"Un cappello? Che razza di scherzo è questo!?" protestò Brock. 
"Uno scherzo no ma magari il nostro personale trucco magico si!" si sentì una voce dall'alto, con un contorno di voci delle persone spaventate che fuori dal cilindro correvano via. Una voce troppo familiare per i loro gusti.

"Preparatevi a passare dei guai, siete stati acchiappati!”
“Dei guai molto grossi, la magia vi ha affascinati?”
“Proteggeremo il mondo dalla devastazione!”
“Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!”
“Denunceremo i mali di amore e verità!”
“La magia arriverà alle stelle e anche più in là!”
“Jessie!”
“e James!”
“Team Rocket, pronti a partire alla velocità della luce!”
“Arrendetevi subito o preparatevi a combattere e a sparire!”
“Meowth, proprio così!"

 "E per continuare lo show. Ora faremo sparire la vostra amichetta e il suo Pokémon!" disse Jessie tutta tionfante. Non appena premette un bottone, una mano dal cilindro prelevò Betty e la sua Swoobat e li rinchiuse dentro ad una macchina a forma di Meowth.
"Ehi!" protestò dall’interno del coso enorme "Ma che intenzione avete!?"
"Quella di conoscere i tuoi trucchi magici!" spiegò il felino "Così poi li possiamo usare anche noi per catturare i Pokémon dei mocciosi e quelli  che più ci aggradano!" 
"E davvero credete vi svelerò i miei trucchi? Una maga non lo fa mai! Soprattutto per scopi così vili!" sbuffò lei, facendosi sentire. Aveva la voce molto potente. 
“Si, ne siamo sicuri!” Detto questo il gatto robotico sparì senza lasciare traccia, mentre i ragazzi rimasero ancora bloccati dentro al cilindro.
La performer subito pensò ad Ash, se almeno ci fosse stato lui. Di sicuro sarebbero usciti da quel guaio senza nessun problema, sapeva sempre come trovare ogni soluzione. A quel punto  le venne un’idea. Era una buona causa e interrompere i suoi allenamenti era più che lecito se c’era bisogno di una mano. "Provo a chiamare Ash con la funzione delle videochiamate del mio pokédex!”
“Grande Serena! Sei un genio!” esultò Brock.
“Il genio è Olivio che ci ha dato questi fantastici pokédex. Comunque aspetta a ringraziarmi, dobbiamo sperare che Ash risponda” rispose lei digitando il contatto di Ash sul suo pokédex. Cliccò la faccina con la foto dell’amico e il pokédex cominciò a squillare. 
Rimasero ad aspettare, ma purtroppo non rispose nessuno e la linea cadde. A quel punto non rimase che mandargli un videomessaggio. La videocamera si accese e lei inizio a parlare “Ash! Abbiamo bisogno di una mano! Il Team Rocket ci ha bloccati in una trappola e ha appena catturato un’amica e il suo Pokémon! Raggiungici in fretta, noi cercheremo di liberarci!” e lo inviò. Infilò di nuovo il dex nella tasca della ghiacchetta e tornò a guardare i due compagni. “Che si fa ora?”
“Aspettiamo e pensiamo ad un modo per fuggire…” Lidia provò ad incoraggiarli, ma era più facile a dirsi che a farsi. Passarono minuti e minuti ma di Ash nemmeno l’ombra, eppure un cilindro gigante non passa inosservato!
“Perchè non arriva?" si disperò mentalmente Serena. Ash non era il tipo da abbandonare così gli amici, di sicuro doveva aver trovato un posticino tranquillo per allenarsi e non aveva visto il messaggio oppure era lontano. 
"Brutto gesto quello di lasciarci qui, specie se la sua ragazza è nei guai!” borbottò Lidia maledicendo la voglia di allenarsi sempre di Ash. Non aveva un minimo di sensibilità e romanticismo. Né Brock, né Serena la sentirono, ma di sicuro avrebbe sentito Ash quando sarebbe arrivato.
Brock finalmente arrivò ad una conclusione, essendo stato il più silenzioso durante quell’attesa aveva usato ogni neurone per trovare una via di uscita "Serena chiama Plarky! Forse con l'aiuto di mimica di Sudowoodo riusciamo a sollevare il cappello sfruttando la corrente ascensionale di Pistolacqua!"
Gli occhi delle due ragazze si illuminarono "Vale la pena di provarci! Plarky scelgo te!" Serena esclamò lanciando la pokéball dello starter in aria.
Dalla essa si materializzò l'ornitorinco azzurro. "Lark" sbuffò. 
"Plarky usa Pistolacqua a terra e lasciati andare!" ordinò Serena indicando il terreno.
"Sudowoodo vieni fuori e usa mimica copiando lo stesso gesto!" Brock lanciò la pokéball contenente il suo alberello e anche lui si ritrovò fuori. 
I due fecero come detto lanciando quanta più acqua possibile. La forza del getto fu abbastanza forte da permettere ai due di sollevarsi in aria e arrivare fino al tetto del cilindro e dargli un colpo abbastanza potente da rovesciarlo e liberare il gruppetto. 
"E ora presto! Dobbiamo aiutare Betty a liberarsi del Team Rocket!" 
…intanto… altrove…
"E ora maghetta! Dicci come fai!" la rimproverò James con il taccuino sulle mani, era molto frenetico e irritato quanto i suoi due colleghi. Era da un casino di tempo che cercavano di farla parlare ma la maghetta era sempre irremovibile, usava un sacco di scuse insulse.
"Un mago non rivela mai i propri segreti! Ve l’ho detto mille volte! La magia non è per tutti, solo chi sa apprezzarla fino in fondo può far parte del suo mondo!" fu la risposta pronta di Betty, che sembrava ad una lezione sulla magia con degli studenti tontoloni e cocciuti.
"La tua magia sarà a scopi molto utili! Noi apprezziamo qualunque mezzo ci porti a catturare Pikachu e altri Pokémon preziosissimi!!" proruppe Meowth
"Un Meowth parlante? Cosa siete? Ventriloqui?"
"E-Ehi!" protestò Meowth "Questa bocca è 100% naturale! Io sono capace di parlare grazie alle mie doti! Non sono un pupazzo!"
"La mocciosetta ha la lingua tagliente, come facciamo a convincerla a cooperare?" Chiese James grattandosi il capo stanco.
"Bah, un modo si troverà" disse velocemente Jessie "Per ora la teniamo rinchiusa. Poi si vedrà”
Fu in quel momento che la voce della prigioniera si risentì "Comunque, un numero di sparizione ve lo potrei pure mostrare..."
"Eh!?" si girarono subito i tre, stupidi che aveva ceduto così facilmente, senza neppure minacciarla.
"Ci ho riflettuto e siete pur sempre un pubblico no? La vocazione di un mago è quella sempre di intrattenere il suo pubblico e di renderlo felice quindi..." continuò a parlare eloquentemente Betty. 
"Brava mocciosetta!" si fece tutta contenta Jessie. "Ora si che ragioniamo! James presto, il taccuino!" 
"Subito!" L'aria si fece silenziosa. Il trio si mise a prestare attenzione con molta cura e silenzio, almeno erano un pubblico rispettoso.
"Signori ladri, la magia migliore, ma prima… sareste cosi gentili da darmi una coperta o un telo? E' un elemento essenziale per la riuscita del trucco"
"Che state aspettando?" ordinò la donna dai capelli fucsia "Trovate un qualcosa che possa essere usato!" subito i due colleghi ladri di Jessie andarono a cercare un telo e lo portarono a Betty, consegnandolo nelle sue mani.
"Grazie! Ora Swoobat vieni vicino a me! Da sotto il mantello vedrete un numero di sparizione! Ricompariremo fuori dal telo senza essere visti mentre uscivamo! Attenzione! E uno e due... e ... magia!”
Il mantello si fece subito floscio, come se il terreno li avesse inghiottiti. Il Team Rocket si accertò che non fossero sdraiati sotto, anche se era chiaro che non era così. Ormai sicuri, applaudirono "Brava! Brava! Che numero ci tornerà utilissimo!" esultarono i tre. Continuarono ad applaudire anche se dovevano ancora capire come mettere in pratica il trucchetto. 
Eppure dopo altri immensi applausi, la prigioniera non ricompariva, questo cominciò a preoccupare Jessie "Non crederete che!?" 
James pure cominciò a farsi cupo “Non sarà sparita nel regno della magia!?”
Meowth corse ad alzare il telo, trovando sotto un cartello con scritto una parola a caratteri cubitali: FREGATI!!!!!! “Altro che regno della magia! Quella piccola mocciosa insolente!”
"Cooooooosa!?????" Urlarono i due lestofanti umani in preda al panico. Avevano perso il loro pesciolino. "Dove è finita!?" Uscirono dal Meowth robotico e si guardarono attorno alla ricerca disperata della ragazza, la quale fu facilmente rintracciabile. Stranamente non sembrava voler allontanarsi troppo.
Betty si mise a braccia conserte "Ho detto che sarei ricomparsa fuori dal telo, non dove! Il party è appena iniziato, credo sia ora di passare ad uno spettacolo molto più esaltante! Mi servono solo i miei assistenti!" 
"Bettyyyy!!!" Sentirono delle voci.
"O meglio, la mia compagna!" 
E spuntarono all'improvviso Serena, Brock e Lidia. La performer bionda corse a fianco della nuova amica, con Braixen al suo fianco "Tutto bene?"
"Ma certo!" Rispose tranquilla "Credevi non riuscissi a gestire questi scherzi della natura?" 
"Scherzi della natura!?" 
"Sono troppo facili da fregare, ma mi servirebbe una mano per rendere questo spettacolo finale esaltante! Coriandoli infuocati, festoni e allegria dalla nostra parte. Ti va?"
Serena inizialmente era confusa, ma ben presto capì e annuì, dandole il suo supporto. "Io e Braixen siamo pronte, quando vuoi"
"Via alla festaaa!!!" Esultò la maghetta.
"Gourgeist usa Palla Ombra!" Ordinò Jessie.
"Braixen usa Lanciafiamme!
"Braiiiiixeeeeeennm!!" Il raggio infuocato partì in direzione del rivale.
Betty a quel punto partì con il suo ordine "Swoobat usa Psichico su Lanciafiamme!" 
Il pipistrello rilasciò un'aura fucsia e circondò il raggio infiammato che venne dirottato sopra la zucca volante. I rivali rimasero stupiti, ma la loro sorpresa finì quando la fiamma poi venne trasportata fino a Inkay, sbattendolo a terra.
Il Palla Ombra ancora vagante si diresse verso Braixen, ma la volpina fu rapidissima a colpire l'attacco con il suo bastone come una palla da baseball, rimandandolo al suo proprietario e facendolo cadere al suolo insieme al collega.
"Forza alzatevi!" Li incitò Meowth.
"Swoobat usa Cuorstampo"
"Braixen dalle una mano con Introforza!" Braixen cominciò a fare delle capriole ed evoluzioni, per avvicinarsi agli avversari, evitando la compagna che si avvicinava a grande velocità contro i rivali. 
Delle sfere d'energia si combinarono ai cuori vaganti e la vicinanza ai nemici rese certa la collisione. Inkay e Gourgeist erano K.O.
Serena si avvicinò a Betty e le diede un cinque "Grande!!!"
"Lo show non è finito temo" e indicò la donna e l'uomo intenti a cambiare Pokemon, prima ancora di poter ribattere, Trolby e Spidow erano sul suolo pronti a lottare.
"Pensavate di fermarci così facilmente!?" Le canzonò il gatto “Vi sbagliate di grosso!" 
"Pff... da quella bocca potrebbero uscire tante cose simpatiche, un vero spreco" sembrava quasi triste sul serio Betty "È sempre così?" Domandò alla ragazza al suo fianco.
Serena scrollò le spalle, sorridendo ambiguamente. Se fosse stata una persona sfrontata, avrebbe chiaramente detto di peggio.
Betty schioccò le dita "Va beh, Serena puoi sostituire Braixen e mettere Plarky in campo?"
La kalosiana non rispose, passando direttamente all'azione. Tirò fuori la pokéball e richiamò Braixen nella sfera, facendo avanzare Plarky che era stato nascosto dietro di lei tutto il tempo. Bastò un cenno e l'ornitorinco si posizionò di fianco a Swoobat, solo sul terreno.
"Plarky lancia il tuo boomerang!!!" Lo starter di tipo acqua lanciò il suo boomerang verso Spidow, la quale lo schivò come niente.
"Ahahaha tutto qui? Nemmeno una mossa vera!?" Si prese gioco di loro James.
Betty lanciò uno sguardo a Serena e lei rispose con un cenno d'approvazione. "Swoobat prendi Plarky e usa teletrasporto!" Il pipistrello scese in picchiata e afferrò con la coda Plarky, il quale si aggrappò. Ben presto sparirono e riapparirono dietro a Spidow.
Il boomerang tornò indietro, cambiando direzione e Plarky saltò giù, prendendolo al volo. In fretta alzò le zampe e le abbassò, colpendo Spidow con il boomerang più forte che poté. "KYYYYY"
"SPIIII" gemette la ferita.
"Trolby usa rocciotomba!" 
Il troll roccioso fece cadere le rocce sul Swoobat, che perse quota e cadde a terra. Era un brutto colpo, molto efficace. 
"Swoobat tutto bene!?" Chiese Betty accertandosi che non fosse troppo grave.
"Bat..." si rialzò piano.
Pure Spidow cominciò a tornare sulle sue zampette agili, anche se con molta fatica. "Dow"
"Plarky usa Bollaraggio!" 
"Plaplaplarkyyyy" la massa di bolle partì in direzione di Spidow, la quale rispose con Millebave e scoppiò l'attacco acquatico.
Il filo si avvicinò pericolosamente a Plarky "Schiva!" E lui riuscì ad evitare in tempo di farsi avviluppare.
Jessie stava perdendo la pazienza "Spidow ancora Millebave su Swoobat!"
"Spidoooow"
"Psichico!" La creatura volante prese possesso della tela e la fece avvicinare pericolosamente al troll roccioso. La legò attorno e lo bloccò.
"Cosa!?" I tre membri del Team Rocket esclamarono.
Plarky subito attaccò "Usa pistolacqua!" Lo appoggiò la sua allenatrice.
"Swoobat aiuta con Eterelama!!!" 
I due attacchi vennero scagliati contro Trolby, che subito venne scaraventato via, creando un solco nella terra e rivelando il Pokémon K.O.
"Noooo!!! Il mio rocciolino!!!" James lasciò la suanpostazione per correre dal Pokémon per ritirarlo nella sua sfera.
"Spidow possiamo ancora farcela!" Il ragno si girò  verso Plarky, molto vicino al suo raggio di mira. "Millebave!!!" E lo prese in pieno, bloccandolo.
Betty non se lo aspettò "Oh no!" Stava per ordinare di spezzare il filo con Eterelama, ma Serena fu più veloce.
La ragazza non aveva perso tempo e non si era lasciata intimidire dalla mossa "Usa Geloraggio sul filo!"
Subito l'ornitorinco aprì il becco e il filo cominciò a ghiacciarsi, seguendo la via fino al mittente Spidow. La ragnetta fu congelata prima ancora di accorgersene. Per Jessie il tempo fu talmente poco che non poté nemmeno pensare ad una contromossa o chiamare Wobbuffet in campo per aiutare la novellina. Liberarsi dal filo ghiacciato fu un giochetto per Plarky, il quale si preparò a continuare le ultime mosse.
"Dragofuria!" Gridò Serena, dando il via libera alla mossa devastante. 
Il drago di energia si formò velocemente "PlaaaaaaaaRRKYYYYYYYYY" come una tempesta travolse il nemico e lo mandò K.O. senza lasciare dubbio a nessuno. Era completamente privo di energie.
"Ti va di chiudere questo spettacolo insieme?" Domandò Serena girandosi verso la compagna. Questa volta aveva proposto lei di scatenare la festa e Betty non poteva esserne più felice. Era ora di concludere quello spettacolo magico.
"Swoobat Eterelama!!!"
"Plarky ancora Dragofuria!!!"
"A-Aspe-..." Jessie non fece a tempo nemmeno a far ritornare Spidow nella sua sfera. 
Gli attacchi esplosero in un raggio pazzesco, dai mille colori, come un drago pieno di aculei, tagliente e scattante. Fonte che emetteva riflessi splendenti.
"KYYYYYYY"
"SWOOOOOO" 
*KABOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM*
"Ecco il trucco della serara. Il Team Rocket scompare dal sipario e parte come un cannone!" 
"James..." rassegnata si lamentò la donna. Aveva u mal di testa insopportabile, probabilmente troppe magie.
"Beh domani dovrai tu fare le vere magie! Affronterai quelle mocciosette sul palco!" Ribatté James.
Meowth serrò un pugno "Giusto! Devi vendicarci!"
Jessie scosse la testa esausta "Per ora accontentiamoci della magia della nostra..."
"PARTENZA VERSO LA LUCEEEEEEEEEEE"

"Et voilà! Il numero è concluso!" dichiarò trionfalmente Betty esibendosi in un inchino teatrale. 
"Siete state bravissime!" si complimentò con entrambe Lidia. "Se questo era solo l'antipasto chissà che faville farete domani al varietà!"
“Di sicuro ci saranno i fuochi d'artificio" disse Brock già immaginando la scena. 
"Beh l'importante è divertire il pubblico! Questa è la cosa fondamentale delle esibizioni, non si deve solo divertire la performer, ma pure i suoi Pokémon e chi guarda. Se no perché esibirsi con gente attorno?" annunciò la maga poi facendo l'occhiolino alla nuova amica "Vero?" 
"Verissimo!" confermò Serena rimandandolo l'occhiolino. 
“Dovremmo tornare al centro Pokém-…” Improvvisamente il pokédex emise una musichetta e Serena lo tirò subito fuori rispondendo “Si?”
“Cosa succede!? Tutto bene?! State bene? Nulla di rotto? Dove siete!?” Furono le domande che arrivarono come una tempesta. Il volto di Ash apparì allo schermo, mostrandolo molto preoccupato.
"Alla buon ora Ash!" lo rimproverò amichevolmente Lidia. 
"Dammi tregua! So che mi vuoi rimproverare e ne avete tutto il diritto, ma almeno accettate la scusante che non ho sentito la chiamata? Quando poi ho trovato il messaggio ho cominciato a cercarvi ovunque ma non vi trovo!”
“Stiamo bene” Lo rassicurò Serena, abbiamo già sistemato il Team Rocket”
“Uh?”
"Ti sei perso un antipasto di quello che le 2 performer qui presenti ci offriranno domani!" disse Brock tirando una pacca sulla schiena alle due, ovviamente molto delicatamente.
"U-Uh?" chiese ancora più confuso Ash, poi voltò lo sguardo sia su Serena sia sulla presenza familiare di fianco a lei sullo schermo dalla sua parte "Ma tu sei?" 
"Quella che ti ha tagliato in due si" 
Lui scosse la testa e tornò a focalizzare sul discorso “Dove siete che vi raggiungo?”
Serena ci pensò su, poi decise che era inutile cercarsi in giro per la città a vicenda “Incontriamoci direttamente al centro Pokémon, ti aspettiamo là”
“Ok, arrivo subito!” 

Il sole tramontò dietro le finestre del centro medico e il gruppo stava aspettando l’arrivo di Ash pazientemente. Serena in compagnia della nuova amica rimaneva seduta all’ingresso, con la testa sulle mani e i gomiti sulle ginocchia. Era stata una giornata interessante ma estremamente confusionaria e l’intervento del Team Rocket le aveva rovinato ogni suo piano.
“Eccomiiii!!!” Arrivò la voce familiare. Ash comparve subito dalle porte del centro, con lo zaino in spalla. Strano, non lo aveva quando era uscito con loro.
Pikachu lo seguiva a ruota, correndo con il fiatone “Pipika!” Saltò in braccio a Serena dandole una leccatina.
Ash si sedette vicino alla ragazza e le appoggiò la mano dietro alla schiena “Tutto bene? Cos’ha combinato stavolta il Team Rocket?”
E lo raccontarono, raccontarono ad Ash tutto ciò che era successo da quando era andato ad allenarsi. Durante la cena fu quello l’argomento di discussione e anche Betty si unì a loro, presentandosi e chiaccherando. Anche Lidia, Brock e Ash poterono notare la differenza tra la ragazza con cui parlavano ora e quella che aveva risposto male a Serena quella mattina. 
Parlando della kalosiana… era particolarmente giù di corda. Mentre si erano andati tutti a cambiare non aveva proferito parola. Era andata e tornata dal bagno come un fantasma e si era ritrovata con gli altri suoi compagni nella hall del centro senza riuscire a sorridere sinceramente.
“Tutto bene Serena?” Le domandò Betty abbastanza preoccupata “Sembra che qualcosa ti preoccupi” 
“Domani non credo di poter partecipare al Varietà” dichiarò lei, come se si aspettasse l’arrivo di quella domanda prima o poi. Brock e Lidia inizialmente si scambiarono qualche occhiata preoccupata e sorpresa, ma poi capirono bene il perché di quell’affermazione.
Betty però non poteva saperlo “Perché!?” strillò sorpresa.
Serena sorrise dispiaciuta “Purtroppo non ho il vestito di gara. Volevo confezionarlo, ma con il Team Rocket che ci ha intrappolati e la lotta… ho perso troppo tempo e non riuscirei mai a farlo. Ormai è andata”
"Vuoi che ti presti uno mio?" chiese l'amica con apprensione. Non voleva rinunciare a scontrarsi con Serena il giorno dopo per quella futile ragione. Poteva immaginare che era da un po' che miravano ad arrivare in questa città per farla partecipare. "Ne ho tanti…”
"Grazie ma non so se potrei, non credo si abbinerebbero a quelli dei miei Pokémon" ed era vero. Lo stile di Betty era… particolare. Non poteva sposarsi bene con quello di Serena e gli abiti di scena dei suoi Pokémon e detto in parole povere, a Serena non sarebbe molto piaciuto indossarlo. Inoltre le dispiaceva farla disturbare così, non lo trovava giusto “Pazienza…”
“NO!” In quel momento Ash si alzò in piedi determinato “Non puoi rinunciare, hai fatto tanta pratica per questo Varietà e abbiamo viaggiato apposta per venire, per non parlare della corsa per iscriverti!”
“Ma Ash…”
“Non arrenderti mai fino alla fine!” ribatté lui, non permettendole di rispondere “Tu parteciperai a questo Varietà perché lo vuoi, lo voglio io ed è giusto così!”
Serena lo guardò stranita “…Non posso sen-..”
Davanti ai suoi occhi apparve un pacchetto. Ash era stato rapidissimo a toglierlo dallo zaino e porgerlo prima che terminasse la frase. Stava in piedi, davanti a Serena con uno sguardo un po' esitante e un leggero rossore sulla guance. 
A quel punto tutti gli occhi erano puntati su di lui, sorpresi e curiosi. Serena si alzò in piedi e lo guardo senza aspettarsi nulla. Non sapeva come reagire e cosa potesse essere, soprattutto cosa stava pianificando Ash?
“Aprilo… è per te” lo consegnò tra le sue mani e la ragazza lo appoggiò sul tavolo lì vicino. Sfilò il nastro legato attorno alla carta da regalo e poi rimosse pure quella con delicatezza. La scatola rivelata era blu e dal tipo doveva esserci dentro qualcosa di davvero bello.
La ragazza aprì lentamente il coperchio e quando i suoi occhi si posarono sul contenuto del pacchetto, quasi le cadde di mano il pezzo di cartone. Era talmente scioccata e meravigliata che non trovava le parole. Pure Betty, Brock e Lidia rimasero stupidi dalla bellezza dell’oggetto.
Cacciò le mani dentro e poi tirò fuori dal pacchetto un bellissimo vestito da competizione. Non era troppo elegante ma perfetto per apparire al meglio e allo stesso tempo per potersi muovere liberamente. 
Al tatto era così morbido e confortevole. Era un vestitino azzurro per la maggiore, con le maniche e la gonna della lunghezza simile a quello che usava a Kalos. La gonna aveva tre strati, quello più interno era composto da delle balze bianche, sopra poi si poteva scorgere un tessuto rosa chiaro coperto quasi tutto dalla parte di gonna più superficiale azzurro, ricordante un fiore appena sbocciato. Si poteva scorgere delle balze simili a merletti sulla parte superiore, imitanti una parte di corsetto anche all’esterno. C’erano delle spalline bianche che si univano davanti in mezzo al petto, coperto da un fiocco rosa scuso. Le maniche e il tessuto azzurro della gonna avevano dei merletti rosa scuro come il fiocco sul petto e il vestito divideva esteticamente la gonna dalla parte superiore grazie ad un altro tessuto somigliante ad un nastro sempre rosa scuro, adorato con una rosa  dello stesso colore che nascondeva il punto di partenza della gonna azzurra. Dentro la scatola c’erano pure dei guantini bianchi,  delle ballerine azzurre con un fiocchettino rosa, un nastro da mettere al collo rosa scuro e un grosso fiocco per legare i capelli del medesimo colore.
Le piaceva da impazzire, era stupendo, troppo per essere vero. Come aveva fatto a procurarselo? “A-Ash c-come…”
“…Non sono andato ad allenarmi… sono tornato qui a prendere lo zaino e poi ho cercato un posto in cui confezionassero abiti, per fartene fare uno apposta. Ho mostrato la foto del tuo vecchio abito e ho descritto un po' i tuoi gusti e qualcosa di te. Il sarto diceva che il vestito deve risaltare le esperienze vissute e la personalità, non solo i gusti personali ed essere pratico… dentro ci sono anche i costumi di Sylveon e Braixen… visto che i vecchi non si sarebbero abbinati” spiegò lui a verità per cui si era defilato dal gruppo.
“M-Ma ti sarà costato una fortuna!” Serena era commossa ed emozionata, le tremava la voce. 
Ash si grattò la guancia ridacchiando “A dire il vero nulla… sapevo che era speciale e che sarebbe costato un po', quindi ho passato la giornata a fare qualche lavoretto, ma ne è valsa la pensa! In fondo è stato come un allenamento e volevo farti qualcosa di spe-…” subito si spaventò vedendo le lacrime colarle sul viso. Si avvicinò a lei e le appoggiò le mani sulle spalle “M-Mi spiace! Non ti piace? Non sono esperto di vestiti… credevo che sarebbe andato bene…!”
Si sentì scaraventato indietro da un grossissimo abbraccio. Serena gli saltò letteralmente addosso e gli strinse la braccia intorno al petto “N-No è bellissimo! Mi piace davvero un mondo! Lo hai fatto fare apposta per me, è unico e speciale! È c-che non so come ringraziarti!” 
Ash la avvolse in un suo abbraccio e rilasciò qualche risatina, volata via la preoccupazione anche se non era felice di averla fatta piangere “Non devi! Mi hai fatto quel portamedaglie che per me è speciale e unico allo stesso modo… e poi non è quello che conta. Tu hai mollato tutto per venire a darmi una mano a Kanto e poi sei venuta con me qui a Forsia. Mi stai sempre accanto, mi aiuti e la tua presenza mi regala ogni giorno la gioia e la forza di combattere! Mi basta un tuo sorriso e vederti felice! Le esibizioni rendono contenta te e me di conseguenza! E’ anche un po' colpa mia se hai lasciato a casa il vestito… e non posso sopportare vederti giù! Ho pensato che in poco tempo c’era la possibilità che non lo finissi… quindi…”
“Grazie, grazie mille Ash. E’ stupendo… non solo perché lo è davvero ma perché per me è importante e lo hai fatto tu…”
“N-Non piangere però! Fammi un bel sorriso piuttosto!” La confortò Ash alzandole un po' la testa con la mano sotto il suo mento.
Per Serena fu facile e spontaneo mostrargli un bellissimo sorriso, anche se con gli occhi ancora lucidi e brillanti. Chiaramente esprimeva tutta la sua gratitudine e affetto. Avrebbe tanto voluto ringraziarlo con un gesto speciale, ma stranamente qualcosa la tratteneva dal farlo…
Dall’altro lato, lui sperava in un piccolo regalino indietro anche se credeva più di illudersi e si dava delle Sberletese mentalmente per pensare certe cose. 
“Cavoli… ritiro tutto… non mi sarei mai aspettata questo da Ash. Altro che insensibile, sarà tonto e ingenuo ma quando da ascolto al cuore è tenerissimo! Caspita che gesto stupendo!” Espresse a bassa voce Lidia, ma abbastanza da farsi sentire da Betty al suo fianco.
“E poi dice che non è il suo ragazzo…” sghignazzò la maga, scuotendo la testa per quanto fosse palese l’attrazione tra i due. 
Poi fu così veloce che non se ne accorse, sentì un tocco sulla sua guancia e staccarsi velocemente. Delicato, dolcissimo e veloce. Il suo cuore reagì più veloce della sua mente e non capì subito cosa fosse stato anche se sentiva il torace esplodere per le pulsazioni continue. Era stato appena accontentato e quando se ne rese conto sentì l’urgenza di grattasti sotto il naso e coprirsi la faccia con il berretto. Era il suo modo di arrossire, non c’era altra spiegazione.
Subito Serena corse via dai suoi Pokémon a far vedere il vestito, così entusiasta che sembrava una bambina con un grosso ed enorme leccalecca.
Ash rimase imbambolato in piedi, incapace di muoversi o formulare parole sensate. Brock girò la testa, troppo concentrato sul pacchetto regalo nel momento del bacino per averlo visto. Si avvicinò ad Ash e provò a scuoterlo, ma non successe nulla.
“Beh, allora direi di festeggiareeeee!!!! Per domani!!!”
“Giusto!” Annuirono Lidia e Serena, circondata dai suoi Pokémon altrettanto entusiasti. Brock approvò un po' titubante e Ash troppo fuso per rispondere.

…E così l'arrivo a Rascagiupoli è stato inaugurato da una nuova magica amica e da un nuovo regalo per Serena, con cui Ash spera di darle coraggio per la nuova gara, dimostrandole tutto il suo appoggio. Il Varietà è alle porte, Serena e Betty saranno rivali. Chi vincerà?
Il viaggio continua…


FINALMENTE CI SIAMO! E' L'ORA DI VEDERE SERENA IN AZIONE! E SOPRATTUTTO COME SARANNO I VARIETA' DI FORSIA? NELLA PROSSIMA PUNTATA LO VEDREMO!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: GettAmourZe